Cubase 5 e mastering : scelta dei plugin "giusti"

  • Crosfader
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27-10-10 13.24

Buongiorno a tutti,

ad oggi possiedo Cubase 5 su un pc con processore I5, 6 GB di Ram , scheda audio M-Audio Fast Track Ultra.

Ho installato diversi VST all'interno del sequencer, e il pacchetto Mercury di Waves per quanto riguarda la sezione plug-in.

Io chiedo a chi lavora da anni nel settore o chi come me si affaccia da qualche tempo:

1) Le regole per un buon mix, come effettare la voce, come utilizzare il pan sui canali etc..
2) Quali plug-in servono per far " SUONARE " bene un pezzo, ad oggi utilizzo OZONE 4.
3) Esistono manuali,tutorial,libri o qualsiasi documento che riesca ad illuminarmi in questo mio intento o si riescono ad ottenere risultati soddisfacenti soltanto con la pazienza e lo spippolamento dei parametri ? (DUBITO...).

So che esistono alcune buon regole nel mix come quello di rimanere nel mix finale a -3db e cercare di spingere con enhancer e compressori ma il tutto mi risulta nebuloso..

E' ovvio che per risultati professionali esistono studi di mastering, prima però di arrivare a questo stadio, sentire altri utenti che con i loro plugin fidati e alcune regole fondamentali da rispettare, riescono in qualche modo a bucare nel MIX!

Buona giornata a tutti, ringraziandovi come sempre!emo

  • barbetta57
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27-10-10 14.05

1) non ci sono regole, ma esperienza e orecchio, ogni brano e ogni strumento fanno storia a sè
2) uso anch'io ozone (ho il 3) ma mi sono reso conto che, il più delle volte, cercando buoni risultati si peggiorano le cose. quello che mi limito a fare ora è cercare di tenere a freno la gamma bassa utilizzando il compressore multibanda e dare una rinfrescatina alla stereofonia utilizzando l'enhancer (a livello di interventi di 0,1/0,2 e solo sulla fascia degli alti).
tenendo sotto controllo le basse, cerco di arrivare ai -11 dB di loudness media che mi sono dato come tetto massimo da me raggiungibile per evitare gossi danni alla dinamica dei brani. mai come oggi ci sono a disposizione cosi' tanti mezzi e nessuno (me compreso) che li sa adoperare
3) sul sito della izotope c'è un ottimo manuale sul mastering
4) i decibel sul master e altre robe me li dimentico; io faccio tutto come mi viene, cercando di non oltrepassare lo zero e basta. se ti viene troppo alto, abbassa pure il master
tutto questo rigorosamente IMHO
  • Crosfader
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27-10-10 16.24

Grande Barbetta ! emo

Un bel thank's!

Abbiamo davvero troppi strumenti..

Probabilmente qualche decennio fa, non avendo a disposizione tutti questi software di emulazione, bisognava documentarsi, studiare ed affidarsi solamente a chi disponeva di studi professionali...

Mi cerco il materiale sul mixing. Grazie ancora.
  • robykeys82
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27-10-10 17.50

Mi unisco ai ringraziamenti per il link al file sul Mastering, Barbetta! emo
  • losfogos
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28-10-10 03.12

Crosfader ha scritto:
So che esistono alcune buon regole nel mix come quello di rimanere nel mix finale a -3db e cercare di spingere con enhancer e compressori ma il tutto mi risulta nebuloso..


Sono sempre interventi da dare con il contagocce.....come ha detto Barbetta dipende molto da brano a brano. Io uso L3 e talvolta un leggero compressore SSL, ma di metodi e strumenti ne abbiamo anche troppi.
Poi il discorso è sempre il solito: il mastering è solo la "spruzzata" di zucchero a velo sui dolci o il filo d'olio a crudo sulle minestre: quando il piatto è già buono ci vuole ben poco per renderlo più saporito.
Si parte dall'arrangiamento: dai suoni che devono riempire o meno lo spettro, dove poi dipende la sonorità finale. E'inutile cercare di trovare frequenze "frizzanti" in un brano dove suonano solo suoni scuri a parte la batteria, magari pochi, un pad e un piano elettrico. Il suono risulterà magari buono ma scuro. Invece un pezzo con molte chitarre acustiche, cori, brass sarà già aperto con gli alti. Etc etc....
Edited 28 Ott. 2010 1:13
  • Crosfader
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28-10-10 11.00

Sono d'accordo con te losfogos.

Il mastering è l'ottimizzazione di un qualcosa di già buono in partenza.

Quello che sento io tra i lavori che faccio e traccie professionali di vari artisti, è la spazio che il brano ha nella sua stereofonia.
I pezzi che piacciono a me ( per esempio tutto l'album COnfession on a dancefloor di Madonna - 2005 ), suonano grandi, puliti e spingono maledettamente anche senza dare volume, non so se mi avete capito.

A volte capita di voler scegliere sonorità apparentemente azzeccate e poi alla fine il tutto suona scarico e poco presente, sarà anche l'esperienza voi direte, credo anch'io...emo
  • JoelFan
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28-10-10 11.46

La ricetta sempre giusta non esiste, solo l'orecchio (per chi ce l'ha ancora buono) puo' essere il giudice.
Io ad esempio preferisco agire traccia per traccia, mi pare piu' efficace. Uso un compressore ed un equalizzatore per traccia. Cerco di dare il proprio spazio nelle frequenze ad ogni singolo segnale. Nel bus di uscita solo un limiter per evitare clipping, al limite stereo enhancer.
Edited 28 Ott. 2010 10:10
  • losfogos
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28-10-10 12.40

JoelFan ha scritto:
Io ad esempio preferisco agire traccia per traccia, mi pare piu' efficace. Uso un compressore ed un equalizzatore per traccia. Cerco di dare il proprio spazio nelle frequenze ad ogni singolo segnale.


Ma questo è il missaggio, è normale che si lavori sulle traccie singole, è la prassi. Nella discussione però si parla della fase successiva e finale, il mastering.
  • JoelFan
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28-10-10 12.44

losfogos ha scritto:
Ma questo è il missaggio, è normale che si lavori sulle traccie singole, è la prassi. Nella discussione però si parla della fase successiva e finale, il mastering.


Si ok, volevo solo dire che se si e' fatto un buon lavoro sulle tracce, basta poco, una "spruzzata" e poco piu', per ottenere il risultato finale.