15-09-19 18.54
Ciao a tutti, come ho scritto da qualche parte sono stato coinvolto in un progetto di rock mainstream italiano (pezzi propri e qualche cover), e la cosa mi ha parecchio scombussolato.
Il progetto, pur essendo musicalmente anni luce lontano dai miei gusti, mi ha stuzzicato e non poco per diversi motivi:
- chi mi ha tirato dentro è un mio caro amico, con cui ho suonato per anni solo jazz, blues, soul e r&b, bassista
- sono bravi tecnicamente
- sono seri
- hanno tante date (concretizzare è la cosa più stimolante)
- hanno un fonico come quinto elemento (ex tecnico audio Rai in pensione)
- vogliono cambiare il sound della loro band
Quest'ultimo punto è quello che più mi ha stimolato.
La formazione nasce voce, chitarra, basso e batteria, si sente che manca qualcosa, ma non hanno voluto prendere in considerazione un secondo chitarrista per evitare il ripetersi di seccature avute in passato, vogliono le tastiere. Anzi, vogliono i sintetizzatori per dare una sfumatura decisamente synth pop in alcuni pezzi, ma anche poter giocare con un sound un pochino più rockeggiante in altri.
Ecco, io ho un setup ispirato a un sound più antico: gli elettromeccanici, la string machine, il synth monofonico.
Per cui mi sono messo a ragionare su cosa cambiare.
Nord Electro non si tocca. L'Hammond e il Wurlitzer sono fondamentali nei pezzi più rock, più ci sono alcuni bonus sonori ben spendibili.
Ovviamente terrei tutto quel che ho, ma altrettanto ovviamente non posso permettermelo, quindi:
- lo Streichfett che tanto mi aveva entusiasmato è stato rispedito in zona Cesarini a Jeff Bezos (=GAS totale)
- il Minilogue è stato venduto bene (ci ho guadagnato pure un altro Monologue che sono indeciso se tenere o meno), un pochino mi spiace ma la polifonia è un limite per questo progetto, il filtro ha uno knob un po' troppo reattivo per i controlli realtime, e ha alcuni limiti strutturali per la ricreazione di patches che dovrebbero rifarsi agli anni 80, fra cui un solo lfo, 2 soli inviluppi, e l'impossibilità di utilizzare la PWM su un solo oscillatore
- il Reface mi dà sempre grosse soddisfazioni, ma è ancora più limitato
A questo punto ci sono 2 possibilità, tenendo conto che mi sono imposto un budget molto ristretto (investo quel che ricavo):
- analogico vero
- virtual analog
Questo dopo aver escluso le soluzioni crossover, che sulla carta potevano essere vincenti: il JD Xa è fuori budget, il JD Xi che tanto mi stuzzicava da mesi l'ho provato e mi ha deluso tantissimo, più la parte digitale che il monofonico minimale a dire il vero... Suona "poco", le patches storiche di Roland tipo Jp e Juno Strings non sono avvolgenti e spesse come lo erano sulla VR09, pur essendo strumenti coevi di fascia economica la VR suona molto ma molto meglio.
Analogico vero: c'è poco e niente con più di 4 voci, il Deepmind usato si trova in vendita a quotazioni insensate, e non sono così convinto di Behringer, che sulla carta ha prodotti molto sfiziosi, il Prologue 8, oltre a essere fuori budget, ha molte cose in comune, fra cui i vari knob, con il Minilogue che non mi hanno entusiasmato...
Avevo quindi ragionato con Mima sul ricercare un vecchio polifonico Roland economico, ad esempio l'Alpha Juno 2, i prezzi sono popolari, è un synth molto leggero, però sono sempre macchine con 30 anni abbondanti con tutto quello che ne consegue.
Per quanto riguarda il virtual analog avevo preso in considerazione inizialmente il JP80x0, ma non se ne trovano molti, in alternativa il nipotino economico SH 201, che avevo avuto quando era uscito ma che non avevo capito (mio limite, nel 2007 andavo solo di piani elettrici e clone Hammond, il synth era stato uno sfizio che non avevo saputo comprendere).
CONTINUA