Integra 7

  • reto961
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06-11-17 19.49

buonasera a tutti ! un consiglio. sono stato sempre attirato dal roland integra 7 e percio’ comprai tempo fa una A 88 ( mai usata) . avrei possibilita’ oggi di prenderne uno a meno di 1000 euro ,usato negozio e garantito. maggiormente per i suoni pianoforte , pads , brass ed el.. la domanda é se ne valga la pena oggi spendere 1000euro per una macchina del 2012. ho provato rd 2000e mi piace molto.. l’integra non lo ho mai provato sotto le dita.. ho un nord 2 ex 88 gia’ e sono indeciso se passare al 3 oppure prendere l’integra ... grazie per le eventuali risposte..
  • FranzBraile
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06-11-17 20.01

La tua non è "una" domanda... ma una complessità di domande.... Ho avuto Integra, A88, FA-08, vari Motif ecc.
Andiamo con ordine, Integra come "Expander" o modulo sonoro è senza dubbio il top odierno e non vedo altro a breve-medio termine sull'orizzonte (Integra non puoi averlo sotto le dita!). L'accoppiata A88-Integra è una bella combinazione, fatti uno per l'altro. Tutti i suoni dell'Integra sono veramente piu' che ottimi. Dai supernatural ai vecchi suoni delle macchine JV e XV. Il prezzo... intorno ai 1000 Euro direi che siamo al massimo come prezzo per l'usato... in ogni caso degustibus. Oggi come oggi, come detto avendo avuto tutto, se suono live lascio perdere ogni modulo sono in favore p.e. della FA-08 e venderei l'A88. Diverso è il discorso se userai il tutto in studio.... sempre rimandendo sul discorso ROLAND chiaramente.
Passiamo al Nord... il NS3 o integra? Non è una domanda... sono due macchine completamente diverse sia come paletta suoni che come quantità suoni una non fa le veci dell'altra, potresti complementarle ma non sostituire a meno che tu non voglia cambiare sonorità.
come detto prima.. io mi terrei il NS2, venderei A88 e comprerei FA-08.

P.S. Chiaramente non ho citato volutamente Kurzweil, Motif ecc. ma sicuramente anche se non lo chiedi ci saranno altri 20 forumer che di volta in volta ti consiglieranno cose diverse.

Padre perdona loro perché non leggono ciò a cui rispondono.... emo
  • reto961
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06-11-17 20.53

@ FranzBraile
La tua non è "una" domanda... ma una complessità di domande.... Ho avuto Integra, A88, FA-08, vari Motif ecc.
Andiamo con ordine, Integra come "Expander" o modulo sonoro è senza dubbio il top odierno e non vedo altro a breve-medio termine sull'orizzonte (Integra non puoi averlo sotto le dita!). L'accoppiata A88-Integra è una bella combinazione, fatti uno per l'altro. Tutti i suoni dell'Integra sono veramente piu' che ottimi. Dai supernatural ai vecchi suoni delle macchine JV e XV. Il prezzo... intorno ai 1000 Euro direi che siamo al massimo come prezzo per l'usato... in ogni caso degustibus. Oggi come oggi, come detto avendo avuto tutto, se suono live lascio perdere ogni modulo sono in favore p.e. della FA-08 e venderei l'A88. Diverso è il discorso se userai il tutto in studio.... sempre rimandendo sul discorso ROLAND chiaramente.
Passiamo al Nord... il NS3 o integra? Non è una domanda... sono due macchine completamente diverse sia come paletta suoni che come quantità suoni una non fa le veci dell'altra, potresti complementarle ma non sostituire a meno che tu non voglia cambiare sonorità.
come detto prima.. io mi terrei il NS2, venderei A88 e comprerei FA-08.

P.S. Chiaramente non ho citato volutamente Kurzweil, Motif ecc. ma sicuramente anche se non lo chiedi ci saranno altri 20 forumer che di volta in volta ti consiglieranno cose diverse.

Padre perdona loro perché non leggono ciò a cui rispondono.... emo
Grazie ... molto gentile... la keybed del A 88 mi piace cmq.. a venderla per ricavare poi.. non ho mai lavorato con i Vst ( vecchia generazione) chissa pero’ . Sul tubo sento belle cose.. ma sotto le dita... diciamo che con la vecchiaia diventiamo piu’ esigenti e appena ci imbattiamo on una nota che risuona meno..nord mi piace molto sul registro medio
Basso.percio’ accoppiare il ns2 ex con integra mi sembrava una buona mossa invece di spendere quei 1000 euro per la differenza del nord stage 3... grazie ancora
  • michelet
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06-11-17 21.53

Non sono a conoscenza dei programmi commerciali Roland, ma probabilmente Integra7 potrebbe avere i giorni contati, visto che il ciclo di rinnovo medio degli strumenti si attesta sempre sui 3-5 anni. Effettivamente grandi miglioramenti per un expander come Integra7 non so quanti ce ne possano essere, se non l'aumento delle SRX virtuali disponibili contemporaneamente, oggi limitato a sole 4, la possibilità di campionamento e memorizzazione su FlashRAM e poco altro.
Detto questo, non so se sia preferibile passare a NS3 oppure affiancare Integra7 a NS2. Vista le potenzialità di Integra7, quasi quasi sceglierei la seconda possibilità perché con NS3 in ogni caso la palette sonora rimarrebbe più ristretta.
  • reto961
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06-11-17 21.58

@ michelet
Non sono a conoscenza dei programmi commerciali Roland, ma probabilmente Integra7 potrebbe avere i giorni contati, visto che il ciclo di rinnovo medio degli strumenti si attesta sempre sui 3-5 anni. Effettivamente grandi miglioramenti per un expander come Integra7 non so quanti ce ne possano essere, se non l'aumento delle SRX virtuali disponibili contemporaneamente, oggi limitato a sole 4, la possibilità di campionamento e memorizzazione su FlashRAM e poco altro.
Detto questo, non so se sia preferibile passare a NS3 oppure affiancare Integra7 a NS2. Vista le potenzialità di Integra7, quasi quasi sceglierei la seconda possibilità perché con NS3 in ogni caso la palette sonora rimarrebbe più ristretta.
Ecco ... hai centrato ... una macchina del 2012 ... vale la pena se fra qualche mese esce a 1500 una nuova con i suoni di piano del rd 2000 che ho provato e note sorde non ne ho trovate? Qualcuno ha trovato note sorde nel supernatural integra? Grazie
  • Synthex77
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06-11-17 22.22

Ma no... Integra non l'hanno ancora "integrato"... Devono venderne ancora un po'...

E' una macchina un po' speciale, di quelle che non dormi mai, voglio una vita... Aspetta...

Stavo dicendo... E' una macchina un po' diversa dalle solite, una sorta di riassunto della Roland...

Non uscirà a breve un'assurdità del genere...

Roland mi pare stia tentando inutilmente di distruggere il mercato dell'usato con integra e ste scatolette... Che poi se voglio un D550 non compro il D05... Cerco un D550... Stanno Arturiando l'hardware...
  • michelet
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06-11-17 23.03

Synthex77 ha scritto:
Roland mi pare stia tentando inutilmente di distruggere il mercato dell'usato con integra e ste scatolette... Che poi se voglio un D550 non compro il D05... Cerco un D550... Stanno Arturiando l'hardware...

E invece penso che Roland abbia fatto bene a mettere un freno a tutti quei pirla che pensano di avere oro al posto di alcuni pezzi di silicio.
Anni fa avevo comperato un Roland D-50 usato, esteticamente perfetto. A distanza di pochi mesi dall'acquisto mi sono accorto che l'aftertouch non funzionava, gli encoder erano imprecisi e la release del firmware avrebbe necessitato di un aggiornamento (dava qualche problema di interfacciamento con l'editor librarian sotto MacOS).
Oggi strumenti simili a quelli che ho acquistato si trovano a 250-300€ e le quotazioni della versione expander, oltre ad essere molto più rare, sono ovviamente aumentate.
A mio modesto avviso non ha senso acquistare uno strumento di oltre 30 (trenta) anni fa, con la speranza che duri almeno altri 10 anni senza manifestare problemi. E più andiamo avanti e minori saranno le possibilità di poterli riparare senza cannibalizzare altri esemplari simili. E quando non ce ne saranno più, la festa è finita.
Con D-05 è stato ricreato un classico ad un prezzo, tutto sommato, adeguato all'incremento di caratteristiche.
  • Synthex77
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06-11-17 23.07

Be ma sui jap amenochè compri un rottame il rischio rotture è relativo... Deve essere proprio stato molestato...

Io sinceramente ho sentito il d05 live in parte a un d550, Sarà l'orecchio che si è fatto negli anni con macchine anni 70/80/90/00 ma D550 tutta la vita...

Differenze che in TUTUBB non si sentono...

Ovvio, per comodità e per dormire la notte uno può scegliere la versione moderna o un vst che lo emula...

Poi c'è tutto un discorso sentimentale collezionistico...

Io di fatto preferisco le macchine vecchie e tanti scatolotti ognuno con il suo sapore che un integra...
  • Synthex77
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06-11-17 23.11

michelet ha scritto:
E invece penso che Roland abbia fatto bene a mettere un freno a tutti quei pirla che pensano di avere oro al posto di alcuni pezzi di silicio.


Sta invece sortendo effetto contrario... Uno compra un boutique e si trova a desiderare lo strumento vero per ragioni collezionistiche e perchè l'originale attizza gli animi... Mentre le scatolette sono pippe...

Perchè si sa... Non è quasi mai una questione di puro suono...
  • anonimo
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07-11-17 08.08

@ Synthex77
michelet ha scritto:
E invece penso che Roland abbia fatto bene a mettere un freno a tutti quei pirla che pensano di avere oro al posto di alcuni pezzi di silicio.


Sta invece sortendo effetto contrario... Uno compra un boutique e si trova a desiderare lo strumento vero per ragioni collezionistiche e perchè l'originale attizza gli animi... Mentre le scatolette sono pippe...

Perchè si sa... Non è quasi mai una questione di puro suono...
Forse qualcuno la pensa cosi' : io no perche' ci sono gia' passato.

Spendi soldi per questioni nostalgiche, poi da un giorno all'altro ti ritrovi un display andato, pomelli e tasti che non funzionano piu' e quant'altro...

La collezione dei "marcioni" l'ho gia' fatta tempo fa (per fortuna pochi pezzi), e molti di quegli strumenti non li prenderei neppure regalati.

Gli strumenti storici sono quelli introvabili (Jupiter, minimoog ecc) : per quelli vale la pena sbattersi per averne uno, e per preservarlo (anche se personalmente non lo farei lo stesso).

Roland sta "Arturizzando" i suoi strumenti? : ben venga, cosi' non ci sara' bisogno di comprare a caro prezzo strumenti inflazionati e rattoppati con il saldatore.

"non suona identico" : chi se ne frega ... suona sicuramente meglio, ha tutte le librerie gia' incluse, senza dover pagare a prezzo dell'oro delle card arrugginite, contenenti 32 suoni.

Poi ognuno e libero di scegliere..
  • maverplatz
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07-11-17 09.18

valenciano ha scritto:
"non suona identico" : chi se ne frega ... suona sicuramente meglio, ha tutte le librerie gia' incluse, senza dover pagare a prezzo dell'oro delle card arrugginite, contenenti 32 suoni.


Anche se è OT in questo thread, essendo possessore sia di due D50 sia del nuovo D-05, le mie orecchie mi dicono che i vecchi D50 hanno ancora qualcosa in più. Non ho fatto l'analisi dello spettro, ma la mia impressione è che nel nuovo D-05 manchino delle armoniche sulle frequenze medio-basse; anche i riverberi suonano diversamente. Per curiosità, ho provato a caricare la bank 2 (i nuovi suoni) del D-05 nel D50, ottenendo di nuovo le stesse sensazioni: una maggiore corposità ed un suono più piacevole.
Forse prendo un abbaglio, ma inizio a credere che il caratteristico suono del D50, oltre alla sua sintesi, dipenda molto dalla soluzione particolare (16 bit + 4 bit) adottata per il suo DAC, dai due integrati custom ( riverbero e chorus) e da una qualità elevata dei componenti del suo stadio d'uscita.

Tuttavia, Valenciano hai comunque ragione: i due "trentenni" iniziano ad essere delicati, hanno talvolta bisogno di manutenzione (i tasti), l'aftertouch non funziona e non voglio più portarli in giro, pertanto sono contentissimo di avere quei suoni anche in un formato portatile (che occupa lo spazio di una scatola da scarpe) e, come hai scritto, alla fine non importa se non sono perfettamente fedeli al 100%.
  • maxtub
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07-11-17 09.18

@ anonimo
Forse qualcuno la pensa cosi' : io no perche' ci sono gia' passato.

Spendi soldi per questioni nostalgiche, poi da un giorno all'altro ti ritrovi un display andato, pomelli e tasti che non funzionano piu' e quant'altro...

La collezione dei "marcioni" l'ho gia' fatta tempo fa (per fortuna pochi pezzi), e molti di quegli strumenti non li prenderei neppure regalati.

Gli strumenti storici sono quelli introvabili (Jupiter, minimoog ecc) : per quelli vale la pena sbattersi per averne uno, e per preservarlo (anche se personalmente non lo farei lo stesso).

Roland sta "Arturizzando" i suoi strumenti? : ben venga, cosi' non ci sara' bisogno di comprare a caro prezzo strumenti inflazionati e rattoppati con il saldatore.

"non suona identico" : chi se ne frega ... suona sicuramente meglio, ha tutte le librerie gia' incluse, senza dover pagare a prezzo dell'oro delle card arrugginite, contenenti 32 suoni.

Poi ognuno e libero di scegliere..
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  • kurz4ever
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07-11-17 10.09

ritornando IT:
ho avuto integra 7 per un anno. Ottimo. Una raccolta di quasi qualunque suono (tolta l'elettronica spinta sperimentale e la FM), e quasi sempre di qualità ottima.
Bel display grande ed ottime funzionalità midi. Pochi studio set (64) ma caricarli dalla chiave USB è un fatto di pochi secondi.
Limiti: gli effetti con routing fisso(un insert + eq per parte + chorus/delay e riverbero globali possono essere pochi se uno vuole sperimentare, ma altrimenti non c'è problema), la qualità del riverbero non eccelsa (neppure pessima... diciamo sanza infamia e sanza lodo) e i livelli dei volumi non allineati tra le varie patch (nulla che non si possa sistemare a mano), il riverbero sui suoni supernatural che non supera mai il 50% wet/dry.
Poi ho venduto per il Jupiter. Ma integra mi manca un poco.
  • mima85
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07-11-17 10.12

Synthex77 ha scritto:
Be ma sui jap amenochè compri un rottame il rischio rotture è relativo... Deve essere proprio stato molestato...


Eh, dipende. Sono comunque synth con ormai un sacco di anni sulle spalle, e per quanto possano essere robusti (ed i digitali jappo degli anni '80 in generale erano dei carri armati in questo senso) le magagne possono sempre saltare fuori, e più passa il tempo più le probabilità aumentano.

A parte l'usura meccanica di tasti e controlli, anche l'elettronica degrada. I condensatori elettrolitici si asciugano, i chip dopo anni di sollecitazioni termiche, elettriche e fenomeni naturali ed inevitabili come l'elettromigrazione possono morire, le saldature a furia di dilatazioni termiche si possono aprire e via dicendo.

Io per esempio per una saldatura aperta sul mio D-50 (proprio quello che tengo a mo di trofeo nel mio avatar tra l'altro) sono stato dei mesi ad impazzire perché tutto d'un tratto non ne voleva più sapere di inizializzarsi all'accensione. È saltato fuori che la saldatura aperta era quella di un integrato sull'alimentatore, incaricato di generare l'impulso di reset. Senza quell'impulso l'elettronica digitale non si avvia e la macchina rimane congelata. La proverbiale cavolata da niente che però ti fa perdere un sacco di tempo a cercarla. Poi quel D-50 l'ho cambiato con un altro D-50 messo meglio esteticamente, e pure quello ha avuto lo stesso problema. Ma stavolta conoscevo bene il mio pollo e sono andato a colpo sicuro a ripassare le saldature sull'alimentatore, ed infatti il problema l'ho risolto subito.

Questa è solo una delle tante magagne che ho dovuto affrontare sui miei vecchi synth, e posso perfettamente capire che la gente voglia spendere il tempo a far musica con i propri strumenti senza preoccupazioni, e non a tenerli aperti come delle cozze sul tavolo di lavoro, ad impazzire con schemi, saldatori, componenti - spesso proprietari - da cercare ed ordinare su Internet (ed aspettare che arrivino, tempo in cui la macchina resta ferma). O a dover pagare un tecnico per farlo.

Quindi, anche se non suona identico al 100% ad un D-50, ben venga il D-05, come ben vengano i nuovi Prophet 6, OB-6, il Montage che fa tutto quel che faceva il DX-7 e pure molto di più, l'Integra7 e via dicendo. E lo dico da appassionato di strumenti vintage.
  • giannirsc
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07-11-17 10.38

Integra7 lo uso da anni nei live ed è di una semplicità imbarazzante.. una volta programmati i suoni ai punti di Split online li Salvo e li richiamo con un semplice programma change.. riguardo ai suoni trovi di tutto e tutti suonano bene, dinamici e puliti.. ce l'ho da qualche anno e non ho ancora ascoltato tutti i suoi suoni, alcune schede Non le ho ancora mai caricate Ho esplorato perché ha davvero una tale vastità di suoni ,che ci si perde.. inutile dire che è un ottimo sinth totalmente programmabile, si può usare la classica L.A. a 4 operatori sfruttare la sezione Virtual analog dove oltre alle classiche forme d'onda si possono usare quelle delle srx in dotazione.
In merito ai suoni di pianoforte ci sono dei parametri per caratterizzare il suono in base alle proprie esigenze e basta variare di pochi parametri per ottenere un sono totalmente diverso dall'originale.. anche la sezione Hammond gestendo la con una tastiera che invia sistemi esclusivi ti da la possibilità di gestire i drawbar in tempo reale.. anche il suono opportunamente modificato riesce a dare belle sensazioni questo è uno solo che mi sono creato io
Insomma a mio avviso Integra 7 è tanta..ma tanta roba..
  • Synthex77
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07-11-17 11.16

mima85 ha scritto:
il Montage che fa tutto quel che faceva il DX-7 e pure molto di più



Il Montage fa quello che faceva Sy99... emo
  • michelet
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07-11-17 11.25

@ Synthex77
michelet ha scritto:
E invece penso che Roland abbia fatto bene a mettere un freno a tutti quei pirla che pensano di avere oro al posto di alcuni pezzi di silicio.


Sta invece sortendo effetto contrario... Uno compra un boutique e si trova a desiderare lo strumento vero per ragioni collezionistiche e perchè l'originale attizza gli animi... Mentre le scatolette sono pippe...

Perchè si sa... Non è quasi mai una questione di puro suono...
A me è successo il contrario...guarda un po'. Quando avevo D-50 è stato letteralmente frustrante avere l'idea di come avrebbero dovuto uscire i suoni, ma la realtà era del tutto diversa. O meglio, quando pilotavo D-50 con Korg T1 i suoni erano come mi sarei aspettato, ma allora veniva meno l'utilità di avere una tastiera synth action se questa non funzionava come avrebbe dovuto.
Viceversa con D-05 è stato "amore a prima (o seconda) vista" nel senso che mi ha fatto ritornare al passato, senza tutte le magagne di allora. Anche se non suona al 100% uguale, vivo ugualmente bene lo stesso. La differenza è talmente impercettibile che arrovellarsi per quel 0.001 di differenza non vale assolutamente la pena.
  • Synthex77
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07-11-17 11.32

valenciano ha scritto:
Roland sta "Arturizzando" i suoi strumenti? : ben venga, cosi' non ci sara' bisogno di comprare a caro prezzo strumenti inflazionati e rattoppati con il saldatore.


Be ma ragazzi... Si pagano a caro prezzo moto che manco ci puoi circolare, quadri che fanno cacare, auto che non frenano... il vintage non ha una logica...

Il bisogno di comprare a caro prezzo strumenti rugginosi non l'ho mai sentito, semmai la voglia di suonare qualcosa "che suona"...

Perchè anche oggi gli strumenti moderni "che suonano" costano una fucilata... E non sono certo il Minilogue o Monologue, semmai sono l'Ob6 o il Lifeform...
  • mima85
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07-11-17 11.33

Synthex77 ha scritto:
Il Montage fa quello che faceva Sy99... emo


Si giusto, che a sua volta faceva quel che faceva il DX-7, con le opportune convesioni di patch di cui tra l'altro il Montage non necessita perché le legge nativamente.

Comunque dettagli a parte credo che il concetto è passato emo
  • michelet
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07-11-17 11.37

Synthex77 ha scritto:
Io di fatto preferisco le macchine vecchie e tanti scatolotti ognuno con il suo sapore che un integra...

DImentichi un aspetto non secondario, cioè la gestione di un parco macchine appartenenti ad epoche diverse. Se hai un minimo di raziocinio e vuoi fare le cose bene, ti rendi conto che per avere sotto controllo a livello di patches ed editor una Korg M1REX, Waldorf Blofeld, Roland JV-2080 e una Yamaha Motif XF (senza scomodare le workstation più recenti) servono due computer diversi con due sistemi operativi diversi. L'interfaccia MIDI può essere anche la stessa, ma bisognerà occuparsi dei relativi strumenti in momenti alterni.
Tutto questo vale se hai a cuore una gestione razionale delle memorie interne degli strumenti, a meno che non ti limiti ad un uso bovino dei soli preset, senza apportare alcuna modifica. Solo il fatto di essere costretti a decidere se dedicarsi alla composizione/arrangiamento tout court oppure alla programmazione dei sintetizzatori - senza poterlo fare quasi in contemporanea - è una limitazione non da poco.
Di conseguenza, visto che è una problematica a cui faccio fronte spesso e volentieri, minori sono i salti acrobatici tra un sistema operativo e l'altro e meglio ottimizzato sarà il tempo da dedicare alla mia passione.