Pedalboard: come i chitarristi

  • dielle63
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24-03-19 23.28

Ciao a tutti.

Sto pensando di organizzarmi meglio coi pedali sotto la tastiera. Finora ho cercato di averne il meno possibile perchè odio cercarlo alla cieca e rincorrerli sul pavimento.

Ho trovate in rete alcune discussioni sui pedali ed alcune foto di pedaliere organizzate sullo stile di quelle che fanno i chitarristi.

La domanda è questa: come metterli? Pensavo (da sinistra a destra) rotor switch-program change-control pedal- sustain.

Però a volte sento l'esigenza di mettere il control più a sinistra (se lo uso col piede sinistro, quando a destra ho il sustain).

Come vi regolate? Come bloccate i pedali e in che sequenza?
  • orange1978
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25-03-19 00.12

@ dielle63
Ciao a tutti.

Sto pensando di organizzarmi meglio coi pedali sotto la tastiera. Finora ho cercato di averne il meno possibile perchè odio cercarlo alla cieca e rincorrerli sul pavimento.

Ho trovate in rete alcune discussioni sui pedali ed alcune foto di pedaliere organizzate sullo stile di quelle che fanno i chitarristi.

La domanda è questa: come metterli? Pensavo (da sinistra a destra) rotor switch-program change-control pedal- sustain.

Però a volte sento l'esigenza di mettere il control più a sinistra (se lo uso col piede sinistro, quando a destra ho il sustain).

Come vi regolate? Come bloccate i pedali e in che sequenza?
la sequenza che usano i bassisti/chitarristi è semplicemente data dal fatto che la maggior parte dei pedali x chitarra ha l'ingresso a destra e l'uscita a sinistra, quindi ponendo il caso che dovessi collegare al basso elettrico un accordatore boss tu2, poi compressore, equalizzatore e sansamp, dovrei avere in teoria l'accordatore come primo sulla destra che esce, va nel compressore, poi nell'eq grafico e infine nel sansamp (simulazione ampli)

per quel che riguarda le tastiere non ci sono regole perche i pedali non sono collegati in serie ma separati e non processano un cazzo la maggior parte delle volte ma semplicemente sono controllers che mandano segnali a un hardware (tastiera/synth) che in base al segnale che gli arriva agisce facendo una certa azione (cambia patch aggiungendo +1 a quella attuale, tieni la nota, abbassa il volume generale, attiva la simulazione rotary speaker, passa da fast a slow la velocità del rotary speaker etc etc etc), ma non sono i pedali a farlo, è l'hardware collegato a fare il lavoro ricevendo i comandi on/off dai pedali, percio il routing ha poca importanza in se (a parte collegarli nelle prese corrette che corrispondono al tipo di pedale che si vuole usare)

....però appunto devi considerare una cosa....

primo i chitarristi/bassisti suonano in piedi e non hanno nulla davanti a parte il pubblico, se abbassano lo sguardo vedono i pedalini dove sono, è estremamente facile mentre si suona con la coda dell'occhio vedere dove si trova ad esempio il pedalino verde ibanez che fa da overdrive, piuttosto che il cry baby per l'effetto wha wha.

un tastierista invece solitamente suona seduto, magari in una zona poco illuminata, e i pedali non sono in bella vista, se sotto la tastiera deve trovarne solo uno non è difficile ma se cominciano a essere 3/4/5 allora puo essere un problema farlo alla cieca e la cosa piu ovvia sicuramente è tenere sulla estrema destra il pedale sustain, come nel pianoforte, e andando verso sinistra procedere come si è piu comodi...per esempio rotary speaker, cambio patch e sulla estrema sinistra volume/expression, ma dipende da come si è abituati, non cè un sistema standard (anche se credo sia difficile trovare un tastierista che mette il sustain sulla sinistra e il volume sulla destra perche se studi il pianoforte è normale che ti abitui ad azionare il pedale sustain con il piede destro, anche se sei mancino)
  • marcoballa
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25-03-19 00.40

dielle63 ha scritto:
Come vi regolate? Come bloccate i pedali e in che sequenza?

esattamente come pensi tu, cioè con pedaliera da chitarrista.
e in effetti la utilizzo con pedali audio al fine di modificare (se necessario, a seconda dei gruppi) il suono.
no switch per program change...
vi racconto comunque per eventuale confronto.

la pedaliera è sotto a hamichord (col suo mobile simil-B3) pertanto ho tutto lo spazio che voglio (e infatti la pedaliera è di buone dimensioni).
l'intera pedaliera, è al 90% dedicata al suono dell'organo (hamichord o HX3, a seconda delle occasioni), che finisce in un Tornado Valvolare. alcuni dei pedali si "intercambiano" a seconda delle situazioni e anche il loro ordine nella catena del suono cambia a seconda delle sonorità richieste.

in particolare la pedaliera include:
- piccolo mixer personale (A&H ZED-10FX)
- pedale switch slow/fast (per velocità leslie)
- pedale Lounsberry Tall&Fat (preamp/overdrive analogico)
- pedale Electro Harmonix Small Stone (phaser analogico)
(a breve proverò in alternativa MXR '74 Vintage Phase 90)
- pedale Vintage Vibe Tube Bomb (clean boost valvolare analogico)

in PARALLELO al segnale del leslie microfonato, al fine di ricreare sonorità tipica alla Jon Lord (Leslie più ampli da chitarra in parallelo) nel mixer entra anche segnale dell'organo processato con:
- pedale Ampeg Scrambler (distorsore analogico, vintage anni '80/90)
- pedale Two-notes Torpedo C.A.B. M (simulazione ampli+cassa Marshall 4X10 microfonata)

pedali bloccati con il solito velcro, nulla di complicato.
pedaliera protetta da apposita borsa morbida per il trasporto.
emo
  • orange1978
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25-03-19 00.45

@ marcoballa
dielle63 ha scritto:
Come vi regolate? Come bloccate i pedali e in che sequenza?

esattamente come pensi tu, cioè con pedaliera da chitarrista.
e in effetti la utilizzo con pedali audio al fine di modificare (se necessario, a seconda dei gruppi) il suono.
no switch per program change...
vi racconto comunque per eventuale confronto.

la pedaliera è sotto a hamichord (col suo mobile simil-B3) pertanto ho tutto lo spazio che voglio (e infatti la pedaliera è di buone dimensioni).
l'intera pedaliera, è al 90% dedicata al suono dell'organo (hamichord o HX3, a seconda delle occasioni), che finisce in un Tornado Valvolare. alcuni dei pedali si "intercambiano" a seconda delle situazioni e anche il loro ordine nella catena del suono cambia a seconda delle sonorità richieste.

in particolare la pedaliera include:
- piccolo mixer personale (A&H ZED-10FX)
- pedale switch slow/fast (per velocità leslie)
- pedale Lounsberry Tall&Fat (preamp/overdrive analogico)
- pedale Electro Harmonix Small Stone (phaser analogico)
(a breve proverò in alternativa MXR '74 Vintage Phase 90)
- pedale Vintage Vibe Tube Bomb (clean boost valvolare analogico)

in PARALLELO al segnale del leslie microfonato, al fine di ricreare sonorità tipica alla Jon Lord (Leslie più ampli da chitarra in parallelo) nel mixer entra anche segnale dell'organo processato con:
- pedale Ampeg Scrambler (distorsore analogico, vintage anni '80/90)
- pedale Two-notes Torpedo C.A.B. M (simulazione ampli+cassa Marshall 4X10 microfonata)

pedali bloccati con il solito velcro, nulla di complicato.
pedaliera protetta da apposita borsa morbida per il trasporto.
emo
scusa ma per passare dal segnale di linea all'impedenza corretta dei pedalini per chitarra non usi nulla? entri direttamente nei pedali dalle uscite della tastiera?
  • marcoballa
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25-03-19 01.42

@ orange1978
scusa ma per passare dal segnale di linea all'impedenza corretta dei pedalini per chitarra non usi nulla? entri direttamente nei pedali dalle uscite della tastiera?
Collegamento diretto tra HX3 o hamichord e pedali.
Nessun problema di segnale mancante né in eccesso.
Nessun ronzio, nessun disturbo.

Peraltro gli stessi pedali li utilizzo anche in studio con l'hammond vero (mi sono fatto fare apposita uscita jack), col Fender Rhodes (sia in modalità attivo che passivo), col Clavinet e col Minimoog.

Alcuni dei pedali elencati nascono specificatamente per utilizzo con tastiere ma, in ogni caso, ho utilizzato anche altri pedali per chitarra e la resa è sempre ottima.

Non sono un tecnico e non saprei confrontare l'uscita di una chitarra e quella di un hammond (a parte la ovvia differenza del segnale "passivo" di una chitarra rispetto a quello preamplificato dell'hammond e dei cloni che lo simulano) ma l'efficacia dei pedali è comunque garantita al 100%.

Non saprei dire se sono altrettanto efficaci con workstation o altri synth digitali.
Ma tantissimi hammondisti da sempre ne fanno largo uso.
Sono pedali che ovviamente vanno messi prima di un ampli/cabinet per chitarra o di un Leslie.
Se li colleghi direttamente al mixer rischiano di suonare male in maniera epica emo

Direi, dopo prova incrociata con il chitarrista del mio gruppo, che alcuni di questi pedali rendono meglio con l'hammond e Leslie che con la chitarra e un combo/ampli, mentre altri rendono meno bene, ma solo per il fatto che tagliano frequenze (qualcuno in alto, qualcuno in basso) e non certo per problemi di impedenza
  • cecchino
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25-03-19 07.10

Interessante il setup di Marco, ma credo che la richiesta di dielle63 sia più coerente con la prima risposta di Orange...
Personalmente sono un "pedalaro", mi piace l'idea di poter agire sul suono senza staccare le mani dai tasti bianchi e neri.
Quando avevo la pc3 utilizzavo tutti e tre i pedali switch ed uno dei pedali continui, adesso ho due tastiere (sp4 e moxf8) con un pedale espressione, un pedale sustain ed uno switch assegnabile ciascuna e mi regolo così:
Moxf8: tutti i pedali nella parte a destra del centro, espressione a sinistra, sustain a destra ed assegnabile ancora più a destra, fuori dalla zampa del supporto a X
Sp4: tutti i pedali sulla parte a sinistra del centro, sustain a destra, espressione a sinistra ed assegnabile (Rotary switch nei timbri di organo, parte on/off negli altri) a sinistra fuori dalla zampa del supporto.
Il tutto tenuto fermo da un tappetino di gomma antiscivolo.
Il "segreto" è tenere i pedali ben fermi e sempre rigorosamente nelle stesse posizioni. Dopo un po' nemmeno li devo guardare. Poi uso pedali di forme diverse, tipo pianoforte per il sustain, rettangolare con pulsante per l'assegnabile.
Tutto qui, spero sia utile al nostro amico.
  • paolo_b3
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25-03-19 07.37

@ dielle63
Ciao a tutti.

Sto pensando di organizzarmi meglio coi pedali sotto la tastiera. Finora ho cercato di averne il meno possibile perchè odio cercarlo alla cieca e rincorrerli sul pavimento.

Ho trovate in rete alcune discussioni sui pedali ed alcune foto di pedaliere organizzate sullo stile di quelle che fanno i chitarristi.

La domanda è questa: come metterli? Pensavo (da sinistra a destra) rotor switch-program change-control pedal- sustain.

Però a volte sento l'esigenza di mettere il control più a sinistra (se lo uso col piede sinistro, quando a destra ho il sustain).

Come vi regolate? Come bloccate i pedali e in che sequenza?
Ti hanno risposto persone di elevatissima competenza, per cui i miei due centesimi non so se ti potranno servire. Se hai già guardato le vecchie discussioni in merito avrai visto anche la foto della mia pedaliera.
Comunque: pedale sustain a destra perchè sono abituato dal pianoforte ad usarlo con il piede destro. Pedale volume a sinistra perchè uso un Korg con ingressi volume e devo usare un cavo ad Y che faccio passare da un lato della ciabatta, che avendo la protezione contro i picchi di tensione è decisamente ingombrante. Switch per il rotor fast / slow in mezzo per ovvi motivi.
Per bloccare il tutto ho rivestito la pedaliera di moquette e ho messo sotto ai pedali strisce di velcro adesivo.
  • dielle63
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25-03-19 10.55

Grazie a tutti per le risposte.

La sequenza che mi indicate è senz'altro la più "logica". Il sustain a destra non si discute. Io ho solo qualche perplessità su dove collocare il control/expression.

Intendo........classico suono di piano con string sotto: piede destro sul sustain e sinistro sul control per variare la quantità di tappeto.
Però.......se nel pezzo dopo non ho bisogno del sustain ed uso solo quello di espressione, lo uso sempre col piede sinitro?

Pensavo di mettere sustain e expression vicini, entrambi a destra (tanto gli altri sono meno "continui" da usare), ma facendo cosi' se devo usarli come nella prima sistuazione (piede destra+piede sinistro) mi troverei male.

Voglio bloccare i pedali in modo da abituarmi ad usarli senza guardare, però non sono indeciso sulla collocazione del pedale d'espressione, per i motivi che vi dicevo.
  • maxpiano69
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25-03-19 11.56

@ dielle63
Grazie a tutti per le risposte.

La sequenza che mi indicate è senz'altro la più "logica". Il sustain a destra non si discute. Io ho solo qualche perplessità su dove collocare il control/expression.

Intendo........classico suono di piano con string sotto: piede destro sul sustain e sinistro sul control per variare la quantità di tappeto.
Però.......se nel pezzo dopo non ho bisogno del sustain ed uso solo quello di espressione, lo uso sempre col piede sinitro?

Pensavo di mettere sustain e expression vicini, entrambi a destra (tanto gli altri sono meno "continui" da usare), ma facendo cosi' se devo usarli come nella prima sistuazione (piede destra+piede sinistro) mi troverei male.

Voglio bloccare i pedali in modo da abituarmi ad usarli senza guardare, però non sono indeciso sulla collocazione del pedale d'espressione, per i motivi che vi dicevo.
Mettine due, uno a destra ed uno a sinistra emo (scherzi a parte, potrebbe aver senso, ad esempio avere lo Swell dell'organo a destra ed Expression/ControlPedal generico a sinistra)
  • fulezone
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25-03-19 12.42

@ maxpiano69
Mettine due, uno a destra ed uno a sinistra emo (scherzi a parte, potrebbe aver senso, ad esempio avere lo Swell dell'organo a destra ed Expression/ControlPedal generico a sinistra)
Io come pedaliera consideravo soltanto un EXP Pedal e due ON/OFF come da uscite della tastiera,
invece leggo che proprio usate pedali per chitarra, quindi a quel punto avete proprio per la chitarra
una sequenza di pedali per gli effetti, un pedale d'espressione collegato alla tastiera e i pedali on/off
per attivare gli effetti interni della tastiera, è una cosa molto più complessa di quella di un chitarrista o bassista!
  • zerinovic
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25-03-19 13.07

Nulla ti vieta di utilizzare una pedaliera come la behringer fcb 1010, (midi) ma ti occorre una tastiera che implementa i relativi controlli alle varie funzioni,
Effetti on/off per esempio piu 2 pedali. Exp-o quello che vuoi tu.

Il bello é che, é già tutto un blocco. Ci devi aggiungere cmq un pedale sustain almeno sulla destra.
  • dielle63
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25-03-19 13.38

Bhè......tutti i pedali della Behringer non mi servono.

E nemmeno i due expression. Lo swell non è una priorità (uso l'hammond solo per accompagnare e per pochissimo solo).

Comunque, anche riconducendo la discussione al minimo, il pedale control/expr lo usate solo col piede sinistro?

La domanda non è banale se partiamo dall'idea di pedali bloccati su una board.

Io preferirei usare sustain e control entrambi col destro, però, dovendo acquisire una nuova abitudine, vorrei partire con una sequenza più ragionata di pedali.

Si tratta di partire......"col piede giusto"....emo
  • maxpiano69
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25-03-19 13.58

@ dielle63
Bhè......tutti i pedali della Behringer non mi servono.

E nemmeno i due expression. Lo swell non è una priorità (uso l'hammond solo per accompagnare e per pochissimo solo).

Comunque, anche riconducendo la discussione al minimo, il pedale control/expr lo usate solo col piede sinistro?

La domanda non è banale se partiamo dall'idea di pedali bloccati su una board.

Io preferirei usare sustain e control entrambi col destro, però, dovendo acquisire una nuova abitudine, vorrei partire con una sequenza più ragionata di pedali.

Si tratta di partire......"col piede giusto"....emo
Non esiste una regola, dipende dalle tue esigenze ed abitudini. Il problema è: come ti regoli quando devi azionarli contemporaneamente? Come diceva paolo_b3 (con il quale mi trovo d'accordo) ha senso e dovrebbe venire più naturale azionare il sustain con il piede destro e di conseguenza l'exp col sinistro.
  • Roberto_Forest
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25-03-19 15.51

Personalmente farei, da sx a dx: exp - program - rotor - sustain. Utilizzando quindi l exp solo col sinistro, che è una cosa che ci si abitua facilmente. In più non metterei il program a fianco del sustain, perché se ti confondi sono problemi seri (mentre è meno facile che ti confondi se lo metti vicino al exp perché sono tipi di pedali molto diversi).
Però forse penserei anche a cambiare il Leslie dalla tastiera , per semplificare un po' la situazione pedali. Oppure cambiare il Leslie col sustain, se non si hanno troppi split piano/hammond
  • dielle63
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25-03-19 17.37

@ Roberto_Forest
Personalmente farei, da sx a dx: exp - program - rotor - sustain. Utilizzando quindi l exp solo col sinistro, che è una cosa che ci si abitua facilmente. In più non metterei il program a fianco del sustain, perché se ti confondi sono problemi seri (mentre è meno facile che ti confondi se lo metti vicino al exp perché sono tipi di pedali molto diversi).
Però forse penserei anche a cambiare il Leslie dalla tastiera , per semplificare un po' la situazione pedali. Oppure cambiare il Leslie col sustain, se non si hanno troppi split piano/hammond
I pulsanti di program e rotor della tastiera restano comunque a disposizione. Però rotor e sustain assieme ...ho provato e non mi è piaciuto.

Vero però il discorso di dare importanza al pedale program, grazie.
  • zaphod
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25-03-19 18.54

dielle63 ha scritto:
Comunque, anche riconducendo la discussione al minimo, il pedale control/expr lo usate solo col piede sinistro?

La domanda non è banale se partiamo dall'idea di pedali bloccati su una board.

Io preferirei usare sustain e control entrambi col destro, però, dovendo acquisire una nuova abitudine, vorrei partire con una sequenza più ragionata di pedali.

non so se ti è mai capitato di provare a frenare col piede sinistro. Se uno non è abituato a farlo, la prima volta inchioda. Perchè il piede destro è più abituato ad essere leggero, tra acceleratore e freno, mentre il sinistro, abituato con la frizione, è più grezzo e ci va pesante. Stesso discorso per i pedali: io, da organista, abituato allo swell col piede destro, non lo uso col sinistro. Se piede devo cambiare, allora vorrà dire che aziono il sustain con il piede sinistro, che anche se è meno "fine", per un pedale on-off va più che bene. Poi, beninteso, si impara a fare tutto. Ma in genere, la mia regola è: swell col destro, sustain col destro. Se puoi, sposti il piede, se non puoi, il sustain si comanda col sinistro.
  • dielle63
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25-03-19 19.40

@ zaphod
dielle63 ha scritto:
Comunque, anche riconducendo la discussione al minimo, il pedale control/expr lo usate solo col piede sinistro?

La domanda non è banale se partiamo dall'idea di pedali bloccati su una board.

Io preferirei usare sustain e control entrambi col destro, però, dovendo acquisire una nuova abitudine, vorrei partire con una sequenza più ragionata di pedali.

non so se ti è mai capitato di provare a frenare col piede sinistro. Se uno non è abituato a farlo, la prima volta inchioda. Perchè il piede destro è più abituato ad essere leggero, tra acceleratore e freno, mentre il sinistro, abituato con la frizione, è più grezzo e ci va pesante. Stesso discorso per i pedali: io, da organista, abituato allo swell col piede destro, non lo uso col sinistro. Se piede devo cambiare, allora vorrà dire che aziono il sustain con il piede sinistro, che anche se è meno "fine", per un pedale on-off va più che bene. Poi, beninteso, si impara a fare tutto. Ma in genere, la mia regola è: swell col destro, sustain col destro. Se puoi, sposti il piede, se non puoi, il sustain si comanda col sinistro.
zaphod......hai descritto esattamente la sensazione che provo io col pedale control sotto il piede sinistro.emo
  • paolo_b3
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25-03-19 22.39

@ zaphod
dielle63 ha scritto:
Comunque, anche riconducendo la discussione al minimo, il pedale control/expr lo usate solo col piede sinistro?

La domanda non è banale se partiamo dall'idea di pedali bloccati su una board.

Io preferirei usare sustain e control entrambi col destro, però, dovendo acquisire una nuova abitudine, vorrei partire con una sequenza più ragionata di pedali.

non so se ti è mai capitato di provare a frenare col piede sinistro. Se uno non è abituato a farlo, la prima volta inchioda. Perchè il piede destro è più abituato ad essere leggero, tra acceleratore e freno, mentre il sinistro, abituato con la frizione, è più grezzo e ci va pesante. Stesso discorso per i pedali: io, da organista, abituato allo swell col piede destro, non lo uso col sinistro. Se piede devo cambiare, allora vorrà dire che aziono il sustain con il piede sinistro, che anche se è meno "fine", per un pedale on-off va più che bene. Poi, beninteso, si impara a fare tutto. Ma in genere, la mia regola è: swell col destro, sustain col destro. Se puoi, sposti il piede, se non puoi, il sustain si comanda col sinistro.
Al di la della tua acuta capacità di sintesi, il pedale del freno, leggendo il tuo post mi sono reso conto di una cosa ovvia ma che avevo sottovalutato: la disposizione dei pedali dipende dalla nostra storia... cultura... scolarizzazione. Io ad esempio non oso pensare a cosa succederebbe se mettesi il piede sinistro sul sustain, del resto non uso lo swell, di solito uso sustain ed expression tipo nelle ballad dove devo sostenere la parte pianistica ed arredare emo con tappeti il ritornello.
  • zerinovic
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26-03-19 01.09

dielle63 ha scritto:
Comunque, anche riconducendo la discussione al minimo, il pedale control/expr lo usate solo col piede sinistro?

Si, mi sono abituato cosi...e il sustain a destra. E se studiologic mi fa il program up sul triplo pedale studiologic slp3d, avro 3 pedali e un exp.
..