Giovanni allevi

  • Markelly
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01-11-11 12.00

Vorrei davvero con curiosità sapere perché questo musicista è al centro di tanti dibattiti negativi.

Io ho sentito alcune sue composizioni per piano, e devo dire che non mi entusiasmano, ma rimango sul piano personale.

Mi piacerebbe sentire opinioni sulla sua musica e sul personaggio, senza cadere troppo nell'ambito dei gusti, opinabili per natura.

E' davvero un pianista tanto scarso? Come compositore è irrilevante? Non sa dirigere un'orchestra? Perché?

Può essere che l'ostracismo nei suoi confronti da parte dei musicisti più tradizionali derivi dall'invidia del suo successo e dalla paura che il loro mondo venga destabilizzato? emo

  • anonimo

01-11-11 12.03

E' crossover.
  • mima85
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01-11-11 12.42

Da quel che ho capito Allevi è criticato non tanto per la musica che fa, ma per come si atteggia e/o viene spacciato per grande genio della musica classica contemporanea, quando invece non lo è.

È certamente un bravo pianista, ma bravo come tanti altri.

Una cosa è sicura: pur non entusiasmandomi quel che fa, preferirei 1000 volte sentire in radio i suoi brani piuttosto che quelli di tante altre stelle nascenti (o cadenti) della musica pop italiana, vedi l'ultimo obbrobrio partorito da Luca Carboni.
Edited 1 Nov. 2011 11:48
  • ziberto
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01-11-11 13.13

Se ne parlò molto qualche anno fa qui sul forum... sicuramente ce n'è traccia nell'archivio.

Come tutti i personaggi che hanno successo, ha suscitato l'invidia di tanti musicisti che, magari anche più meritevoli, non hanno avuto la sua fortuna.
Accanto al grande successo, che non era in grado di gestire (in quanto è evidentemente una personalità fuori dal comune, introverso al punto di essere quasi un inetto nelle cose di tutti i giorni), ha dovuto affrontare quindi anche numerose critiche, più o meno autorevoli.
E come sempre accade a chi non è abituato a difendersi da critiche pesanti, ha "un po' cacato fuori dal vaso" rispondendo in una maniera che lo ha fatto apparire vanesio... ha ad esempio citato personaggi come Mozart e Puccini, dicendo che anche loro, come lui, furono criticati per il successo mediatico.
Da qui è stato un attimo trasformare quelle frasi in un sintetico "Allevi si ritiene il nuovo Mozart" e altrettanto facile è stato alzare il polverone, anche fra chi gli era indifferente.

Personalmente sono disinteressato alla parte mediatica del suo successo e trovo veramente interessanti le sue prime composizioni fino all'album del grande successo (No concept, 2005); in seguito credo si sia fatto trascinare dal boom ed abbia dovuto scrivere la musica che gli altri (in particolare i discografici) si aspettavano da lui...
Parlo con cognizione di causa poichè ho sia i primi album (comprati) che quelli più recenti (mi sono stati regalati... probabilmente questi non li avrei comprati); quindi non ho ascoltato solo le pubblicità della Bmw e della Fiat...emo

Edited 1 Nov. 2011 12:22
  • jacus78
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01-11-11 17.01

secondo me:

Markelly ha scritto:
E' davvero un pianista tanto scarso?

assolutamente no, anzi!
Markelly ha scritto:
Come compositore è irrilevante?

assolutamente no, anzi!
Markelly ha scritto:
Non sa dirigere un'orchestra?

non saprei, non l'ho mai visto all'opera!

detto questo, a me non piace, non mi piace la sua musica! (e qui entriamo nei gusti personali, intoccabili)!
ma da qui a dire che è scarso, ce ne corre!
saluti!
  • Parsifal
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01-11-11 17.25

mima85 ha scritto:
viene spacciato per grande genio della musica classica contemporanea, quando invece non lo è.


bene, perché non criticano chi dice queste cose?....che colpa ne ha lui? emo
  • am0
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01-11-11 17.49

Vorrei davvero con curiosità sapere perché questo musicista è al centro di tanti dibattiti negativi.
Vorrei davvero con curiosità sapere perché questo musicista è al centro di tanti dibattiti positivi emo

E' davvero un pianista tanto scarso? Non si sà, fin'ora sembra uscito con eccellenza dal primo libro dello Czerny, ma diamo tempo al tempo, vedremo....

Come compositore è irrilevante? Da quel che ha eiaculato no, speriamo in un futuro si spinga oltre allo Schlaks (come diavolo si scrive!) più melenso

Non sa dirigere un'orchestra? Direi di no, ma non è colpa sua, probabilmente non sa neppure fare il pane, ma non è un panettiere

Perché? perchè cosa? perchè è famoso? boh! me lo chiedo anch'ioemo




PS
io non piace suono di pianoforte
io non suonare pianoforte
però quando io sente Bollani......emoemoemo
Edited 1 Nov. 2011 16:55
  • mima85
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01-11-11 19.22

Parsifal ha scritto:
bene, perché non criticano chi dice queste cose?....che colpa ne ha lui? emo


Perché anche lui stesso le dice.

Se poi le dice perché ci crede veramente o perché gliel'hanno imposto coloro che gli hanno costruito addosso tutta l'impalcatura di marketing non si sa.

Beninteso, non sto parlando da detrattore di Allevi, anche se personalmente non trovo nulla di così eclatante in quello che fa. Come detto è un pianista bravo come tanti altri, per me non ha nulla di così speciale come dicono in tanti.
Edited 1 Nov. 2011 18:24
  • ziberto
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01-11-11 19.49

mima85 ha scritto:
Perché anche lui stesso le dice.

No, questo non è vero... autodefinirsi compositore di musica classica contemporanea non vuol dire autodefinirsi un genio, ma collocarsi in un contesto musicale.
mima85 ha scritto:
anche se personalmente non trovo nulla di così eclatante in quello che fa. Come detto è un pianista bravo come tanti altri, per me non ha nulla di così speciale come dicono in tanti.

Concordo... ma il successo è anche saper arrivare alla gente, parlando un linguaggio semplice.
Del resto nessuno si sognerebbe di definire complessa la musica di Ligabue... eppure anche lui ha molto successo. Il successo non è necessariamente legato alla complessità.

E comunque diversi brani di Allevi, ovviamente quelli non famosi, sono abbastanza difficili da eseguire ed anche da digerire, tipo questo.

@Am0:E' davvero un pianista tanto scarso? Non si sà, fin'ora sembra uscito con eccellenza dal primo libro dello Czerny, ma diamo tempo al tempo, vedremo....
Non esageriamo!emo
Va bene essere simpatici e canzonatori, ma un diplomato in pianoforte col massimo dei voti, diplomato anche in composizone...beh, credo non abbia studiato con profitto solo Czerny...emo
Edited 1 Nov. 2011 18:55
  • am0
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01-11-11 20.17

ziberto ha scritto:
@Am0:E' davvero un pianista tanto scarso? Non si sà, fin'ora sembra uscito con eccellenza dal primo libro dello Czerny, ma diamo tempo al tempo, vedremo....
Non esageriamo!emo
Va bene essere simpatici e canzonatori, ma un diplomato in pianoforte col massimo dei voti, diplomato anche in composizone...beh, credo non abbia studiato con profitto solo Czerny...emo
Edited 1 Nov. 2011 18:55

Infatti ho scritto: "sembra" da come suona, ma vabeh... siamo buoni, facciamo il secondo libro, via...emo
Sia chiaro che io non ce la farei neanche lontanamente ad imitare Schlask (o come si scrive) come riesce luiemo

Ho citato Czerny perchè alcuni suoi brani mi ricordano il "plin plin plin" della Czerniana che studiai ormai moooooolti anni fa.

Come ho già scritto in molte delle discussioni a riguardo, IMHOemo è un bravo pianista come ce ne sono molti.
Con una fama immeritata.
  • mima85
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01-11-11 21.18

ziberto ha scritto:
No, questo non è vero... autodefinirsi compositore di musica classica contemporanea non vuol dire autodefinirsi un genio, ma collocarsi in un contesto musicale.


Video, minuto 0:45.

Riporto: "Quindi è possibile, andando a fare la spesa all'IperDì, è possibile incontrare un grande compositore contemporaneo". O quando parla "dell'essere in mezzo ai comuni mortali", quasi come se lui fosse su un altro livello, più alto (minuto 1:40).

Tutte parole sue.

Poi certo, in altre occasioni (lascia perdere sottotitoli & co in quel video) afferma che lui non si considera un genio e che semplicemente "rispetta le opinioni degli altri", ma comunque questo dimostra che non è molto coerente sull'immagine di se che vuol fare passare al pubblico.

In generale comunque a me da l'idea che lui ci si culla in quell'immagine di "genio incompreso" che gli hanno costruito addosso. Ed è questo che da fastidio, perlomeno agli altri, io come detto sono indifferente a tutto questo e guardo solo ai fatti.

I fatti sono che lui è un buon pianista, senza niente di eccezionale o particolarmente geniale, su cui hanno costruito un'impalcatura di marketing non da poco.
Edited 1 Nov. 2011 20:30
  • ziberto
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01-11-11 21.39

mima85 ha scritto:
Video, minuto 0:45.

Riporto "Quindi è possibile, andando a fare la spesa all'IperDì, è possibile incontrare un grande compositore contemporaneo".

Parole sue.

Sì, ma la risata l'hai vista/sentita? Dai, sta scherzando... tutta l'intervista ha quell'innegabile aria frivola.
Ora mi tocca fare come gli avvocati difensori degli intercettati: "hai fatto la trascrizione, ma non hai potuto trascrivere l'intonazione della voce!"emo

Il secondo link conferma: non è lui, ma sono gli altri a ritenerlo un genio.

Ripeto che io NON lo considero un genio e trovo gradevole solo parte della sua musica, che è assolutamente NON geniale, assolutamente NIENTE di speciale.
Però gli riconosco dei meriti: ad esempio quello di esprimersi in un linguaggio musicale che è per tutti, che può arrivare a tutti, anche a chi non si intende o si interessa di musica... e secondo me questo è un pregio che, in particolari condizioni favorevoli (nel secondo link dice, serio, di essere un "miracolato"), può portare al successo.
Del resto anche i discografici o gli "impalcatori di marketing" potevano puntare su tanti altri (visto che in così tanti sono capaci quanto e meglio di lui)... eppure hanno fatto questa scelta... qualcosa in più ci avranno visto, a torto o a ragione.

PS: hai anche sbagliato la trascrizione perchè il supermercato si chiama DìperDìemo...
Cavoli, l'errata trascrizione sarebbe un cavillo legale sul quale gente come Ghedini ci tirerebbe fuori chissà cosa... no, no... senza chissà... lo sappiamo bene cosa ci tira fuori! emo
Edited 1 Nov. 2011 20:50
  • mima85
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02-11-11 00.08

Un po' di arie se le da dai, lo si capisce quando parla di lui che "discende tra i comuni mortali" emo

Ma il fatto che si dia arie è relativo. E, ripeto, per me meglio lui che certe oscenità che girano in radio negli ultimi tempi. Perlomeno la sua musica non è fastidiosa, al limite te la fai scivolare di dosso come il sapone.

È il solito artista di turno montato dalle case discografiche, come tanti altri.

Per il resto mi estraneo completamente da tutte le polemiche che si fanno su questo personaggio. Al mondo c'è ben peggio per cui incazzarsi che per il successo di Allevi, e sinceramente tutti quelli che si fanno il sangue acido per questo personaggio mi fanno un po' ridere (basta leggere i commenti sui video che lo riguardano per capire di che genere di persone sto parlando).

Per quanto riguarda l'errata trascrizione, invoco l'attenuante di non conoscere l'esistenza del DìPerDì ma solo dell'IperDì emo
  • ziberto
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02-11-11 01.12

Continuo a ritenere che anche la faccenda dei "comuni mortali" sia detta in tono scherzoso e sia legata al fatto che lui non è molto capace di fare le "cose normali"... ma chiariamolo subito: per stravaganza e non per genialità.
Devo ammettere che nella persona Allevi non riesco a vedere niente di costruito: credo che sia proprio così, una persona un po' fuori dal mondo (ecco il concetto dei comuni mortali)... se non fosse così, sarebbe davvero un grosso pagliaccio!emo Poi può darsi che lo sia, ma io non credo.

L'estremizzazione di alcuni aspetti del suo carattere fa certamente il gioco di chi lo produce, poichè quasi tutta la musica attuale vive di immagine... e quindi di personaggio, più che di persona.

Sono infine d'accordo sul fatto che sia ridicolo chi si danna per criticarlo... del resto gli eccessi sono sempre un po' ridicoli (è ridicolo anche considerarlo a tutti i costi un genio) e, come dici giustamente, c'è ben altro per cui indignarsi... anche in altri settori.emo
  • efis007
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02-11-11 04.02

Credo che questo video chiarisca un po' la questione.

La conclusione è abbastanza semplice: Allevi non è un pessimo pianista, ne tanto meno un pessimo compositore (c'è in giro ben di peggio).
Ma per rispetto per la musica classica, per gli altri illustri pianisti di fama mondiale sia classici sia moderni, e soprattutto per rispetto suo dovrebbe semplicemente ammettere le cose come stanno: "la mia musica piace, ma non posso permettermi di considerarla l'evoluzione della musica classica".
Fine.
Se Allevi prendesse una volta consapevolezza che la sua non è musica classica, ne tanto meno è la sua "evoluzione", nessuno criticherebbe Allevi.
Non ci sarebbe proprio motivo per criticarlo.
Secondo me il video ha ragione: Allevi non è altro che l'evoluzione di Richard Clayderman, il quale non era un compositore (le musiche gliele facevano due francesi) ma era un bravo esecutore "melodico".
Allevi è anch'esso un bravo esecutore melodico, col vantaggio di comporsi da solo le sue musiche.
Nulla di male, anzi meglio.
E' un genere musicale come ce ne sono tanti altri, e c'è a chi gli piace e a chi no.
Però lui non si deve vergognare a considerarsi per ciò che è veramente.
Essere considerato un nuovo Clyderman mica è un'offesa.
Dopotutto Clyderman era famoso, ed era anche un bravo pianista melodico.
Insomma aveva un suo posto nel panorama musicale, criticabile o meno, ma almeno ce l'aveva, e non ha mai voluto essere considerato un grande, o peggio, che la sua musica fosse la naturale evoluzione della musica classica.
Non capisco quindi perchè Allevi si fissa con questa storia.
Che sia bravo o famoso non mi interessa.
La musica classica è una cosa, la sua musica è tutt'altra cosa, e poco o quasi nulla ha a che vedere con la classica.
L'errore che lui fa è solo questo, "vendere" la sua musica come fosse l'evoluzione di qualcosa.
E invece non lo è.
Se proprio devo esprimere un mio personale parere su cosa per me potrebbe veramente essere l'evoluzione della musica classica, direi quasi sicuramente la musica da film.
Quì sì che sento tutti i contenuti tipici di una musica classica evoluta ai tempi moderni.
Tanto che queste esecuzioni sono da un pezzo divenute vere e proprie opere, esibite ed eseguite in tutto il mondo da svariate e prestigiose orchestre.
Siamo quindi al cospetto di roba seria, anzi serissima, sia come contenuti tecnici, sia emozionali, sia esecutivi, sia culturali.
Questa per me è l'odierna naturale evoluzione della musica classica, e definirla tale non è certamente una leggerezza.
Ma da questa forma di musica a quella di Allevi o Einaudi, ce ne passa.
Non che quella forma sia "brutta".
Affatto.
Semplicemente non è classica, e tanto meno è la sua evoluzione.
Se i motivetti di Allevi possono essere definiti "evoluzione della musica classica" allora come definiamo le grandiosi opere sinfoniche di un John Williams?
Musica leggera?
Jazz?
New age?

Non credo.

Quella sì che è veramente classica.
Ma non classica dell'800 (la quale rimane superba a prescindere), bensì quella di oggi, la grande musica sinfonica moderna dei nuovi "Wagner" contemporanei.
Insomma la naturale evoluzione della musica classica.
E chi ha scritto queste opere è già finito nella storia del sinfonismo alla pari di Beethoven (o quasi).
emo
Edited 2 Nov. 2011 3:07
  • Supermario_jazz

02-11-11 10.56

@ efis007
Credo che questo video chiarisca un po' la questione.

La conclusione è abbastanza semplice: Allevi non è un pessimo pianista, ne tanto meno un pessimo compositore (c'è in giro ben di peggio).
Ma per rispetto per la musica classica, per gli altri illustri pianisti di fama mondiale sia classici sia moderni, e soprattutto per rispetto suo dovrebbe semplicemente ammettere le cose come stanno: "la mia musica piace, ma non posso permettermi di considerarla l'evoluzione della musica classica".
Fine.
Se Allevi prendesse una volta consapevolezza che la sua non è musica classica, ne tanto meno è la sua "evoluzione", nessuno criticherebbe Allevi.
Non ci sarebbe proprio motivo per criticarlo.
Secondo me il video ha ragione: Allevi non è altro che l'evoluzione di Richard Clayderman, il quale non era un compositore (le musiche gliele facevano due francesi) ma era un bravo esecutore "melodico".
Allevi è anch'esso un bravo esecutore melodico, col vantaggio di comporsi da solo le sue musiche.
Nulla di male, anzi meglio.
E' un genere musicale come ce ne sono tanti altri, e c'è a chi gli piace e a chi no.
Però lui non si deve vergognare a considerarsi per ciò che è veramente.
Essere considerato un nuovo Clyderman mica è un'offesa.
Dopotutto Clyderman era famoso, ed era anche un bravo pianista melodico.
Insomma aveva un suo posto nel panorama musicale, criticabile o meno, ma almeno ce l'aveva, e non ha mai voluto essere considerato un grande, o peggio, che la sua musica fosse la naturale evoluzione della musica classica.
Non capisco quindi perchè Allevi si fissa con questa storia.
Che sia bravo o famoso non mi interessa.
La musica classica è una cosa, la sua musica è tutt'altra cosa, e poco o quasi nulla ha a che vedere con la classica.
L'errore che lui fa è solo questo, "vendere" la sua musica come fosse l'evoluzione di qualcosa.
E invece non lo è.
Se proprio devo esprimere un mio personale parere su cosa per me potrebbe veramente essere l'evoluzione della musica classica, direi quasi sicuramente la musica da film.
Quì sì che sento tutti i contenuti tipici di una musica classica evoluta ai tempi moderni.
Tanto che queste esecuzioni sono da un pezzo divenute vere e proprie opere, esibite ed eseguite in tutto il mondo da svariate e prestigiose orchestre.
Siamo quindi al cospetto di roba seria, anzi serissima, sia come contenuti tecnici, sia emozionali, sia esecutivi, sia culturali.
Questa per me è l'odierna naturale evoluzione della musica classica, e definirla tale non è certamente una leggerezza.
Ma da questa forma di musica a quella di Allevi o Einaudi, ce ne passa.
Non che quella forma sia "brutta".
Affatto.
Semplicemente non è classica, e tanto meno è la sua evoluzione.
Se i motivetti di Allevi possono essere definiti "evoluzione della musica classica" allora come definiamo le grandiosi opere sinfoniche di un John Williams?
Musica leggera?
Jazz?
New age?

Non credo.

Quella sì che è veramente classica.
Ma non classica dell'800 (la quale rimane superba a prescindere), bensì quella di oggi, la grande musica sinfonica moderna dei nuovi "Wagner" contemporanei.
Insomma la naturale evoluzione della musica classica.
E chi ha scritto queste opere è già finito nella storia del sinfonismo alla pari di Beethoven (o quasi).
emo
Edited 2 Nov. 2011 3:07
emoemoemo
Hai centrato in pieno e soprattutto l'hai fatto spiegandolo in maniera impeccabile: bravo!!emo
  • steve
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02-11-11 12.04

Devo ascoltarlo meglio ma mi ricorda un po' George Winston (New Age) e come tale non è assolutamente da buttar via...
  • Smoothlight

02-11-11 12.07

efis007 ha scritto:
Continuo a ritenere che anche la faccenda dei "comuni mortali" sia detta in tono scherzoso e sia legata al fatto che lui non è molto capace di fare le "cose normali"... ma chiariamolo subito: per stravaganza e non per genialità.............................................................................. D


emo
  • efis007
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02-11-11 12.53

x SUpermario
Grazie. emo

Premetto che il paragone tra un John Williams e un Allevi possa sembrare una forzatura atta a screditare quest'ultimo, un po' come paragonane una Panda ad una Ferrari.
Ma non è così.
Quì non è discussione Allevi in quanto musicista o uomo.
E' in discussione solo la sua musica "venduta" (permettimi il termine) per una forma che non è.
Voglio dire... anche Sting è un grandissimo artista che ha sfornato eccellente musica.
Ma mai si è permesso di considerarla una evoluzione delle musica classica.
E questo piccolo tassello gli è valso la stima e il rispetto. emo
Ma il discorso cambia totalmente qualora un determinato artista spaccia la sua musica per qualcosa che non è.
In quel caso allora il paragone tra la vera evoluzione della musica classica (quale può essere quella di John Williams) diviene obbligatorio.
La stessa cosa naturalmente avverrebbe se Allevi spacciasse la sua musica per evoluzione del jazz.
A quel punto sorgerebbe spontaneo il paragone con altri mostri del jazz che masticano veramente jazz, anche nelle sue forme più evolute, dopodichè fare un confronto artistico reale.

E' per questo che sotto sotto mi "dispiace" tra virgolette che si parli male di Allevi.
La sua musica non è escremenziale, ne tanto meno di difficile ascolto.
Al contrario è una musica piacevole, rilassante, che arriva a chiunque, melodica, pertanto non si può definire brutta.
Ma ciò non giustifica che venga "esaltata" come musica classica evoluta, perchè non è vero, sarebbe come esaltare la Ferrarelle per uno champagne Don Perignon.
C'è quindi lo champagne... il tavernello... la fanta... il tè... la camomilla... la ferrarelle... etc etc.
Ogni bevanda ha il suo.
Ogni bevanda ottempera a determinati gusti.
Ogni bevanda accontenta qualcuno.
L'errore è quello di spacciare la ferrarelle per champagne, tutto qui.
Se Allevi imparasse ad abbassare il tiro (e il tono), nessuno, dico nessuno avrebbe da criticarlo.
Davvero non ci sarebbe motivo per criticarlo.
E' un bravo pianista melodico, scrive le sue musiche, le esegue bene, ha avuto successo (buon per lui), fine della storia.
Qualcuno che gli parlerà dietro per pura invidia ci sarà sempre (pensate anche quanti bravissimi cantanti a spasso parlano dietro a certi stonati "cantanti famosi"), ma rimane comunque una scusa dettata dall'invidia.
Ma l'invidia si trasforma in qualcosa di concreto qual'ora il tal artista famoso si vanta oltremodo di fare cose innovative, che non sono.
Allora sì che è giusto parlargli dietro.
Ma non più per invidia.
Per rispetto dell'arte musicale (nel caso specifico la classica) e di chi veramente la compone e la esegue ad altissimi livelli come fa un Williams, il quale... quanto ad "evoluzione della musica classica"... è veramente avanti anni luce rispetto ad Allevi.
Cercate su Youtube i movimenti di "Close Encounters of the Third Kind" (Incontri ravvicinati del terzo tipo), mettete le cuffie in testa, spegnete le luci, e ascoltatevi con attenzione tutti i movimenti di quell'opera (è fatta a "movimenti", ossia di varie parti).
Ragazzi c'è da rimanere allucinati da cotanta maestria compositiva!! emo emo
Questa sì che è veramente "evoluzione della musica classica".
E Williams è indubbiamente un genio, ma un genio vero che dice ma poi FA ciò che dice.

Se Allevi imparasse ad avere lo stesso approccio umile riguardo alla sua musica (ossia che è semplice musica leggera) ci guadagnerebbe punti.
Invece ahimè...

Edited 2 Nov. 2011 12:00
  • efis007
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02-11-11 13.23

steve ha scritto:
Devo ascoltarlo meglio ma mi ricorda un po' George Winston (New Age) e come tale non è assolutamente da buttar via...

Esattamente.
E' proprio questo il punto.
La musica melodica o la new age non è, ripeto, non è musica musica "brutta".
E' musica!
Niente di meno che una delle sue tante forme.
E chi la fa non è uno stupido, ne tanto meno lo è chi la compra perchè gli piace e si emoziona.
Credimi... io sono un musicista che amo praticamente tutta la musica e non voglio privarmi il gusto di ascoltarla tutta, in tutte le sue forme.
Alcune forme lo trovo ammirevoli, immani, inconmensurabili, quanto a livello artistico ed emoziale che mi suscitano.
Altre lo trovo piacevoli, ma sempre belle.
Altre fatico magari a comprenderle (vedi certi generi rock spinto tutto sbraitamento e caciara).
E via discorrendo.
Hai parlato di new age.
A me la new age piace, mi rilassa, e quando viene fatta con le tastiere (genere chill out) me ne gusto soprattutto le sonorità, il "suono", anzichè stare a pensare troppo alle note o alle armonie semplici.
Insomma anche la new age ha un suo scopo, una sua precisa collocazione. emo

Non c'è alcun dubbio che ogni genere musicale abbia qualcosa da dire o da dare.
Ben venga questa cosa, è il suo bello, differenzia... anzi "ramifica"... la musica nelle sue tante forme.
Ma a un patto: che si mantenga dignità a quelle forme.
Se è classica è classica, e non house.
Se è rock sinfonico è rock sinfonico, e non jazz.
Se è new age è new age, e non funky.
Naturalmente è anche possibile una "fusione" tra le varie forme.
Nulla di male, anzi.
Però il discorso non cambia: se la musica di Allevi è musica leggera, è musica leggera.
Magari (anzi sicuramente) può avere anche delle influenze classiche, o jazz, o new age.
Nessun problema.
Ma rimane comunque una forma di musica leggera, e non certo diviene "evoluzione della musica classica".
Cioè non basta che in una bella melodia pianistica ci sia qualcosa che richiama le candide melodie classiche alla "per elisa" per essere considerata una evoluzione della classica stessa.
Non è evoluzione di niente.
E' semplicemente aver scritto un motivetto di musica leggera che presenta qualche richiamino alla classica.
Ma non è classica, è musica leggera.
E di "evoluzione" proprio non se ne parla.

Le opere di John Williams (e di altri brillanti compositori sinfonici di musica da film) fanno invece sentire ampiamente cosa vuol dire musica classica "evoluta".
Tra le opere di Williams e quelle di Beethoven c'è una differenza concettuale enorme.
Beethoven è classica pura, come la conosciamo.
Williams è classica evoluta, portata ad altri livelli emozionali, più moderni, più attuali.
Le due forme hanno però alcune cose in comune.
Sono opere immani.
Sono sinfoniche.
Sono geniali.
Per questi motivi la musica di un Williams può essere veramente definita "evoluzione" della musica classica.
E' lì da sentire!

Quella di Allevi no.
E' veramente lontana anni luce da questo concetto.
E lui, se fosse più umile, lo ammetterebbe.
Il perchè invece si fissa su quella storia della "la mia musica è un'evoluzione della musica classica"... sinceramente non lo capisco.

emo