Essere un artista o un personaggio?

  • Raptus
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05-02-20 20.08

Ciao,
una semplice riflessione dopo anni di musica sia da ascoltatore che da, amatoriale, musicista....ma quanto è importante secondo voi essere un "personaggio" per poter essere considerato un artista? Per personaggio intendo una macchietta, una figura con caratteristiche esagerate, compreso il carattere.
Viene lecito chiederselo vedendo chi si fa ascoltare, sia in Italia ma anche all'estero, in questi ultimi anni.
Tralasciamo la moda trapper che per definizione impone "quel" tipo di comportamenti.... crescendo mi sono reso conto che io, ad esempio, non credo sarei mai riuscito ad intraprendere questa carriera, avessi scelto di farne una professione reale tale da guadagnarci per vivere.
Se esiste un fattore comune che in qualche modo mette insieme tutti gli artisti da almeno vent'anni a sta parte è proprio questo, essere prima di tutto dei personaggi da salotto, da "non importa di cosa si parli ma che se ne parli", insomma delle maschere puramente da commedia spiccia, quando io ho sempre creduto che essere un artista significasse prima di tutto vivere lasciandosi alle spalle ogni freno alle libertà di espressione (sì, che non vuol dire essere degli stereotipi, anzi).
Ah, aggiungo, non ho ancora visto Sanremo e non ce n'è stato bisogno, mi è bastata una quindicina di minuti su Facebook e mi son risparmiato 4 ore di diretta... capite cosa voglio dire?
  • Fabri72
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05-02-20 20.18

@ Raptus
Ciao,
una semplice riflessione dopo anni di musica sia da ascoltatore che da, amatoriale, musicista....ma quanto è importante secondo voi essere un "personaggio" per poter essere considerato un artista? Per personaggio intendo una macchietta, una figura con caratteristiche esagerate, compreso il carattere.
Viene lecito chiederselo vedendo chi si fa ascoltare, sia in Italia ma anche all'estero, in questi ultimi anni.
Tralasciamo la moda trapper che per definizione impone "quel" tipo di comportamenti.... crescendo mi sono reso conto che io, ad esempio, non credo sarei mai riuscito ad intraprendere questa carriera, avessi scelto di farne una professione reale tale da guadagnarci per vivere.
Se esiste un fattore comune che in qualche modo mette insieme tutti gli artisti da almeno vent'anni a sta parte è proprio questo, essere prima di tutto dei personaggi da salotto, da "non importa di cosa si parli ma che se ne parli", insomma delle maschere puramente da commedia spiccia, quando io ho sempre creduto che essere un artista significasse prima di tutto vivere lasciandosi alle spalle ogni freno alle libertà di espressione (sì, che non vuol dire essere degli stereotipi, anzi).
Ah, aggiungo, non ho ancora visto Sanremo e non ce n'è stato bisogno, mi è bastata una quindicina di minuti su Facebook e mi son risparmiato 4 ore di diretta... capite cosa voglio dire?
Rita Pavone per me ha entrambe le caratteristiche.
Tralasciamo lifting et similia e alcune imperfezioni nell'esecuzione, però secondo me la grinta ha avuto la meglio sulla non perfezione.
E ora scannatemi! emo
  • markelly2
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05-02-20 21.41

@ Raptus
Ciao,
una semplice riflessione dopo anni di musica sia da ascoltatore che da, amatoriale, musicista....ma quanto è importante secondo voi essere un "personaggio" per poter essere considerato un artista? Per personaggio intendo una macchietta, una figura con caratteristiche esagerate, compreso il carattere.
Viene lecito chiederselo vedendo chi si fa ascoltare, sia in Italia ma anche all'estero, in questi ultimi anni.
Tralasciamo la moda trapper che per definizione impone "quel" tipo di comportamenti.... crescendo mi sono reso conto che io, ad esempio, non credo sarei mai riuscito ad intraprendere questa carriera, avessi scelto di farne una professione reale tale da guadagnarci per vivere.
Se esiste un fattore comune che in qualche modo mette insieme tutti gli artisti da almeno vent'anni a sta parte è proprio questo, essere prima di tutto dei personaggi da salotto, da "non importa di cosa si parli ma che se ne parli", insomma delle maschere puramente da commedia spiccia, quando io ho sempre creduto che essere un artista significasse prima di tutto vivere lasciandosi alle spalle ogni freno alle libertà di espressione (sì, che non vuol dire essere degli stereotipi, anzi).
Ah, aggiungo, non ho ancora visto Sanremo e non ce n'è stato bisogno, mi è bastata una quindicina di minuti su Facebook e mi son risparmiato 4 ore di diretta... capite cosa voglio dire?
Ammetto che ci vuole intraprendenza per salire su un palco, ma PER ME, tutto il contorno alla musica è spesso solo una stampella per reggere un'opera che zoppica. Quindi viva l'arte nuda e cruda, eppoi la musica che conta davvero si ascolta con le orecchie, a che servono gli occhi?
  • Raptus
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05-02-20 22.34

@ markelly2
Ammetto che ci vuole intraprendenza per salire su un palco, ma PER ME, tutto il contorno alla musica è spesso solo una stampella per reggere un'opera che zoppica. Quindi viva l'arte nuda e cruda, eppoi la musica che conta davvero si ascolta con le orecchie, a che servono gli occhi?
Un conto è l'intraprendenza ma tra un John Lennon e una Billie Eilish (giusto per non usare degli esempi italiani) io ci vedo un abisso.
A salire su un palco se si fanno tanti live non dico siano capaci tutti ma come a tutte le cose ci si può abituare, siamo esseri umani, il live da quella botta di adrenalina che è difficile non sentirsi coinvolti... anche il più timido e impacciato di solito in live riesce a dare il massimo... io parlo proprio della necessità di essere personaggi per essere riconosciuti come artisti.
Come se non contasse quello che si esprime, che si è in grado di fare ma semplicemente il fatto di apparire.
Un po' come quando dicono che per fare quel lavoro occorre carattere ma cosa significa avere carattere? Essere una testa di ... evidentemente ti facilita la vita in campo artistico e non solo.
  • renatus
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05-02-20 22.40

raptus ha scritto:
ma quanto è importante secondo voi essere un "personaggio" per poter essere considerato un artista?


Un artista, se vuole avere seguito, deve farsi percepire dal pubblico, media, etc. Deve avere un'identità che lo caratterizza.
Quando riesce a comunicare con chiarezza il carattere di sé, allora viene inteso come artista.
Se riesce a "parlare" solo con la sua arte, senza far ricorso ad altro, allora è un grande artista.

Io almeno intendo così il significato di "essere un personaggio". Non è un'accezione negativa per definizione.

Il problema è che se nessuno ti percepisce con chiarezza, è difficile poi far risconoscere la tua musica.
  • michelet
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06-02-20 07.48

Il discorso è vastissimo e si presta a moltissime considerazioni. Bisogna intanto capire che cosa tu intendi per “artista” e/o “personaggio”, perché tutto dipende dal contesto.
Non è detto che un artista sia anche un personaggio o, come si potrebbe riassumere, un “animale da palco” come non è detto che uno che si crede “animale da palco” sia anche un (vero) artista. Potrebbe essere solamente una persona eccentrica, ma non avere tutte quelle caratteristiche che lo possano far definire un artista.
Insomma, non esistono solo i bianchi ed i neri, ma tutta un variegato susseguimento di grigi e colori.
Per fare un esempio, a me consono, Ennio Morricone è un artista monumentale, ma non lo definirei un “personaggio” nel senso che è una persona molto schiva, tanto da risultare perfino antipatica.
Stefano Belisario, al secolo Elio di Elio e le Storie Tese, è un artista, meno monumentale di Morricone, ma è “anche” un personaggio, è simpaticissimo, geniale ed è diventato quello che è per via della sua esposizione mediatica. Se non avesse avuto talento, difficilmente avrebbe raggiunto tutta quella notorietà.
Uno come Adriano Celentano è un personaggio, certamente conosciutissimo, però preferirei definirlo un pirla...
  • Raptus
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06-02-20 11.25

@ michelet
Il discorso è vastissimo e si presta a moltissime considerazioni. Bisogna intanto capire che cosa tu intendi per “artista” e/o “personaggio”, perché tutto dipende dal contesto.
Non è detto che un artista sia anche un personaggio o, come si potrebbe riassumere, un “animale da palco” come non è detto che uno che si crede “animale da palco” sia anche un (vero) artista. Potrebbe essere solamente una persona eccentrica, ma non avere tutte quelle caratteristiche che lo possano far definire un artista.
Insomma, non esistono solo i bianchi ed i neri, ma tutta un variegato susseguimento di grigi e colori.
Per fare un esempio, a me consono, Ennio Morricone è un artista monumentale, ma non lo definirei un “personaggio” nel senso che è una persona molto schiva, tanto da risultare perfino antipatica.
Stefano Belisario, al secolo Elio di Elio e le Storie Tese, è un artista, meno monumentale di Morricone, ma è “anche” un personaggio, è simpaticissimo, geniale ed è diventato quello che è per via della sua esposizione mediatica. Se non avesse avuto talento, difficilmente avrebbe raggiunto tutta quella notorietà.
Uno come Adriano Celentano è un personaggio, certamente conosciutissimo, però preferirei definirlo un pirla...
Gli esempi che hai citato sono tutti bene o male artisti, secondo me.
Io intendo la tendenza degli ultimi anni a voler esaltare qualità negli individui che si esibiscono che tutto hanno meno che musicali o almeno innovative musicalmente.
Tendenzialmente questa cosa credo sia esplosa anche a causa dei social (e forse arriva da una male interpretazione della moda glam degli anni 80)...ma è una cosa che vedo come caratteristica comune in tutte le recenti generazioni di artisti, aggressività, estetica, esaltazione di qualsiasi caratteristica esteriore, quasi un modo per incentivare e spingere l'artista a dover essere per forza...stronzo. Io non capisco questa moda, veramente...
  • michelet
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07-02-20 08.48

@ Raptus
Gli esempi che hai citato sono tutti bene o male artisti, secondo me.
Io intendo la tendenza degli ultimi anni a voler esaltare qualità negli individui che si esibiscono che tutto hanno meno che musicali o almeno innovative musicalmente.
Tendenzialmente questa cosa credo sia esplosa anche a causa dei social (e forse arriva da una male interpretazione della moda glam degli anni 80)...ma è una cosa che vedo come caratteristica comune in tutte le recenti generazioni di artisti, aggressività, estetica, esaltazione di qualsiasi caratteristica esteriore, quasi un modo per incentivare e spingere l'artista a dover essere per forza...stronzo. Io non capisco questa moda, veramente...
Il tempo avrà ragione su tutto e tutti. I “fenomeni” attuali spariranno dalla memoria collettiva con la stessa velocità con la quale sono arrivati. Preoccupante, per non dire angosciante, è il livello di omogeneizzazione dei fenomeni musicali giovanili, dove la creatività ha fatto posto al nulla più assoluto, oltre a questa nuova “modalità” di cantare parlando o parlare cantando. Antesignano di questa fu il povero Giorgio Faletti, ma almeno la sua “Signor Tenente” aveva un testo solido e circostanziato. Vogliamo parlare di quelli di Sfera Ebbasta? emo
  • EADgbe
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07-02-20 10.11

A mio parere, più che dai social il problema nasce da Youtube: con miliardi di canzoni da clickare l'urgenza è quella di spiccare dalla massa, più che provare a dire qualcosa in musica.
I social sono un'aggravante: l'esibizione canora di Elettra Lamborghini e miss Keta sarebbe stata imbarazzante anche in un karaoke di Rozzano, ma chi le gestisce se ne frega, perchè sa che tra un mese l'unica traccia in rete saranno le fotine delle 2 che "quasi si baciano".

michelet ha scritto:
Stefano Belisario

Belisari. emo
  • mike71
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07-02-20 10.18

raptus ha scritto:
Tendenzialmente questa cosa credo sia esplosa anche a causa dei social (e forse arriva da una male interpretazione della moda glam degli anni 80)...ma è una cosa che vedo come caratteristica comune in tutte le recenti generazioni di artisti, aggressività, estetica, esaltazione di qualsiasi caratteristica esteriore, quasi un modo per incentivare e spingere l'artista a dover essere per forza...stronzo. Io non capisco questa moda, veramente..

Capisco quello che dici: di meteore che hanno fatto un disco o due e sono sparite esistevano anche in passato. Quello che succede adesso e` che almeno per la musica pop le case discografiche ed i produttori han smesso di fare il loro lavoro di ricerca nuove proposte. Han deciso di usare i talent. I talent sono degli spettacoli che han bisogno del personaggio e non importa che dietro ci sian capacita` artistiche ma solo capacita` di bucare lo schermo.

Oltretutto se si e` riservati in tv non ci vai e nemmeno tanto sui social.

  • Raptus
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07-02-20 14.40

@ mike71
raptus ha scritto:
Tendenzialmente questa cosa credo sia esplosa anche a causa dei social (e forse arriva da una male interpretazione della moda glam degli anni 80)...ma è una cosa che vedo come caratteristica comune in tutte le recenti generazioni di artisti, aggressività, estetica, esaltazione di qualsiasi caratteristica esteriore, quasi un modo per incentivare e spingere l'artista a dover essere per forza...stronzo. Io non capisco questa moda, veramente..

Capisco quello che dici: di meteore che hanno fatto un disco o due e sono sparite esistevano anche in passato. Quello che succede adesso e` che almeno per la musica pop le case discografiche ed i produttori han smesso di fare il loro lavoro di ricerca nuove proposte. Han deciso di usare i talent. I talent sono degli spettacoli che han bisogno del personaggio e non importa che dietro ci sian capacita` artistiche ma solo capacita` di bucare lo schermo.

Oltretutto se si e` riservati in tv non ci vai e nemmeno tanto sui social.

Sì ma in questo modo ci stiamo perdendo potenziali nuovi artisti che potrebbero arricchire e innovare la musica italiana.
Basti citare anche i cantautori degli anni 70, non mi sembrava fossero tutti dei personaggioni da bucare schermo, boh il primo che mi viene in mente... un Battisti ad esempio... ce lo sogneremo in futuro...
  • filigroove
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07-02-20 16.18

mmm...
Vorrei scrivere due cose. La prima è che non è vero che tutti si diventa dei leoni su un grande palco, anzi... Lì è proprio questione di carattere. Personalmente ho suonato un po' in tutti i contesti (mi manca solo lo stadio praticamente) e devo dire che, se è vero che ci si abitua e si può vincere l'emozione (cacarella), è anche vero che non a tutti piace, o non tutti sono adatti. Io onestamente non lo sono. Tanto di cappello a chi riesce.
Seconda cosa. Mi spiace dirlo, non vorrei apparire antipatico o borioso, ma nel pop la musica è l'ultimo degli elementi importanti, essere un personaggio è moooolto più importante. Il tuo personaggio è il tuo biglietto da visita per il grande pubblico che notoriamente prima vede, poi ascolta (o forse dovrei dire sente perché il termine ascoltare forse è troppo).
  • Raptus
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07-02-20 20.16

@ filigroove
mmm...
Vorrei scrivere due cose. La prima è che non è vero che tutti si diventa dei leoni su un grande palco, anzi... Lì è proprio questione di carattere. Personalmente ho suonato un po' in tutti i contesti (mi manca solo lo stadio praticamente) e devo dire che, se è vero che ci si abitua e si può vincere l'emozione (cacarella), è anche vero che non a tutti piace, o non tutti sono adatti. Io onestamente non lo sono. Tanto di cappello a chi riesce.
Seconda cosa. Mi spiace dirlo, non vorrei apparire antipatico o borioso, ma nel pop la musica è l'ultimo degli elementi importanti, essere un personaggio è moooolto più importante. Il tuo personaggio è il tuo biglietto da visita per il grande pubblico che notoriamente prima vede, poi ascolta (o forse dovrei dire sente perché il termine ascoltare forse è troppo).
Rispetto la tua opinione, anzi, sono contento che la discussione si possa arricchire.
Per "riuscire in live" intendevo che a forza di fare live e ripetere situazioni già viste, di solito, si è in grado di portare a casa la pagnotta quasi sempre, riuscire a fare la propria parte. Se si è solisti significa interpretare bene il ruolo.
Ecco, l'interpretazione è la parola chiave per me, ha più senso interpretare un personaggio o una canzone?
Riguardo alla pop, dipende da che pop intendi. Non è vero che la musica pop sia tutta semplice o di bassa qualità da non meritare ascolti attenti. Il mio era un discorso più ampio, ho usato l'esempio della trap per questo, ci sono dei generi dove l'essere un personaggio fa parte integrante del pacchetto, anzi bisogna essere "quel" tipo di persona.
Ma ci sono tanti generi, ad es. il cantautorato, dove non occorre essere per forza un supereroe dei fumetti per poter essere un artista.
Il problema è che si stanno imponendo solamente mode dove l'apparenza è quello che conta unicamente.
  • filigroove
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07-02-20 20.29

@ Raptus
Rispetto la tua opinione, anzi, sono contento che la discussione si possa arricchire.
Per "riuscire in live" intendevo che a forza di fare live e ripetere situazioni già viste, di solito, si è in grado di portare a casa la pagnotta quasi sempre, riuscire a fare la propria parte. Se si è solisti significa interpretare bene il ruolo.
Ecco, l'interpretazione è la parola chiave per me, ha più senso interpretare un personaggio o una canzone?
Riguardo alla pop, dipende da che pop intendi. Non è vero che la musica pop sia tutta semplice o di bassa qualità da non meritare ascolti attenti. Il mio era un discorso più ampio, ho usato l'esempio della trap per questo, ci sono dei generi dove l'essere un personaggio fa parte integrante del pacchetto, anzi bisogna essere "quel" tipo di persona.
Ma ci sono tanti generi, ad es. il cantautorato, dove non occorre essere per forza un supereroe dei fumetti per poter essere un artista.
Il problema è che si stanno imponendo solamente mode dove l'apparenza è quello che conta unicamente.
Capisco cosa intendi e ti assicuro che non volevo dire che tutto il pop è una merda, volevo solo intendere quello che ho scritto senza dargli alcuna valenza etica. Però faccio predsente che anche i cantautori spesso sono personaggi che giocano un ruolo, completamente diverso da uno che fa trap, ma comunque c'è questa tendenza. Sono spesso quelli che devono venderti che insistono su questo aspetto. L'immagine piaccia o meno è essenziale, tanto è vero che hanno spesso uno apposta che si occupa di queste cose. A volte è possibile che ti stia sulle palle un personaggio perché lo vedi come tale, magari conoscendolo davvero potresti cambiare idea persino sulla sua musica, perché siamo tutti influenzati da queste cose anche se magari lo neghiamo a noi stessi.
  • clouseau57
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20-02-20 11.25

Elton John , David Bowie ,Peter Gabriel,Alice Cooper , Kiss, Marilyn Manson, Ozzy Osbourne, Peter Gabriel , Renato Zero...devo continuare ?.......Ah si'
Achille Lauro emo
  • anonimo

20-02-20 13.09

Wagner e Listz erano in effetti, per i loro tempi, dei personaggioni.

Ne hanno fatte di cotte e di crude, scandali a non finire.

Ogni epoca ha avuto i suoi "personaggi".
  • giosanta
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20-02-20 13.17

michelet ha scritto:
Il tempo avrà ragione su tutto e tutti. I “fenomeni” attuali spariranno dalla memoria collettiva con la stessa velocità con la quale sono arrivati...

Concordo.
Il vaglio è la Storia.
Purtroppo questo non ci sottrae dal dovere sopportare, nel presente, certi spettacoli abominevoli.
  • michelet
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20-02-20 14.28

@ anonimo
Wagner e Listz erano in effetti, per i loro tempi, dei personaggioni.

Ne hanno fatte di cotte e di crude, scandali a non finire.

Ogni epoca ha avuto i suoi "personaggi".
Di loro ci ricordiamo ancora... Per inciso, anche il buon Johann Sebastian Bach, come si dice dalle mie parti, non era certo farina per far ostie...

Dei "personaggi" di oggi, che ambiscono solo ad avere migliaia di visualizzazioni su YT o like su FB, vedremo...
  • giosanta
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20-02-20 14.42

filigroove ha scritto:
non vorrei apparire antipatico o borioso, ma nel pop la musica è l'ultimo degli elementi importanti, essere un personaggio è moooolto più importante

No, sei realista.
  • Raptus
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20-02-20 17.17

@ clouseau57
Elton John , David Bowie ,Peter Gabriel,Alice Cooper , Kiss, Marilyn Manson, Ozzy Osbourne, Peter Gabriel , Renato Zero...devo continuare ?.......Ah si'
Achille Lauro emo
Non ho mai detto che se sei un artista non devi essere un personaggio. Anzi, in passato eri "anche" un personaggio.
Quello che succede ora è l'inverso, prima si è personaggi e poi (forse, si spera) artisti.