22-01-23 23.12
@ thenemesis
Mah, non so, mi sembra che i tuoi appunti didattici siano un po' "particolari". A me, al conservatorio, hanno insegnato che nella teoria musicale, la progressione armonica è un insieme di trasposizioni ascendenti o discendenti di una sequenza di accordi.
Peraltro riportato correttamente anche da Wikipedia.
Diatoniche o modulanti (o principali o modulate) lo sono per la diversa trasposizione degli accordi che le compongono (ma magari ricordo male, visto che le ho studiate quasi 50 anni fa).
Riguardo alle tue frequentazioni jazzistiche, sono simili alle mie (Riccardo Zegna è stato anche fidanzato con mia sorella, sono cresciuto a pane, jazz e prog, oltre che classica).
Nel brano la progressione armonica, se vista come detto, c'è. Poi magari non è a livelli di quello che puoi scrivere tu, ma io sono un umile hobbista che suona solo per divertimento, mai mi metterei in concorrenza con un professionista.
1) i “mattoncini” delle progressioni armoniche - esistono ovviamente anche quelle melodiche - si chiamano “moduli”.
Appunti di armonia
2) le progressioni sono diatoniche quando gli accordi che la compongono (e quindi i bassi fondamentali) rimangono nel tono d’impianto, mentre sono modulanti se conducono - anche transitoriamente - a tonalità differenti.
3) in ogni caso, la struttura armonica di un brano non viene definita una “progressione” - a meno che non di basi, appunto, unicamente su progressioni.
4) la composizione che hai creato è molto più di una progressione, è una interessante e gradevole struttura che invita all’ascolto. Poi io ci vedrei sopra una melodia che si sviluppi in maniera più esplicita - ma sono gusti. Se a te piace così, va bene così.