penso sia giunto il momento

  • Charlie78
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19-09-22 23.30

lucabbrasi ha scritto:
No no, confermo: le miei sensazioni (quasi sempre istintive ma quasi sempre c'indovinano) mi stanno dicendo che prima o poi (penso prima) butterò tutto nel cesso...con sommo dispiacere, eh, ma tanto e troppo è il surplus di cose inutili NON legate direttamente alla musica che...boh, non so come spiegare.


Racconto anche io la mia esperienza : facevo parte da 8 anni di un gruppo che funzionava abbastanza (e funziona ancora senza di me) , ero uno degli elementi rimasti fissi fin dalla fondazione e per questo negli ultimi anni ero anche il più anziano. Non sono un professionista, ho un lavoro (anche abbastanza impegnativo) ma mi divertivo e onestamente, specie in alcune stagioni, ci mettevo da parte un bel gruzzoletto.
Andavo d'accordo con i miei compagni di gruppo, anzi ancora oggi ci sentiamo spesso e mi invitano alle loro serate, e mi piaceva ciò che facevo.
Però , già da un po' pensavo di smettere , non so spiegarlo. Sentivo che avevo "già dato", che avrei ricordato quegli anni con piacere e con lo stesso affetto con cui ricordo gli anni delle superiori o le gite con la mia prima Panda 750! Ma non ne avevo il coraggio...avevo paura che poi ne ne sarei pentito!!
Ho tirato finché ho potuto, poi la pausa per il primo lockdown mi ha aiutato parecchio. E così, dopo aver ripreso a suonare ho capito che era giunto il momento : ho detto ai miei compagni che mantenevo gli impegni presi ma visto che si parlava già di un nuovo lockdown, alla ripresa io non ci sarei stato, che ne avrei approfittato per ritirarmi!
E così ho fatto!
Me ne sono pentito?? assolutamente no! Non so perchè ma l'impressione è che ero arrivato ad un punto della mia vita in cui quel mondo non mi apparteneva più, come anni prima era successo con la discoteca, e farne parte mi faceva sentire fuori luogo. Osservarlo da fuori e strimpellare in cantina ogni tanto, mi basta anche se devo ammettere pochi giorni fa mi sono sentito di merda per non essere più stato in grado di suonare roba che prima facevo ad occhi chiusi!
  • keyboard7
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20-09-22 05.14

l'essenza di ciò che si fa (per hobby o per lavoro) è ormai diventato il 10% dell'attività stessa...il resto è un 90% di fuffa, di cazzate secondo me non necessarie...
questa, purtroppo, è la società in cui viviamo. La società della fuffa, dei social, degli opinionisti, degli influencer. Noi che siamo nati e cresciuti in una società diversa, dove la sostanza prevaleva sull'apparenza, non credo che riusciremo ad adeguarci. E, sinceramente, non mi interessa nemmeno provarci. Suona per te stesso, e condividi con la tua nicchia di affezionati. Come diceva Renzo Arbore "meno siamo, meglio stiamo"
  • emidio
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20-09-22 07.15

Ciao Luca, per me la musica è un secondo lavoro; cioè, mi impegno e la tratto come con la stessa serietà con cui svolgo il mio primo lavoro (mi occupo di mutui e finanziamenti). Anzi, non ti nego che in alcuni periodi in cui il primo lavoro non andava benissimo, era la musica che mi ha consentito di arrotondare in maniera importante.
Detto questo, anche a me sono capitati dei periodi in cui avrei voluto mollare, sopratutto per la presenza (come capita a te) dei “soliti noti” che ormai dalle mie parti hanno creato una sorta di clan per cui suonano solo loro, con formazioni e nomi sempre diversi ma con le stesse facce. Ne consegue che ci sono locali di intere città che sono inibite a chi non è uno di loro.
Dopo gli sconforti però me ne sono fregato: suonare ed esibirmi è TROPPO importante per me… Io, principalmente da cantante, ho necessità vera di provare determinate emozioni e ritrasmetterle al pubblico… È una cosa che ha dato sempre senso alla mia esistenza.
Quindi, mi sono difeso dai “soliti noti” accettando di cambiare zone e locali… E facendo musicalmente cose che non avrei mai pensato di fare prima, tipo suonare le percussioni invece che la tastiera (cosa che in alcune situazioni mi permette di andare in trio invece che in quartetto, potendo suonare quindi di più).
  • lucabbrasi
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20-09-22 08.08

...io ringrazio tutti, veramente. Pensavo di risultare pesante, invece (credo) di aver stimolato un sentimento che penso sia molto generalizzato, e legato anche alla ns "condizione" anagrafica (più o meno siamo tutti nell'orbita "boomer", credo). E il fatto non è legato solo al live o alle proprie produzioni, ma (come alcuni hanno notato) al "non" sentirsi parte integrante del mondo musicale attuale. E molti mi hanno indicato il messaggio chiaro e la soluzione, semplice: fa quello che ti pare, quando ti pare e se ne senti il bisogno. Il resto non è e non può essere guidato da te, quindi sbattitene.
Vero, sacrosanto.
Vi ringrazio ancora, m'ha fatto bene questo sfogo pubblico.
  • giosanta
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20-09-22 09.41

lucabbrasi ha scritto:
E' come quando si giocava da piccoli a calcio nel campetto..


Inutile indorare la pillola: hai ASSOLUTAMENTE ragione.
Inoltre, a fronte di affermazioni serie e motivate come le tue, è doveroso essere sinceri.
Se sei un professionista (letterale: ovvero ci campi) ti devi necessariamente prostituire se vuoi mettere il piatto in tavola, salvo cambiare mestiere. Se sei un amatore (letterale: non è fonte di reddito oppure lo è in misura marginale) devi trovare un'altra dimensione, anche suonare per te e/o pochi amici oppure lasciar perdere.
Quello che sicuramente NON puoi fare, ne tu ne nessuno, è cambiare quanto hai descritto.
  • Asterix
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20-09-22 10.22

@ lucabbrasi
...no no, non sto pensando al suicidio. Penso semplicemente che mi sto avvicinando al punto di noia e di non attrattività verso la musica. E non mi venite a dire "la musica è tutto, non si vive senza musica, etc etc".
E' l'ennesimo dei miei tanti sfoghi, ma ultimamente ho pubblicato poco, pertanto mi scuserete.
Ho la nausea di tutto, specialmente del "sistema" che si è creato intorno alla musica.
Ho una certa età (58), pertanto è quanto mai naturale un pò di disaffezione.
Ma se analizzo accuratemente tanti aspetti...mah
Fino a qualche anno fa mi divertivo a suonare in una band. Mi scarrozzavo le mie 2 tastierine, sala prove, poi torni la sera, perdi mezz'ora per trovare posto, e rianda con le due rampe di scale a mezzanotte. Pubblicavi qualcosa su FB, cercavi locali, qualche serata ci scappava. Facevo i video per la band, mi sbattevo per gli arrangiamenti, etc.
Poi ultimamente..beh, mi sono rotto di fare il cocchiere per una carrozza tirata da cavalli che o non galoppano o vanno in direzioni diverse. Il repertorio è sempre lo stesso, se mandi qualche proposta nuova x WA manco ti cagano (gli altri). Trovare qualche serata è diventato un miraggio, ovunque e sempre (almeno qua da me) ci sono sempre i soliti prezzemoli che suonano, mettono su sempre "projects" diversissimi (ma 'ndò lo trovano il tempo per impararsi i pezzi??), siamo invasi dalle tribute, dalle "jam" con le "house" band (come gli garba autoscriversi "house band"...). A me fanno anche pena, cercar di tirar su una mesata con serate tipo Orchestra Canello. E francamente comincia a farmi molta fatica, se al limite trovi una serata: ti tocca ritrasportare il tutto, montare su un misero palco fatto di pallets, suonare per gente che tanto è diventata tutto un popolo bue (te credo, vanno a vedere anche 10 volte le stesse tribute...). E compilare il borderò, e prendere se ti va bene 40 euro a cranio, ti tocca raccomandarti per una pizza e birra...ma che è? e prendi caldo, pioggia, per cosa?
Bene, avevo almeno lo sfogo di produrre e pubblicare qualcosa su Spotify & Co. Ma anche lì vedi che tanto più dei tuoi 100 ascolti di media non vai...ti sbatti a serate intere per produrre il master perfetto, ma poi ti viene la febbre da streaming...e se non fai un adeguato marketing non ti caga nessuno (provate a contare le piattaforme dove uno dovrebbe agire: FB, Instragram, Twitter, Tik Tok, Youtube, etc...moltiplicate per le grafiche e i profili e i loghi che ti devi fare, ed aggiornare ogni tanto. E chi ce l'ha il proprio social manager personale??). E ti sbatti per farti i video pubblicitari, mandi demo, ogni tanto qualche label ti si offre per pubblicare ma poi ti rendi conto che è solo una richiesta tanto per inserire un nome nel rooster...di supporto non te ne da nessuno...e l'algoritmo, il famigerato algoritmo non si smuove.
Sia nel digitale che live ti rendi conto che sei un mollusco in un mare magnum di gente che suona, gente che si sbatte per comprarsi gli stessi abiti e cappelli di Jovanotti se no la tribute non è tribute..Siamo tanti, troppi, e ormai il meccanismo si basa solamente sulla capacità di ostentare (e quindi farsi notare).
Io, sinceramente, provo quasi ammirazione per uno come Khaby Lane o come si chiama. Ha avuto il coraggio di pubblicare 2 smorfie su Tik Tok e pare oggi un eroe nazionale assurto a messaggero di integrazione, del "lui ce l'ha fatta", etc etc.
Le risposte potrebbero essere semplici: "ciccio, delle due l'una: o fai musica di merda, quindi non ti aspettare chissà quali riscontri" (e può essere vero..), o "ciccio, fatti anche te un video sul cesso, vai su Tik Tok e vedi cosa succede". Vero anche questo, ma purtroppo non ho tale coraggio nè sete di autoreferenzialità.
Terza strada: visto che sono così insoddisfatto di come si sia modificato questo mondo, torna allo studio e migliorati. Può darsi che sia una bella esperienza.
Nella mia "carriera" ho avuto molti momenti di difficoltà, ciò che mi ha salvato è sempre stato il desiderio di migliorarmi.
Anche nei periodi in cui non vedevo prospettive mi sono autoimposto di studiare: un po' di tecnica, uno standard jazz, un po' di improvvisazione, qualche brano, trascrivere, etc...
Nei momenti di rifiuto degli 88 tasti mi sono buttato nella musica elettronica, studiando produzione, sound design, etc...
Ho sempre pensato che è quando tutto è fermo che partono i treni migliori, allora bisogna farci trovare pronti.
  • paolo_b3
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20-09-22 10.37

Asterix ha scritto:
Ho sempre pensato che è quando tutto è fermo che partono i treni migliori, allora bisogna farci trovare pronti.

Dispiace solo di non averlo pensata io... emo
  • giosanta
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20-09-22 11.25

@ paolo_b3
Asterix ha scritto:
Ho sempre pensato che è quando tutto è fermo che partono i treni migliori, allora bisogna farci trovare pronti.

Dispiace solo di non averlo pensata io... emo
Il problema è che stanno togliendo i binari...
E non vuole essere una battuta fuori luogo.
  • paolo_b3
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20-09-22 11.31

@ giosanta
Il problema è che stanno togliendo i binari...
E non vuole essere una battuta fuori luogo.
Dai non essere pessimista. Il mondo evolve, sta anche a noi batterci per la salvaguardia di ciò che ci interessa. Ovvio le battaglie contro ai mulini a vento sono da evitare con cura.
  • lucabbrasi
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20-09-22 12.11

@ giosanta
Il problema è che stanno togliendo i binari...
E non vuole essere una battuta fuori luogo.
verissimo. E' giusto avere treni a vapore, elettrici, a carbone, colorati di viola o trasparenti: nessuno è contro la varietà e l'evoluzione. Ma qui, veramente, stanno togliendo i binari. Pertanto, ha ancora senso produrre treni??
  • paolo_b3
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20-09-22 12.11

@ lucabbrasi
verissimo. E' giusto avere treni a vapore, elettrici, a carbone, colorati di viola o trasparenti: nessuno è contro la varietà e l'evoluzione. Ma qui, veramente, stanno togliendo i binari. Pertanto, ha ancora senso produrre treni??
Metteranno quelli a levitazione elettromagnetica emo
  • lucabbrasi
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20-09-22 12.13

@ paolo_b3
Metteranno quelli a levitazione elettromagnetica emo
...appunto non serviranno più binari. E non si chiameranno più treni. Ma vi rendete conto che inventano le macchine a guida autonoma? A cosa serve un volante, lì??
  • paolo_b3
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20-09-22 12.35

@ lucabbrasi
...appunto non serviranno più binari. E non si chiameranno più treni. Ma vi rendete conto che inventano le macchine a guida autonoma? A cosa serve un volante, lì??
Considera che nei test di collaudo di una macchina a guida autonoma è già morto un collaudatore. Le cose evolveranno certamente, ma i tempi non sono così brevi.

E poi le auto a guida autonoma ci sono già di fatto. Si chiamano treni, autobus, corriere... Basta potenziare la rete dei trasporti, ma noi facciamo meglio, ovvio...
  • WTF_Bach
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20-09-22 13.26

Ti dico come ho risolto io: ero un discreto pianista jazz, suonicchiavo qua e là, poi sono andato in Francia e ho cominciato a suonare sempre meno.

In un primo tempo ho ripreso a studiare improvvisazione ed armonizzazione degli standard, ma anche lì dopo un po’ mi stufavo - senza suonare in pubblico il tutto risultava masturbatorio.

Mi ha salvato riprendere lo studio dei bassi numerati, del contrappunto e della composizione: mi si é aperto davanti un universo di illimitate potenzialità e soddisfazioni.
  • Matto
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20-09-22 17.52

@ lucabbrasi
...no no, non sto pensando al suicidio. Penso semplicemente che mi sto avvicinando al punto di noia e di non attrattività verso la musica. E non mi venite a dire "la musica è tutto, non si vive senza musica, etc etc".
E' l'ennesimo dei miei tanti sfoghi, ma ultimamente ho pubblicato poco, pertanto mi scuserete.
Ho la nausea di tutto, specialmente del "sistema" che si è creato intorno alla musica.
Ho una certa età (58), pertanto è quanto mai naturale un pò di disaffezione.
Ma se analizzo accuratemente tanti aspetti...mah
Fino a qualche anno fa mi divertivo a suonare in una band. Mi scarrozzavo le mie 2 tastierine, sala prove, poi torni la sera, perdi mezz'ora per trovare posto, e rianda con le due rampe di scale a mezzanotte. Pubblicavi qualcosa su FB, cercavi locali, qualche serata ci scappava. Facevo i video per la band, mi sbattevo per gli arrangiamenti, etc.
Poi ultimamente..beh, mi sono rotto di fare il cocchiere per una carrozza tirata da cavalli che o non galoppano o vanno in direzioni diverse. Il repertorio è sempre lo stesso, se mandi qualche proposta nuova x WA manco ti cagano (gli altri). Trovare qualche serata è diventato un miraggio, ovunque e sempre (almeno qua da me) ci sono sempre i soliti prezzemoli che suonano, mettono su sempre "projects" diversissimi (ma 'ndò lo trovano il tempo per impararsi i pezzi??), siamo invasi dalle tribute, dalle "jam" con le "house" band (come gli garba autoscriversi "house band"...). A me fanno anche pena, cercar di tirar su una mesata con serate tipo Orchestra Canello. E francamente comincia a farmi molta fatica, se al limite trovi una serata: ti tocca ritrasportare il tutto, montare su un misero palco fatto di pallets, suonare per gente che tanto è diventata tutto un popolo bue (te credo, vanno a vedere anche 10 volte le stesse tribute...). E compilare il borderò, e prendere se ti va bene 40 euro a cranio, ti tocca raccomandarti per una pizza e birra...ma che è? e prendi caldo, pioggia, per cosa?
Bene, avevo almeno lo sfogo di produrre e pubblicare qualcosa su Spotify & Co. Ma anche lì vedi che tanto più dei tuoi 100 ascolti di media non vai...ti sbatti a serate intere per produrre il master perfetto, ma poi ti viene la febbre da streaming...e se non fai un adeguato marketing non ti caga nessuno (provate a contare le piattaforme dove uno dovrebbe agire: FB, Instragram, Twitter, Tik Tok, Youtube, etc...moltiplicate per le grafiche e i profili e i loghi che ti devi fare, ed aggiornare ogni tanto. E chi ce l'ha il proprio social manager personale??). E ti sbatti per farti i video pubblicitari, mandi demo, ogni tanto qualche label ti si offre per pubblicare ma poi ti rendi conto che è solo una richiesta tanto per inserire un nome nel rooster...di supporto non te ne da nessuno...e l'algoritmo, il famigerato algoritmo non si smuove.
Sia nel digitale che live ti rendi conto che sei un mollusco in un mare magnum di gente che suona, gente che si sbatte per comprarsi gli stessi abiti e cappelli di Jovanotti se no la tribute non è tribute..Siamo tanti, troppi, e ormai il meccanismo si basa solamente sulla capacità di ostentare (e quindi farsi notare).
Io, sinceramente, provo quasi ammirazione per uno come Khaby Lane o come si chiama. Ha avuto il coraggio di pubblicare 2 smorfie su Tik Tok e pare oggi un eroe nazionale assurto a messaggero di integrazione, del "lui ce l'ha fatta", etc etc.
Le risposte potrebbero essere semplici: "ciccio, delle due l'una: o fai musica di merda, quindi non ti aspettare chissà quali riscontri" (e può essere vero..), o "ciccio, fatti anche te un video sul cesso, vai su Tik Tok e vedi cosa succede". Vero anche questo, ma purtroppo non ho tale coraggio nè sete di autoreferenzialità.
Terza strada: visto che sono così insoddisfatto di come si sia modificato questo mondo, torna allo studio e migliorati. Può darsi che sia una bella esperienza.
Caro Luca ti capisco benissimo sono nella stessa fase:-)
  • ilviandante
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20-09-22 18.31

@ WTF_Bach
Ti dico come ho risolto io: ero un discreto pianista jazz, suonicchiavo qua e là, poi sono andato in Francia e ho cominciato a suonare sempre meno.

In un primo tempo ho ripreso a studiare improvvisazione ed armonizzazione degli standard, ma anche lì dopo un po’ mi stufavo - senza suonare in pubblico il tutto risultava masturbatorio.

Mi ha salvato riprendere lo studio dei bassi numerati, del contrappunto e della composizione: mi si é aperto davanti un universo di illimitate potenzialità e soddisfazioni.
centro: ci si deve evolvere, quello che è stato in precedenza, è servito solo per arrivare fino a quel punto, ora si va avanti emo
  • WTF_Bach
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20-09-22 20.27

@ ilviandante
centro: ci si deve evolvere, quello che è stato in precedenza, è servito solo per arrivare fino a quel punto, ora si va avanti emo
Sagge e vere parole

21-09-22 14.19

lucabbrasi ha scritto:
Ho la nausea di tutto


devi solo pazientare e guardare la situazione attuale senza scoraggiarti: prima o poi ne verrai fuori e troverai nuovi stimoli...
  • lucabbrasi
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21-09-22 15.57

@ igiardinidimarzo
lucabbrasi ha scritto:
Ho la nausea di tutto


devi solo pazientare e guardare la situazione attuale senza scoraggiarti: prima o poi ne verrai fuori e troverai nuovi stimoli...
grazie anche a te. Guarda, dopo il mio sfogo pubblico, e i msg molto carini e pragmatici, sto già molto meglio. Ascolto musica diversa, do priorità ad altre faccende che purtroppo mi son capitate nel privato, ma soprattutto cerco di togliermi di dosso quell'....ansia da prestazione che fino ad ora ha condizionato anche il mio modo di produrre.
Il motto per il futuro sarà sicuramente "fai quello che vuoi, come vuoi e quando vuoi"
  • toniz1
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21-09-22 16.09

@ lucabbrasi
grazie anche a te. Guarda, dopo il mio sfogo pubblico, e i msg molto carini e pragmatici, sto già molto meglio. Ascolto musica diversa, do priorità ad altre faccende che purtroppo mi son capitate nel privato, ma soprattutto cerco di togliermi di dosso quell'....ansia da prestazione che fino ad ora ha condizionato anche il mio modo di produrre.
Il motto per il futuro sarà sicuramente "fai quello che vuoi, come vuoi e quando vuoi"
ne sono lieto! emo
hai voglia di suonare?.. suoni...
hai voglia di andare al cinema???... ci vai...
hai voglia di andare a locali a sentire gente?... ci vai...
hai voglia di stare spaparanzato davanti alla tv??... e sia!

Delle volte ... le pause non sono "ozio"... sono "occasioni di ricarica"... fisica e mentale! emoemo