Scheda audio scope pulsar II..che ne pensate oggi?

  • giannirsc
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23-10-18 08.26

Smuovo alcuni cartoni in cantina e riaffiora la pulsar2..come la vedo mi viene solo un ricordo..2milioni e 150mila lire !!
era il mio stipendio di 2 mesi 15/16 anni fa..ricordo la presi perchè in quel periodo se volevi fare registrazioni, dovevi avere LA PULSAR2..a distanza di anni e a mente fredda mi piacerebbe avere dei pareri su questa scheda..sul routing..sui synth..sugli effetti..ricordo che il plugin ProOne veniva etichettato come eccezionale..
  • giannirsc
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23-10-18 20.28

@ giannirsc
Smuovo alcuni cartoni in cantina e riaffiora la pulsar2..come la vedo mi viene solo un ricordo..2milioni e 150mila lire !!
era il mio stipendio di 2 mesi 15/16 anni fa..ricordo la presi perchè in quel periodo se volevi fare registrazioni, dovevi avere LA PULSAR2..a distanza di anni e a mente fredda mi piacerebbe avere dei pareri su questa scheda..sul routing..sui synth..sugli effetti..ricordo che il plugin ProOne veniva etichettato come eccezionale..
..in effetti è quello che pensavo..emoemoemoemo
  • orange1978
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23-10-18 22.54

@ giannirsc
..in effetti è quello che pensavo..emoemoemoemo
il progetto all'epoca in cui un processore viaggiava intorno ai 450/500/600 Mhz e 384 mega di ram aveva una sua logica, tempi in cui per fare qualcosa in multitraccia seriamente in studio a bassa latenza esistevano solo due o tre alternative...

Digidesign Pro Tools MIX plus e poi HD192
SADiE 24/96 e ARTEMiS
Soundscape HHDR

la pulsar purtroppo aveva una logica particolare perche in realtá non funzionava in maniera vincente come oggi la UAD2 fa, o come all epoca la TC Powercore basata in sostanza su un hardware simile alle schede pro tools dsp farm.

Era un sistema modulare, espandibile ma anche scomodo nella gestione, per comunicare con la daw sfrutta un driver asio che indirizza le tracce interne a dei bus virtuali che comunicano con la sua console, la quale poi a latenza zero comunica anche con il mondo esterno, l'idea non era sbagliata ma la rendeva uno studio virtuale dentro un altro studio virtuale!

cioe cristo hai un mixer automatizzabile in tutto che opera al singolo campione in sync perfetto con le tracce come quello di cubase sx o nuendo....e vai a usare un secondo mixer digitale interno alla scheda? che se devi automatizzarlo devi ricorrere ai midi control changes?

un conto é uscire da cubase su una console analogica e sfruttare la somma analogica del banco e i filtri/processori di dinamica SSL o Neve....un conto é uscire da un mixer digitale per andare su un altro digitale come quello di pulsar...attenzione uscire dal mixer di cubase e andare in un mixer digitale come il sony oxf r3 che costava 1,5 milioni di dollari aveva si senso, perche all epoca il povero mixer del cubase vst 24/32 faceva cagare sia come somma che come funzioni di mix, ma dall arrivo dei sistemi pro tools hd basta, non aveva piu senso, i casi erano due, o lavori in ibrido con una console analogica vera e pro tools insieme (soluzione piu gettonata ad alti livelli per i vantaggi che offre del meglio dei due mondi) oppure.....compravi pro tools hd192 accel con tre schede supplementari e un controller come iCON...e controllavi tutto da li.

insomma pulsar offriva belle idee che per mixare sarebbero state competitive dieci anni prima ai tempi dell atari mega ste, ma arrivate troppo tardi.
lo capirono e tentarono di ovviare con la versione XTC che offriva la possibilita di aprire i propri devices dentro il proprio sequencer preferito, in formato vst, ma fu un disastro totale, affidabilitá zero, problemi di ogni tipo, ne decretarono la fine dopo pochi mesi, e all'arrivo della tc powercore e della uad1, la pulsar fini nel dimenticatoio.

Se invece la giudichiamo come un dsp che alimenta dei synth modulari interni allora le cose un po cambiano essendo il modular di pulsar un ottimo synth...ma é roba per smanettoni e nerds, un semplice reason su un mac ben potente offriva caratteristiche analoghe e maggior facilitá di uso, senza contare un virus c hardware.

parlando di mac, il loro snobbare la piattaforma rendendo la pulsar poco compatibile con i sistemi os9.2 e zero con OSX quando il 70% della produzione audio era su mac, non fu una grande mossa e contribui alla fine, anche se oggi esiste ancora, si chiama sonic core, ma penso siano in ben pochi a usarla, qualche pazzo sound designer e hans zimmer.
  • orange1978
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23-10-18 23.04

La mia esperienza con Pulsar.....

ebbi la Pulsar 2, e successivamente gliene aggiunsi una seconda perche con 6 DSP non ci facevi un cazzo.

problemi allucinanti di stabilitá, crash continui....formattai e riformattai diverse volte passando prima da win 98 se a win ME e poi a XP....le cose migliorarono ma la scheda era instabile pur avendo tutti componenti Intel e schede SCSI, insomma un pc per fare solo musica.

al terzo pc che andava di merda cosi passai prima alla echo layla24....tutta un altra storia....nessun crash, latenza bassissima, convertitori migliori.

poco dopo pero buttai definitivamente il pc e passai totalmente al Mac comprando prima un G4 Dual 500 Mhz e successivamente il Dual 1Ghz....
lavoravo con quello, Logic Pro 6, Digital Performer....e schede audio motu....mai piu un problema.

successivamente passai ai sistemi intel con cubase 4/5 e Logic Pro 8/9....anche qui con hardware motu.

Posso dire di avere registrato e lavorato con tutti i sistemi quasi, sia su pc che mac....

ricordo RME Digi 96/8, Digi 96/52, Motu 2408, Motu 896, Pulsar 1/2, Emagic Audiowerk8, Soundscape Mixtreme, Digidesign Pro tools mix plus e hd, Sadie 24/96, registrato anche con terratec, guillemot isis, soundblaster awe64....nel mio studio negli ultimi 12 anni Tascam dm3200/4800 con scheda firewire, Motu 828 e 896 hd.

.....e anche altre che non me ne vengono in mente.

a parte la ISIS Maxistudio che penso sia la scheda piu merdosa mai inventata dall'umanitá, la pulsar fu un esperienza patetica che duro circa 3 anni, mai visto una schifezza cosi instabile e piena di bugs, sopratutto con Emagic Logic (altro problema io all epoca lavoravo con quello sopratutto).
  • orange1978
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23-10-18 23.12

Come la vedo oggi?

....totalmente anacronistica.

oddio se uno ha un vecchio pentium IV con su xp e ha una o due pulsar installate con il synth modulare, magari connesse in digitale via adat a una scheda moderna, e ha tanto spazio e voglia di farsi questo sbattimento...beh perche no?

secondo me non ha senso, ma é una mia opinione personale, considerando che oggi esistono programmi come reaktor 6 che su macchine di nuova generazione girano perfettamente e sono performanti.
  • giannirsc
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23-10-18 23.13

...e difatti è il motivo per cui la buttai presto in cantina..anche io avevo problemi di stabilità e ti costringeva al doppio lavoro..un progetto per cubase e un progetto per la pulsar..
Quello che usavo parecchio era l’sts che mi leggeva i cd akai..ma per il resto non mi convinceva, ne sui synth e ne sugli effetti...però in tanti la usavano, forse per “moda”..e ci sono caduto anche io..
  • orange1978
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23-10-18 23.22

@ giannirsc
...e difatti è il motivo per cui la buttai presto in cantina..anche io avevo problemi di stabilità e ti costringeva al doppio lavoro..un progetto per cubase e un progetto per la pulsar..
Quello che usavo parecchio era l’sts che mi leggeva i cd akai..ma per il resto non mi convinceva, ne sui synth e ne sugli effetti...però in tanti la usavano, forse per “moda”..e ci sono caduto anche io..
ma guarda...quando usci fecero una tale campagna pubblicitaria e mediatica che ci cascammo tutti alla fine, sopratutto chi come me in quel periodo aveva a che fare piu con la dance (purtroppo).

poi lavoravo in uno studio importante dove avevano due console yamaha 02R linkate tra loro e schede Motu 2408 che supportavano lo standard tascam.

allora li nell'ambiente del pro audio in cui si registrava piu che produrre musica dance, avevamo tutti pro tools mix o addirittura ancora registratori reel to reel e quando parlavo di pulsar ridevano i fonici dicendo "roba per ragazzini che fanno dance e dj", io ci rimanevo male anche perche pro tools era il mio sogno nel cassetto ma non potevo permettermelo, guardando indietro avrei eccome con tutto quello che ho speso ma all'epoca andare dai miei a 21/22 anni e cosi di botto "mi date 15 milioni per prendere pro tools?" non me la sono sentita.

ma alla fine ne ho spesi anche di piu....e per non avere un cazzo....direi che la maledico insomma quella scheda.

Comunque era diffusa molto nel mondo della produzione Dance, mai vista una in uno sptudio tradizionale collegata a un SSL e usata come sistema per fare tracking e mixing, e contribui a farmi allontanate definitivamente dal mondo della dance anche perche le mie conversazioni con chi la possedeva erano nell'ordine di volergli sparare, era diciamo in mano spesso a gente molto ignorante e presuntuosa.
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23-10-18 23.48

@ orange1978
ma guarda...quando usci fecero una tale campagna pubblicitaria e mediatica che ci cascammo tutti alla fine, sopratutto chi come me in quel periodo aveva a che fare piu con la dance (purtroppo).

poi lavoravo in uno studio importante dove avevano due console yamaha 02R linkate tra loro e schede Motu 2408 che supportavano lo standard tascam.

allora li nell'ambiente del pro audio in cui si registrava piu che produrre musica dance, avevamo tutti pro tools mix o addirittura ancora registratori reel to reel e quando parlavo di pulsar ridevano i fonici dicendo "roba per ragazzini che fanno dance e dj", io ci rimanevo male anche perche pro tools era il mio sogno nel cassetto ma non potevo permettermelo, guardando indietro avrei eccome con tutto quello che ho speso ma all'epoca andare dai miei a 21/22 anni e cosi di botto "mi date 15 milioni per prendere pro tools?" non me la sono sentita.

ma alla fine ne ho spesi anche di piu....e per non avere un cazzo....direi che la maledico insomma quella scheda.

Comunque era diffusa molto nel mondo della produzione Dance, mai vista una in uno sptudio tradizionale collegata a un SSL e usata come sistema per fare tracking e mixing, e contribui a farmi allontanate definitivamente dal mondo della dance anche perche le mie conversazioni con chi la possedeva erano nell'ordine di volergli sparare, era diciamo in mano spesso a gente molto ignorante e presuntuosa.
secondo me creamware scope era un bel sistema. Era l'unica vera alternativa al protools tdm(dsp based, al tempo le cpu andavano come un carretto a pedali in confronto ad ora). Se avessi comprato il protools mix/mixplus/mixcube avresti speso molto di piu' e ora lo avresti venduto a una manciata di euro(anche se tutt'ora e' un sistema egregio per registrare se possiedi un mac g4, ma parliamo di preistoria ormai). Almeno anche ora con le schede creamware qualche centinaio di euro ce lo ricavi... in proporzione 15/20 milioni di lire(se ci aggiungevi qualche 888/24 li superavi anche) contro qualche euro di valore ora, e poche migliaia di euro(1-4) per pulsar/pulsar2/scope contro qualche centinaia di euro oggi. Investimento peggiore per i sistemi mix/mixplus.
  • orange1978
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24-10-18 00.02

@ steeveJ
secondo me creamware scope era un bel sistema. Era l'unica vera alternativa al protools tdm(dsp based, al tempo le cpu andavano come un carretto a pedali in confronto ad ora). Se avessi comprato il protools mix/mixplus/mixcube avresti speso molto di piu' e ora lo avresti venduto a una manciata di euro(anche se tutt'ora e' un sistema egregio per registrare se possiedi un mac g4, ma parliamo di preistoria ormai). Almeno anche ora con le schede creamware qualche centinaio di euro ce lo ricavi... in proporzione 15/20 milioni di lire(se ci aggiungevi qualche 888/24 li superavi anche) contro qualche euro di valore ora, e poche migliaia di euro(1-4) per pulsar/pulsar2/scope contro qualche centinaia di euro oggi. Investimento peggiore per i sistemi mix/mixplus.
no il mac G4 non ce l'ho piu purtroppo....

no invece avrei risparmiato tempo, e frustrazione altro che, e avrei lavorato con il software dei miei sogni anche a casa mia e non solo in studio o alla peggio a fianco di uno che ci lavorava.

Se penso allo schifo che facevano i compressori della console di pulsar, rispetto ai bombfactory....altro che pessimo investimento.

quando vedevo girare su quei sistemi meraviglie tipo Virus Tdm, SampleCell, Koblo studio, oppure quei plug ins all'epoca superfighi come la suite bombfactory, maxim, mcdsp filter bank e compressor bank....e io invece dovevo accontentarmi degli effetti di cubase vst 32, gia quando poi lavoravo con logic mi sembrava un altro pianeta.

sarebbe stato un grosso investimento vero, ma secondo me ne avrebbe valsa la pena.
  • vin_roma
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24-10-18 06.52

Avevo due Luna II linkate e del sistema Creamware ricordo la complicatezza del routing ma anche la precisione dei Sharc e anche molto bene il suono caldo e rotondo.
Prima di queste avevo la Gina della Echo 2/8.
Sarà perché all'epoca uscivo sul glorioso mixer M15 Teac e i suoni li trattavo molto analogicamente ma ricordo lavorazioni molto più musicali e sciolte, più puntate allo scopo che all'editing su monitor video.
  • orange1978
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24-10-18 12.37

@ vin_roma
Avevo due Luna II linkate e del sistema Creamware ricordo la complicatezza del routing ma anche la precisione dei Sharc e anche molto bene il suono caldo e rotondo.
Prima di queste avevo la Gina della Echo 2/8.
Sarà perché all'epoca uscivo sul glorioso mixer M15 Teac e i suoni li trattavo molto analogicamente ma ricordo lavorazioni molto più musicali e sciolte, più puntate allo scopo che all'editing su monitor video.
Due Luna II equivalevano a una Pulsar II, 6 dsp in totale....solo un software piu limitato...ti davano un mixer che non era certo quello della scope ma aveva comunque equalizzatore e processore dinamico su tutti i canali.

Avevano fatto anche la Elektra.....era sempre come la Luna II ma a differenza del mixer digitale e qualche effetto, aveva il synth modulare.

eh le conosco bene, le ho usate tutte e viste usare da molta conoscenti, siamo proprio stati degli allocchi a cascarci va, ci compravamo un pro tools mix plus usato e sarebbe stato cento volte meglio va.
  • giannirsc
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24-10-18 12.51

Ma invece dei synth virtuali al suo interno si salvava qualcosa?..io sinceramente ancora mi "agito" al pensiero che ci ho speso più di 2 milioni di lire.. mi viene voglia di rimontarla su qualche PC con Xp e crackarmi tutti i suoi synth per sfregio..
  • orange1978
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24-10-18 12.58

Vi svelo anche una piccola curiositá storica....

uno dei primi studi a passare al sistema creamware che gia era famoso per la soluzione TipleDat che permetteva di usare i convertitori del Dat collegati a una scheda proprietaria per fare hard disc recording a 8/16 tracce.....fu la Bliss Corporation, ossia una etichetta dance torinese i cui successi si sprecarono negli anni 90 e primi 2000.

People have the poweeeeer.....ve lo ricordate il remix famoso?

poi i DaBlizt con Let me beeeee let me be meeeeee let me beeee

e sopratutto.....I'm blueeeee da ba deeee da ba daaaaaa

ecco....soffermiamoci qui.

Gli Eiffel65 furono tra i primissimi a fare dischi proprio usando la Pulsar.

La struttura Bliss Corporation prima era basata sostanzialmente con un computer midi connesso a un campionatore Roland S760....ma che fu sostituito dal sistema Pulsar appunto.
comprendeva sei postazioni ognuna con un PC custom e un sistema Pulsar completo installato (non ricordo quanti dsp ma penso 6), tutti collegati a un pc server centrale che conteva un archivio di campioni e librerie audio dai quali tutti i pc potevano attingere (non male come idea), e una sala vocale con microfono e preamplificatore la quale era cablata con i sei studi e si poteva appunto usare qualora fosse necessario riprendere delle voci, o uno strumento come la chitarra acustica.
Questi sei studi postazioni dotati appunto di un pc e pulsar erano indipendenti tra loro e consentivano ai vari producers di poter lavorare contemporaneamente a piu progetti senza dover condividersi il turno in studio come sarebbe successo se ci fosse stato un unico mega studio per tutti.

La soluzione all'epoca era moderna e all'avanguardia ed é proprio da quelle postazioni che sono nati successi come Blue, Move your body, etc...

diciamo che ha anticipato il trend attuale di quasi 20 anni, la maggior parte degli studi dedicati alla dance e alla techno/house/trance verso la fine degli anni 90 primi 2000 era ancora ancorata allo studio midi tradizionale ossia computer per gestire il midi e magari qualche traccia audio come le voci, campionatore, expanders e synth vari, mixer analogico sostanzialmente mackie o tascam o soundcraft (pochi come joe t vannelli potevano permettersi un amek 2500 che comunque era gia obsoleto negli anni 90), effetti a rack, un po di outboard behringer, orban, tc electronics....e dat per accogliere il mix finale.

i sistemi hard disc recording in the box erano gia esistenti ma non consentivano per via della potenza dei computer di portare a termine con tranquillitá un progetto intero dance house senza dover ricorrere ad hardware esterno, a meno appunto di non essere aiutati da accelleratori dsp come pulsar o pro tools mix/hd.

Oggi sono cambiate le cose, quello che facevano alla bliss é quello che oramai fanno tutti, non si usa piu la pulsar ma la uad2, ma ancora si ricorre ai dsp per lavorare tranquilli senbbene le cpu siano multicore e nell'ordine dei 4 ghz contro 400 Mhz dei tempi della Pulsar prima versione.
  • orange1978
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24-10-18 13.07

@ giannirsc
Ma invece dei synth virtuali al suo interno si salvava qualcosa?..io sinceramente ancora mi "agito" al pensiero che ci ho speso più di 2 milioni di lire.. mi viene voglia di rimontarla su qualche PC con Xp e crackarmi tutti i suoi synth per sfregio..
allora...quelli che ti davano posso commentarteli cosi...

Inferno....faceva cagare
i due cloni del minimoog.....scandalosi
uknow007 ....clone del juno, fossi roland chiederei danni immagine
Blue synth.....insulso ma almeno originale
Modular .....l'ultima versione é bella.
STS4000/5000/6000.....lascia stare....

tutta la generazione successiva ossia Minimax, ProOne, Prodyssey da cui poi sono derivati qui cosi di legno era valida....ma succhiavano risorse allucinanti e sopratutto costavano un occhio della testa.

insomma il punto era proprio questo, il software che ti davano in omaggio non era affatto all'altezza, era ricco di plug in ma non erano competitivi con waves o native....e pochissimi sviluppatori hanno supportato la piattaforma, a differenza di pro tools tdm o del vst nativo, e quel poco che c'era di terze parti o anche fatto da creamware stessa, lo pagavi a caro prezzo.
Competitiva lo era invece la generazione successiva, Minimax o Prodyssey appunto...ma oramai era troppo tardi ed erano arrivate uad1 e tc powercore, e le cpu facevano passi da gigante (e di conseguenza i plug in nativi).

....consiglio?...scava una buca nel giardino e seppellisci per sempre questa scheda, e consolati di non essere stato il solo ad esserti fatto ingolosire dalla cosa, tutti pensavamo fosse il futuro e invece ci eravamo sbagliati, poi fatti un regalo, e comprati una uad2 e goditi le migliori emulazioni di outboard analogici mai fatte, che almeno hanno un utilitá pratica.

non riesumarla credimi, non avrebbe senso....soprattuto per la tua salute! xD e ricorda che le cose belle non finiscono mai dentro una scatola in garage o in un soffitto, nemmeno se sono vecchie...avresti mai messo in soffitta un arp2600? oppure una kurzweil k2000? eh non penso proprio dai.
  • vin_roma
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24-10-18 13.17

Io ricordo invece che le Luna II le pagai 600.000 lire ciascuna più un box 8 in 8 out, in totale un milione e 5 o 6. Era un suono già "antico" all'epoca ma non mi dispiaceva.
  • markelly2
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24-10-18 13.18

@ orange1978
allora...quelli che ti davano posso commentarteli cosi...

Inferno....faceva cagare
i due cloni del minimoog.....scandalosi
uknow007 ....clone del juno, fossi roland chiederei danni immagine
Blue synth.....insulso ma almeno originale
Modular .....l'ultima versione é bella.
STS4000/5000/6000.....lascia stare....

tutta la generazione successiva ossia Minimax, ProOne, Prodyssey da cui poi sono derivati qui cosi di legno era valida....ma succhiavano risorse allucinanti e sopratutto costavano un occhio della testa.

insomma il punto era proprio questo, il software che ti davano in omaggio non era affatto all'altezza, era ricco di plug in ma non erano competitivi con waves o native....e pochissimi sviluppatori hanno supportato la piattaforma, a differenza di pro tools tdm o del vst nativo, e quel poco che c'era di terze parti o anche fatto da creamware stessa, lo pagavi a caro prezzo.
Competitiva lo era invece la generazione successiva, Minimax o Prodyssey appunto...ma oramai era troppo tardi ed erano arrivate uad1 e tc powercore, e le cpu facevano passi da gigante (e di conseguenza i plug in nativi).

....consiglio?...scava una buca nel giardino e seppellisci per sempre questa scheda, e consolati di non essere stato il solo ad esserti fatto ingolosire dalla cosa, tutti pensavamo fosse il futuro e invece ci eravamo sbagliati, poi fatti un regalo, e comprati una uad2 e goditi le migliori emulazioni di outboard analogici mai fatte, che almeno hanno un utilitá pratica.

non riesumarla credimi, non avrebbe senso....soprattuto per la tua salute! xD e ricorda che le cose belle non finiscono mai dentro una scatola in garage o in un soffitto, nemmeno se sono vecchie...avresti mai messo in soffitta un arp2600? oppure una kurzweil k2000? eh non penso proprio dai.
Io ho ancora la tripleDat in soffitta. Che faccio, riesumo?
  • orange1978
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24-10-18 13.20

@ vin_roma
Io ricordo invece che le Luna II le pagai 600.000 lire ciascuna più un box 8 in 8 out, in totale un milione e 5 o 6. Era un suono già "antico" all'epoca ma non mi dispiaceva.
il box 8x8 parli del convertitore Creamware in formato rack? mamma mia.....anche quello non suonava affatto in linea con i costi, una Motu 2408 oppure una RME Digi96/52 avevano una qualitá di conversione nettamente superiore, per non parlare di Metric Halo.
  • orange1978
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24-10-18 13.24

@ markelly2
Io ho ancora la tripleDat in soffitta. Che faccio, riesumo?
eh....fossi in te la donerei a un museo...ma quella sai ha gia piu senso perche essendo durata ben poco era comunque innovativa, ricordiamoci che ai tempi hard disc recording significava....

pro tools III
SADIE
RADAR
Synclavier 9000
Fairlight
Sonic Solutions

.....insomma...il piu economico di questi sistemi costava come un auto di grossa cilindrata, TipleDat almeno permetteva a chi aveva un DAT in casa di usarne i convertitori ed entrare nel mondo esoterico dell'hard disc recording, che peró Cubase VST e la tecnologia ASIO ha sdoganato poco dopo.
  • giannirsc
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24-10-18 14.39

Il discorso sull'utilizzo da parte degli Eiffel 65 lo confermo anche io.. ricordo che il negoziante mi diceva se vuoi ti do tutto il loro progetto e hai tutto il loro disco a casa...limortac ....
  • orange1978
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24-10-18 14.43

@ giannirsc
Il discorso sull'utilizzo da parte degli Eiffel 65 lo confermo anche io.. ricordo che il negoziante mi diceva se vuoi ti do tutto il loro progetto e hai tutto il loro disco a casa...limortac ....
eh ma bisognava semmai avercelo prima che uscisse sul mercato xD dopo non aveva molto senso....