Rendere trasportabile un clone leslie

  • tehgems
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12-06-10 17.14

Ciao a tutti!
Sono in possesso di un leslie della Elka di una 30na di anni fa.
50w rms racchiusi in una specie di dinosauro che causa lombalgie e ernie a ogni concerto.
Appena ho un po' di tempo vorrei provare a ricostruire il mobile rendendolo più portatile.

Veniamo dunque alla parte in cui chiedo i consigli! emo

L'ampli è praticamente uguale a quello in questa foto:
http://www.nmia.com/~vrbass/vibratone/Elkatone_rear.gif

L'unica differenza è che ha un solo cono woofer invece che due come in foto.

La mia idea era di farlo diventare una cosa simile a questo disegno fatto a caso con paintbrush:
http://img31.imageshack.us/img31/85/ampliproject.png

In sostanza, una cassa subwoofer con il foro davanti (il retro naturalmente sarebbe coperto da un pannello), con attaccata sopra la sezione con il corno rotante.

Le mie domande sono queste:
1) Cosa succede orientando il cono woofer in questa maniera, invece che verso il basso come in origine?
2) Non potrei semplificare, e mettere il cono sul davanti, senza fori o casse strane, come in woofer normali tipo questo? http://www.ixbt.com/multimedia/creative/megaworks-510d/subwoofer.jpg
3) Che tipo di legno dovrei usare secondo voi? Con che spessore?

Grazie mille a tutti!
Edited 12 Giu. 2010 15:16
  • anonimo

12-06-10 17.27

tehgems ha scritto:
Le mie domande sono queste:
1) Cosa succede orientando il cono woofer in questa maniera, invece che verso il basso come in origine?
2) Non potrei semplificare, e mettere il cono sul davanti, senza fori o casse strane, come in woofer normali tipo questo? http://www.ixbt.com/multimedia/creative/megaworks-510d/subwoofer.jpg
3) Che tipo di legno dovrei usare secondo voi? Con che spessore?


1 - Cambia tutto il suono, avrai un altro suono e probabilmente se questo che hai ti piace, la trasformazione lo peggiorerà.
2 - No, perche il progettino fatto dalla Elka è fatto in modo da suonare cosi. Puoi stravolgere tutto ma non otterai lo stesso effetto. Tutto al più puoi provare ad eliminare l'amplificatore dall'interno per ridurre il peso e forse ad eliminare, ma dico forse ad eliminare la zona dove si trova l'amplificatore, ma devi fare delle prove.
3 - il legno che usi non ha nessuna importanza. Multistrato dai 2 cm o anche più va bene, escluderei l'MDF perchè essendo polvere di legno incollata se mai si dovesse bagnare perderesti pezzi di cassa. Se usi il noce massello non cambierà proprio nulla. E' il volume della cassa a dare il suono, non l'essenza del legno, anche perchè come vedi l'interno è coibentato e pertanto l'essenza non può produrre suono.
Edited 12 Giu. 2010 15:28
  • tehgems
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12-06-10 17.33

Grazie mille per la risposta.
Ma eliminando la parte dove c'è l'amplificatore, il woofer andrebbe a sparare direttamente sul pavimento.
Non influirebbe sul suono anche una mossa del genere?

Aggiungo che il suono dei bassi che ora non mi soddisfa per nulla, ha molto poco carattere.
Speravo che orientando il woofer in orizzontale i bassi uscissero un po' di più, oltre che rimpicciolire il mastodonte.
  • anonimo

12-06-10 17.37

tehgems ha scritto:
Ma eliminando la parte dove c'è l'amplificatore, il woofer andrebbe a sparare direttamente sul pavimento.
Non influirebbe sul suono anche una mossa del genere?

certo che spara sul pavimento, ma se per esempio lo sollevi da terra con delle ruote, già cambia, ma ripeto devi fare delle prove. Intanto quel volume è occupato dall'ampli ed è stato fatto solo per metterci all'interno l'ampli, poi quel poco di volume che resta e sfruttato dai woofer. Potresti prima togliere l'ampli e provare e poi calcolando l'area che occupa l'ampli ( considerandolo un rettangolo ), fare una piccola area, ma di dimensioni minori.
  • tehgems
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12-06-10 17.46

In sostanza mi consiglieresti di rifare il mobile cercando di ridurre le dimensioni, ma senza stravolgere la disposizione dei componenti, giusto?
Casse di risonanza non ne ha, quindi dovrei poter ridurre più o meno quanto voglio, no?
  • anonimo

12-06-10 17.52

tehgems ha scritto:
In sostanza mi consiglieresti di rifare il mobile cercando di ridurre le dimensioni, ma senza stravolgere la disposizione dei componenti, giusto?
Casse di risonanza non ne ha, quindi dovrei poter ridurre più o meno quanto voglio, no?

No, io ti sto consigliando che se vuoi ridurre il peso senza stravolgere il suono, puoi iniziare dalla zona dove è fissato l'ampli, nei modi che ti ho indicato. Tutto il resto lo lasci intatto verificando se il peso per te si è ridotto.
In questo senso puoi rifare il mobile, intanto puoi togliere l'ampli da questo mobile e sentire come suona e soprattutto se il peso si è ridotto.
  • anonimo

12-06-10 17.56

se devi rifare la cassa rispetta ovviamente le stesse dimensioni, ma soprattutto lo spessore del coibente, cioè nel rimettere il coibente devi rimettere lo stesso spessore, altrimenti anche qui il suono cambierà.
  • tehgems
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12-06-10 17.57

L'ampli di per se è rimovibile, e di solito quando trasporto l'arnese lo tolgo sempre perchè ho paura che si stacchi e si rompa nel bagagliaio.
A livello di peso non cambia praticamente nulla.
Per quanto riguarda il suono, è un mesetto che non sto più rimettendo l'ampli nel suo vano, perchè stiamo facendo più o meno tre live alla settimana, e mi sembra che di differenze non ce ne siano.

Se rifaccio il mobile creandone uno uguale, ma senza la zona per l'ampli, e magari usando un legno più leggero?

La cosa che più mi lascia perplesso è l'enorme e inutile zona che c'è tra la zona dell'ampli e la zona del rotore, quella che in foto è insonorizzata con la lana di vetro. Non è totalmente inutile, essendo insonorizzata? Non potrei ridurla il più possibile?
  • anonimo

12-06-10 18.05

tehgems ha scritto:
Se rifaccio il mobile creandone uno uguale, ma senza la zona per l'ampli, e magari usando un legno più leggero?

attenzione leggero, ma esente da vibrazioni, non ridurre troppo lo spessore del legno, altrimenti le giunzioni entrano in risonanza. Io direi 2,5 cm.
tehgems ha scritto:
quella che in foto è insonorizzata con la lana di vetro. Non è totalmente inutile, essendo insonorizzata? Non potrei ridurla il più possibile?

No, anzi lo spessore della lana di vetro oppure del coibente che andrai a mettere deve avere uguale spessore. Solo così hai lo stesso volume altrimenti stai cambiando tutto e non saprai come suonerà. Un'altra tentativo è quello di dividere la zona acuti da quella bassa e poi sovrapporla quando suoni, tipo scatole una sopra l'altra. Però è brutto da vedere.
Edited 12 Giu. 2010 16:06
  • am0
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12-06-10 18.08

Lungi da me il desiderio di smontare le più che encomiabili idee sul fai da te musicale, di cui rimasi vittima anche io in gioventù, ma rilancio con una domanda di carattere estremamente pratico: vale la pena?emo

Soprattutto dopo aver sentito il nuovo ventilatore?emo

Comunque, nel caso volessi (ripeto) per sacrosanto desiderio personale, incamminarti nell'opera....

0) considera i consigli di nicodemoemo

1)Non è che un woofer lo si può orientare come si vuole, anche se i bassi sono molto meno direttivi degli acuti, se tu piazzi una superficie a pochi cm dal woofer come l'originale il suono di certo cambia e soprattutto....
2) la cassa di risonanza DEVE essere calcolata in base ai parametri del woofer (fr qt, ecc) e alla configurazione desiderata, chiusa, reflex, ecc
3) mdf 19mm, e' il minimo


buona fortunaemo
  • tehgems
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12-06-10 18.08

Nicodemo ha scritto:
No, anzi lo spessore della lana di vetro oppure del coibente che andrai a mettere deve avere uguale spessore. Solo così hai lo stesso volume altrimenti stai cambiando tutto e non saprai come suonerà. Un'altra tentativo è quello di dividere la zona acuti da quella bassa e poi sovrapporla quando suoni, tipo scatole una sopra l'altra. Però è brutto da vedere.


Ah, quindi è effettivamente una cassa di risonanza quella!
Ok, grazie mille per l'aiuto, tra un mesetto mi metterò all'opera!
  • anonimo

12-06-10 18.13

am0 ha scritto:
2) la cassa di risonanza DEVE essere calcolata in base ai parametri del woofer (fr qt, ecc) e alla configurazione desiderata, chiusa, reflex, ecc

io non volevo entrare troppo nel merito. Proprio perchè non conosci i valori del woofer che amo ha evidenziato giustamente devi fare una cassa il più fedele possibile all'originale. Cera un libro di un architetto un certo Paolo Viapiani ( non vorrei sbagliare ) dove spiega bene tutto sulla costruzione delle casse.
  • bobkurzweil
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13-06-10 02.26

ma che altoparlante dei bassi monta ??? marca, cm diametro,tipo di magnete...
nella foto, comunque è chiaro che i bassi non hanno rotazione
mentre si intravede un condotto chiaro tipo bass reflex che
sfocia nella zona amplificatore.
Se i bassi non ti soddisfano e viceversa l'ampli e horn rotary sono validi,
varrebbe la pena rifare daccapo l'unità dei bassi con un buon altoparlante
con relativo cestello e motore: con una spesa di 3-400 euro, avresti un leslie
completo che potrebbe suonare molto, molto bene...
Trattasi pero' di un progetto non facile che deve rispecchiare certi standards
che comunque sono ben conosciuti e diffusi sulla rete...
Io lo farei, sempre che la parte ampli e horn rotary siano all'altezza, dopo
essermi ben documentato e aver trovato i materiali adatti....
magari con l'aiuto di un tecnico se non hai sufficienti cognizioni...
Edited 13 Giu. 2010 0:27
  • tehgems
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13-06-10 16.20

Grazie a tutti!
In caso, che materiale mi consigliereste come coibente per il woofer?
Possibilmente qualcosa di meno cancerogeno della lana di vetro che c'è dentro ora! :)
  • tehgems
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13-06-10 20.32

Ma scusate, una cosa non capisco:
In un leslie dotato di rotore dei bassi, la sezione che nel mio Elkatone è rivestita in fonoassorbente è assolutamente libera, e addirittura a volte non è nemmeno isolata dal resto, come in questa foto.
http://www.sissybar.net/mielisairaala/images/hammond_joni/Leslie_nude.JPG

Addirittura ho visto su Tastiere Vintage un leslie in cui tutta la parte posteriore è in plexiglass 8mm!
http://www.tastierevintage.com/sff1.jpg

Ma è così importante la dimensione di quella sezione e il suo rivestimento nel mio ampli, visto che in altri leslie è fatta in maniera totalmente diversa?
  • anonimo

13-06-10 21.59

tehgems ha scritto:
In caso, che materiale mi consigliereste come coibente per il woofer?
Possibilmente qualcosa di meno cancerogeno della lana di vetro che c'è dentro ora! :)

certamente, pannelli in poliuretano espanso.
  • anonimo

13-06-10 22.07

tehgems ha scritto:
Ma scusate, una cosa non capisco:
In un leslie dotato di rotore dei bassi, la sezione che nel mio Elkatone è rivestita in fonoassorbente è assolutamente libera, e addirittura a volte non è nemmeno isolata dal resto, come in questa foto.
http://www.sissybar.net/mielisairaala/images/hammond_joni/Leslie_nude.JPG

Addirittura ho visto su Tastiere Vintage un leslie in cui tutta la parte posteriore è in plexiglass 8mm!
http://www.tastierevintage.com/sff1.jpg

Ma è così importante la dimensione di quella sezione e il suo rivestimento nel mio ampli, visto che in altri leslie è fatta in maniera totalmente diversa?

calcola il volume della sezione con il fono assorbente e poi quando rifai la cassa riduci il volume come se ci fosse il fono assorbente. Il calcolo dei volumi viene fatto in base ai parametri dell'altoparlante.
  • am0
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13-06-10 23.06

@ tehgems
Ma scusate, una cosa non capisco:
In un leslie dotato di rotore dei bassi, la sezione che nel mio Elkatone è rivestita in fonoassorbente è assolutamente libera, e addirittura a volte non è nemmeno isolata dal resto, come in questa foto.
http://www.sissybar.net/mielisairaala/images/hammond_joni/Leslie_nude.JPG

Addirittura ho visto su Tastiere Vintage un leslie in cui tutta la parte posteriore è in plexiglass 8mm!
http://www.tastierevintage.com/sff1.jpg

Ma è così importante la dimensione di quella sezione e il suo rivestimento nel mio ampli, visto che in altri leslie è fatta in maniera totalmente diversa?
Guarda, in giro si vedono delle scatole da scarpe definite "bassi caricati" e casse in cartapesta spacciate per miracolose, non parliamo poi dei plasticumi da astronaveemo
Sui leslie poi.... qualcuno lo ha addirittura costruito col lego, fai tuemo

La cassa deve essere il più rigida possibile, non deve vibrare, se no introduce armoniche che falsano il segnale da riprodurre (a meno che non sia voluto).
E soprattutto la parte posteriore del cono o deve essere ben isolata dall'anteriore, o convogliata opportunamente, se no l'efficienza va a farsi benedire.

Se non mi sbaglio sul sito Ciare, ottimo produttore italiano, c'è una guida all'autocostruzione.
Edited 13 Giu. 2010 21:07
  • zkalima
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13-06-10 23.22

Dunque, alcune precisazioni da un vecchio lettore di Viapiani, (che in effetti pubblicò negli anni '80 diversi libri sui sistemi di casse acustiche per una rivista di HF di cui non ricordo il nome, forse "Suono", non so se sono stati rieditati).
Il legno: impropriamente si considera la cassa di un diffusore "acustica", il principio è l'opposto di quello di uno strumento musicale, non ci deve essere risonanza, quindi il materiale deve essere inerte, sordo, il migliore è il MDF, ma si fanno anche diffusori in marmo emo, che non risolve però il problema del peso evidentemente, daltronde l'MDF è molto pesante essendo carta pressata, si può ovviare al problema dell'acqua con opportuni impregnanti e verniciature, il multistrato è decisamente più sonoro e quindi non consigliabile a meno di usare spessori notevoli, 3 o + cm.
Il fonoassorbente: questo materiale ha la funzione di aumentare la superficie su cui rimbalza il suono e di farlo in modo non direzionale, quindi se si diminuisce la quantità di fonoassorbente il volume deve essere aumentato.
La direzione dei woofwer è quasi irrilevante sotto una certa frequenza, in quanto i suoni del registro più basso non sono direzionali che in minima parte.
Direi che l'opzione di dividere in due; rotore e subwoofer, mantenendo le proporzioni esatte, sia la più consigliabile per non avventurarsi in cambiamenti di suono poco prevedibili senza una conoscenza approfondita dei parametri e dei sistemi acustici.
  • zkalima
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13-06-10 23.26

http://www.audion.net/rece_libri_tec/Recensione%20volumi%20viappiani.pdf

una recensione dei libri di Viappiani con le indicazioni bibliografiche delle ristampe, consigliabili a tutti gli appassionati di diffusori acustici.