Ws: specie in estinzione

  • anonimo

15-03-15 19.54

1) le case produttrici devono massimizzare il profitto:

Profitto=(Quantità venduta*prezzo unitario)-((investimento R&D)+(spese fisse)+(quantità prodotta*costo unitario di produzione)+(spese di vendita))

Ovvero tra diversi progetti, con diversi costi di ricerca, produzione e commercializzazione, e diversi prezzi unitari e forecast di vendita...verrà privilegiato quello che alla fine dà il profitto maggiore

2) la WS la definiamo come: macchina autonoma, politimbrica con elevata qualità e varietà timbrica, eccellente sezione effetti, sequencer progredito che contempli possibilmente anche tracce audio, espandibile (sampler o almeno possibilità di caricare nuovi suoni), interfaccia comoda e flessibile, keybed di buona qualità, interfacciabilità sia master che slave con altre macchine o computers...il tutto capace in teoria di chiudere un progetto in autonomia

3) segmenti di mercato:

-studio pro
-studio semi pro
-live pro
-live semi pro
-uso promiscuo studio/live
-uso amatoriale

Detto questo e considerata lo stato attuale dell'economia, la concorrenza dei sistemi musicali informatici e il modo contemporaneo di fare musica: c'é ancora una prospettiva profittevole che possa spingere le case costruttrici ad investire su questa tipologia di macchine?
Edited 15 Mar. 2015 19:04
  • kurz4ever
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15-03-15 20.37

mmm non so...
è interessante capire perché roland se ne esce con due synth più specializzati (jupiter 80/50) ed un arranger (bk9), poi per risollevare le sorti delle vendite (che non dovevano essere proprio floride visti i prezzi con cui si trovano in giro i suddetti rispetto al listino) fa uscire due ws mid level come il fa08 ed il fa06. Non ho visto le statistiche di vendita ma da come e quanto ne parlate nel qui sembra abbiano avuto ragione. Tra le altre cose esce dal mercato arranger mid level nonostante un prodotto come il bk9 che avrebbe tutte le carte per competere con yamaha e korg.
Io non immagino un setup dove al centro c'è un pc. Voglio ferro (kurz o yamaha o roland o korg), magari con qualche strumento dedicato (un nl2, un blofeld, un moog o uno sledge ed un numa organ). Almeno per il live. Ma non sono un professionista.
  • FranzBraile
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15-03-15 20.47

Si... continueranno ad essere costruite, migliorate e vendute! Non farti illusioni nel vederle scomparire.
Korg.... Roland... e non da ultima Yamaha avranno sempre nei loro prodotti una WS ammiraglia, delle scaled down e delle entry level.

Io ad esempio ho fatto il passo di lavorare a casa con VST, computer e quant'altro, ma non me la sento assolutamnete di portare queste "novità" in live.... e domande del tipo... come faccio a pilotare questo e quello con l'iPad mi fanno ribrezzo!
  • anonimo

15-03-15 20.52

Beh Roland una WS flagship ad oggi in catalogo non ce l'ha...

15-03-15 21.03

Destinate a sparire se non le rendono più leggere. Ormai non ha più senso (in ambito non professionale) scarrozzarsi 40 chili di tastiera (con conseguente stand a tavolino da 15 chili) per 50/60 euro nel pub.
Il gestore ti chiede di occupare poco spazio, di esser pagato poco, di avere un buon suono. Se poi permetti di non dover far togliere tavoli per il tuo trio (perchè il quintetto ormai è un sogno, a meno che non accetti 30 euro a testa) sei a cavallo...

Permetti allora che arrivo con 10 chili di tastiera, 6 chili di stand, e un laptop?
Occupo poco, ho un buon suono, e (nel mio caso) non c'è neanche il batterista.

Ringrazia la schiena, e ringrazia il gestore. emo

Il segreto è "renderle piccole e leggere". Alla yamaha lo fanno con le scaled down. Eppure un motif col peso di un casio lo comprerebbero tutti.... attendo con ansia.
  • anonimo

15-03-15 22.28

Alla fine: uno studio pro o semi-pro ha più bisogno di ottimi suoni (siano essi VST, synth digitali, rompler, piani, hammond, rhodes o modelli fisici, VA o macchine analogiche piuttosto che una macchina che faccia tutto ed abbia un sequencer incorporato

Chi suona dal vivo professionalmente di sequencer non dovrebbe aver bisogno

Resta chi suona dal vivo (o fa un uso misto della macchina) e deve prepararsi una "base" midi da usare live...e gli amatori come me che vogliono una macchina che gli consenta di fare qualcosina senza sbattersi con computers, DAWs etcetera...e con i problemi di spazio che creerebbe avere due/tre tastiere, computer etcetera

Ma molti amatori pendono verso l'arranger (anche io lo avevo considerato) e molti stanno virando verso i DAW...
Edited 15 Mar. 2015 21:32
  • andrew1
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16-03-15 00.15

Oggi potrebbero tranquillamente fare uno strumento che pesi poco (anche se così penso debbano sacrificare la bontà della keybed), e che abbia sia l'arranger che il sequencer, in pratica che contenga sia la bk7 che integra 7 (o gli equivalenti di altri marchi), e la possibilità di aggiungere altri suoni tipo quelli della nord stage o anche altri futuri (e precedenti), con una decina o più di potenziometri configurabili per chi la vuole utilizzarla tipo la NS, così fanno contenti tutti.

In funzione della bontà della keyb, un siffatto strumento potrebbe costare anche 2.000€.

Però poi chi ha uno strumento così, quando sentirebbe l'esigenza di sostituirlo??
Dovrebbero implementare una riga di codice che lo autodistrugge dopo n anni emo

  • anonimo

16-03-15 01.33

Beh se vogliamo una tastiera davvero pesata (magari in legno) ed uno chassis solido per uscire in live con affidabilità...il peso può essere ridotto sino ad un certo punto

Piuttosto due cose utili sarebbero: connettore ed interfaccia per monitor esterno e connettore ed interfaccia per superfice di controllo dedicata (opzionale) tipo le vecchie pg della roland

Cosicché sarebbero superati i due più grossi limiti delle WS hardware (poca visibilità/troppo affollamento dei parametri sullo screen specie per il sequencer e macchinosità di menù e sottomenù)

PS ho idea che la riga di codice che ti distrugge la macchina la settimana dopo la scadenza della garanzia la abbiano già implementata emo
Edited 16 Mar. 2015 0:52