Nuove Casio CTS

  • fulezone
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26-07-19 17.28

Guardando in giro mi compare spesso la pubblicità di queste nuove casio CT-S100, CT-S200RD,CT-S300 ma sono workstation? Non sono riuscito a capire bene, qualocuno forse ne aveva già parlato della tastiera con la maniglia mi pare, ma di cosa si tratta? Fascia di prezzo? Suoni?

Prima o poi appena avrò sistamato la mia vita una 61 tasti la prenderò, dovrò decidere solo cosa prendere, non penso sia casio ma tenersi aggiornato fa sempre bene!


Mi rispondo da solo ho appena trovato quello che cercavo
Benvenuti nella nuova era della portabilità della tastiera! La tastiera portatile Casio CT S300 in nero è la nuova tastiera compatta e leggera. Perfetto sia per l'uso scolastico che domestico, il CT S300 è ideale per imparare le basi della tastiera.


Una delle prime cose che noterai di Casio CT S300 è la maniglia integrata nella parte superiore. Questo ti permette di portare la nuova tastiera praticamente ovunque con te! E grazie al peso di soli 3,3 kg, trasportare la Casio tastiera non è mai stato così facile.
  • anonimo

26-07-19 19.01

ne ho presi due per suonare alla sagra del gnocco fritto
  • fulezone
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26-07-19 19.38

@ anonimo
ne ho presi due per suonare alla sagra del gnocco fritto
Ok ma cosa sono?
  • anonimo

26-07-19 19.42

tastiere giocattolo per bambini
  • fulezone
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26-07-19 22.56

@ anonimo
tastiere giocattolo per bambini
A ok pensavo a qualcosa tipo quelle xwp1
  • mike71
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27-07-19 17.49

@ fulezone
A ok pensavo a qualcosa tipo quelle xwp1


https://www.casio-europe.com/it/notizie/detail/5293_casio-launches-new-casiotone-keyboards-at-summer-namm/
Queste sono marchiate Casiotone. Mi sembra chiaro che Casio ha deciso di mollare il mercato prosumer, nonostante facciano un modello rosso.

Fanno queste tastiere da 200 euro che riescono a vendere molto meglio rispetto a cose come la serie xw o la serie mz-x. Oppure fanno pianoforti digitali. Che probabilmente riescono a vendere molto meglio rispetto a tastiere più serie, che sono troppo costose per l'hobbista, ma vengono spesso schifate a prescindere. Oltre al fatto che almeno in Italia la rete di vendita e post vendita di Casio non è pensata per gli strumenti musicali.

Pra l'altro non credo che il DSP sia l'AiR o l'AiX - e quindi niente hex layer.

29-07-19 16.54

mike71 ha scritto:
Mi sembra chiaro che Casio ha deciso di mollare il mercato prosumer, nonostante facciano un modello rosso.


E da cosa deduci che "molli" il prosumer?
Magari, dopo aver aggiornato al Winter NAMM gli apripista Privia, adesso al Summer si concentra su una fascia per lei sempre strategica nel consumer (come per Yamaha).

mike71 ha scritto:
Fanno queste tastiere da 200 euro che riescono a vendere molto meglio rispetto a cose come la serie xw o la serie mz-x.


Da quel che mi risulta - ma discutiamo di dati non proprio recenti - la serie XW ha raccolto ben oltre le aspettative, mentre per la serie MZ-X ha pesato il prezzo piuttosto sostenuto, ma qui il problema non è tecnico, ma del commerciale...
Però non puoi confrontare i numeri del consumer con quelli "mirati" di due modelli in fascia superiore: se fossero auto, paragoneresti le vendite della Panda a quelle di un'ipotetica Croma odierna?

mike71 ha scritto:
Oltre al fatto che almeno in Italia la rete di vendita e post vendita di Casio non è pensata per gli strumenti musicali


Sei sicuro?
Io frequento la divisione EMI di Casio dal 2003, e in oltre tre lustri si è potenziata parecchio, arrivando su livelli mirati per divisione raggiunti a suo tempo dallo storico ex distributore CD-Videsuono: quali sono gli elementi che ti fanno presumere un deficit nella rete?

mike71 ha scritto:
Pra l'altro non credo che il DSP sia l'AiR o l'AiX - e quindi niente hex layer.


Pretendere le sei parti di un HEX-Layer in una CasioTone è un po' troppo...
Viceversa, ragionare sulla qualità delle timbriche su determinati strumenti ci sta, a causa dell'avvento di tastiere come le Roland Serie Go (con chip desunto dai synth) o le più recenti Yamaha.
Senza dimenticare che, determinate fasce di utenza, necessitano di funzionalità mirate come l'interazione con il mondo esterno (bluetooth, app, ecc), Style e supporto per precisi generi musicali oggi in voga, e mi pare che alle nuove CT-S Casio non manchi niente.
L'importante è inquadrare il range di utenza: a chi ha una XW sono io il primo a scrivere di tenersela stretta, così come farei con chi ha una MOXF e vuole "scendere" su una PSR-E, non so se rendo l'idea...

Un saluto a tutti
R.Gerbi


  • fulezone
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29-07-19 17.23

@ Riccardo_Gerbi
mike71 ha scritto:
Mi sembra chiaro che Casio ha deciso di mollare il mercato prosumer, nonostante facciano un modello rosso.


E da cosa deduci che "molli" il prosumer?
Magari, dopo aver aggiornato al Winter NAMM gli apripista Privia, adesso al Summer si concentra su una fascia per lei sempre strategica nel consumer (come per Yamaha).

mike71 ha scritto:
Fanno queste tastiere da 200 euro che riescono a vendere molto meglio rispetto a cose come la serie xw o la serie mz-x.


Da quel che mi risulta - ma discutiamo di dati non proprio recenti - la serie XW ha raccolto ben oltre le aspettative, mentre per la serie MZ-X ha pesato il prezzo piuttosto sostenuto, ma qui il problema non è tecnico, ma del commerciale...
Però non puoi confrontare i numeri del consumer con quelli "mirati" di due modelli in fascia superiore: se fossero auto, paragoneresti le vendite della Panda a quelle di un'ipotetica Croma odierna?

mike71 ha scritto:
Oltre al fatto che almeno in Italia la rete di vendita e post vendita di Casio non è pensata per gli strumenti musicali


Sei sicuro?
Io frequento la divisione EMI di Casio dal 2003, e in oltre tre lustri si è potenziata parecchio, arrivando su livelli mirati per divisione raggiunti a suo tempo dallo storico ex distributore CD-Videsuono: quali sono gli elementi che ti fanno presumere un deficit nella rete?

mike71 ha scritto:
Pra l'altro non credo che il DSP sia l'AiR o l'AiX - e quindi niente hex layer.


Pretendere le sei parti di un HEX-Layer in una CasioTone è un po' troppo...
Viceversa, ragionare sulla qualità delle timbriche su determinati strumenti ci sta, a causa dell'avvento di tastiere come le Roland Serie Go (con chip desunto dai synth) o le più recenti Yamaha.
Senza dimenticare che, determinate fasce di utenza, necessitano di funzionalità mirate come l'interazione con il mondo esterno (bluetooth, app, ecc), Style e supporto per precisi generi musicali oggi in voga, e mi pare che alle nuove CT-S Casio non manchi niente.
L'importante è inquadrare il range di utenza: a chi ha una XW sono io il primo a scrivere di tenersela stretta, così come farei con chi ha una MOXF e vuole "scendere" su una PSR-E, non so se rendo l'idea...

Un saluto a tutti
R.Gerbi


io sono sempre un poco titubante quando leggo Bluetooth e Usb, perchè penso che la mia D70 me la sono tirata per 25 anni e mi chiedo se molte delle funzioni non fossero state raggiungibili da pannello? Ma solo tramite Bluetooth? Fra 7 anni il programmino non si trova più e la tastiera non è più fruibile come prima, oppure android o Ios falliscono e i programmini di conseguenza!!! Mio fratello ha venduto da poco un Fender Mustang GT100 proprio per questo motivo, capisco che non è un granchè di ampliificatore, ora ha preso un pevey da 200W (sa lui cosa se ne deve fare di 200W quando io il mio da 30W nell'ultimo live l'ho tenuto a 1.5 su una scala da 10) ma la maggior parte delle sue funzionalità si richiamano tramite driver USB e PC, fanno un ipotetico Windows 12 e i driver non sono più compatibili e addio metà delle funzioni! Mentre il Pevey totalmente analogico fra 30 anni avrà sempre le stesse funzioni!

29-07-19 17.38

fulezone ha scritto:
io sono sempre un poco titubante quando leggo Bluetooth e Usb, perchè penso che la mia D70 me la sono tirata per 25 anni e mi chiedo se molte delle funzioni non fossero state raggiungibili da pannello? Ma solo tramite Bluetooth?


Tralasciando che Bluetooth e USB sono supporti alle più recenti introduzioni, e la seconda è spesso una porta che va a replicare quanto proposto dalle canoniche prese MIDI, mi sembra che nulla sia cambiato da quell'epoca.
Oggi gli editor sono più fruibili - e in parecchi casi gratuiti - attraverso diverse piattaforme; inoltre, su strumenti economici (non un D-70 odierno...), vanno a sostituire il display che - per motivi economici - da qualche anno è stato razionalizzato se non omesso.
Calcolando che la piattaforma iOS è stabile oramai da diversi anni, magari si potrebbe discutere di Android che solo recentemente pare aver raggiunto una certa stabilità come driver, in ogni caso, non vedo dov'è il problema...

Un saluto a tutti
R.Gerbi
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29-07-19 21.25

@ Riccardo_Gerbi
fulezone ha scritto:
io sono sempre un poco titubante quando leggo Bluetooth e Usb, perchè penso che la mia D70 me la sono tirata per 25 anni e mi chiedo se molte delle funzioni non fossero state raggiungibili da pannello? Ma solo tramite Bluetooth?


Tralasciando che Bluetooth e USB sono supporti alle più recenti introduzioni, e la seconda è spesso una porta che va a replicare quanto proposto dalle canoniche prese MIDI, mi sembra che nulla sia cambiato da quell'epoca.
Oggi gli editor sono più fruibili - e in parecchi casi gratuiti - attraverso diverse piattaforme; inoltre, su strumenti economici (non un D-70 odierno...), vanno a sostituire il display che - per motivi economici - da qualche anno è stato razionalizzato se non omesso.
Calcolando che la piattaforma iOS è stabile oramai da diversi anni, magari si potrebbe discutere di Android che solo recentemente pare aver raggiunto una certa stabilità come driver, in ogni caso, non vedo dov'è il problema...

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R.Gerbi
Ti faccio un esempio, prendo un libro e un ebook, un libro lo puoi leggere in tutte le situazioni possibili e immaginabili un ebook invece no, stessa cosa tra Jpeg e foto 10x15, mi sembra che la tecnologia in questo caso sia usata male

30-07-19 00.49

fulezone ha scritto:
Ti faccio un esempio, prendo un libro e un ebook, un libro lo puoi leggere in tutte le situazioni possibili e immaginabili un ebook invece no, stessa cosa tra Jpeg e foto 10x15, mi sembra che la tecnologia in questo caso sia usata male


Usata male?

Nello specifico dimentichi un punto fondamentale, che azzera gli esempi da te proposti: il MIDI.

Qualsiasi sintetizzatore, tastiera, ecc. poggia sempre su questo protocollo di comunicazione, rimasto pressoché invariato dal 1983.

Grazie al MIDI - per esempio - la tua D-70 ha visto passare i sequencer hardware (come gli storici MC Roland), poi gli Atari, i Mac SE-30, gli Amiga, i primi PC musicali, ecc, e oggi - a distanza di quasi 30 anni dall'uscita - puoi ancora usarla addirittura con smartphone/tablet, magari wireless, grazie ad adattatori da poche decine di euro: puoi dire lo stesso per altre tecnologie?

Un saluto a tutti
R.Gerbi


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30-07-19 10.46

@ Riccardo_Gerbi
fulezone ha scritto:
Ti faccio un esempio, prendo un libro e un ebook, un libro lo puoi leggere in tutte le situazioni possibili e immaginabili un ebook invece no, stessa cosa tra Jpeg e foto 10x15, mi sembra che la tecnologia in questo caso sia usata male


Usata male?

Nello specifico dimentichi un punto fondamentale, che azzera gli esempi da te proposti: il MIDI.

Qualsiasi sintetizzatore, tastiera, ecc. poggia sempre su questo protocollo di comunicazione, rimasto pressoché invariato dal 1983.

Grazie al MIDI - per esempio - la tua D-70 ha visto passare i sequencer hardware (come gli storici MC Roland), poi gli Atari, i Mac SE-30, gli Amiga, i primi PC musicali, ecc, e oggi - a distanza di quasi 30 anni dall'uscita - puoi ancora usarla addirittura con smartphone/tablet, magari wireless, grazie ad adattatori da poche decine di euro: puoi dire lo stesso per altre tecnologie?

Un saluto a tutti
R.Gerbi


hai ragione, è un mio limite lo so, le novità mi spaventano perchè mi fanno capire che i tempi cambiano
ben venga invece lo standard, lo standard è la salvezza, in questo caso il midi, definito come standard
quando negli anni 70? Ha permesso quello che tu dici,
invece io facevo l'esempio dell'amlificatore per chitarra programmabile solo attraverso bluetooth tramite IOS o Android,
mentre ancora c'è gente che si porta in giro amplificatori valvolari degli anni 70 totalmente funzionanti,
chi dice che tra 10 anni il software per quell'amplificatore sarà ancora disponibile? Chi mi dice che girerà su android Z
So che non riesco a spiegarmi bene il problema non si pone per la D50 che ha avuto un successo enorme, ma magari si pone
per uno strumento di fascia media che non avrà molto successo ma che ho comprato per tenerlo nel corso degli anni
e che non avendo un forum dedicato andrà nel dimenticatoio e nonostante sia ancora perfettamente funzionante non è più fruibile al 100%.

E anche vero che molto probabilmente tra 30 anni non esisterà più il rock, non esisteranno più chitarre, sinth e tastiere e quello di cui parlo io sarà buttato in qualche cantina o soffitta, trap e rap saranno già state dimenticate e come dicono nel film Star Trek ascoltando musica Heavy Metal diranno la musica classica non è per tutti. Speriamo che questa involuzione si fermi presto!


Cmq siamo andati troppo OT, questi CASIOTONE se effettivamente sono MIDI/Bluetooth collegati a un pc e un VST alla fine non sono scelte tanto brutte, economiche con 2kg di PC e 5kg di tastiera hai cmq un setup, scarso ma suonabile

30-07-19 11.24

fulezone ha scritto:
in questo caso il midi, definito come standard
quando negli anni 70?


No, nel 1983.

fulezone ha scritto:
So che non riesco a spiegarmi bene il problema non si pone per la D50 che ha avuto un successo enorme, ma magari si pone
per uno strumento di fascia media che non avrà molto successo ma che ho comprato per tenerlo nel corso degli anni
e che non avendo un forum dedicato andrà nel dimenticatoio e nonostante sia ancora perfettamente funzionante non è più fruibile al 100%


Parti dall'ampli per chitarra e torniamo alle tastiere: sono due mondi paralleli...
Rimaniamo alle tastiere: oggi anche nelle Casio CT-S oggetto del thread trovi l'interfaccia USB/MIDI, quindi l'interattività ne estende le possibilità di impiego e - di conseguenza - la longevità dello strumento.

Argomento obsolescenza del software: quella c'è sempre stata (non per niente ho portato come esempio con il D-70 i vari computer che quel synth "ha visto passare"...).
Di editor software e applicativi dedicati ai vari strumenti è pieno il web, e quando il supporto del produttore cessa fortunatamente trovi pure quelli gratuiti e realizzati da semplici appassionati di quel preciso strumento: quindi?

Nelle DAW il problema non si pone, perché i brand più famosi (Steinberg, l'ex Cakewalk, ecc), hanno sempre mantenuto un dialogo stretto con la clientela, coinvolgendola nel realizzare template per gestire i preset su Cubase, Sonar, ecc.
Oggi apri la lista del Patch Manager su Sonar, per esempio, e trovi di tutto... e di qualsiasi epoca.

In un mondo dove - mediamente - un device elettronico è già considerato "vecchio" dopo sei mesi, tu ti sei portato "dietro" un synth della serie D per decenni, semplicemente (e quando occorre) cambiando software o accessori per interagire con le più recenti realizzazioni.

Oltretutto, anche i fallimenti (o gli insuccessi commerciali) possono avere un seguito grazie al web, basta cercare: pensa alle Community di utenti Generalmusic/LEM, per esempio, in cui trovi qualsiasi cosa, dallo style al S.O. riscritto da un ex dipendente progettista rimasto affezionato al marchio.
Sul web c'è di tutto, grazie a Dio, basta avere pazienza e un buon motore di ricerca.

Stai tranquillo... grazie al MIDI "non si butta via nulla" nel nostro mondo (ma non dirlo a mia moglie...).

Un saluto a tutti
R.Gerbi



30-07-19 11.41

fulezone ha scritto:
Cmq siamo andati troppo OT


...e perché?
Se uno ha delle perplessità sulle nuove integrazioni mi sembra perfettamente a tema.

fulezone ha scritto:
questi CASIOTONE se effettivamente sono MIDI/Bluetooth collegati a un pc e un VST alla fine non sono scelte tanto brutte, economiche con 2kg di PC e 5kg di tastiera hai cmq un setup, scarso ma suonabile


Occhio però...
Oggi leggo spesso dei "calderoni" ragionando su marche e modelli, viceversa, bisognerebbe tornare a inquadrare esattamente il target di ogni strumento.

La linea Casiotone è storica nel catalogo del brand giapponese, ma si tratta di tastiere "entry level", quindi dedicate a chi vuole muovere i primi passi con la musica.
L'interazione con il mondo esterno serve principlamente per sfruttare app e software didattici, non per allestire un setup con VST et similia!
Ovviamente, se uno l'ha presa per il figlio nulla toglie possa portarla al mare per "far due note" con gli amici, oppure usarla per fissare delle idee nel PC: se un compromesso del genere lo soddisfa, benissimo, ma sempre di compromesso si tratta.

Inquadrato il target, se "metti sulla bilancia" quanto offre è in linea con i concorrenti già citati in precedenza: l'aspetto sorprendente di questi piccoli strumenti è la qualità delle timbriche, oramai in linea con strumenti "entry level" concorrenti (che attingono dai "fratelli maggiori" delle generazioni sonore un po' più "ciccie" come risoluzione).

Un saluto a tutti
R.Gerbi
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30-07-19 11.50

Riccardo_Gerbi ha scritto:
No, nel 1983.

Si hai ragione nel 1983 è diventato uno standard ricordavo che fosse adottato da molti anni prima degli anni 80 e invece era il 1981, speriamo bene, vedo molta evoluzione a livello sia hardware che software e tecnologico in generale
ma molta involuzione a livello culturale, questo è un peccato perchè progetti realmente futuristici che potrebbero dare il massimo vengono messi da parte e abbandonati perchè il mercato non è pronto o non è interessato ad accettarli, sarebbero solo una nicchia, e diventano retrofuturo, anni fa c'era un sito che si occupava di retrofuturo e faceva vedere macchinari veramente molto
interessanti degli anni 60/70/80 che non hanno mai visto la luce, ormai molti comprano il top di gamma non per sfruttarne le vere capacità e prestazioni ma solo per apparire,
in ogni caso la D70 è da un tecnico che a tempo perso la
sta rimettendo a nuovo, dopo aver deciso di regalarla un tecnico mi ha detto lasciamela che vediamo cosa si può fare
chissà che il mio prossimo setup non sia FA-08 + D-70.
  • mike71
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30-07-19 22.48

Riccardo_Gerbi ha scritto:
Sei sicuro?
Io frequento la divisione EMI di Casio dal 2003, e in oltre tre lustri si è potenziata parecchio, arrivando su livelli mirati per divisione raggiunti a suo tempo dallo storico ex distributore CD-Videsuono: quali sono gli elementi che ti fanno presumere un deficit nella rete?

https://www.casio-europe.com/it/supporto/riparazione-del-prodotto/strumenti-musicali/#tab
Unico riparatore per l'Italia.
Con cui ho avuto una esperienza negativa per una riparazione in garanzia. Tastiera tenuta ferma per più di un mese e se non avessi richiesto informazioni probabilmente sarebbe ancora adesso da Livolsi. Riparazione fra l'altro non risolutiva, dato che invece di sostituire il feltro han detto che han solo lubrificato.

Avere un centro unico va bene per gli orologi che sono facili da spedire, un po' meno per una tastiera di un metro e mezzo.
Se i grossi distributori, come in Piemonte Verde e Scavino diventassero centri di asssitenza ufficiali, si riuscirebbe ead avere uns ervizio miglire da questo punto. Non si troverebbero a gestire cose da tutta Italia.

30-07-19 23.55

mike71 ha scritto:
Unico riparatore per l'Italia.


Non è l'unico caso, purtroppo: vedi per esempio Master Service con i prodotti distribuiti da EKO.
Il primo centro utile per il Nord Ovest (Liguria compresa) dove consegnare lo strumento è a Milano.

mike71 ha scritto:
Se i grossi distributori, come in Piemonte Verde e Scavino diventassero centri di asssitenza ufficiali


L'ho scritto in uno speciale oramai qualche anno fa, con interviste ai protagonisti dei centri di assistenza: i piccoli laboratori all'interno di rivenditori come Verde o Scavino non esistono più, perché costano troppo in termini di gestione e magazzino ricambi, figurati allestire oggi un centro assistenza ufficiale.
I distributori per gli stessi motivi gradualmente anche loro stanno centralizzando l'assistenza.

Per contenere i costi si taglia ovunque.

Un saluto a tutti
R.Gerbi


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31-07-19 15.55

@ Riccardo_Gerbi
mike71 ha scritto:
Unico riparatore per l'Italia.


Non è l'unico caso, purtroppo: vedi per esempio Master Service con i prodotti distribuiti da EKO.
Il primo centro utile per il Nord Ovest (Liguria compresa) dove consegnare lo strumento è a Milano.

mike71 ha scritto:
Se i grossi distributori, come in Piemonte Verde e Scavino diventassero centri di asssitenza ufficiali


L'ho scritto in uno speciale oramai qualche anno fa, con interviste ai protagonisti dei centri di assistenza: i piccoli laboratori all'interno di rivenditori come Verde o Scavino non esistono più, perché costano troppo in termini di gestione e magazzino ricambi, figurati allestire oggi un centro assistenza ufficiale.
I distributori per gli stessi motivi gradualmente anche loro stanno centralizzando l'assistenza.

Per contenere i costi si taglia ovunque.

Un saluto a tutti
R.Gerbi


però ultimamente si sta diffondendo l'usanza che il venditore autorizzato diventi anche centro di raccolta, per cui invece di spedire il tutto a mie spese con poste (SDA) mi affido al mio negoziante che spedisce il mio strumento insieme ad altri, la cosa mi farebbe stare più tranquillo!

31-07-19 16.02

fulezone ha scritto:
mi affido al mio negoziante che spedisce il mio strumento insieme ad altri


Se così fosse il problema è la tempistica: spedisce quando raggiunge un certo quantitativo di strumenti.

Un saluto a tutti
R.Gerbi
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31-07-19 16.11

@ Riccardo_Gerbi
fulezone ha scritto:
mi affido al mio negoziante che spedisce il mio strumento insieme ad altri


Se così fosse il problema è la tempistica: spedisce quando raggiunge un certo quantitativo di strumenti.

Un saluto a tutti
R.Gerbi
da un punto di vista di sicurezza mi fido di più di un negoziante che spedisce 5 sinth insieme e di un corriere che sa cosa trasporta, per il tempo ci sono negozi che ricevono merce giornalmente e la danno al corriere per cui non so, poi certo se lo strumento arriva a destinazione resta ferma 1 mese prima di essere lavorato puoi spedire come vuoi tanto cambia poco1