Koda: una nuova alternativa a siae per gli autori?

  • anonimo

06-03-08 13.48

KODA

Ne avete mai sentito parlare? io mi sto informando in questi giorni, poi vi farò sapere, ma informazioni e/o ricerche anche da altri interessati sono ben accette.
  • werterrocca
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06-03-08 16.41

@ anonimo
KODA

Ne avete mai sentito parlare? io mi sto informando in questi giorni, poi vi farò sapere, ma informazioni e/o ricerche anche da altri interessati sono ben accette.
Tempo fa',se ne parlo'nel forum,alternative al deposito delle opere di ingegno,praticamente non ve ne sono,anche perche' la SIAE,agisce in sistema di monopolio,una soluzione,è dare la tutela ad un notaio,pero'poi la ripartizione diventa macchinosa e,spratutto,costosa;ogni tanto questa cosa esce,ma credo sia piu' il desiderio di qualche compositore,magari deluso dalla ripartizione,che altro,non mi risulta che una tale possibilita'sia allo studio degli organi competenti,spero di esserti stato utile,ciao.
  • anonimo

06-03-08 17.17

werterrocca ha scritto:
spero di esserti stato utile


No...emo

In verità non ho capito qual'è il tuo discorso: alternative al deposito delle opere d' ingegno in europa ce ne devono stare per forza, la siae mica ha il monopolio europeo?!?!?! Io ho alcune musiche pubblicate in un videogioco da un publisher inglese e sono protette da un' agenzia inglese, che c' entra la siae. Non bisogna ragionare in ambito italiano, ma europeo. Il discorso del monopolio calza nel momento in cui le mie opere vengono riprodotte in Italia (dalle radio per esempio), ma in realtà da quel che ho capito si dovrebbero poter percepire i proventi anche da queste società straniere.
  • bellideapaolo
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10-03-08 04.47

@ anonimo
werterrocca ha scritto:
spero di esserti stato utile


No...emo

In verità non ho capito qual'è il tuo discorso: alternative al deposito delle opere d' ingegno in europa ce ne devono stare per forza, la siae mica ha il monopolio europeo?!?!?! Io ho alcune musiche pubblicate in un videogioco da un publisher inglese e sono protette da un' agenzia inglese, che c' entra la siae. Non bisogna ragionare in ambito italiano, ma europeo. Il discorso del monopolio calza nel momento in cui le mie opere vengono riprodotte in Italia (dalle radio per esempio), ma in realtà da quel che ho capito si dovrebbero poter percepire i proventi anche da queste società straniere.
molto interessanteemo

x saperne di più?
  • anonimo

10-03-08 11.48

bellideapaolo ha scritto:
x saperne di più?


Nordisk cipyright bureau


La Koda fa riferimento ai loro uffici per la registrazione e divulgazioni di musiche nelle varie modalità ( supporto, internet, prodotti multimediali etc).

La mia idea è ( ma mi sà che devo trovarmi un forum di malati di diritto più che di musicaemo): Io ho delle musiche royalty free in alcuni videogiochi in zona asiatica. Queste musiche sono già state regolarmente pagate e considerato appunto il carattere royalty free dei contratti io non ho diritto a ulteriori proventi dalla company con cui ho collabborato, ma...se cmq le protegessi in ambito europeo visto che questi giochi verranno venduti anche in europa e da un publisher sicuramente diverso da quello asiatico potrei cmq ricavarci qualcosa senza danneggiare gli introiti della softwarehouse asiatica ( con cui tra l'altro il rapporto di collaborazione è molto florido)? Mah....

13-03-08 05.06

@ anonimo
bellideapaolo ha scritto:
x saperne di più?


Nordisk cipyright bureau


La Koda fa riferimento ai loro uffici per la registrazione e divulgazioni di musiche nelle varie modalità ( supporto, internet, prodotti multimediali etc).

La mia idea è ( ma mi sà che devo trovarmi un forum di malati di diritto più che di musicaemo): Io ho delle musiche royalty free in alcuni videogiochi in zona asiatica. Queste musiche sono già state regolarmente pagate e considerato appunto il carattere royalty free dei contratti io non ho diritto a ulteriori proventi dalla company con cui ho collabborato, ma...se cmq le protegessi in ambito europeo visto che questi giochi verranno venduti anche in europa e da un publisher sicuramente diverso da quello asiatico potrei cmq ricavarci qualcosa senza danneggiare gli introiti della softwarehouse asiatica ( con cui tra l'altro il rapporto di collaborazione è molto florido)? Mah....
Se te le hanno comprate ti hanno comprato anche i diritti, o no?
  • dobermann103
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13-03-08 08.52

certo che se nn hai chi ti segue in tutto è un casino genereale..............sono a 1000
  • anonimo

15-03-08 15.01

Amministratore ha scritto:
Se te le hanno comprate ti hanno comprato anche i diritti, o no?



si perchè erano royalty free però questi asiatici "vivono sulla terra" come me e c' è un certo dialogo. se non hanno danno economicamente in europa probabilmente mi permetterebbero di utilizzare un altro regime legale per i brani.
  • werterrocca
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18-03-08 01.04

@ anonimo
werterrocca ha scritto:
spero di esserti stato utile


No...emo

In verità non ho capito qual'è il tuo discorso: alternative al deposito delle opere d' ingegno in europa ce ne devono stare per forza, la siae mica ha il monopolio europeo?!?!?! Io ho alcune musiche pubblicate in un videogioco da un publisher inglese e sono protette da un' agenzia inglese, che c' entra la siae. Non bisogna ragionare in ambito italiano, ma europeo. Il discorso del monopolio calza nel momento in cui le mie opere vengono riprodotte in Italia (dalle radio per esempio), ma in realtà da quel che ho capito si dovrebbero poter percepire i proventi anche da queste società straniere.
Forse non mi hai letto bene,o forse lo avevo precisato da qualche altra parte,la siae ha accordi con tutte le consorelle nel mondo,non si chiamano ovviamente siae,ma è cosi.
  • werterrocca
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18-03-08 01.12

@ werterrocca
Forse non mi hai letto bene,o forse lo avevo precisato da qualche altra parte,la siae ha accordi con tutte le consorelle nel mondo,non si chiamano ovviamente siae,ma è cosi.
Aggiungo ancora questo,per quanto riguarda il diritto estero,e per estero intendo il mondo,se sei inscritto alla siae,ti è sufficiente fare segnalazione all'ufficio competente,del titolo e del Paese,saranno loro ad interessarsi,con la consorella di riferimento,ad accreditare i tuoi proventi,che troverai poi,in base agli accordi stipulati con il Paese dove la tua musica viene utilizzata,nel resoconto semestrale,perche' ci sono Paesi che pagano,rispetto al diritto maturato,anche 2 anni dopo,ma....meglio tardi che mai,ciao
  • protesto
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19-03-08 19.16

Visto il tema trattato approfitto per aderire all'invito pervenutomi, dato anche che molti piccoli autori non sono al corrente della cosa:

Rubare ai poveri per donare ai ricchi
Amara sorpresa per i piccoli autori e musicisti che si fanno un mazzo per restare a galla. Pur costretti a riempire bordero’ a quanto pare inutilmente, nei piccoli locali e nelle esecuzioni definite “concertini” ,dal primo semestre 2007 si sono visti depredare dei loro leciti proventi a vantaggio di coloro che gia’ incassano fior di quattrini. E’ una mossa della SIAE che mentre sbandiera quanto sia dannosa la pirateria per i poveri milionari e lobby, corre in loro aiuto letteralmente piratando i leciti proventi di chi e’ troppo piccolo per avere una voce di rappresentanza. Un metodo che definirei vergognoso, di un sistema monopolistico avallato da quel mondo politico che rappresenta un ministero senza effettivamente conoscerne le problematiche. Non vado nello specifico, l’ordinanza scandalosa e’ reperibile tranquillamente in rete. Invito tutti a copiare e postare questo messaggio in ogni luogo possibile per mettere al corrente ogni piccolo autore, molti dei quali ancora ignari di tale ingiustizia, e per fare in modo che ogni motore di ricerca porti alle orecchie di chi, magari ha la facolta’ di ripristinare una giustizia. Intanto NON ISCRIVETEVI ALLA SIAE finche’ non sara’ riconosciuto A TUTTI il diritto di esistere.
  • Ofelio
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20-03-08 03.34

@ protesto
Visto il tema trattato approfitto per aderire all'invito pervenutomi, dato anche che molti piccoli autori non sono al corrente della cosa:

Rubare ai poveri per donare ai ricchi
Amara sorpresa per i piccoli autori e musicisti che si fanno un mazzo per restare a galla. Pur costretti a riempire bordero’ a quanto pare inutilmente, nei piccoli locali e nelle esecuzioni definite “concertini” ,dal primo semestre 2007 si sono visti depredare dei loro leciti proventi a vantaggio di coloro che gia’ incassano fior di quattrini. E’ una mossa della SIAE che mentre sbandiera quanto sia dannosa la pirateria per i poveri milionari e lobby, corre in loro aiuto letteralmente piratando i leciti proventi di chi e’ troppo piccolo per avere una voce di rappresentanza. Un metodo che definirei vergognoso, di un sistema monopolistico avallato da quel mondo politico che rappresenta un ministero senza effettivamente conoscerne le problematiche. Non vado nello specifico, l’ordinanza scandalosa e’ reperibile tranquillamente in rete. Invito tutti a copiare e postare questo messaggio in ogni luogo possibile per mettere al corrente ogni piccolo autore, molti dei quali ancora ignari di tale ingiustizia, e per fare in modo che ogni motore di ricerca porti alle orecchie di chi, magari ha la facolta’ di ripristinare una giustizia. Intanto NON ISCRIVETEVI ALLA SIAE finche’ non sara’ riconosciuto A TUTTI il diritto di esistere.
eh, me ne sono accortoemo
...però non credo che questa ruberia dovrebbe durare ancora molto, si sono mobilitati in tanti per protestare.

Io pensavo di passare tutti i miei brani alla SUISA svizzera, però tanto sarebbe lo stesso: se i brani vengono eseguiti in Italia devono anche loro sottostare alle leggi (di merda) di questo paese e quindi i soldi sono uguali.

....adesso pare che la SIAE sia anche diventata statale......mah
Edited 20 Mar. 2008 2:34
  • anonimo

20-03-08 04.26

@ werterrocca
Aggiungo ancora questo,per quanto riguarda il diritto estero,e per estero intendo il mondo,se sei inscritto alla siae,ti è sufficiente fare segnalazione all'ufficio competente,del titolo e del Paese,saranno loro ad interessarsi,con la consorella di riferimento,ad accreditare i tuoi proventi,che troverai poi,in base agli accordi stipulati con il Paese dove la tua musica viene utilizzata,nel resoconto semestrale,perche' ci sono Paesi che pagano,rispetto al diritto maturato,anche 2 anni dopo,ma....meglio tardi che mai,ciao
Ma che la siae abbia accordi non significa che gli altri nn le facciano concorrenza e non significa che noi "piccoli" musicisti si possa aderire a società con tariffe molto più concorrenziali come appunto Koda. Parliamoci chiaro...sarà un argomento da polis, ma ci troviamo qui: la siae è un altro mostro di questo paesecome alitalia, le ferrovie,, le regioni etc, ma è un mostro che si nutre ( e se qualcuno s' offende chiedo scusa) dell' ignoranza della massa che ancora non ha capito che all' interno dell'UE puoi associarti con altre e ben più vantaggiose società regolate tutte da normative comunitarie ( il che è ben diverso dal associarsi che sò...a una società americana).
Edited 20 Mar. 2008 3:28
  • anonimo

20-03-08 04.31

Alexmiz ha scritto:
Io pensavo di passare tutti i miei brani alla SUISA svizzera, però tanto sarebbe lo stesso: se i brani vengono eseguiti in Italia devono anche loro sottostare alle leggi (di merda) di questo paese e quindi i soldi sono uguali.


No: nel momento in cui c' è una regolamentazione comunitaria vale quella e non la legge statale poichè per una regola gerarchica delle norme la norma comunitaria ha più potere di quella statale.
  • Ofelio
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20-03-08 22.31

Mi sa di no Amilcoemo, io gli scrissi e guarda cosa mi hanno risposto (la SUISA)

"Buongiorno,

la ringraziamo per l'interesse nei confronti della nostra società.
La SUISA può eccezionalmente accettare affiliazioni di cittadini stranieri solo se questi ultimi possono comprovare di avere stretti legami con la Svizzera o con il Liechtenstein.
Con il termine "legami" si intendono il domicilio in uno di questi due paesi, un contratto con una casa editrice affiliata a SUISA o un'attività musicale svolta prevalentemente su territorio elvetico.
Teniamo a precisare che, nel caso in cui la musica venisse principalmente diffusa e utilizzata all'estero (ovvero fuori dalla Svizzera), non è la SUISA ad incassare i diritti d'autore, bensì le stesse consorelle estere. La SUISA infatti non ha alcun controllo diretto sulla musica utilizzata fuori dalla sua giurisdizione. Inoltre, per poter ricevere le indennità provenienti dall'estero, c'è un tempo di attesa di almeno di 2 anni. Nel caso in cui, anche dopo il tempo minimo di attesa, l'autore non dovesse ricevere le indennità attese, sarà lo stesso autore a doverci segnalare tutti gli estremi precisi per poter mandare un sollecito alle nostre consorelle. Ha perfettamente ragione quando parla di accordi tra consorelle, ma è importante ricordare che ogni paese applica la legge in vigore nello stesso paese e ogni società per diritti d'autore basa il proprio mandato sugli statuti da essa stabiliti, e chiaramente per questi aspetti la SUISA non ha nessuna influenza.

I costi di affiliazione alla SUISA ammontano a Fr. 100 / Euro 65 e i cittadini stranieri, provati i legami sopraccitati, devono inoltre essere muniti del nulla osta rilasciato dalla società che gestisce i diritti d'autore per la musica del loro paese di origine e delle Fiches Internazionali (schede riassuntive dei brani depositati rilasciate dalle società di gestione).

Se tutte le premesse sopra indicate fossero soddisfatte, la invitiamo a farci pervenire i giustificativi e i documenti di cui sopra per poter dare avvio alle pratiche di adesione.

Per maggiori informazioni restiamo a disposizione.
Cordiali saluti.

Sara Ravarelli
SUISA Ticino
Via Soldino 9
6900 Lugano
  • anonimo

21-03-08 14.55

La svizzera non è nel UE, ha alcuni accordi, ma di fatto non è un paese comunitario.
  • Ofelio
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21-03-08 21.23

perciò quale paese UE secondo te andrebbe meglio?

(Non per la "protezione" del pezzo ma per i soldi delle programmazioni effettuate in Italia)
  • anonimo

22-03-08 05.19

Alex un mio amico che ha prodotto un brano per una ragazza italiana residente in Danimarca si sta informando in questi giorni su Koda e gli sto dando una mano. Forse abbiamo anche una consulenza legale gratis di alto livello sull' argomento. Cercherò di farti avere quanto prima informazioni al riguardo, intanto puoi dare una lettura alla loro pagina in inglese e conttattarli via mail visto che sò che sono molto disponibili. Questa dei diritti d' autore e della mafia monopolistica della siae è una lotta sopratutto d' informazione ed è quella che deve unire noi "piccoli".emo
  • Ofelio
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23-03-08 07.02

Hey! C'ho anch'io un amico in Danimarcaemo

Appena lo sento gli dico di informarsi (credo che lo parli il danese dato che è li da una vitaemo)

Ok, teniamoci informati, ciao e Buona Pasquaemo
  • roberton
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11-08-08 17.19

Certo la SIAE è una società dello stato.

La cosa per cui non ci si dovrebbe iscriversi è che la SIAE spreca circa il 75% dei nostri diritti.
Incassa 650 milioni e ne restituisce circa 165 emo
Oltre allo stato che di quei 165 se ne fotte ancora circa il 44% emo

Io ho passato i miei brani ad un editore
così pensa lui per me a gestire i rapporti con la SUISA
e la SUISA mi restituisce il 90% dei miei diritti emo

Senza contare che KODA, parla Inglese, ed in SUISA parlano Italiano emo
Edited 11 Ago. 2008 15:20