C.a.p: comitato per l'abolizione dei preset

  • SMARTKID
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24-09-10 21.31

Come a suo tempo hanno coniato la parola GAS... (gear acquisition syndrome).. oggi ne propongo una nuova, in modo scherzoso e provocatorio, per invogliare tutti noi ad abbandonare sempre piu' l uso dei preset presenti sulle workstation e ancor piu' sui synth (VA o analogici che siano).

Usando gli strumenti piu' a fondo, mi accorgo che ogni tastiera da' un'idea spesso fasulla del proprio potenziale (pensiamo ai vari VA dance oriented, vedi vari radias, r3, virus TI). Lo stesso sulle workstation dove all'estremo rimaniamo o stra colpiti in positivo da suoni pieni di effetti, arpeggiatori ecc.. che non serviranno mai a un caxxo, o all'opposto da suoni o troppo brutti o inutili, che rischiano di farci prendere un abbaglio, e di farci abbandonare a cuor leggero uno strumento invece pieno di risorse.

Si chiamera' CAP il comitato scherzosamente cosi detto.. votato a far scomparire i preset dai nostri synth..
Invito tutti voi, sempre piu' numerosi, perchè il terribile preset (purtroppo non eliminabile di per se') abbia vita sempre piu' breve, magari grazie alla nostra pazienza e passione nel cominciare da zero a sviluppare suoni nostri e di grande qualita'! emo

Al di la' degli scherzi, la discussione è aperta a chi la pensa come me, ma anche a chi puntualmente (per poca voglia, tempo o abilita') si accontenta, o si gode comunque i suoni "della casa" sulla propria tastiera.emo

Ciao e buon editing a tutti, SK
emo
  • JPJ
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24-09-10 21.45

Ciao.

A mio avviso dipende molto dalla tastiera (o modulo) con la quale stiamo lavorando. Spesso i suoni della casa sono quelli che fanno comprare la tastiera non tanto per la loro qualità, ma per il genere a cui sono rivolti.

Ad esempio: la R3 che avevo un tempo, al primo ascolto sembra un synth molto dance oriented, ma io sono riuscito a tirarci fuori suoni synth-flutes squisitamente anni 70! Nonchè psichedelici alla "on the run" modificando i preset percussivi.
Sono sempre stato un pelandrone per quanto riguarda l'editing, ma con l'R3 mi sono divertito tantissimo, come con la Nord Stage. Io infatti sono molto per l'editing sui suoni synth,mentre per i classici piano, organo (a parte quelli che hanno opzioni drawbars) e archi acustici ho sempre avuto molta riluttanza a modificarli.

Altro punto: adoro Clavia perché i parametri sono tutti a vista, modificabili in tempo reale, cosa che tu hai già evidenziato in un altro post.... e mi domando perché così poche tastiere abbiano certe potenzialità, che io ritengo assolutamente essenziali per far salire di livello un synth o workstation che sia.

Bell'idea il c.ap. comunque! emo
  • HammonDan
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24-09-10 21.48

Io sono il padre fondatore allora di questo comitato,
perchè ho comprato un minimoog old school schifato da tutti perchè non ha memorieemo
Non solo il suono devi fartelo da solo perchè non ha presets,
ma manco li puoi memorizzare quindi ogni volta devi rifarli a manoemo
mi eleggo come presidente, visto che nel 2010 ho comprato uno strumento simile.
Ad oggi non me ne pento, perchè è stato uno stimolo in più per divertirmi e capire qualche cosina.
  • SMARTKID
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24-09-10 21.59

@ HammonDan
Io sono il padre fondatore allora di questo comitato,
perchè ho comprato un minimoog old school schifato da tutti perchè non ha memorieemo
Non solo il suono devi fartelo da solo perchè non ha presets,
ma manco li puoi memorizzare quindi ogni volta devi rifarli a manoemo
mi eleggo come presidente, visto che nel 2010 ho comprato uno strumento simile.
Ad oggi non me ne pento, perchè è stato uno stimolo in più per divertirmi e capire qualche cosina.
perfetto.. Abbiamo il nostro presidente ad honorem!

spero che gli iscritti al CAP saranno sempre di piu'.. e mi piace pensare che ogni tastiera o synth possa diventare in breve tempo il NOSTRO synth nelle nostre mani.. non solo per migliori risultati per chi ascolta (possono anche non piacere le modifiche che si apportano) , ma per sentire i suoni davvero nostri.

Lavorandoci da subito, tutti (chi piu' chi meno) possiamo ottenere risultati sempre migliori nel tempo..

Sor Dan.. la incarico ufficialmente di formare l esecutivo del Comitato!! e di compilare le prime sommarie sanzioni per chi dovesse contrastare il rigido regolamento.

Presettari.. tremate..

emoemo
  • luomo
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24-09-10 22.06

Sottoscrivo in pieno anche perchè hanno rotto con i preset dance oriented sui virtual analog.
Ogni volta che voglio sentire come suona un nuovo synth mi viene l'emicrania!

Io però per non creare confusione con le poste, l'avrei chiamato PAC (all'inglese) Presets Abolition Committee.emo
Edited 24 Set. 2010 20:08
  • SMARTKID
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24-09-10 22.17

@ luomo
Sottoscrivo in pieno anche perchè hanno rotto con i preset dance oriented sui virtual analog.
Ogni volta che voglio sentire come suona un nuovo synth mi viene l'emicrania!

Io però per non creare confusione con le poste, l'avrei chiamato PAC (all'inglese) Presets Abolition Committee.emo
Edited 24 Set. 2010 20:08
provvederemo a mettere anche il nome tra gli argomenti all ordine del giorno.. per la prossima riunione!

Forse passare oltre i preset è la scoperta dell'acqua calda.. ma spesso questi , o perchè fanno cagare, o perchè (per assurdo) sono troppo belli e complessi, ci distolgono dal vero mestiere che dovrebbe compiere chi suona strumenti elettronici. e cioè CREARE suoni, non suonarli.
Per il resto,esistono strumenti di ben altro genere, e dedicati come gli stage piano o i cloni hammond.

Il mio set ideale:
1. workstation (sempre utile)
2. synth VA o analogico
3. clone hammond
4. stage piano

ps nel mio caso, ho cercato uno strum che facesse in uno almeno le tre ultime cose!!emo

Tornando IT, aspetto ovviamente anche pareri diversi da noi adepti, umili portatori della verita' assoluta... ovviamente verranno poi censurati e modificati a nostro piacimento. Fino alla sanzione estrema dell' Autoban, che costringera' il dissidente a cancellarsi dal sito.
Il tutto , in amicizia si intende..
emoemo
  • luomo
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24-09-10 22.33

SMARTKID ha scritto:
Forse passare oltre i preset è la scoperta dell'acqua calda.. ma spesso questi , o perchè fanno cagare, o perchè (per assurdo) sono troppo belli e complessi, ci distolgono dal vero mestiere che dovrebbe compiere chi suona strumenti elettronici. e cioè CREARE suoni, non suonarli.


Spesso scavalcare i presets ti evita di fare la ca...ta più grossa della tua vita: vendere lo strumento convinto di aver fatto un acquisto sbagliato! (a volte)
  • Michele76
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24-09-10 23.00

luomo ha scritto:
Spesso scavalcare i presets ti evita di fare la ca...ta più grossa della tua vita: vendere lo strumento convinto di aver fatto un acquisto sbagliato! (a volte)

Ottima osservazione. Ma alla fine i preset (premesso che ho capito lo spirito con cui ha scritto Valerio) sono utilissimi in molte situazione soprattutto sulle workstation dove è giusto che comunque ci sia subito un po' di tutto a portata di mano. Penso che nella maggior parte dei casi, l'equilibrio tra preset e propri suoni sia a dir tanto un 50% e 50%... cioè tanto un 50% di suoni autoprogrammati in media... credo la media sia molto molto più bassa e non c'è niente di male quando compri uno strumento con 1000-2000 preset... per fortuna che su tanti suoni pre-programmati si può intanto trovare qualcosa di valido...
  • kyma1999

24-09-10 23.27

bah....moltissimi presets hanno portato alla nascita di numerose HIT mondiali....pensiamo ai pizzicato della JD 990, oppure Pizzagogo della D50, pensiamo al Piano16 e PercOrgan della korg m1, due suoni che hanno fatto ballare milioni e milioni di ragazzi per quasi 20 anni, al Crystal Rhodes della JD 800 che è presente in moltissime ballads alla backstreet boys....ma di esempi ce ne sarebbero moltissimi.

i presets non rovinano nessuna macchina, e vorrei proprio vedere se uscisse una macchina come korg m3 o m50 completamente vuota, con circa 1400 locazioni contenenti solamente INIT PROG, quanti di noi la comprerebbero e sopratutto quanti sarebbero in grado di farci dei suoni interessanti.

I synth analogici sono molto piu semplici da programmare di una workstation....lo stesso minimoog alla fine non è che ha molte possibilità sonore, sono strumenti tipo la chitarra che alla fine hanno un unico vero suono plasmabile in tantissime sfumature.....una macchina come fantom invece, è di una complessità spaventosa....provatevi a immaginare un pannello analogico di un fantom con 4 linee di sintesi, tutti gli effetti con moduli reali, ogni parametro come un potenziometro etc....sarebbe un armadio letteralmente nel vero senso della parola, altro che moog modular.

quindi a mio avviso sono tutte inutili seghe mentali, se uno vuole davvero programmare non saranno quelle poche centinaia di presets che lo distoglieranno dalla voglia.
Edited 24 Set. 2010 21:30
  • anonimo

24-09-10 23.49

@ kyma1999
bah....moltissimi presets hanno portato alla nascita di numerose HIT mondiali....pensiamo ai pizzicato della JD 990, oppure Pizzagogo della D50, pensiamo al Piano16 e PercOrgan della korg m1, due suoni che hanno fatto ballare milioni e milioni di ragazzi per quasi 20 anni, al Crystal Rhodes della JD 800 che è presente in moltissime ballads alla backstreet boys....ma di esempi ce ne sarebbero moltissimi.

i presets non rovinano nessuna macchina, e vorrei proprio vedere se uscisse una macchina come korg m3 o m50 completamente vuota, con circa 1400 locazioni contenenti solamente INIT PROG, quanti di noi la comprerebbero e sopratutto quanti sarebbero in grado di farci dei suoni interessanti.

I synth analogici sono molto piu semplici da programmare di una workstation....lo stesso minimoog alla fine non è che ha molte possibilità sonore, sono strumenti tipo la chitarra che alla fine hanno un unico vero suono plasmabile in tantissime sfumature.....una macchina come fantom invece, è di una complessità spaventosa....provatevi a immaginare un pannello analogico di un fantom con 4 linee di sintesi, tutti gli effetti con moduli reali, ogni parametro come un potenziometro etc....sarebbe un armadio letteralmente nel vero senso della parola, altro che moog modular.

quindi a mio avviso sono tutte inutili seghe mentali, se uno vuole davvero programmare non saranno quelle poche centinaia di presets che lo distoglieranno dalla voglia.
Edited 24 Set. 2010 21:30
+1
  • anonimo

25-09-10 00.10

Anch'io rimango sulla stessa linea di linea di Kyma nel senso che in pochissimi sono disposti a portarsi a casa un synth senza preset, senza nulla togliere al Voyager Old School, pregevole macchina. Chi va in questa direzione si butta sui modulari e trova pane per i suoi denti, sperimentazione allo stato puro.

I preset a mio parere danno un'indicazione di quello che può fare la macchina, a volte con sorprese mica da poco! Facendo l'esempio del Blofeld scorrendo i presets scopri che puoi passare da suoni old style fino a suoni ed effetti a dir poco lancinanti e capisci che questo è possibile andando poi a vedere come è stata costruita la patch: entri nei sottomenù, vai a vederti inviluppi, LFO ecc. Il preset puoi in qualsiasi momento modificarlo e salvarlo.

Dobbiamo anche pensare che chi fa synth deve anche venderli. Che facciamo se entriamo in un negozio a provare un paio di macchine che partono con una dente di sega? Mi sa che ci dobbiamo aiutare l'uomo delle pulizie per la chiusura oppure prender ferie...e le nostre Roland, Korg e Waldorf chiudono baracca. emo
  • Caronte57
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25-09-10 00.16

Io invece propongo la creazione del
Comitato
Programmazione
Preset
Utili......
Non è difficile.....
Bonanotte
K
  • MadDog
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25-09-10 00.38

@ anonimo
+1
+2

Senza considerare: senza preset, Jump dove va a finire?? emo

emoemo



No seriamente comunque... Van Halen ha sempre dichiarato di aver acceso l'OB-Xa, aver pigiato un bottone e poi ha cominciato a suonare!
  • luomo
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25-09-10 00.41

SMARTKID ha scritto:
....in modo scherzoso e provocatorio, per invogliare tutti noi ad abbandonare sempre piu' l uso dei preset presenti sulle workstation e ancor piu' sui synth (VA o analogici che siano).


Credo che lo spirito del thread sia questo, non vogliamo farli cancellare dagli strumenti...

La mia opinione è che i presets dovrebbero essere considerati come punto di partenza per potersi creare il proprio sound.

Il D-50 non è solo la patch "fantasia", così come il DX7 non è soltanto "elec. piano 1" etc.

Secondo me le potenzialità di alcuni strumenti vengono offuscate proprio dai presets; un esempio lampante per me è l'alesis fusion o per citarne uno recente il GAIA, se dovessi valutarlo per i presets direi che va bene solo per la dance e basta!
  • kyma1999

25-09-10 00.49

il problema è che i presets DEVONO invogliare all'acquisto e al lato commerciale....io preferirei che ci fossero solo synth e suoni elettronici in una macchina, però altri forse preferirebbero 1000 suoni di organo e piano, oltre che rhodes....

insomma, le case produttrici pensano a cio che va di moda e che il pubblico richiede, e cercano di accontentare la massa, perchè lo strumento lo devono vendere alla fine.
  • luomo
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25-09-10 01.09

Kyma1999 ha scritto:
il problema è che i presets DEVONO invogliare all'acquisto e al lato commerciale....io preferirei che ci fossero solo synth e suoni elettronici in una macchina, però altri forse preferirebbero 1000 suoni di organo e piano, oltre che rhodes....

insomma, le case produttrici pensano a cio che va di moda e che il pubblico richiede, e cercano di accontentare la massa, perchè lo strumento lo devono vendere alla fine.



Negli anni '80/'90 entrando nei negozi di strumenti, ammetto che i presets mi facevano venire la voglia di comprare; adesso, tranne qualche rara eccezione, mi fanno solo venire voglia di tenermi gli strumenti che ho.

Comunque credo che siano perfettamente in linea con certa musica che si produce oggi e che fa vendere gli mp3.
  • bobkurzweil
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25-09-10 01.26

Potrei associarmi anch'io, visto che dopo due anni che ho comprato il Motif XS, solo
ora, dopo centinaia o migliaia di preset alternativi da me spipettati, sto ascoltando
un po' di preset factory per capire se n'è qualcuno che fa per me (scandalosamente
finora li ho ignorati)...
E' un'abitudine che parte da lontano, circa quindici anni fa quando acquistai un CS6X
e mi resi subito conto di dover rifare quasi tutti i preset che erano veramente dance/trance
oriented (tra l'altro mi feci anche un banco GM, dato che non c'era); che rabbia quando capisci
che le potenzialità della macchina ci sono, ma i suoni che cerchi tu non sono stati programmati,
o ti sembrano fatti coi piedi; quando ho venduto il CS6X il nuovo acquirente mi ha fatto sapere
che si stava godendo da matti una quarantina di preset di Hammond completamete rifatti...
L'ho affermato anche altrove; oggi la macchina conta poco, conta chi ci mette le mani, visto
che con le ampie memorie campionatore gli fai fare quello che vuoi...
Spippettatori di tutto il mondo unitevi..........................emo
  • manuel_carloni
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25-09-10 02.57

Kyma1999 ha scritto:
i presets non rovinano nessuna macchina, e vorrei proprio vedere se uscisse una macchina come korg m3 o m50 completamente vuota, con circa 1400 locazioni contenenti solamente INIT PROG, quanti di noi la comprerebbero e sopratutto quanti sarebbero in grado di farci dei suoni interessanti.

emo
Io ho sempre programmato a fondo i miei strumenti, credo di saper programmare anche abbastanza decentemente, ma mi spiegate una cosa?

E' inngeabile l'utilità in fase di programmazione, ma specialmente in un contesto live Rock/Pop che sia, che ve ne fate di 200.000 controlli di tutti i parametri a vista?

In realtà nel Rock e pop non è che ci siano questi suoni così articolati; quando puoi modificare il Cutoff e resonance, l'attacco dell'inviluppo dell'AMP e l'intensità e velocità dell'LFO, non è che serva tanto altro durante un esecuzione live...

CIAO.
  • bobkurzweil
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25-09-10 03.27

Farsi da soli le patch che ti servono è un conto, programmare a dovere tutti controlli
sec. le proprie abitidini/necessità è un'altro paio di maniche (lavoro di limatura molto piu'
difficile e complesso perchè vanno esplorate tutte le combinazioni dei controllers, definite
le escursioni utili e standardizzate le posizioni)
La seconda parte in accordo con Carloni, la vedo piu' adatta per lavoro in studio ove sia
possibile riascoltare il preset in tutte le sue evoluzioni e ricordarsi la logica con cui è fatto,
prima di usare un suono con ampie possibilita' di morphing;
sfido chiunque, per quanto standardizzi l'uso dei controllers assegnabili, usarli facilmente
dal vivo nel POP/ROCK con 128x3 prest user, ognuno dei quali puo' avere un suo funzionamento
particolare andando a spippettare real-time... Ci vorrebbe Pico della Mirandola...
Il preset deve funzionare al meglio cosi' com'è, poi quanto a stravolgerlo ci vuole un po' di calma
e pazienza; certo cutoff/reso/attack/decay sustain ce l'ho sempre attivi e sono abbastanza
prevedibili...
comunque mi piace un mucchio dotare la patch di un controllo fisico che incida con uno o piu'
parametri sulla incisivita' del suono (quanto esce nel mix), senza spostare il pedale di espressione,
ma capisco che in una band sembra già un lusso aggiustare il volume di uscita ad hoc nei vari
momenti del pezzo (cioe' bisogna badare all'essenziale)
  • Platipo
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25-09-10 03.41

manuel_carloni ha scritto:
E' inngeabile l'utilità in fase di programmazione, ma specialmente in un contesto live Rock/Pop che sia, che ve ne fate di 200.000 controlli di tutti i parametri a vista?

+1


Kyma1999 ha scritto:
i presets non rovinano nessuna macchina, e vorrei proprio vedere se uscisse una macchina come korg m3 o m50 completamente vuota, con circa 1400 locazioni contenenti solamente INIT PROG, quanti di noi la comprerebbero e sopratutto quanti sarebbero in grado di farci dei suoni interessanti.

+1, con tutto che avere un po di suoni INIT PROG da qualche parte messi li di fabbrica non mi farebbe schifo, ogni volta mi trovo a chiedermi quali preset cancellare.

anche a me piace tanto programmarmi i miei synth, a volte mi faccio suoni inutili solo perchè carini come esercizio e/o svago, o solo perchè mi è venuta la voglia di farlo, e di certo un interfaccia amichevole schifo non mi fa, potete trovare un mio post delirante e disperato in merito ai miei tentativi di programmare qualcosa di sensato su uno Z1...
però dopo questo post e altri sarei anch'io per definire un acronimo per definire una certa categoria di tastieristi e sintesisti molto comune di questi tempi, non so se NNH o CNH vi dico che la prima N nel primo acronimo sta per Nordius, e la C nel secondo sta per Clavia... le altre 2 non le esplico perchè se il moderatore è vagamente angolofono mi banna, ma chi ha un po di fantasia e comprensione della lingua potrebbe arrivarci... ah, la H in entrambi sta per Hugger e la N di mezzo è la stessa parola in entrambi.