Roland rd700 gx touch

20-10-10 21.15

Salve a tutti.
Volevo, se possibile, una spiegazione ed un consiglio.

Ho iniziato a suonare da circa nove mesi e sto portando avanti lo studio del Beyer (sono ancora all'esercizio n.60 !!!).
Diciamo che inizialmente il mio principale interesse era l'organo liturgico ora però mi sono molto appassionato anche al pianoforte.
Per questo motivo da poco sono passato dalla tastiera YAMAHA PSR S710 alla ROLAND RD700 GX.

In merito al key touch regolabile di questo piano da palco, non so se ho ben capito, ma mi sembra che i touch heavy e superheavy richiedano una maggiore forza sul tasto per poter suonare: per gli esercizi di pianoforte è allora consigliabile l'uso di touch più "pesanti" oppure usare la il touch medio ?
Considerate, che per questioni di lavoro (sono grandino ho 45 anni !) riesco suonare circa 1 ora al giorno.

Non riesco inoltre a capacitarmi sulla variazione del touch:
regolando il touch su heavy o super heavy il suono che esce dai monitor sembra più "chiuso" però non ho ben capito se c'è una variazione proprio della pesatura dei tasti o se aumenta solo la forza necessaria per far uscire il suono allo stesso livello di un touch più "leggero" ma solo perchè viene diminuita la sensibilità del sensore atto a ricevere l'impulso del tasto.
Mi scuso a priori in quanto la domanda è effettivamente alquanto contorta

Grazie a tutti.
  • Wurly
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20-10-10 21.25

brillante1965 ha scritto:
per gli esercizi di pianoforte è allora consigliabile l'uso di touch più "pesanti" oppure usare la il touch medio ?

è anche una questione di gusto ma di sicuro di un touch pesante consente più espressività... se senti il suono chiuso prova ad alzare il volume e suonare poco più leggero, è il touch pesante che risponde benissimo ai piano e ai pianissimo, forte e fortissimo.

brillante1965 ha scritto:
però non ho ben capito se c'è una variazione proprio della pesatura dei tasti o se aumenta solo la forza necessaria per far uscire il suono allo stesso livello di un touch più "leggero" ma solo perchè viene diminuita la sensibilità del sensore atto a ricevere l'impulso del tasto.

la seconda che hai detto, ma la sensibilità viene aumentata, non diminuita
ciaoemo
  • Michele76
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20-10-10 21.28

La velocity e la regolazione di questa è legata proprio alla velocità con cui abbassi il tasto.
Per studio io non utilizzerei impostazioni troppo pesanti. Con la heavy o addirittura SUPER heavy devi pestare letteralmente per avere tutta la dinamica. Questo modo di suonare non mi piace nemmeno al di là delle esercitazioni sul beyer o altro metodo. Utilizzo sempre impostazioni soft o medie di solito in modo che non devi suonare "con forza", soprattutto se stai suonando da solo come stai facendo, anziché essere in un gruppo dove a cose normali a volte viene da picchiare di più perché hai gli altri strumenti che ti stimpanano e ti coprono quindi anche se non serve a niente, viene spesso di picchiare di più
  • maxipf
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21-10-10 11.16

Ciao coetaneo, secondo me non conviene esagerare con la "durezza" dei tasti sennò quando dovrai per forza di cose dedicare più tempo allo studio (hanon, scale ed arpeggi in primis), potresti rischiare la tendinite.
Inoltre la curva di dinamica è strettamente personale perchè dipende da dita e muscoli relativi, se non hai la muscolatura allenata è meglio cominciare con la soft o la normal perchè prima di imparare a dosare la forza, e quindi i colori, sarebbe meglio sviluppare prima indipendenza e "durata", sennò tempo un quarto d'ora che suoni ti viene male alle mani e finisce che dopo un pò ti rompi i gabbasisi ed abbandoni questa sana passione.
Complimenti per lo strumento, comunque.
MAx

21-10-10 12.00

Ma a quale pro usare un touch così duro????

l'unico risultato è che quando suonerai su un piano vero ne pesterai i tasti come un addannato.
  • Q4bert
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21-10-10 12.01

Ormai anch'io, superati i 40 (!), tendo ad usare un tocco "medio".

Tuttavia chi ha studiato sul pianoforte classico sa che la tastiera di un pianoforte "da studio" è più pesante di quella di un piano normale, per non parlare di un Grand.
Edited 21 Ott. 2010 10:02
  • pj84
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21-10-10 13.31

emociao

prima di tutto, gran bella macchina. Io ne sono entusiasta.

In secondo luogo per quanto concerne la dinamica, controlla se stai usando il mode 1 o il mode 2 emo

21-10-10 13.55

@ pj84
emociao

prima di tutto, gran bella macchina. Io ne sono entusiasta.

In secondo luogo per quanto concerne la dinamica, controlla se stai usando il mode 1 o il mode 2 emo
A proposito di Mode 1 e Mode 2, c'è un modo per impostare di default il Mode 1?

21-10-10 14.32

Un grazie a tutti per le risposte.

Innanzitutto uso il Mode di default del Grand ossia il Mode2 (ma non sono a conoscenza della differenza tra mode1 e mode2!)

Riprendendo la discussione,
chiarisco che il mio maestro di piano , a prescindere dal key touch, mi fa "pestare" comunque abbastanza forte (dice per "farmi fare" un po' le dita !).
Quindi procedo secondo i suoi consigli prendendo atto che ci sono tanti pareri contrastanti in merito quindi cercando in primis di non procurarmi danni alle dita procedendo con gradualità.

In merito al tocco, tra i pochi pianoforti digitali e non che ho provato mi ha colpito il CP1 Yahama per la "leggerezza" del tasto in legno.
Ho poi provato sommariamente un coda Shineco ed un verticale Yamaha ma erano i primi pianoforti che provavo per cui ora non riesco specificamente a comparare il grado di touch del Roland RD 700 Gx con i touch di questi piani.
Ho provato poi recentemente un CP50 Yamaha ma i tasti mi sono sembrati plasticosi e (per me) con una meccanica un po' dura.

Anche in merito ai monitors ho visto che ci sono state tante interessanti discussioni.
Alla fine io ho affiancato al mio Roland i monitors studio MSP7 Yamaha (pagate 400 Euro cad.).
Il suono mi sembra molto pulito ed in particolare la membrana dei bassi non "cede" agli affondi di prima e seconda ottava.
Di questi monitors mi hanno inotre colpito molto le dimensioni contenute ed il peso: 13Kg !!!
Non ho molto chiare le regolazioni posteriori di cut per cui ho messo tutto sull'intermedio.

Potevo prendermi (in offerta a 469Euro) le Krk vxt-8 ma erano troppo alte per il posto dove dovevo metterle però non mi dispiacevano affatto.

Grazie ancora a tutti per la gentilezza.
  • jacus78
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21-10-10 15.08

@ pj84..................a proposito di mode1 e mode2........qual'è la differenza????

@ brillante1965.................. col beyer usa un touch pesante, servirà a rinforzarti le dita, ed essere più veloce quando uonerai su un touch leggero!!!
saluti!!
  • alkemyst85
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21-10-10 22.38

non serve andare oltre al 60 sul beyer.. passa a qualcos'altro... antologie pianistiche, studi facili tipo czerniana (di czerny), hanon... metti una dinamica dura e articola bene le dita.. non giocare troppo di polso e non indurire l'avambraccio... te ne accorgerai con un acustico.. buono studio :-)
  • Michele76
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21-10-10 22.44

In effetti "il pianoforte" è quello acustico (non pianoforte "classico" come letto sopra!) e lì con uno strumento dignitoso impari quale deve essere la risposta di uno strumento "vero". Lì puoi solo suonare, senza regolare nessun menu. Cioè è la realtà del suonare. Poi imparato su uno strumento vero allora puoi ragionare meglio sulle varie possibilità di regolazione di questi barocci elettronici! emo
Se non hai problemi di vicinato di sicuro la miglior cosa sarebbe fare qualche mese o un anno su un verticale anche a noleggio di buona fattura, così capisci da te com'è il pianoforte vero. Non serve a nulla "pestare", le mani si "fanno" comunque purché tu applichi una buona articolazione e una continuità nello studio
  • Michele76
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21-10-10 22.46

Per suonare pestando più del dovuto inevitabilmente devi irrigidire un po' dopo poco, quindi già questo è un segnale che non va bene. Anche nei fortissimo più aggressivi, ci vuole tutto fuorché una rigidità prolungata. Non c'è niente di peggio. Cerca di ottenere un "mezzo-forte" sul tuo strumento senza preoccuparti di particolari aggiustature sullo strumento e cerca di mantenere una sonorità costante con attenzione all'articolazione e il gioco è fatto