Quanto è importante l'estetica di una tastiera?

  • keyboard7
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11-09-19 15.12

Ciao a tutti, vorrei sapere le varie opinioni su quanto conta per voi l'estetica di uno strumento (stage piano, sinth ecc.).
La maggior parte delle tastiere che ci sono (tranne pochi casi) sono a mio avviso esteticamente bruttine, costruite per lo più in plastica, con rare eccezioni in cui si vedono fianchetti in legno, o pannelli in alluminio, raramente il tolex. Capisco che la plastica è economica e leggera e quindi produce dei vantaggi come costi e peso, però uno strumento non dovrebbe anche essere esteticamente accattivante? Oppure, purchè suoni bene, va bene anche il plasticone?
Pur essendo appassionato di tastiere, a volte ho l'impressione che (esteticamente) le chitarre si presentino meglio (una fender accanto a un amplificatore valvolare, fa sempre la sua figura)...
che ne pensate?
  • paolo_b3
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11-09-19 15.22

@ keyboard7
Ciao a tutti, vorrei sapere le varie opinioni su quanto conta per voi l'estetica di uno strumento (stage piano, sinth ecc.).
La maggior parte delle tastiere che ci sono (tranne pochi casi) sono a mio avviso esteticamente bruttine, costruite per lo più in plastica, con rare eccezioni in cui si vedono fianchetti in legno, o pannelli in alluminio, raramente il tolex. Capisco che la plastica è economica e leggera e quindi produce dei vantaggi come costi e peso, però uno strumento non dovrebbe anche essere esteticamente accattivante? Oppure, purchè suoni bene, va bene anche il plasticone?
Pur essendo appassionato di tastiere, a volte ho l'impressione che (esteticamente) le chitarre si presentino meglio (una fender accanto a un amplificatore valvolare, fa sempre la sua figura)...
che ne pensate?
Per quanto mi riguarda l'estetica non mi interessa, mi focalizzo sulle funzionalità. Poi mi interessa che sia leggero, per cui se è di plastica ben venga, del resto non abbiamo garanzie che se il case è fatto di materiali più nobili la tastiera duri di più.
Ad esempio potresti finire ad avere i tasti, i potenziometri o gli interruttori distrutti al punto che non convenga ripararla e lo chassis è ancora perfetto, e cosa l'hai portato in giro a fare tutto quel peso?
  • benjomy
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11-09-19 15.34

anche l'occhio vuole la sua parte (cit.)emo
  • vin_roma
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11-09-19 15.38

A me interessa.
Tra gli stage non ho mai considerato Dexibell per la sua "assonanza" estetica con i comunque nobilissimi arrangers italiani, un clone Hammond senza legni e con i drawbars luminosi, senza il nero dei metalli e i tastini da premere in "quella determinata posizione" mi fanno perdere il gusto della radice di quel suono e in generale, ma solo per la specificità dei luoghi in cui vado a suonare, tastiere troppo colorate o bizzarre mi darebbero fastidio.
Amo le tastiere sobrie, essenziali e funzionali.
  • fulezone
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11-09-19 15.46

@ benjomy
anche l'occhio vuole la sua parte (cit.)emo
io devo ammettere che la tastiera perfetta come dimensioni e bellezza per me era la D70 ne troppo lunga ne troppo profonda, alluminio nero e strani buchi posteriori per le card d'altra parte la FA-08 come profondità è perfetta solo che è troppo lunga, in curva nella sua borsa imbottita tende a sbandare emoemoemo
ed è veramente difficoltosa da trasportare ci vuole la patente per i semirimorchi!
Fosse 10cm più corta spostando il bender sopra entrerebbe meglio anche in auto.
M1 perfetta come 61 tasti sia esteticamente che come dimensioni, penso veramente che le tastiere prima erano più equilibrate come misure, ora si tende a avere questi enormi piani di lavoro come se uno dovesse martellarci e tagliarci sopra! Tastiere come la Tyros 2 se sopra ci mettete una tovaglia potete apparecchiare per 3 persone, nella pa4x per risolvere il problema della FA hanno proprio tagliato il lato destro dello strumento.. cosa che forse non mi fa impazzire sembra proprio tronca!
  • mima85
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11-09-19 16.04

fulezone ha scritto:
penso veramente che le tastiere prima erano più equilibrate come misure, ora si tende a avere questi enormi piani di lavoro come se uno dovesse martellarci e tagliarci sopra!


Allora non hai mai visto un Jupiter od un Oberheim... emo

Comunque, per rispondere al topic, anch'io bado all'estetica, anche se ovviamente non è un fattore decisivo. Mi piacciono le tastiere dai colori scuri, con un pannello avente i controlli distribuiti in modo equilibrato ed in buon numero, e soprattutto il bender mi piace a sinistra dei tasti, non sopra sul pannello.
  • paolo_b3
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11-09-19 16.14

@ benjomy
anche l'occhio vuole la sua parte (cit.)emo
"Se la faccia fa una rapina anche l'occhio vuole la sua parte" (A. Bergonzoni)
  • fulezone
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11-09-19 16.21

mima85 ha scritto:
Allora non hai mai visto un Jupiter od un Oberheim...

se è un fattore funzionale allora ok serve lo spazio e ci sta,
ma invece alcune estetiche erano volute se pensi alla E96 quelle enormi fasce laterali erano del tutto inutili,
sulla FA quella leva del bender sembra abbandonata in mezzo a un pezzo di plastica inutile

sulla genos lo spazio per il bender è ben equilibrato, è quella forma di barca posteriore che non si può guardare
  • michelet
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11-09-19 16.28

Concordo con benjomy, l’estetica è importante ma è altrettanto importante l’ergonomia dei comandi e la loro posizione sul pannello frontale.
Ad esempio, Yamaha S90 Classic aveva un fattore di forma eccezionale, grazie alla posizione delle MW e PB in alto a sinistra che, oltre a risultare molto comode, consentivano di ridurre la lunghezza complessiva dello strumento. Tale accortezza non è stata presa anche per il modello successivo, S90ES, che pur qualitativamente superiore è meno comodo da operare e, soprattutto, da movimentare.
  • mima85
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11-09-19 16.45

fulezone ha scritto:
ma invece alcune estetiche erano volute se pensi alla E96 quelle enormi fasce laterali erano del tutto inutili


Mica tanto, erano li per far spazio agli altoparlanti, ed in quella di destra c'era il floppy disk. Se guardi le fotografie ti rendi conto che l'E96 non era possibile farlo in modo diverso.

Che poi quella tastiera esteticamente non fosse un granché è un altro paio di maniche.
  • afr
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11-09-19 18.58

Per me è importante, inoltre valuto molto anche i materiali con cui è costruita.

C'è da dire che usandole nel mio home studio il peso è irrilevante

Ovviamente però se suona dimmerda può essere figa finché si vuole ma non la compro
  • zaphod
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11-09-19 19.36

@ keyboard7
Ciao a tutti, vorrei sapere le varie opinioni su quanto conta per voi l'estetica di uno strumento (stage piano, sinth ecc.).
La maggior parte delle tastiere che ci sono (tranne pochi casi) sono a mio avviso esteticamente bruttine, costruite per lo più in plastica, con rare eccezioni in cui si vedono fianchetti in legno, o pannelli in alluminio, raramente il tolex. Capisco che la plastica è economica e leggera e quindi produce dei vantaggi come costi e peso, però uno strumento non dovrebbe anche essere esteticamente accattivante? Oppure, purchè suoni bene, va bene anche il plasticone?
Pur essendo appassionato di tastiere, a volte ho l'impressione che (esteticamente) le chitarre si presentino meglio (una fender accanto a un amplificatore valvolare, fa sempre la sua figura)...
che ne pensate?
le chitarre (così come le percussioni, archi, ottoni, pianoforte acustico, Rhodes, eccetera) sono strumenti "originali", nel senso che non sono nati per clonare qualcosa. [veramente, il Rhodes sì, come l'Hammond, ma ormai da questo punto di vista non si possono più considerare "cloni", a mio modesto avviso] Suonano come sono e per quello che sono. Le tastiere, tolti i sintetizzatori, non sono strumenti originali. Pertanto perdono l'eleganza dello strumento che clonano. Ed è il motivo per cui le tastiere più belle sono, secondo me, proprio i synth, perchè generalmente la loro forma rispecchia la funzione. Le altre tastiere, tuttofare, arranger, workstation, piani digitali, le trovo meno eleganti, tranne qualche raro esempio.
  • paolo_b3
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11-09-19 20.20

@ zaphod
le chitarre (così come le percussioni, archi, ottoni, pianoforte acustico, Rhodes, eccetera) sono strumenti "originali", nel senso che non sono nati per clonare qualcosa. [veramente, il Rhodes sì, come l'Hammond, ma ormai da questo punto di vista non si possono più considerare "cloni", a mio modesto avviso] Suonano come sono e per quello che sono. Le tastiere, tolti i sintetizzatori, non sono strumenti originali. Pertanto perdono l'eleganza dello strumento che clonano. Ed è il motivo per cui le tastiere più belle sono, secondo me, proprio i synth, perchè generalmente la loro forma rispecchia la funzione. Le altre tastiere, tuttofare, arranger, workstation, piani digitali, le trovo meno eleganti, tranne qualche raro esempio.
Occorre dividere il concetto di strumento musicale da strumento di lavoro. Anche se parliamo di Hammond e di Rhodes, le differenze "anatomiche" erano tali che già da subito credo abbiano capito che si andava per strade diverse, non penso sia stata una scoperta.
  • anonimo

11-09-19 20.31

Avendo avuto il px5s devo desumere che non mi fega una cippa dell'estetica



E comunque non c'è nulla di più figo di un piano grancoda su un palco
  • keyboard7
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11-09-19 22.05

@ zaphod
le chitarre (così come le percussioni, archi, ottoni, pianoforte acustico, Rhodes, eccetera) sono strumenti "originali", nel senso che non sono nati per clonare qualcosa. [veramente, il Rhodes sì, come l'Hammond, ma ormai da questo punto di vista non si possono più considerare "cloni", a mio modesto avviso] Suonano come sono e per quello che sono. Le tastiere, tolti i sintetizzatori, non sono strumenti originali. Pertanto perdono l'eleganza dello strumento che clonano. Ed è il motivo per cui le tastiere più belle sono, secondo me, proprio i synth, perchè generalmente la loro forma rispecchia la funzione. Le altre tastiere, tuttofare, arranger, workstation, piani digitali, le trovo meno eleganti, tranne qualche raro esempio.
Concordo, infatti il fascino di una chitarra elettrica è equiparabile solo ad un elettromeccanico... anche esteticamente, Rhodes , wurlitzer, CP80 , hammond, VOX, moog ecc. sono gli unici che possono stare sul palco accanto a una Fender senza “sfigurare”... però tra gli strumenti di oggi ce ne sono alcuni che si presentano bene , penso ad esempio al crumar seven o al nuovo Arp Odyssey...
  • giosanta
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11-09-19 22.33

vin_roma ha scritto:
...un clone Hammond senza legni e con i drawbars luminosi, senza il nero dei metalli e i tastini da premere in "quella determinata posizione" mi fanno perdere il gusto della radice di quel suono e in generale...

Mi associo integralmente.
  • filigroove
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11-09-19 22.53

L'estetica è abbastanza importante, credo che anche quelli che non lo pensano abbiano a che fare con il loro inconscio e quindi fondamentalmente è importante anche per loro.
Però il concetto di bellezza in uno strumento è quantomeno controverso, al di là di colori sobri e di proporzioni gradevoli ognuno avrà la sua percezione. Credo che la linea estetica dipenda anche dal tipo di musica che si fa e/o a chi ci si ispira, ad esempio un clone hammond rosso e con le lucine magari non va bene per un trio soul jazz anni 60, ma se hai un gruppo p-funk forse è pure meglio del color noce.
  • giosanta
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11-09-19 23.17

Allora ti rimando al B3 leopardato di Brian Auger emo

11-09-19 23.58

Se sei abituato a suonare un coda una tastiera come la compact di studiologic ma anche alcune Nord ti fanno sentire nudo.
Odio la profondità dei pianoforti yamaha serie P .... non trovi mai l'altezza giusta su un reggitastiera.
Le 88 tasti dovrebbero avere tutte le rotelle in alto , non a fianco, ti costringono a metterti di "sbieco" nei palchi piccoli .... e di profilo vengo male emo
  • orange1978
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12-09-19 01.49

...anche l'estetica ha la sua parte, sopratutto l'estetica funzionale, robusta, che ti fa sentire lo strumento sotto le dita, e l'eleganza che ti ispira, l'estetica non è tutto e non deve essere tutto, fondamentale è la sostanza ovviamente, ma quando hai un rapporto con un oggetto, quando ci devi passare ore e ore del tuo tempo, essa diventa importante, eccome se lo diventa.

suonare su un hammond b3 in legno, lucidato, per esempio, oppure un pianoforte a coda elegante, raffinato, ti sintonizza la mente su altre frequenze non cè nulla da fare.

io per esempio credo che oggi siamo alla fiera del cattivo gusto, ma in tutto non solo sulle tastiere, donne vestite da zoccole mezze nude a ogni angolo con vestiti volgari e inadeguati, uomini tatuati ovunque pieni di piercing, anche a me piacciono gli orecchini e gli anelli ma senza esagerare, certe persone sembrano dei puntaspilli con disegni...e questo cattivo gusto che ci ha propinato negli anni la tv, ha oramai invaso ogni campo, oggetti, elettrodomestici, vestiti, programmi, strumenti musicali....la volgarità insomma.

l'eleganza per esempio che avevano nelle forme strumenti come kurzweil k2500, trinity, z1, gli strumenti attuali se la sognano quasi sempre, sono troppo tamarri, intanto dovrebbero vietare ad esempio quelle luci blu elettriche di cattivissimo gusto, ma in generale tutte quelle schifezze tipo le luci colorate intorno agli encoders e pulsanti, sanno di cina popolare allo stato puro (vedi per esempio waldorf quantum e fantom).

...fatevi un giro e guardate i softwares musicali su atari, pc e mac degli anni 80/90 come notator logic, studio vision pro, sadie, digital performer 2.0....erano dei capolavori di eleganza minimale e funzionale, oggi ogni volta che apro una daw moderna (tutti i giorni mi tocca x lavoro) mi viene da vomitare.
lo stesso cubase che uso ogni santo giorno per ore, carino ma la versione 4/5 era un capolavoro di colore, giocattolosità, caramellosità, di eleganza estetica, oggi è dark, ti fa venir la depressione solo a guardarlo (per non parlare del nuovo digital performer 10).

PS ricordo un programma nel quale si parlava della Olivetti programma 101 ossia il primo personal computer al mondo anni 60, il designer diceva che un personal computer è un qualcosa con il quale tu hai un rapporto, è un tuo oggetto, una tua estensione, con un armadio non abbiamo alcun rapporto e infatti i migliori armadi sono quelli nascosti nei muri che non si vedono, ma una cosa che deve stare sulla tua scrivania, occupare spazio fisico e diventare parte della tua vita professionale (e non...) necessita di un design curato, bello e funzionale, il rapporto che si ha con uno strumento musicale non è tanto diverso da quello che si avrebbe con un computer, anzi è pure piu profondo, esso rappresenta una vera estensione del tuo pensiero musicale.