Sanremo 2019

  • anonimo
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05-02-19 12.08

Dovrei essere l'ultimo ad aprire un thread a tema Sanremo, data la mia pluriennale e conclamata indifferenza a un evento passato da festival della canzone italiana a festival delle major. Ma stamani apro il giornale locale e noto un titolo riguardante tre concittadini che parteciperanno al festival. L'articolo prosegue affermando che i tre ragazzi appartengono a famiglie di musicisti più o meno noti nel panorama locale e nazionale. Ora, premesso che non può che farmi piacere e tralasciando valutazioni in merito al talento (presunto o reale che sia), mi chiedo: non saremo arrivati al punto in cui senza parenti che operano nel mondo musicale non si va da nessuna parte? Spero di sbagliarmi. La storia ci insegna che a colossi della musica pop come Elvis Presley, Bob Dylan, Kurt Cobain, Neil Young, David Bowie, Johnny Cash, Beatles, Rolling Stones e molti altri, fu riconosciuto il talento senza bisogno di familistiche appartenenze. In Italia a quanto pare siamo rimasti ancorati all'eredità delle corporazioni medievali e forse non ce ne libereremo mai. Buona giornata.
  • anonimo

05-02-19 12.20

@ anonimo
Dovrei essere l'ultimo ad aprire un thread a tema Sanremo, data la mia pluriennale e conclamata indifferenza a un evento passato da festival della canzone italiana a festival delle major. Ma stamani apro il giornale locale e noto un titolo riguardante tre concittadini che parteciperanno al festival. L'articolo prosegue affermando che i tre ragazzi appartengono a famiglie di musicisti più o meno noti nel panorama locale e nazionale. Ora, premesso che non può che farmi piacere e tralasciando valutazioni in merito al talento (presunto o reale che sia), mi chiedo: non saremo arrivati al punto in cui senza parenti che operano nel mondo musicale non si va da nessuna parte? Spero di sbagliarmi. La storia ci insegna che a colossi della musica pop come Elvis Presley, Bob Dylan, Kurt Cobain, Neil Young, David Bowie, Johnny Cash, Beatles, Rolling Stones e molti altri, fu riconosciuto il talento senza bisogno di familistiche appartenenze. In Italia a quanto pare siamo rimasti ancorati all'eredità delle corporazioni medievali e forse non ce ne libereremo mai. Buona giornata.
Non mi pronuncio su Sanremo perché l’insulto Sarebbe da ban.
  • PandaR1
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05-02-19 12.22

@ anonimo
Dovrei essere l'ultimo ad aprire un thread a tema Sanremo, data la mia pluriennale e conclamata indifferenza a un evento passato da festival della canzone italiana a festival delle major. Ma stamani apro il giornale locale e noto un titolo riguardante tre concittadini che parteciperanno al festival. L'articolo prosegue affermando che i tre ragazzi appartengono a famiglie di musicisti più o meno noti nel panorama locale e nazionale. Ora, premesso che non può che farmi piacere e tralasciando valutazioni in merito al talento (presunto o reale che sia), mi chiedo: non saremo arrivati al punto in cui senza parenti che operano nel mondo musicale non si va da nessuna parte? Spero di sbagliarmi. La storia ci insegna che a colossi della musica pop come Elvis Presley, Bob Dylan, Kurt Cobain, Neil Young, David Bowie, Johnny Cash, Beatles, Rolling Stones e molti altri, fu riconosciuto il talento senza bisogno di familistiche appartenenze. In Italia a quanto pare siamo rimasti ancorati all'eredità delle corporazioni medievali e forse non ce ne libereremo mai. Buona giornata.
Ancora mi ricordo l'edizione con i presentatori figli di papa'... imbarazzante... pero' ottimo specchio dell'italia in cui vai avanti solo se hai le maniglie, sbattuto in faccia a tutti i giovani che pensavano di poter farsi da soli... lol
  • Raptus
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05-02-19 12.23

@ anonimo
Dovrei essere l'ultimo ad aprire un thread a tema Sanremo, data la mia pluriennale e conclamata indifferenza a un evento passato da festival della canzone italiana a festival delle major. Ma stamani apro il giornale locale e noto un titolo riguardante tre concittadini che parteciperanno al festival. L'articolo prosegue affermando che i tre ragazzi appartengono a famiglie di musicisti più o meno noti nel panorama locale e nazionale. Ora, premesso che non può che farmi piacere e tralasciando valutazioni in merito al talento (presunto o reale che sia), mi chiedo: non saremo arrivati al punto in cui senza parenti che operano nel mondo musicale non si va da nessuna parte? Spero di sbagliarmi. La storia ci insegna che a colossi della musica pop come Elvis Presley, Bob Dylan, Kurt Cobain, Neil Young, David Bowie, Johnny Cash, Beatles, Rolling Stones e molti altri, fu riconosciuto il talento senza bisogno di familistiche appartenenze. In Italia a quanto pare siamo rimasti ancorati all'eredità delle corporazioni medievali e forse non ce ne libereremo mai. Buona giornata.
E' segno della decadenza culturale musicale italiana, il festival così come quel tipo di musica in generale, perdendo di importanza a livello popolare, si affida all'unica forma che ha sempre salvato gli italiani nella storia per sopravvivere: il clientelismo.
Vedi la "paura" di perdere ancora più importanza, ecco il motivo della "sicurezza" (artisti che difficilmente escono dal seminato e sono mediamente bravi, così giusto per non fare brutte figure) e soprattutto sul marketing (vedi le uscite politiche pre-festival).
Io Sanremo lo reputo... demotivante.
  • afr
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05-02-19 12.32

@ Raptus
E' segno della decadenza culturale musicale italiana, il festival così come quel tipo di musica in generale, perdendo di importanza a livello popolare, si affida all'unica forma che ha sempre salvato gli italiani nella storia per sopravvivere: il clientelismo.
Vedi la "paura" di perdere ancora più importanza, ecco il motivo della "sicurezza" (artisti che difficilmente escono dal seminato e sono mediamente bravi, così giusto per non fare brutte figure) e soprattutto sul marketing (vedi le uscite politiche pre-festival).
Io Sanremo lo reputo... demotivante.
a parte il discorso del nepotismo più o meno diffuso che comunque purtroppo è indice della subcultura del bel paese, le ragioni per le quali ho smesso di guardare il festival sono legate al fatto che;
1) musicalmente non rappresenta nulla di davvero interessante
2) si è tramutato nel festival della pubblicità, comprendo che vendere spazi pubblicitari sia importante, ma onestamente è inaccettabile ascoltare una canzone e pupparsi minuti interminabili di spot tra un'esecuzione e l'altra
  • simondrake
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05-02-19 12.59

@ afr
a parte il discorso del nepotismo più o meno diffuso che comunque purtroppo è indice della subcultura del bel paese, le ragioni per le quali ho smesso di guardare il festival sono legate al fatto che;
1) musicalmente non rappresenta nulla di davvero interessante
2) si è tramutato nel festival della pubblicità, comprendo che vendere spazi pubblicitari sia importante, ma onestamente è inaccettabile ascoltare una canzone e pupparsi minuti interminabili di spot tra un'esecuzione e l'altra
Anche io non guardo Sanremo, l'ultima volta che l'ho seguito Ramazzotti ha vinto le nuove proposte con Terra promessa... 1984 credo.

però qualche giorno fa ho seguito una puntata su wikiradio sanremo che mi ha fatto pensare a quanto sia stato rivoluzionario questo festival per la società di allora. c'erano solo dei cantanti performers (Nilla Pizzi, Luciani Tajoli...) che interpretavano brani altrui, un po' come lo Zecchino d'oro di oggi. Vincevano le canzoni e non i cantanti. e quei brani, datati, a volte un po' banali, sono rimasti nella storia della canzone italiana. Io ho dei figli nati dopo il 2000 che conoscono e cantano Papaveri e Papere, non credo che apprrezzerebbero terra promessa....
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  • tsuki
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05-02-19 13.07

A me di questo Sanremo ha sempre colpito una cosa: la totale differenza tra le proposte sul palco ed il tipo di musica che ascoltavamo noi allora "giovani"...Cioè voglio dire,è sempre stato un posto con soluzioni artistiche fini al suo stesso sostentamento quindi musica popolare un piffero,uno spettacolo-bussiness autoprodotto ed autoguidato. Di buono mi ricordo le esibizioni memorabili di certi ospiti allora davvero stellari (da Louis Armstrong a Stevie Wonder,da Witney Huston a Peter Gabriel etc etc) e poi bisogna essere onesti e riconoscere che diversi grandi artisti sono praticamente nati sul palco dell'Ariston,compresi Vasco e Zucchero.Che nonostante siano stati craccati dalle giurie si sono imposti all'attenzione di tutti.Per il resto,a me (sinceramente) mi annoia ogni anno di piu'...
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05-02-19 14.05

@ tsuki
A me di questo Sanremo ha sempre colpito una cosa: la totale differenza tra le proposte sul palco ed il tipo di musica che ascoltavamo noi allora "giovani"...Cioè voglio dire,è sempre stato un posto con soluzioni artistiche fini al suo stesso sostentamento quindi musica popolare un piffero,uno spettacolo-bussiness autoprodotto ed autoguidato. Di buono mi ricordo le esibizioni memorabili di certi ospiti allora davvero stellari (da Louis Armstrong a Stevie Wonder,da Witney Huston a Peter Gabriel etc etc) e poi bisogna essere onesti e riconoscere che diversi grandi artisti sono praticamente nati sul palco dell'Ariston,compresi Vasco e Zucchero.Che nonostante siano stati craccati dalle giurie si sono imposti all'attenzione di tutti.Per il resto,a me (sinceramente) mi annoia ogni anno di piu'...
Beh diciamo che le "divergenze" con la musica che i giovani ascoltano c'è sempre stata ma si è enormemente ampliata dagli anni 2000 in poi.
Fino agli anni 90 le proposte di Sanremo anche se non vincevano diventavano dei miti di intere generazioni.
Ad esempio, per quelli come me che erano giovanissimi negli anni novanta, Sanremo era sinonimo di pop italiano e cantautori pop, Pausini, Elisa, Consoli, Syria, Grignani, Raf... a scuola li conoscevano tutti, soprattutto le ragazzine del tempo..
  • Raptus
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05-02-19 14.50

@ Raptus
Beh diciamo che le "divergenze" con la musica che i giovani ascoltano c'è sempre stata ma si è enormemente ampliata dagli anni 2000 in poi.
Fino agli anni 90 le proposte di Sanremo anche se non vincevano diventavano dei miti di intere generazioni.
Ad esempio, per quelli come me che erano giovanissimi negli anni novanta, Sanremo era sinonimo di pop italiano e cantautori pop, Pausini, Elisa, Consoli, Syria, Grignani, Raf... a scuola li conoscevano tutti, soprattutto le ragazzine del tempo..
Mettiamoci poi anche i vari talent/trasmissioni a tema (Amici, Xfactor etc.), che ne hanno ancora di più minato la popolarità e l'esclusiva, dirottando quel pubblico di ragazzette in crisi ormonale verso altri lidi (qualitativamente inferiori)...
  • Fabri72
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05-02-19 15.05

@ Raptus
Mettiamoci poi anche i vari talent/trasmissioni a tema (Amici, Xfactor etc.), che ne hanno ancora di più minato la popolarità e l'esclusiva, dirottando quel pubblico di ragazzette in crisi ormonale verso altri lidi (qualitativamente inferiori)...
Un bel contributo di Carlo Marrale sulla materia.
  • lucabbrasi
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05-02-19 16.39

..se lo vedo è solo per la Virginia...
  • zaphod
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05-02-19 17.30

...grande Francesco! E' un cantautore vecchio stampo, nato forse con qualche lustro di ritardo, che è la quintessenza della schiettezza ligure... Cosa sono oggi le gare canore (o le pseudo-scuole) se non un investimento delle case discografiche? Solo che, come tutti i grossi capitali che investono, non vogliono rischi. Su questo andrebbe aperta una discussione da Polis. Il rischio d'impresa non esiste più, o meglio, esiste per le piccole imprese. Le grandi vogliono investire su un terreno sicuro, e il terreno più sicuro è quello pilotato.

P.s.: ho registrato la parte di pianoforte per un brano di un'artista di Sanremo Giovani. Non il brano che è stato portato alle selezioni, ma quello che sarebbe dovuto essere cantato all'Ariston qualora la ragazza avesse passato le selezioni. Sono anch'io vittima del cartello? No, perché sono stato pagato e non mi sarebbe cambiato nulla. emo Però un po' spiace...
  • mima85
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05-02-19 19.12

zaphod ha scritto:
Sono anch'io vittima del cartello? No, perché sono stato pagato e non mi sarebbe cambiato nulla. emo Però un po' spiace...


Tu hai fatto il tuo lavoro, e visto quant'è difficile portare a casa un po' di soldi con la musica al giorno d'oggi hai solo fatto bene. Non hai nulla da recriminarti, se la musica "mainstream" oggi è per la maggior parte di pessima qualità è per colpa di chi la concepisce in quel modo, o peggio di chi ancora più in alto impone gli stili, non dei musicisti che la eseguono per riuscire a portare a casa un tozzo di pane.
  • Osuna1
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05-02-19 20.36

Per questa edizione di Sanremo, sino a ieri, erano già stati battuti tutti i record di raccolta pubblicitaria. Ad oggi la Rai ha incassato 31,1 milioni di euro e la cifra è destinata ad aumentare ancora. Aspettiamo i dati definitivi. Business in business.....ahimè
  • zaphod
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05-02-19 21.44

@ mima85
zaphod ha scritto:
Sono anch'io vittima del cartello? No, perché sono stato pagato e non mi sarebbe cambiato nulla. emo Però un po' spiace...


Tu hai fatto il tuo lavoro, e visto quant'è difficile portare a casa un po' di soldi con la musica al giorno d'oggi hai solo fatto bene. Non hai nulla da recriminarti, se la musica "mainstream" oggi è per la maggior parte di pessima qualità è per colpa di chi la concepisce in quel modo, o peggio di chi ancora più in alto impone gli stili, non dei musicisti che la eseguono per riuscire a portare a casa un tozzo di pane.
Mima, ti garantisco che quelli che mi chiamano per registrare fanno tutto tranne che mainstream!! emo
  • mima85
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05-02-19 21.50

zaphod ha scritto:
ti garantisco che quelli che mi chiamano per registrare fanno tutto tranne che mainstream!!


Mi riferivo solo all'incarico che ti hanno dato per quel brano da presentare a San Remo emo

Perlomeno posso presumere che si fosse trattato di musica popolare "mainstream", dato che a San Remo quella è la musica che viene presentata.
  • smooke
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05-02-19 22.03

@ mima85
zaphod ha scritto:
ti garantisco che quelli che mi chiamano per registrare fanno tutto tranne che mainstream!!


Mi riferivo solo all'incarico che ti hanno dato per quel brano da presentare a San Remo emo

Perlomeno posso presumere che si fosse trattato di musica popolare "mainstream", dato che a San Remo quella è la musica che viene presentata.
Cambiamo discorso, passiamo alle cose serie.
Le tastiere di questo Sanremo 2019.
  • zaphod
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05-02-19 22.17

mima85 ha scritto:
Mi riferivo solo all'incarico che ti hanno dato per quel brano da presentare a San Remo

Si avevo capito emo

mima85 ha scritto:
Perlomeno posso presumere che si fosse trattato di musica popolare "mainstream", dato che a San Remo quella è la musica che viene presentata.

A pelle, ti direi di no. Ma è proprio la definizione di mainstream che è un po’ sfuggente. Io la intendo nella maniera più categorica possibile, ossia la ascrivo solo alle etichette discografiche più grandi. Poi c’è un sottobosco di ottima musica (forse per qualcuno è “indie”, ma secondo me trascende questa definizione) che è armonicamente un po’ più complessa e/o ha testi mediamente più profondi rispetto alla main. Sottobosco sconosciuto alla popolazione generale, si tratta di proposte locali o poco più, ma da un punto di vista numerico sono nettamente superiori ai “soliti noti” e personalmente le trovo molto più interessanti e nuove delle voci nazionali che ci propinano quotidianamente i media.
  • markelly2
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05-02-19 22.18

@ smooke
Cambiamo discorso, passiamo alle cose serie.
Le tastiere di questo Sanremo 2019.
"Non sono le tastiere, ma come le usi" (cit).