Come migliorare una keybed synth action? Sorpresa!

  • zaphod
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26-05-19 16.25

ciao a tutti,
possiedo un P08, synth che apprezzo molto, con un unico importante difetto: la keybed; non mi ha mai soddisfatto del tutto, action leggerina, con tasti neri problematici quanto a dinamica (raggiungono i 127 troppo in fretta rispetto ai tasti bianchi); ora, magari su un synth non è fondamentale come su un piano digitale, ma è una cosa che mi ha sempre disturbato, visto che sono solito programmare suoni che rispondono alla velocity.
Dato che ho una master 49 tasti Emu (la X-board, che non funziona più) la cui tastiera al contrario ho sempre apprezzato e lodato, in pomeriggio piovoso ho deciso di scoprire quali differenze ci sono tra le due, le ho aperte e...
...SORPRESA!! E' la stessa keybed!!
Tasti P08
Tasti Emu
ancora:
Laterale P08
Laterale Emu
Com'è possibile? Due keybed uguali con feel tanto diverso? Cosa le rende differenti? Io ho scoperto 3 cose:
- il fondo corsa (feltro verde nell'Emu, nero più sottile su P08)
- il peso dei tasti (i bianchi pesano 5g in più sulla Emu, i neri pesano uguale)
- la differente curva dinamica impostata e impostabile da pannello.
Anche le molle differiscono, ma non sono risultate troppo importanti riguardo al feel; comunque, erano:
-su Emu, nere (più corte) sui tasti neri e acciaio naturale su tasti bianchi;
-su P08, nere (uguali a Emu, più corte) su tasti bianchi e acciaio su tasti neri.

Per farla breve, ho:
- sostituito le molle acciaio dei tasti neri del P08 con le nere della Emu (diventata spring donor)
- comprato pesi da 5g, quelli da gommisti per bilanciare le ruote, e attaccati sotto a tutti i tasti (anche quelli neri)
qui, da sinistra: tasto Emu, tasto P08, tasto P08 modificato;
- aggiunto un fondo corsa sul pavimento del synth, per far fermare i tasti una frazione di millimetro prima (qui si vede), semplicemente un parafreddo schiumoso con interposta una lamina di plastica; mi sono dannato per lo spessore: troppo, faceva effetto Roli, un filo in più non faceva suonare i tasti a bassa dinamica.
- ultimo intervento, forse il più importante, è nato da un suggerimento di VinRoma: ho spessorato uno dei due dentini dei tasti neri che vanno a premere il sensore: ho trovato che uno spessore di 0,4-0,5 mm sarebbe andato bene per migliorare la curva dinamica; ho usato un nastro telato messo doppio qui 1, qui 2.

Risultato: un altro strumento musicale. Ora si suona che è una meraviglia e anzi... il lavoro del nastro dovrei farlo anche sui tasti bianchi, ma solo singolo; ora sparano lievemente troppo rispetto ai neri. Un'inezia, ma ci faccio caso.
Il prossimo giorno di pioggia...
  • paolo_b3
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26-05-19 17.06

@ zaphod
ciao a tutti,
possiedo un P08, synth che apprezzo molto, con un unico importante difetto: la keybed; non mi ha mai soddisfatto del tutto, action leggerina, con tasti neri problematici quanto a dinamica (raggiungono i 127 troppo in fretta rispetto ai tasti bianchi); ora, magari su un synth non è fondamentale come su un piano digitale, ma è una cosa che mi ha sempre disturbato, visto che sono solito programmare suoni che rispondono alla velocity.
Dato che ho una master 49 tasti Emu (la X-board, che non funziona più) la cui tastiera al contrario ho sempre apprezzato e lodato, in pomeriggio piovoso ho deciso di scoprire quali differenze ci sono tra le due, le ho aperte e...
...SORPRESA!! E' la stessa keybed!!
Tasti P08
Tasti Emu
ancora:
Laterale P08
Laterale Emu
Com'è possibile? Due keybed uguali con feel tanto diverso? Cosa le rende differenti? Io ho scoperto 3 cose:
- il fondo corsa (feltro verde nell'Emu, nero più sottile su P08)
- il peso dei tasti (i bianchi pesano 5g in più sulla Emu, i neri pesano uguale)
- la differente curva dinamica impostata e impostabile da pannello.
Anche le molle differiscono, ma non sono risultate troppo importanti riguardo al feel; comunque, erano:
-su Emu, nere (più corte) sui tasti neri e acciaio naturale su tasti bianchi;
-su P08, nere (uguali a Emu, più corte) su tasti bianchi e acciaio su tasti neri.

Per farla breve, ho:
- sostituito le molle acciaio dei tasti neri del P08 con le nere della Emu (diventata spring donor)
- comprato pesi da 5g, quelli da gommisti per bilanciare le ruote, e attaccati sotto a tutti i tasti (anche quelli neri)
qui, da sinistra: tasto Emu, tasto P08, tasto P08 modificato;
- aggiunto un fondo corsa sul pavimento del synth, per far fermare i tasti una frazione di millimetro prima (qui si vede), semplicemente un parafreddo schiumoso con interposta una lamina di plastica; mi sono dannato per lo spessore: troppo, faceva effetto Roli, un filo in più non faceva suonare i tasti a bassa dinamica.
- ultimo intervento, forse il più importante, è nato da un suggerimento di VinRoma: ho spessorato uno dei due dentini dei tasti neri che vanno a premere il sensore: ho trovato che uno spessore di 0,4-0,5 mm sarebbe andato bene per migliorare la curva dinamica; ho usato un nastro telato messo doppio qui 1, qui 2.

Risultato: un altro strumento musicale. Ora si suona che è una meraviglia e anzi... il lavoro del nastro dovrei farlo anche sui tasti bianchi, ma solo singolo; ora sparano lievemente troppo rispetto ai neri. Un'inezia, ma ci faccio caso.
Il prossimo giorno di pioggia...
Bel colpo Zaphod!

Hai ridotto enormemente la distanza tra chi suona strumenti acustici, dove con un po' di manualità e buon senso puoi fare degli aggiustamenti allo strumento e chi suoni gli strumenti elettronici, dove pochi "osano" mettere le mani autonomanente. emo
  • maxpiano69
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26-05-19 17.14

Che gran lavoro e grande acume, bravo zaphod! emo emo
  • zaphod
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26-05-19 18.12

Grazie ragazzi emo

paolo_b3 ha scritto:
Hai ridotto enormemente la distanza tra chi suona strumenti acustici, dove con un po' di manualità e buon senso puoi fare degli aggiustamenti allo strumento e chi suoni gli strumenti elettronici, dove pochi "osano" mettere le mani autonomanente.

Sottolineo che il mio intervento è stato puramente meccanico: non capisco nulla di elettronica, a parte “stacca uno spinotto, riattaccalo nello stesso posto quando hai finito” emo
Ho comunque impostato tutto il lavoro come reversibile, in ogni momento infatti potrei riportare il P08 allo stato iniziale, non mi andava di modificare qualcosa senza poi poterlo ripristinare; ad esempio, invece che spessorare un dente dei tasti neri, avrei potuto limare l’altro. Il risultato sarebbe cambiato poco, ma ho preferito lasciare tutto come stava. Inoltre, limando avrei rischiato minime - ma avvertibili - differenze di spessore.

Mi ha comunque impressionato il fatto di avere individuato come principale discriminante nella piacevolezza tra le due keybed il feltro fondo corsa.
Dove nel P08 i tasti neri arrivavano a fondo facendo un rumoraccio poco consono ad un tale synth, nella Emu i neri erano molto più piacevoli a fondo corsa, e la responsabilità era unicamente del feltro!!

Una curiosità: la DSI ha iniziato a montare la Fatar TP9-s a partire dal Rev2; nella foto, tuttavia, la Tp9 sembra identica alla keybed presenti nel P08 e nella X-board. Non so se queste sono copie cinesi o se il sito Fatar ha messo una foto a caso (possibile, perché aprendo le foto ad alta risoluzione della Tp9 l’immagine è diversa rispetto a quella della pagina prodotto che vi ho linkato)
  • divicos
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26-05-19 18.29

Lavoro molto ben fatto, documentato, ed interessante. Complimenti!
  • zerinovic
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26-05-19 19.00

In pratica sei passato da tp9 unweighted a weighted.(hai mai provato sledge black edition?)
con un feltro sulla battuta per rendere meno "muro di plastica" il fondo corsa,lavorone...ci vuole pazienza.emo
  • zaphod
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26-05-19 20.56

zerinovic ha scritto:
In pratica sei passato da tp9 unweighted a weighted.(hai mai provato sledge black edition?)

No. Mi incuriosisce, però, lo trovo bellissimo. Ho letto che ha tasti con più inerzia rispetto allo Sledge normale (più inerzia = più peso). In realtà la keybed che vorrei trovare in un synth, ipotizzando di restare in casa Fatar, è la TP8.

Comunque grazie anche a te e a Divicos!
  • mima85
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26-05-19 22.20

Ottimo lavoro, bravo!

Stavo fantasticando anch'io di fare qualcosa del genere sulla tastiera del mio OB-8, che ha un feeling abbastanza schifoso.

Quella meccanica Panasonic che Oberheim ha messo al posto delle consuete Pratt & Read che usava fino a quel momento è la stessa che è finita nel Memorymoog, nel Korg Polysix ed in qualche altro synth che al momento non mi sovviene, ma non rende giustizia a questi strumenti. La Yamaha PSR-36 (arranger a sintesi FM a metà strada tra il giocattolo e la tastiera professionale entry-level) che ho trovato un paio di mesetti fa per 15 euro su un mercatino locale ha una meccanica di gran lunga migliore di quella Panasonic.
  • zaphod
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26-05-19 22.41

@ mima85
Ottimo lavoro, bravo!

Stavo fantasticando anch'io di fare qualcosa del genere sulla tastiera del mio OB-8, che ha un feeling abbastanza schifoso.

Quella meccanica Panasonic che Oberheim ha messo al posto delle consuete Pratt & Read che usava fino a quel momento è la stessa che è finita nel Memorymoog, nel Korg Polysix ed in qualche altro synth che al momento non mi sovviene, ma non rende giustizia a questi strumenti. La Yamaha PSR-36 (arranger a sintesi FM a metà strada tra il giocattolo e la tastiera professionale entry-level) che ho trovato un paio di mesetti fa per 15 euro su un mercatino locale ha una meccanica di gran lunga migliore di quella Panasonic.
Grazie Mima!
Guarda, potresti tentare tranquillamente... in effetti con interventi tutto sommato semplici, si possono ottenere risultati interessanti. Non serve poi molto, oh non è che si stravolge nulla! ...però la suonabilità ne giova.
Ora farei un intervento simile al Legend, che ha la tp-80 che non mi piace particolarmente, o meglio non è tanto affine all’hammond. Interverrei giusto su parte pesi/molle per variare qualcosa.
A proposito: dove si possono comprare molle per tasti? Ho visto su siti specializzati per riparazione synth ma le mettono uno sproposito, tipo 1€ l’una... ora, sono molle normalissime, sagomate ma direi che con un euro ce ne dovrebbero uscire almeno 20...
  • vin_roma
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26-05-19 22.45

Zaphod , mi fa piacere che a distanza di anni sia servito un mio suggerimento. 👍

Se ricordo bene il mio suggerimento mirava ad ampliare l'intervallo di tempo della chiusura dei due circuiti sotto i gommini "allungando" di decimi di mm. uno dei due denti sotto i tasti.

Non so se sia così, ci arrivai ad intuito, ma mi sembrava la cosa più logica che motivasse la dinamica trovandomi difronte i gommini di ogni tasto con due diverse altezze.
  • zaphod
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26-05-19 23.57

@ vin_roma
Zaphod , mi fa piacere che a distanza di anni sia servito un mio suggerimento. 👍

Se ricordo bene il mio suggerimento mirava ad ampliare l'intervallo di tempo della chiusura dei due circuiti sotto i gommini "allungando" di decimi di mm. uno dei due denti sotto i tasti.

Non so se sia così, ci arrivai ad intuito, ma mi sembrava la cosa più logica che motivasse la dinamica trovandomi difronte i gommini di ogni tasto con due diverse altezze.
Esatto, funziona proprio così.
Ho fatto un po’ di prove, con il P08 collegato al computer con MidiMonitor, per valutare le variazioni di dinamica. Il dentino anteriore (quello più vicino al musicista) è quello che dà il primo contatto; quindi, come dicevo prima, o limavo quello oppure inspessivo il dentino posteriore. Così ho fatto; per trovare lo spessore giusto ho usato un foglietto di carta, piegato progressivamente più volte, interposto tra dentino e gommino, fino a trovare lo spessore giusto. È questione di decimi di millimetro, e la cosa che più si è avvicinata è un doppio passaggio di nastro telato; ho usato il nastro “taping”, quello con cui si fasciano le dita i pallavolisti e gli arrampicatori, che ha un’ottima tenuta (spero...). Ha funzionato talmente bene che ora, come scrivevo prima, si avverte una dinamica un po’ esagerata anche sui tasti bianchi, sui quali interverrò, prima o poi, con una passata singola di nastro.
Stasera l’ho provato bene, e devo dire che tra tutti gli interventi che ho fatto, probabilmente quello inutile è stato il cambio delle molle sui tasti neri. Ora rispondono talmente bene che è superfluo averli un po’ più duretti.
Vincenzo, approfitto qui per ringraziarti di nuovo della dritta che mi avevi dato!
emo
  • maxpiano69
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27-05-19 06.55

La velocity é ricavata misurando il tempo che intercorre tra la chiusura sei due contatti, qui una spiegazioen semplice e ben illustrata https://www.dummies.com/art-center/music/piano/key-feel-and-response-of-keyboards/

Pensando alle modifiche che hai fatto e ragionando in generale, bisogna considerare che ispessire il dentino che chiude il primo contatto (gommino "piú alto") anticipandone la chiusura o quello che chiude il secondo (sempre anticipandone la chiusura) hanno chiaramente effetti opposti.

Nel secondo caso (quello di zaphod) si rende piú facile ottenere alti valori di velocity, avendo ridotto (a parità di corsa del tasto) il tempo tra la chiusura dei due contatti; viceversa nel primo caso quel tempo risulterebbe piú lungo. In altre parole nel secondo caso "aumento la sensibilitá" (alle variazioni di forza=velocitá di discesa del tasto) a scapito del "dettaglio" e viceversa nel primo.

Quindi dipende da cosa si vuole ottenere e bisogna fare attenzione al dentino/contatto su cui vado ad agire e come. In realtà l'ideale sarebbe sempre modificare le curve di velocity via software (firmware), ma quando quello puó farlo solo il produttore, il rimedio "alla vin/zaphod" é una alternativa intelligente.
  • vin_roma
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27-05-19 08.00

maxpiano69 ha scritto:
Quindi dipende da cosa si vuole ottenere e bisogna fare attenzione al dentino/contatto su cui vado ad agire e come. In realtà l'ideale sarebbe sempre modificare le curve di velocity via software (firmware), ma quando quello puó farlo solo il produttore, il rimedio "alla vin/zaphod" é una alternativa intelligente.
Quota il testo selezionato Emoticons

Il tipo di problema esiste nella diversa risposta tra tasti bianchi e tasti neri e non c'è, almeno non l'ho mai incontrato (tranne che sull'EMU), un edit che consideri questi parametri nota per nota perciò inventai questo stratagemma.
  • mima85
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27-05-19 08.11

zaphod ha scritto:
Guarda, potresti tentare tranquillamente...


Considererò la cosa in futuro. Ora l'OB-8 è 3 settimane scarse che finalmente è sullo stand e non aperto sul banco di lavoro o nell'angolino ad aspettare chip e componenti per finire il restauro, quindi per un po' penso che lo lascerò la tranquillo emo
  • maxpiano69
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27-05-19 08.49

@ vin_roma
maxpiano69 ha scritto:
Quindi dipende da cosa si vuole ottenere e bisogna fare attenzione al dentino/contatto su cui vado ad agire e come. In realtà l'ideale sarebbe sempre modificare le curve di velocity via software (firmware), ma quando quello puó farlo solo il produttore, il rimedio "alla vin/zaphod" é una alternativa intelligente.
Quota il testo selezionato Emoticons

Il tipo di problema esiste nella diversa risposta tra tasti bianchi e tasti neri e non c'è, almeno non l'ho mai incontrato (tranne che sull'EMU), un edit che consideri questi parametri nota per nota perciò inventai questo stratagemma.
Hai ragione, se il problema non è uniforme allora non c'è possibilità di correggerlo tramite una singola curva di velocity, ma serve una taratura che può addirittura arrivare ad essere tasto per tasto, ma che è possibile solo intervenendo a livello firmware (ad esempio Nord esegue questo tipo di calibrazione in fase di produzione, ma non è accessibile all'utente, solo ai centri assistenza) o prevedendola via software (ad esempio la VPC1 offre questa possibilità)
  • zaphod
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27-05-19 10.56

maxpiano69 ha scritto:
La velocity é ricavata misurando il tempo che intercorre tra la chiusura sei due contatti, qui una spiegazioen semplice e ben illustrata https://www.dummies.com/art-center/music/piano/key-feel-and-response-of-keyboards/

Pensando alle modifiche che hai fatto e ragionando in general, bisogna considerare che ispessire il dentino che chiude il primo contatto (gommino "piú alto") anticipandone la chiusura o quello che chiude il secondo (sempre anticipandone la chiusura) hanno chiaramente effetti opposti.

Nel secondo caso (quello di zaphod) si rende piú facile ottenere alti valori di velocity, avendo ridotto (a parità di corsa del tasto) il tempo tra la chiusura dei due contatti; viceversa nel primo caso quel tempo risulterebbe piú lungo. In altre parole nel secondo caso "aumento la sensibilitá" (alle variazioni di forza=velocitá di discesa del tasto) a scapito del "dettaglio" e viceversa nel primo.

Hai ragione, Max! Dunque io ho dato un'informazione sbagliata!
Rettifico: non può essere il dentino anteriore (quello che non ho modificato) a dare il primo segnale, ma quello posteriore (che ho spessorato). Non può essere altrimenti, perchè a me adesso risulta più difficile raggiungere valori elevati di velocity - che è esattamente ciò che cercavo - per cui facendo il lavoro che ho fatto ho dilatato il tempo che intercorre tra la chiusura dei due circuiti.
  • maxpiano69
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27-05-19 11.32

@ zaphod
maxpiano69 ha scritto:
La velocity é ricavata misurando il tempo che intercorre tra la chiusura sei due contatti, qui una spiegazioen semplice e ben illustrata https://www.dummies.com/art-center/music/piano/key-feel-and-response-of-keyboards/

Pensando alle modifiche che hai fatto e ragionando in general, bisogna considerare che ispessire il dentino che chiude il primo contatto (gommino "piú alto") anticipandone la chiusura o quello che chiude il secondo (sempre anticipandone la chiusura) hanno chiaramente effetti opposti.

Nel secondo caso (quello di zaphod) si rende piú facile ottenere alti valori di velocity, avendo ridotto (a parità di corsa del tasto) il tempo tra la chiusura dei due contatti; viceversa nel primo caso quel tempo risulterebbe piú lungo. In altre parole nel secondo caso "aumento la sensibilitá" (alle variazioni di forza=velocitá di discesa del tasto) a scapito del "dettaglio" e viceversa nel primo.

Hai ragione, Max! Dunque io ho dato un'informazione sbagliata!
Rettifico: non può essere il dentino anteriore (quello che non ho modificato) a dare il primo segnale, ma quello posteriore (che ho spessorato). Non può essere altrimenti, perchè a me adesso risulta più difficile raggiungere valori elevati di velocity - che è esattamente ciò che cercavo - per cui facendo il lavoro che ho fatto ho dilatato il tempo che intercorre tra la chiusura dei due circuiti.
Esatto, infatti i due dentini all'origine dovrebbero essere uguali, è il contatto più "alto" del gommino che è il primo ad essere chiuso, quindi basta controllare quale dentino hai spessorato rispetto al gommino, piuttosto che rispetto alla sua posizione relativa al tasto/chassis. emo
  • zaphod
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27-05-19 11.48

qualche idea di dove si possono comprare le molle per tasti all'ingrosso?
Molle tipo questa, intendo.
I siti specializzati (syntaur, bustedgear, ecc) le mettono carissime.
  • maxpiano69
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27-05-19 12.17

@ zaphod
qualche idea di dove si possono comprare le molle per tasti all'ingrosso?
Molle tipo questa, intendo.
I siti specializzati (syntaur, bustedgear, ecc) le mettono carissime.
Non ne ho idea ma interesserebbe anche me, per "alleggerire" la DMC122 (che monta la solita TP8O); quei siti le vendono come pezzi di ricambio e quindi a prezzi che possono aver senso solo per poche unità... bisognerebbe chiedere a quelli UHL Instruments (che sui loro strumenti le modificano), ma secondo te ce lo dicono...?
  • FranzBraile
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27-05-19 12.39

@ zaphod
qualche idea di dove si possono comprare le molle per tasti all'ingrosso?
Molle tipo questa, intendo.
I siti specializzati (syntaur, bustedgear, ecc) le mettono carissime.
Allora... come già postato tempo fa, avevo la Kurz Artis 7 con i tasti molto ma molto rigidi.
Dato appunto i prezzi spropositati delle molle, ho comprato una M-Audio 88 (per 100 €) ho smontato tutte le molle e rimontate sulla Artis.
Ora ho una tastiera molto più leggera, simil PC3 vecchia serie, molto suonabile specialmente per organi e synth ma senza disprezzare i piani.
Infatti la Artis7 ha la stessa tastiera attuale della NE5-73 che appunto è duretta.
A vederle le molle sono uguali, ma una volta montate danno tutt'altro feeling.