Quando la propria tastiera diventa un gioiello

  • SMARTKID
  • Membro: Expert
  • Risp: 5293
  • Loc: Lucca
  • Thanks: 131  

19-08-10 00.48

Tutti noi abbiamo avuto per le mani synth e tastiere di vario tipo.. di varia qualita' e evoluzione.

Spesso, magari anche con strumenti di grande qualita', non ne abbiamo esplorato il potenziale, spremendo al massimo le doti che questi avevano.

Magari, anche con tastiere "modeste", credo sia capitato a molti di voi di vedere altri colleghi musicisti ottenere dallo stesso strumento risultati strabilianti, solo perchè ci sapevano lavorare meglio e di piu'..
emoemo
Oggi, dopo aver deciso con grande sofferenza (se mi passate il termine ) di privarmi della mia gloriosa xp50 roland, che avevo comunque ben sviluppato in questi anni , sono stato quasi costretto a sviluppare la m3. Con risultati ogni minuto migliori, sorprendenti direi e davvero con grande piacere e soddisfazione..
Spero di fare sempre meglio, ma gia' quel bel synth bianco uguale a tanti altri, ora mi sembra piu' mio, piu' speciale e immagine del mio gusto .. oltre che della mia fatica nel programmarlo.

In questo 3d vorrei confrontarmi con chi, dopo aver avuto oggetti piu' o meno potenti, ha alla fine con pazienza sviluppato il proprio synth fino a far diventare quello che era un semplice oggetto elettronico.. il proprio gioiello, una tastiera che suonava da Dio (o ancora lo fa).. non tanto per le doti di base, ma anche e soprattutto per il sudore e la pazienza nello sviluppo che c era stato messo.

In sostanza, quando un synth qualsiasi è diventato il VOSTRO, e ne siete stati felici e orgogliosi.emo


Buona musica a tutti, a prestoemo
SK
Edited 18 Ago. 2010 22:53
  • vansys
  • Membro: Expert
  • Risp: 2286
  • Loc: Torino
  • Thanks: 135  

19-08-10 01.03

Ciao!!!

Ti dico subito che mi piace questo thread e vorrei intervenire da diretto interessato.

In realtà al momento sono in fase "esplorativa" nel senso che dagli strumenti che ho sto cercando di carpire il più possibile.

Sono contento però di leggere che M3 sta avendo questo effetto visto che io sono uno dei convinti estremi riguardo alla potenzialità di questa macchina.
  • SMARTKID
  • Membro: Expert
  • Risp: 5293
  • Loc: Lucca
  • Thanks: 131  

19-08-10 01.09

@ vansys
Ciao!!!

Ti dico subito che mi piace questo thread e vorrei intervenire da diretto interessato.

In realtà al momento sono in fase "esplorativa" nel senso che dagli strumenti che ho sto cercando di carpire il più possibile.

Sono contento però di leggere che M3 sta avendo questo effetto visto che io sono uno dei convinti estremi riguardo alla potenzialità di questa macchina.
ciao caro

in effetti, questo gioiellino ha davvero tanti cavalli da sfruttare.. ma credo che anche altre tastiere meno evolute e moderne (come era la mia xp50), se ben usate e capite a fondo, possono dare risultati insperati e di grande soddisfazione.

E' bello comunque poter passare un po' piu ' di tempo nella propria stanzetta, sviluppando gli strumenti che abbiamo nel nostro set. E renderli sempre piu' "nostri"..
emo

  • luomo
  • Membro: Senior
  • Risp: 195
  • Loc: Catania
  • Thanks: 17  

19-08-10 12.27

Ho messo più volte in vendita la mia gem equinox, ma tutte le volte che qualcuno era interessato all'acquisto c'è sempre stato qualcosa che mi ha frenato.

L'acquistai preferendola a roland xp e yamaha EX5 ritenendola progettualmente avanti e con una personalità sonora che si distingueva dai soliti suoni "triti" di roland e yamaha. Grazie all'ottima interfaccia sono sempre riuscito a tirare fuori il suono che mi serviva, scavalcando i presets, ma alla fine del risultato sentivo che qualcosa nella catena rovinava tutto il lavoro: erano i suoi DSP !

I reverberi anzicchè amalgamare il suono lo sporcano con rumore di fondo e nessuno degli altri effetti è mai stato all'altezza del potenziale dello strumento. emo

Si sa che ogni azienda risparmia su qualcosa per poter contenere il prezzo finale, c'è chi lo fa sui tasti, chi sulla quantità delle forme d'onda e chi sulla qualità dei DSP.

Per concludere, ho risolto bypassando i DSP interni dell'equinox (tramite il comodo tasto FXoff sul pannello di controllo) e processando i suoni con un multieffetto a rack esterno; l'ho programmata in modo che quando cambio suono nell'equinox, tramite program change midi cambia anche nel multieffetto il preset corrispondente.
Adesso riconosco il mio synth ! emo
  • vansys
  • Membro: Expert
  • Risp: 2286
  • Loc: Torino
  • Thanks: 135  

19-08-10 12.59

Ripensando all'argomento al momento posso fare questo tipo di ragionamento solo per una macchina che però tastiera non è...

Si tratta del mio Mackie 1402 VLZ Pro U.S.A.

Comprato circa 10 anni fa mi ha accompagnato sino ad oggi e seppur io sia stato tentato da mixer più piccoli oppure a rack, dopo averli comprati, provati, non è mai scattato quel feeling che faceva si che io non lo vendessi mai fino ad oggi che continua ad accompagnarmi seppur io mi stia lanciando in una desamina più approfondita solo adesso.

Per cui al momento la palma spetta a lui.
  • johnny81
  • Membro: Senior
  • Risp: 481
  • Loc: Milano
  • Thanks: 40  

19-08-10 14.48

Non lo considero ancora un gioiello quanto il mio PC3 però è da qualche settimana che sto smanettando col Juno Stage e ogni giorno che passa scopro qualcosa di nuovo!

Ho iniziato a smanettare seriamente tra i vari parametri dell'edit e devo dire che il suono è editabile fino all'osso!

Ieri ad esempio ho scoperto come non far staccare il suono al cambio di patch in PATCH MODE!
E' incredibile che sui vari forum di Roland tutti dicano che l'unica soluzione è utilizzare la Performance Mode andando a mettere i vari suoni nei 16 canali a disposizione....

Nel menù c'è un'opzione Patch Remains che ti permette di cambiare suono senza sentire alcun gap! Il suono precedente rimane finchè non si alzano le dita dalla tastiera.
  • ugoredeljudo
  • Membro: Senior
  • Risp: 140
  • Loc: Carbonia-Iglesias
  • Thanks: 9  

19-08-10 14.54

@johnny81: mi spieghi esattamente come fai? Voglio dire, come usi la funzione patch remain? Non lo senti lo stacco dell'effetto?

Tornando OT, bellissimo topic, anch'io adoro spremere le tastiere fino all'osso, voglio sentire il max che sono in grado di fare, sfruttare ogni singola funzione. Solo allora posso dire: "bene, questa tastiera mi ha dato tutto, ora posso passare ad altro"
  • vansys
  • Membro: Expert
  • Risp: 2286
  • Loc: Torino
  • Thanks: 135  

19-08-10 14.54

Questa è la dimostrazione pratica che spesso si cambiano strumenti per dei falsi problemi.
  • SimonKeyb
  • Membro: Guru
  • Risp: 5937
  • Loc: Vicenza
  • Thanks: 448  

19-08-10 15.01

io di gioielli ne ho ben 5

il mio motif, la S90, il Keyb e quel vecchio rompiballe del JD990 che ha una personalità tutta propria e direi difficile da imitare. il mio piano verticale, è una cosa a parte, lui è il mio santuario emo

dopo aver sperimentato molti cambi di setup ho trovato finalmente una sorta di equilibrio, nel quale ogni anello della mia catena diventa diventa elemento essenziale ed insostituibile, ognuno con una finalità propria.
  • metallo
  • Membro: Expert
  • Risp: 2051
  • Loc: Milano
  • Thanks: 140  

19-08-10 15.07

IL mio korg trinity, e' stato amore a prima vista e mi sorprendo ogni qualvolta lo uso.
E' superiore, non ce n'e'. Live, casa, studio, registrazione...non teme nulla, ma anzi si fa valere anche nei confronti dei modelli piu' recenti :D
  • ONDASONORA
  • Membro: Expert
  • Risp: 2681
  • Loc: Frosinone
  • Thanks: 194  

19-08-10 15.32

Il mio ormai abbandonato korg X3,
da solo mi ha accompagnato per almeno duecento serate, ciò tirato fuori di tutto, sento di averlo veramente spremuto quasi del tutto, cosa che non riuscirò a fare bene nè col fantom x nè con cs6x,
in quanto hanno possibiltà esplorative molto superiori, ed anche perchè forniscono già di base quasi tutto il necessario, prima invece se volevo un suono quasi mai lo trovavo già fatto, e allora via con la "costruzione".
Interessante argomento ti do un thanks.
emo
  • johnny81
  • Membro: Senior
  • Risp: 481
  • Loc: Milano
  • Thanks: 40  

19-08-10 16.03

@ johnny81
Non lo considero ancora un gioiello quanto il mio PC3 però è da qualche settimana che sto smanettando col Juno Stage e ogni giorno che passa scopro qualcosa di nuovo!

Ho iniziato a smanettare seriamente tra i vari parametri dell'edit e devo dire che il suono è editabile fino all'osso!

Ieri ad esempio ho scoperto come non far staccare il suono al cambio di patch in PATCH MODE!
E' incredibile che sui vari forum di Roland tutti dicano che l'unica soluzione è utilizzare la Performance Mode andando a mettere i vari suoni nei 16 canali a disposizione....

Nel menù c'è un'opzione Patch Remains che ti permette di cambiare suono senza sentire alcun gap! Il suono precedente rimane finchè non si alzano le dita dalla tastiera.
Volevo editare ma è scaduto il tempo emo

Giustamente un forumer mi ha fatto notare che il gap si sente comunque, è roba di decimi di secondo però poi il suono ritorna.
Ma in alcuni cambi, ed esempio dagli strings al piano elettrico invece non c'è alcuno stacco.

Tutto sommato lo stacco è talmente corto che non mi dà problemi nei cambi veloci di patches.

Scusate l'Off Topic. emo

Edited 19 Ago. 2010 14:04
  • anonimo

19-08-10 16.05

Sono inginocchiato in silenzio ringraziando il cielo per... Quanti siete? Otto anime strappate alla GAS.


Avevo tanto pregato affinche' Santa M1 delle Mille Patch, San T3 Ricampionato, Beato Matrix dei Filtri Obesi e San Cinquino e suo nipote San Ottavio Profeti vegliassero su di voi.



Se poi mi dite che avete da anni un quadernino con scritti i parametri essenziali per riprodurre su vari synth certe patch che sentite "vostre", e che bene o male escono da qualsiasi macchina perche' un'onda qudra o un campione di fisaemonica gira gira QUELLI sono,

Giuro che mi metto a piangere.


Edited 19 Ago. 2010 14:07
  • SMARTKID
  • Membro: Expert
  • Risp: 5293
  • Loc: Lucca
  • Thanks: 131  

19-08-10 16.55

@ anonimo
Sono inginocchiato in silenzio ringraziando il cielo per... Quanti siete? Otto anime strappate alla GAS.


Avevo tanto pregato affinche' Santa M1 delle Mille Patch, San T3 Ricampionato, Beato Matrix dei Filtri Obesi e San Cinquino e suo nipote San Ottavio Profeti vegliassero su di voi.



Se poi mi dite che avete da anni un quadernino con scritti i parametri essenziali per riprodurre su vari synth certe patch che sentite "vostre", e che bene o male escono da qualsiasi macchina perche' un'onda qudra o un campione di fisaemonica gira gira QUELLI sono,

Giuro che mi metto a piangere.


Edited 19 Ago. 2010 14:07
ahah.. sei troppo forte!emo

cmq la gas è una malattia seria , e spesso recidiva. Guarire si puo', ma non è facile.. Io ne sono l 'esempio.

Lo strappo che mi ha "costretto" a esplorare piu' a fondo la mia m3 e' stato proprio la vendita di uno strumento che mi dava gia' la pappa pronta da anni.. e infondo i pezzi da ripreparare erano (sono) non piu' di una 15na.


ciau, e grazie a chi ha apprezzato la discussione..emo

  • losfogos
  • Membro: Guru
  • Risp: 7542
  • Loc: Lecce
  • Thanks: 394  

19-08-10 17.39

Da 5 anni un mio strumento non dico "gioiello" ma poco ci manca, è stato un piano Yamaha P120.

Nel mio caso è stato un pianoforte digitale che mi ha fatto lavorare tantissimo, senza farmi venire nessuna paranoia, ma solo aiutandomi nei soli due suoni che un pianista non può non avere: pianoforte e rhodes.
Mai in 5 anni ho avuto la tentazione di darlo via per strumenti più aggiornati e costosi, di cui ho rilevato sempre dei difetti.

Invece in passato, una tastiera che mi è stata super-utile è stata una Roland JV80 con la scheda pop.
Lo portata dietro in tantissime situzioni anche dei tour. In quei periodi (praticamente TUTTI gli anni '90), ho avuto anche SY99, wavestation, 01/RW, che usavo sopra ad una master prima edei pianoforti poi, ma spesso, molto spesso preferivo la"piccola" Roland da cui tiravo fuori degli archi, dei brass, e dei pad molto efficaci, che non so perchè mi venivano meglio e più velocemente rispetto ale altre.
  • anonimo

19-08-10 20.42

Scusa Smartkid, ho preso il discorso alla larga, ma come contributo concreto alla discussione che hai avviato, e che merita chiarezza perche' pone una questione cruciale:


1) la macchina digitale che uso di più' e' proprio l'M1/T3: ne ho comprate diverse perche' si rompe e si usura, e perche' ho alternato tastiera e modulo per motivi logistici, ma sono ormai 20 anni che continuamente lavoro sulle patch di quella macchina. Le ho persino riprodotte sull'M3 usando i campionamenti di djfilippo.


2) Le macchine analogiche, molto piu' vecchie, le ho cambiate perche' ingestibili (fragili e deperibili), ma da una macchina all'altra mi porto dietro ancora patches nate sul prohet5 e che oggi suono sul prophet08, patches dell'ob8 che rifaccio sul matrix e patches moog e arp che rifaccio con doepfer.



3) Il quadernino con le patch esiste, me lo porto dietro da... 1972? E' solo diventato un raccoglitore da ufficio. Quando hoi un suono che amo, scrivo a mano com'e' fatto ("questo modula quello", "il legato deve suonare cosi'", ecc.), indipendentemente dalla macchina che uso per farlo.


E' un'abitudine che raccomando.


Qualcun altro lo fa? Cosi' o in altro modo?


E se facessimo cambio?