Tastiera con budget quasi illimitato

  • mario_g
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  • Loc: Milano
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14-04-19 21.05

Buonasera a tutti, leggo spesso questo forum in quanto le mie ricerche su Google mi ci portano naturalmente, e vorrei sottoporre la mia situazione alla vostra saggezza collettiva. Per una serie di fortunate coincidenze, mi sono trovato con un buon lavoro, e ho ricevuto un bonus che mi permetterebbe di spendere circa quello che voglio per comprarmi una tastiera.

Suono da quando avevo 11 anni (ne ho 30), avendo anche fatto il 4 anno di conservatorio di pianoforte. Poi, tra università e lavoro, ho abbandonato, tenendomi attorno sempre qualche tastiera o controller, roba scarsa che mi faceva passare la voglia di suonare.

Ora vorrei ricominciare sul serio, con l'obiettivo di suonare musica moderna, abbandonando l'impostazione classica e spostandomi sull'improvvisazione, un po' come suona il nostro beniamino Max Tempia. Per questo ho già previsto lezioni con un insegnante di musica.

Il problema è la tastiera. Sono innamorato del Crumar Seven, ma non ho mai potuto provarlo (vivo in Gran Bretagna) e non me la sento di ordinarlo dal nulla, perché se lo volessi rimandare indietro non avrei tempo per organizzare il ritiro del pacco. Inoltre, ho sentito parlar male della Fatar TP100 e lo strumento sarebbe di nicchia. Avere qualcosa a modelli fisici sotto le mani però mi attrae molto, non sopporto i ROMpler (i sample per quanto siano dettagliati sono "morti").

Andrei sul nuovo per evitare magagne con l'usato, a causa di esperienze già vissute in cui alla fine si perde solo tanto tempo.

Ho provato dal vivo queste tastiere:
- Yamaha P-125 e P-121: buon tocco, ma pochi suoni di qualità. Il Wurlitzer sembra non avere neanche il velocity switching. Gli effetti mescolati con i suoni (es. Rhodes campionato già con il phaser applicato) mi disturbano concettualmente: se volessi cambiare la frequenza del phaser ad esempio sarei impossibilitato.
- CP88 e CP73: bei ROMpler ma un po' cari per quello che sono. Campioni separati dagli effetti, per poter colorare i suoni come voglio.
- Nord e gli altri mi sembrano molto orientati al live, cosa che per ora non mi interessa, però sembrano dei begli attrezzi
- Yamaha P-515: ancora più suoni del P-125, tastiera in legno, ma suoni misto effetti, come sopra.
- Yamaha CP4: ne ho provato uno degli ultimi rimasti, tastiera in legno, relativamente leggero, bei suoni (pur sempre campionati) ed due effetti per parte. Ma non è troppo vecchio?

Non provati: Crumar Seven (che adoro e di cui so a memoria ogni demo su Youtube ormai), Korg SV-1 (mi pare un po' vecchio, 10 anni fa l'elettronica non era quella di oggi, a livello di memoria e banda soprattutto).

Ho valutato anche le workstation, per avere qualcosa in più se dovessi annoiarmi con i soli piani. La mia preoccupazione è che uno stage piano evidenzi le mie mancanze in termini di esecutore e improvvisatore, avendo tracce ed effetti potrei passare anche del tempo a giocare con il sequencer e a editare suoni, scoprendo magari qualche suono particolare che mi invogli a suonare quando i piani mi annoiano.

Korg Kronos mi è piaciuto di più di tutti, ma son 3000 euro, forse troppi per il mio scarso livello. Krome sembra fragile, Roland FA mi sembrano giocattoli di plastica con un LCD pessimo, Montage costa davvero tanto e MODX8 sembra buono, anche se sono rimasto colpito dai pochi bottoni e manopole rispetto al Montage. Però non vorrei sacrificare troppo la qualità sonora a scapito della funzionalità, anche perché in pochi minuti di demo in un negozio pieno di frastuono non sono sufficienti a capire la qualità del suono, così come i video su youtube possono essere falsati da effetti esterni. Mi è già capitato con un Korg SP 250 in passato di averlo comprato in preda a un moto di esaltazione e di essermi reso conto che il piano faceva letteralmente c***re.

Scusate il pippone! Voi che mi dite?
  • zerinovic
  • Membro: Supporter
  • Risp: 12330
  • Loc: Grosseto
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14-04-19 21.22

Manca il korg grandstage...?

Io ci andrei giù pesante....Korg Kronos.
Via via..poi la impari.
  • giulio12
  • Membro: Expert
  • Risp: 3593
  • Loc: Udine
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14-04-19 21.27

@ mario_g
Buonasera a tutti, leggo spesso questo forum in quanto le mie ricerche su Google mi ci portano naturalmente, e vorrei sottoporre la mia situazione alla vostra saggezza collettiva. Per una serie di fortunate coincidenze, mi sono trovato con un buon lavoro, e ho ricevuto un bonus che mi permetterebbe di spendere circa quello che voglio per comprarmi una tastiera.

Suono da quando avevo 11 anni (ne ho 30), avendo anche fatto il 4 anno di conservatorio di pianoforte. Poi, tra università e lavoro, ho abbandonato, tenendomi attorno sempre qualche tastiera o controller, roba scarsa che mi faceva passare la voglia di suonare.

Ora vorrei ricominciare sul serio, con l'obiettivo di suonare musica moderna, abbandonando l'impostazione classica e spostandomi sull'improvvisazione, un po' come suona il nostro beniamino Max Tempia. Per questo ho già previsto lezioni con un insegnante di musica.

Il problema è la tastiera. Sono innamorato del Crumar Seven, ma non ho mai potuto provarlo (vivo in Gran Bretagna) e non me la sento di ordinarlo dal nulla, perché se lo volessi rimandare indietro non avrei tempo per organizzare il ritiro del pacco. Inoltre, ho sentito parlar male della Fatar TP100 e lo strumento sarebbe di nicchia. Avere qualcosa a modelli fisici sotto le mani però mi attrae molto, non sopporto i ROMpler (i sample per quanto siano dettagliati sono "morti").

Andrei sul nuovo per evitare magagne con l'usato, a causa di esperienze già vissute in cui alla fine si perde solo tanto tempo.

Ho provato dal vivo queste tastiere:
- Yamaha P-125 e P-121: buon tocco, ma pochi suoni di qualità. Il Wurlitzer sembra non avere neanche il velocity switching. Gli effetti mescolati con i suoni (es. Rhodes campionato già con il phaser applicato) mi disturbano concettualmente: se volessi cambiare la frequenza del phaser ad esempio sarei impossibilitato.
- CP88 e CP73: bei ROMpler ma un po' cari per quello che sono. Campioni separati dagli effetti, per poter colorare i suoni come voglio.
- Nord e gli altri mi sembrano molto orientati al live, cosa che per ora non mi interessa, però sembrano dei begli attrezzi
- Yamaha P-515: ancora più suoni del P-125, tastiera in legno, ma suoni misto effetti, come sopra.
- Yamaha CP4: ne ho provato uno degli ultimi rimasti, tastiera in legno, relativamente leggero, bei suoni (pur sempre campionati) ed due effetti per parte. Ma non è troppo vecchio?

Non provati: Crumar Seven (che adoro e di cui so a memoria ogni demo su Youtube ormai), Korg SV-1 (mi pare un po' vecchio, 10 anni fa l'elettronica non era quella di oggi, a livello di memoria e banda soprattutto).

Ho valutato anche le workstation, per avere qualcosa in più se dovessi annoiarmi con i soli piani. La mia preoccupazione è che uno stage piano evidenzi le mie mancanze in termini di esecutore e improvvisatore, avendo tracce ed effetti potrei passare anche del tempo a giocare con il sequencer e a editare suoni, scoprendo magari qualche suono particolare che mi invogli a suonare quando i piani mi annoiano.

Korg Kronos mi è piaciuto di più di tutti, ma son 3000 euro, forse troppi per il mio scarso livello. Krome sembra fragile, Roland FA mi sembrano giocattoli di plastica con un LCD pessimo, Montage costa davvero tanto e MODX8 sembra buono, anche se sono rimasto colpito dai pochi bottoni e manopole rispetto al Montage. Però non vorrei sacrificare troppo la qualità sonora a scapito della funzionalità, anche perché in pochi minuti di demo in un negozio pieno di frastuono non sono sufficienti a capire la qualità del suono, così come i video su youtube possono essere falsati da effetti esterni. Mi è già capitato con un Korg SP 250 in passato di averlo comprato in preda a un moto di esaltazione e di essermi reso conto che il piano faceva letteralmente c***re.

Scusate il pippone! Voi che mi dite?
Dico che all'inizio dici di poter spendere qualsiasi cifra e poi dici che ti dispiace spendere 3000 euro. Se non hai limiti di spesa potresti prendere Kawai mp11 se per i pianoforti + kronos 61 tasti (in alternativa sostituito da arranger top di gamma come genos o pa4x se dovrai suonare su basi o styles). Divertimento assicurato.. Se puoi, fregatene e compra il top, anche se pensi di non meritartelo... Studiando, non sarai costretto a cambiare ed alla fine spenderai di meno...
  • anonimo

14-04-19 21.30

@ mario_g
Buonasera a tutti, leggo spesso questo forum in quanto le mie ricerche su Google mi ci portano naturalmente, e vorrei sottoporre la mia situazione alla vostra saggezza collettiva. Per una serie di fortunate coincidenze, mi sono trovato con un buon lavoro, e ho ricevuto un bonus che mi permetterebbe di spendere circa quello che voglio per comprarmi una tastiera.

Suono da quando avevo 11 anni (ne ho 30), avendo anche fatto il 4 anno di conservatorio di pianoforte. Poi, tra università e lavoro, ho abbandonato, tenendomi attorno sempre qualche tastiera o controller, roba scarsa che mi faceva passare la voglia di suonare.

Ora vorrei ricominciare sul serio, con l'obiettivo di suonare musica moderna, abbandonando l'impostazione classica e spostandomi sull'improvvisazione, un po' come suona il nostro beniamino Max Tempia. Per questo ho già previsto lezioni con un insegnante di musica.

Il problema è la tastiera. Sono innamorato del Crumar Seven, ma non ho mai potuto provarlo (vivo in Gran Bretagna) e non me la sento di ordinarlo dal nulla, perché se lo volessi rimandare indietro non avrei tempo per organizzare il ritiro del pacco. Inoltre, ho sentito parlar male della Fatar TP100 e lo strumento sarebbe di nicchia. Avere qualcosa a modelli fisici sotto le mani però mi attrae molto, non sopporto i ROMpler (i sample per quanto siano dettagliati sono "morti").

Andrei sul nuovo per evitare magagne con l'usato, a causa di esperienze già vissute in cui alla fine si perde solo tanto tempo.

Ho provato dal vivo queste tastiere:
- Yamaha P-125 e P-121: buon tocco, ma pochi suoni di qualità. Il Wurlitzer sembra non avere neanche il velocity switching. Gli effetti mescolati con i suoni (es. Rhodes campionato già con il phaser applicato) mi disturbano concettualmente: se volessi cambiare la frequenza del phaser ad esempio sarei impossibilitato.
- CP88 e CP73: bei ROMpler ma un po' cari per quello che sono. Campioni separati dagli effetti, per poter colorare i suoni come voglio.
- Nord e gli altri mi sembrano molto orientati al live, cosa che per ora non mi interessa, però sembrano dei begli attrezzi
- Yamaha P-515: ancora più suoni del P-125, tastiera in legno, ma suoni misto effetti, come sopra.
- Yamaha CP4: ne ho provato uno degli ultimi rimasti, tastiera in legno, relativamente leggero, bei suoni (pur sempre campionati) ed due effetti per parte. Ma non è troppo vecchio?

Non provati: Crumar Seven (che adoro e di cui so a memoria ogni demo su Youtube ormai), Korg SV-1 (mi pare un po' vecchio, 10 anni fa l'elettronica non era quella di oggi, a livello di memoria e banda soprattutto).

Ho valutato anche le workstation, per avere qualcosa in più se dovessi annoiarmi con i soli piani. La mia preoccupazione è che uno stage piano evidenzi le mie mancanze in termini di esecutore e improvvisatore, avendo tracce ed effetti potrei passare anche del tempo a giocare con il sequencer e a editare suoni, scoprendo magari qualche suono particolare che mi invogli a suonare quando i piani mi annoiano.

Korg Kronos mi è piaciuto di più di tutti, ma son 3000 euro, forse troppi per il mio scarso livello. Krome sembra fragile, Roland FA mi sembrano giocattoli di plastica con un LCD pessimo, Montage costa davvero tanto e MODX8 sembra buono, anche se sono rimasto colpito dai pochi bottoni e manopole rispetto al Montage. Però non vorrei sacrificare troppo la qualità sonora a scapito della funzionalità, anche perché in pochi minuti di demo in un negozio pieno di frastuono non sono sufficienti a capire la qualità del suono, così come i video su youtube possono essere falsati da effetti esterni. Mi è già capitato con un Korg SP 250 in passato di averlo comprato in preda a un moto di esaltazione e di essermi reso conto che il piano faceva letteralmente c***re.

Scusate il pippone! Voi che mi dite?
Se hai soldi e presumo spazio, Comprati un verticale un Rhodes vero e un analogico. Non surrogati o riproduttori di vsti
  • zaphod
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  • Risp: 5896
  • Loc: Savona
  • Thanks: 702  

14-04-19 21.45

@ anonimo
Se hai soldi e presumo spazio, Comprati un verticale un Rhodes vero e un analogico. Non surrogati o riproduttori di vsti
+1
  • giulio12
  • Membro: Expert
  • Risp: 3593
  • Loc: Udine
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14-04-19 21.52

@ zaphod
+1
Ancora meglio...
  • paolo_b3
  • Membro: Supporter
  • Risp: 13372
  • Loc: Ravenna
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14-04-19 21.53

mario_g ha scritto:
Nord e gli altri mi sembrano molto orientati al live, cosa che per ora non mi interessa, però sembrano dei begli attrezzi


Se non ti interessa suonare dal vivo, ti consiglio una master non necessariamente muta, come il P125, e poi ci piloti i simulatori sul PC, diciamo i VST.
A parte che spendi meno, anche se ho capito che non è la tua priorità, è una soluzione più comoda, più pratica e che puoi espandere, aggiornare, modificare a piacimento con poco.
  • mario_g
  • Membro: Guest
  • Risp: 26
  • Loc: Milano
  • Thanks: 0  

14-04-19 22.26

@ zerinovic
Manca il korg grandstage...?

Io ci andrei giù pesante....Korg Kronos.
Via via..poi la impari.
Il Grandstage 73 l'ho visto solo da spento, di positivo sembra avere i motori di sintesi del Kronos ma senza l'editabilità. Esteticamente non mi piace molto e tra quello e il CP73 andrei di CP73 senza dubbio
  • mario_g
  • Membro: Guest
  • Risp: 26
  • Loc: Milano
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14-04-19 22.30

@ paolo_b3
mario_g ha scritto:
Nord e gli altri mi sembrano molto orientati al live, cosa che per ora non mi interessa, però sembrano dei begli attrezzi


Se non ti interessa suonare dal vivo, ti consiglio una master non necessariamente muta, come il P125, e poi ci piloti i simulatori sul PC, diciamo i VST.
A parte che spendi meno, anche se ho capito che non è la tua priorità, è una soluzione più comoda, più pratica e che puoi espandere, aggiornare, modificare a piacimento con poco.
No, computer e musica li voglio tenere separati. Un pc con VST attira, ma è un puttanaio di configurazioni ed è troppo aperto come sistema. Ho già provato questa strada in passato e mi sono trovato più a impostare parametri che a suonare.

Siccome con la musica non ci mangio, vorrei mantenerla una cosa "standalone", chiusa in un sistema ben perimetrato. Già con il Kronos ho paura che sia troppo aperto, e quindi mi distragga dalla musica. Un Crumar Seven d'altro canto mi sa di macchinario che, se non sai suonare davvero bene, non ti divertif
  • mario_g
  • Membro: Guest
  • Risp: 26
  • Loc: Milano
  • Thanks: 0  

14-04-19 22.33

@ anonimo
Se hai soldi e presumo spazio, Comprati un verticale un Rhodes vero e un analogico. Non surrogati o riproduttori di vsti
Purtroppo ho qualche soldo ma non spazio. Vivo in un bilocale in centro perché per scelta di vita non voglio passare il tempo sui mezzi, visto che il lavoro è la priorità in base alla quale ho ottimizzato tutto, però ho dovuto sacrificare i metri quadri. Nella casa dove sono nato, che è una villetta con giardino nel nulla del nord italiano, avevo un bel verticale regalatomi da mio padre, che purtroppo sta facendo la muffa da anni. Qui invece già una 88 tasti sarebbe un problema
  • mario_g
  • Membro: Guest
  • Risp: 26
  • Loc: Milano
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14-04-19 22.35

@ giulio12
Dico che all'inizio dici di poter spendere qualsiasi cifra e poi dici che ti dispiace spendere 3000 euro. Se non hai limiti di spesa potresti prendere Kawai mp11 se per i pianoforti + kronos 61 tasti (in alternativa sostituito da arranger top di gamma come genos o pa4x se dovrai suonare su basi o styles). Divertimento assicurato.. Se puoi, fregatene e compra il top, anche se pensi di non meritartelo... Studiando, non sarai costretto a cambiare ed alla fine spenderai di meno...
Immaginavo di ricevere un commento simile, ovviamente il budget non è davvero illimitato, sicuramente non posso pensare a due tastiere o un arranger top di gamma (di cui peraltro non capisco i prezzi elevatissimi). Inoltre, come ho specificato a un altro membro del forum, ho un vincolo di spazio che mi obbliga a prendere una sola tastiera.
  • michelet
  • Membro: Staff
  • Risp: 16718
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14-04-19 22.45

@ mario_g
Purtroppo ho qualche soldo ma non spazio. Vivo in un bilocale in centro perché per scelta di vita non voglio passare il tempo sui mezzi, visto che il lavoro è la priorità in base alla quale ho ottimizzato tutto, però ho dovuto sacrificare i metri quadri. Nella casa dove sono nato, che è una villetta con giardino nel nulla del nord italiano, avevo un bel verticale regalatomi da mio padre, che purtroppo sta facendo la muffa da anni. Qui invece già una 88 tasti sarebbe un problema
Mi sembra che nella tua richiesta ci siano tanti elementi tra loro antitetici, quindi la soluzione la vedo piuttosto difficile da trovare.
Se hai intenzione di riprendere lo studio, una tastiera a 88 note pesata, che ti piaccia o no, dovrai farla entrare dentro al bilocale. Poi, dovresti chiederti se lo strumento avrà le fattezze e caratterstiche di uno stage piano o una workstation. La seconda permette di costruire brani completi, il primo, con le dovute limitazioni, solo se in presenza di una DAW. La differenza è sostanziale.
C'è poi tutta la questione della trasportabilità, cioè se hai intenzione di portarti appresso lo strumento quando dovessi muoverti alla volta della capitale britannica.
Personalmente, se fossi al tuo posto, mi orienterei verso uno stage piano evoluto, con tastiera di qualità, timbriche pianistiche ineccepibili e qualche suono di contorno. Se il tempo per suonare è oggettivamente non tantissimo, accendere e suonare risulta la soluzione più immediata e di maggiore soddisfazione. Con una workstation, se il tempo è sempre poco, si rischia di utilizzarla per il 5%, incrementando il livello di frustrazione per non riuscire ad avvalersi di tutte le funzioni offerte.
  • PandaR1
  • Membro: Expert
  • Risp: 1524
  • Loc: Genova
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14-04-19 22.56

@ mario_g
Buonasera a tutti, leggo spesso questo forum in quanto le mie ricerche su Google mi ci portano naturalmente, e vorrei sottoporre la mia situazione alla vostra saggezza collettiva. Per una serie di fortunate coincidenze, mi sono trovato con un buon lavoro, e ho ricevuto un bonus che mi permetterebbe di spendere circa quello che voglio per comprarmi una tastiera.

Suono da quando avevo 11 anni (ne ho 30), avendo anche fatto il 4 anno di conservatorio di pianoforte. Poi, tra università e lavoro, ho abbandonato, tenendomi attorno sempre qualche tastiera o controller, roba scarsa che mi faceva passare la voglia di suonare.

Ora vorrei ricominciare sul serio, con l'obiettivo di suonare musica moderna, abbandonando l'impostazione classica e spostandomi sull'improvvisazione, un po' come suona il nostro beniamino Max Tempia. Per questo ho già previsto lezioni con un insegnante di musica.

Il problema è la tastiera. Sono innamorato del Crumar Seven, ma non ho mai potuto provarlo (vivo in Gran Bretagna) e non me la sento di ordinarlo dal nulla, perché se lo volessi rimandare indietro non avrei tempo per organizzare il ritiro del pacco. Inoltre, ho sentito parlar male della Fatar TP100 e lo strumento sarebbe di nicchia. Avere qualcosa a modelli fisici sotto le mani però mi attrae molto, non sopporto i ROMpler (i sample per quanto siano dettagliati sono "morti").

Andrei sul nuovo per evitare magagne con l'usato, a causa di esperienze già vissute in cui alla fine si perde solo tanto tempo.

Ho provato dal vivo queste tastiere:
- Yamaha P-125 e P-121: buon tocco, ma pochi suoni di qualità. Il Wurlitzer sembra non avere neanche il velocity switching. Gli effetti mescolati con i suoni (es. Rhodes campionato già con il phaser applicato) mi disturbano concettualmente: se volessi cambiare la frequenza del phaser ad esempio sarei impossibilitato.
- CP88 e CP73: bei ROMpler ma un po' cari per quello che sono. Campioni separati dagli effetti, per poter colorare i suoni come voglio.
- Nord e gli altri mi sembrano molto orientati al live, cosa che per ora non mi interessa, però sembrano dei begli attrezzi
- Yamaha P-515: ancora più suoni del P-125, tastiera in legno, ma suoni misto effetti, come sopra.
- Yamaha CP4: ne ho provato uno degli ultimi rimasti, tastiera in legno, relativamente leggero, bei suoni (pur sempre campionati) ed due effetti per parte. Ma non è troppo vecchio?

Non provati: Crumar Seven (che adoro e di cui so a memoria ogni demo su Youtube ormai), Korg SV-1 (mi pare un po' vecchio, 10 anni fa l'elettronica non era quella di oggi, a livello di memoria e banda soprattutto).

Ho valutato anche le workstation, per avere qualcosa in più se dovessi annoiarmi con i soli piani. La mia preoccupazione è che uno stage piano evidenzi le mie mancanze in termini di esecutore e improvvisatore, avendo tracce ed effetti potrei passare anche del tempo a giocare con il sequencer e a editare suoni, scoprendo magari qualche suono particolare che mi invogli a suonare quando i piani mi annoiano.

Korg Kronos mi è piaciuto di più di tutti, ma son 3000 euro, forse troppi per il mio scarso livello. Krome sembra fragile, Roland FA mi sembrano giocattoli di plastica con un LCD pessimo, Montage costa davvero tanto e MODX8 sembra buono, anche se sono rimasto colpito dai pochi bottoni e manopole rispetto al Montage. Però non vorrei sacrificare troppo la qualità sonora a scapito della funzionalità, anche perché in pochi minuti di demo in un negozio pieno di frastuono non sono sufficienti a capire la qualità del suono, così come i video su youtube possono essere falsati da effetti esterni. Mi è già capitato con un Korg SP 250 in passato di averlo comprato in preda a un moto di esaltazione e di essermi reso conto che il piano faceva letteralmente c***re.

Scusate il pippone! Voi che mi dite?
Moog one 16.

Visto che i soldi cellai... emoemo
  • mario_g
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  • Thanks: 0  

14-04-19 22.56

@ michelet
Mi sembra che nella tua richiesta ci siano tanti elementi tra loro antitetici, quindi la soluzione la vedo piuttosto difficile da trovare.
Se hai intenzione di riprendere lo studio, una tastiera a 88 note pesata, che ti piaccia o no, dovrai farla entrare dentro al bilocale. Poi, dovresti chiederti se lo strumento avrà le fattezze e caratterstiche di uno stage piano o una workstation. La seconda permette di costruire brani completi, il primo, con le dovute limitazioni, solo se in presenza di una DAW. La differenza è sostanziale.
C'è poi tutta la questione della trasportabilità, cioè se hai intenzione di portarti appresso lo strumento quando dovessi muoverti alla volta della capitale britannica.
Personalmente, se fossi al tuo posto, mi orienterei verso uno stage piano evoluto, con tastiera di qualità, timbriche pianistiche ineccepibili e qualche suono di contorno. Se il tempo per suonare è oggettivamente non tantissimo, accendere e suonare risulta la soluzione più immediata e di maggiore soddisfazione. Con una workstation, se il tempo è sempre poco, si rischia di utilizzarla per il 5%, incrementando il livello di frustrazione per non riuscire ad avvalersi di tutte le funzioni offerte.
La trasportabilità gioca un fattore, ad esempio il Kawai MP11 SE l'ho scartato a priori perché in passato ho avuto in prestito per qualche mese un Clavinova CLP-120, e ricordo bene cosa significa spostare 35 kg quando l'ho restituito.

La tua sintesi sulla combinazione Workstation = DAW + Stage Piano mi è piaciuta molto, chiarifica bene un concetto che avevo carpito ma che non riuscivo a esplicitare.

Per lo studio, cercherei una tastiera suonabile, ma non pianistica. Non voglio assolutamente rientrare nel vortice della musica classica. Basta che sia una Hammer Action, se di legno tanto meglio. Del CP4 infatti mi piaceva molto il tocco, la plastica diventa scivolosa se si hanno le dita leggermente sudate.

Per la workstation, non capisco il rischio. Con Kronos ho visto che basta accendere e impostare un preset di E.Piano tra i tanti disponibili e al massimo con pochi clic "decorarlo" come si vuole. L'ho fatto in negozio senza aver letto il manuale e in modo molto intuitivo. D'accordo invece che sequencer e combi richiederebbero molto più studio, ma per ora li vedrei come accessorio.

Al momento sono davvero indeciso tra un CP4, una MOXF8 e un Kronos 73.
  • mario_g
  • Membro: Guest
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14-04-19 23.01

@ PandaR1
Moog one 16.

Visto che i soldi cellai... emoemo
Ehm forse devo rivedere il mio messaggio iniziale, non voglio assolutamente passare come uno sborone pieno di soldi. Semplicemente vorrei far capire che i soldi non sono il problema principale, ma meno spendo e più son contento! Già il Crumar Seven mi dà da pensare, un MODX8 mi ispira ma mi lascia perplesso il motore puramente a samples. Nel 2019 non si può continuare con tecnologie ereditate dagli anni 90, solo il Kronos e il Crumar Seven si differenziano da questo punto di vista, e forse il Montage, che ha la FM, però 2 generatori per 4000 euro mi fa un po' pensare.
  • michelet
  • Membro: Staff
  • Risp: 16718
  • Loc: Venezia
  • Thanks: 2367  

14-04-19 23.01

@ mario_g
La trasportabilità gioca un fattore, ad esempio il Kawai MP11 SE l'ho scartato a priori perché in passato ho avuto in prestito per qualche mese un Clavinova CLP-120, e ricordo bene cosa significa spostare 35 kg quando l'ho restituito.

La tua sintesi sulla combinazione Workstation = DAW + Stage Piano mi è piaciuta molto, chiarifica bene un concetto che avevo carpito ma che non riuscivo a esplicitare.

Per lo studio, cercherei una tastiera suonabile, ma non pianistica. Non voglio assolutamente rientrare nel vortice della musica classica. Basta che sia una Hammer Action, se di legno tanto meglio. Del CP4 infatti mi piaceva molto il tocco, la plastica diventa scivolosa se si hanno le dita leggermente sudate.

Per la workstation, non capisco il rischio. Con Kronos ho visto che basta accendere e impostare un preset di E.Piano tra i tanti disponibili e al massimo con pochi clic "decorarlo" come si vuole. L'ho fatto in negozio senza aver letto il manuale e in modo molto intuitivo. D'accordo invece che sequencer e combi richiederebbero molto più studio, ma per ora li vedrei come accessorio.

Al momento sono davvero indeciso tra un CP4, una MOXF8 e un Kronos 73.
Da possessore di CP4 posso dirti che sono molto soddisfatto e, quando il CFX interno non mi basta, collego al computer dove ho Pianoteq Pro ed una decina di modelli fisici di pianoforte. Basta solo tarare la curva dinamica in rapporto al modello fisico ed il gioco è fatto.

Sulla questione della workstation, voglio dire che è limitante utilizzarla solo per caricare dei timbri di pianoforte elettrico e modificare la catena effetti. Una workstation va messa a ferro e fuoco. emo
  • WhiskyLiscio

14-04-19 23.02

ciao, visto l'impostazione che già hai anch'io ti consiglio un 88 tasti pesato , un piano digitale di riferimento con qualche funzione avanzata. Il seven pare sia un bello strumento ma pur, secondo me di nicchia e devoto in dei generi musicali specifici, se non hai un programma ben definito di cosa effettivamente vorrai fare con la musica, te lo sconsiglio. Secondo me potresti optare per un kawai o per yanaha ma non uscire da questi due marchi.
  • mario_g
  • Membro: Guest
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14-04-19 23.11

@ WhiskyLiscio
ciao, visto l'impostazione che già hai anch'io ti consiglio un 88 tasti pesato , un piano digitale di riferimento con qualche funzione avanzata. Il seven pare sia un bello strumento ma pur, secondo me di nicchia e devoto in dei generi musicali specifici, se non hai un programma ben definito di cosa effettivamente vorrai fare con la musica, te lo sconsiglio. Secondo me potresti optare per un kawai o per yanaha ma non uscire da questi due marchi.
Ma se invece di uno stage piano mi prendessi una workstation, perderei molto in qualità di suoni?

Cioè, gli stage piano sono un sottoinsieme delle workstation o hanno qualcosa che le workstation non hanno? Un Kronos mi contiene anche un Grandstage? Un MODX8 mi include anche un CP4?

Perché voglio evitare il rischio di avere uno strumento troppo rigido. Ogni tanto con il Triton 61 mi piaceva "cazzeggiare" con qualche loop o giocare con qualche effetto.
  • giulio12
  • Membro: Expert
  • Risp: 3593
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15-04-19 07.01

@ mario_g
Ma se invece di uno stage piano mi prendessi una workstation, perderei molto in qualità di suoni?

Cioè, gli stage piano sono un sottoinsieme delle workstation o hanno qualcosa che le workstation non hanno? Un Kronos mi contiene anche un Grandstage? Un MODX8 mi include anche un CP4?

Perché voglio evitare il rischio di avere uno strumento troppo rigido. Ogni tanto con il Triton 61 mi piaceva "cazzeggiare" con qualche loop o giocare con qualche effetto.
Un piano digitale ha tastiera e timbri pianistici migliori. Perché non acquisti un piano digitale e sopra ci metti una 61 tasti a piacimento? Una sopra l'altra occupano poco spazio. Ci sono molte soluzioni in base al budget. Es Cp88+montage 6, kawai mp7 se+ kurzweil pc3a6, kawai mp11 se+ psr975 ecc... Tutte valide per suonare e divertirsi... Se prendi una workstation 88 tasti parti subito con il compromesso pianistico... Se per te non è un problema perdere in qualità pianistica e vuoi per forza uno strumento solo, prova kronos 88, Montage 88, Kurzweil Forte...
  • kurz4ever
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15-04-19 07.11

@ mario_g
Ma se invece di uno stage piano mi prendessi una workstation, perderei molto in qualità di suoni?

Cioè, gli stage piano sono un sottoinsieme delle workstation o hanno qualcosa che le workstation non hanno? Un Kronos mi contiene anche un Grandstage? Un MODX8 mi include anche un CP4?

Perché voglio evitare il rischio di avere uno strumento troppo rigido. Ogni tanto con il Triton 61 mi piaceva "cazzeggiare" con qualche loop o giocare con qualche effetto.
Prova a buttare giù un budget e qualche requisito (tasti, sequencer, campionatore, tipo di sintesi, utilizzo live o domestico, peso...), perché altrimenti diventa difficile aiutarti.