20-09-16 11.03
BUON NATALE!
Questa storiella me la raccontò il mio povero fratello che lavorava nel più grosso negozio di strumenti musicali Genova.
23 dicembre, ore 19,15: tutto il negozio si sta preparando per la chiusura cui seguirà una settimana di meritato riposo per le festività natalizie.
Il padrone conta l'incasso, i commessi, tra cui mio fratello, riordinano gli strumenti e cominciano a spegnere le luci, già pregustando giorni di bagordi e languide mattinate passate nel letto a poltrire...quando una arzilla vecchietta fa il suo affannoso ed inopinato ingresso in negozio.
"Buonasera bel giovanotto, siete ancora aperti?" fa la dolce nonnina prendendo di mira mio fratello (che somigliava ad un orso bruno di circa 140 chili, chioma lunga ed arruffata ed indumenti piuttosto approssimativi che avevano visto giorni migliori).
"Se é entrata vuol dire di sì" risponde con subdolo sarcasmo Napo orso capo (vulgo il mio povero fratello) con aria un po' scocciata
"Ma grazie giovanotto!" sorride la buona vecchina "mi chiedevo se lei avesse una bella chitarra, quelle che fanno "gianghi gianghi"...é il regalo di Natale del mio adorato nipotino..."
Il mio povero fratello volta appena il capo verso una crestomazia di chitarre che tappezzano a perdita d'occhio un'intera parete ed il corridoio seguente: "Mah signora, direi di sì...la vuole elettrica, acustica o folk?"
La vecchina lo guarda smarrita: "Ma c'é differenza?" domanda un po' incerta
"Di prezzo?" prova ad investigare mio fratello
"No no, giovanotto, il prezzo non é un problema, ho appena ritirato la pensione...dicevo se c'é differenza per suonarle"
Sono le 19,20...tra 10 minuti si chiude...ma mio fratello non perde la flemma e la professionalità: "No signora, da suonare sono più o meno uguali, dipende dai gusti e dalle necessità"
La vecchiarda: "Allora mi faccia vedere una bella chitarra elettrica che mi sembra una cosa più moderna"
Pazientemente mio fratello stacca una Aria Pro 2 dal rack e la mostra all'arpia: "Corpo in frassino, manico in ebano, doppio humbucker, leva del vibrato al ponte..."
"Sì sì ma come suona?" dice l'abelarda protendendo le adunche dita avvizzite verso le corde e lasciando andare una grattugiata micidiale "puah! non si sente niente!"
"Ma signora, é ovvio, va attaccata all'amplificatore!"
"Ci vuole l'amplificatore? Ah allora no, in queste diavolerie moderne non ci capisco niente (come se invece di pick up humbucker fosse la più grande esperta del ramo est della galassia)...me ne faccia vedere una acustica"
19,25...nella mente di mio fratello si alternano visioni di cocktail negroni, pandori bauli e vecchiette decapitate, sventrate ed offerte in sacrificio a Nyarlathoteph: "Ecco signora" trova la forza di dire, porgendo una modestissima Ferrarotti (già il "nipotino" gli sta sulle palle pure lui)
La sordida vecchaccia pizzica qualche corda traendone disgustosi clangori metallici, tipo locomotiva sovietica che attraversa il ponte sul fiume Ural.
"Mah non saprei...forse é meglio una pianola, cosa ne dice giovanotto?"
Mio fratello fatica a nascondere uno sguardo basito da guinness dei primati: "una tastiera, dice?" replica sottolineando artatamente la parola "tastiera" "ma il suo adorato nipotino cosa suona?"
"Mah in effetti non suona, ma a me piacerebbe tanto che suonasse, fa tanto chic" replica l'avvizzita nonnina...
SEGUE
Edited 20 Set. 2016 9:20