19-02-20 11.58
@ Antony
Per quello che mi riguarda attualmente ho in vendita:
- Roland Jupiter 50 + Custodia Rigida su misura, manuale in italiano, ottime condizioni, spedizione a mio carico , €. 850
- Yamaha P515 sigillato, custodia morbida (nuova), spedizione a mio carico, €. 1290 euro
- Yamaha PSR SX700 sigillata + Custodia professionale, 23 expansion pack Yamaha e non solo, 850 premium styles, pedale sustain Proel GF29, spedizione a mio carico, €. 1040 euro
- Korg Pa1000, garanzia fino a Giugno 2021, custodia professionale, 37 librerie PCM della Dynamix Audio, Ketron, Yamaha, GQ, Pedale Sustain tipo pianoforte, Micro SD da 32 giga, spedizione a mio carico. 1390 euro
- Korg DS8 con cavo di alimentazione originale , buone condizioni, perfettamente funzionante a 150 euro
- Roland Fa08, garanzia scaduta a Novembre 2019, Custodia Stagg K-10-150, Pedale sustain Roland Dp8, imballo e accessori originali perfettamente integri, spedizione a mio carico, 990 euro.
Dei prezzi inseriti sui vari mercatini NON ME NE PUO' FREGA' DE MENO. So benissimo quello che propongo e chi mi conosce sa sempre quello che si aspetta dal sottoscritto. Per cui non accetto nessuna mediazione nè offerte al ribasso di alcun tipo e mi riservo sempre la facoltà non solo di mandare a fare in culo l'interlocutore che non si attiene alle MIE disposizioni ma di trattarlo nel modo che riterrò più opportuno.
Ci risiamo.
Periodicamente nasce il discorso su prezzo giusto/sbagliato. NON ESISTE ALCUNA REGOLA SE NON QUELLA DEL MERCATO.
Il valore di mercato di un oggetto (che tra l'altro non soddisfa bisogni primari) è quello che determina l'incontro tra Offerta e Domanda, ovvero il prezzo al quale il venditore è disposto a privarsene e il compratore disposto a sborsare per averlo. Il che, per definizione, è soggettivo (quanto sono disposto a...), come suggerito da qualcuno sopra. PUNTO.
Se voglio vendere il mio Bontempi del '78 a 1.000 Euro e nessuno lo compra (anzi chiamano la neuro) probabilmente quello non è il suo valore di mercato (pur se io a meno di quella cifra non me ne privo per il grande valore affettivo che do allo strumento). MA se, puta caso, dovessi trovare un collezionista disposto a darmi quella cifra pur di averlo, scoprirò che QUELLO è il valore di mercato.
Quello che può servire nello stabilire un valore orientativo (mero punto di riferimento) di un oggetto è la statistica, ovvero il PREZZO REALE DI CONCLUSIONE (non i valori negli annunci) di compra-vendita del medesimo oggetto (o simile), in tempi recenti. Se non dovesse esserci uno "storico" recente significativo di transazioni la determinazione del valore ORIENTATIVO è ovviamente più complicata.
Quand'anche comunque si riesca a pervenire ad un valore orientativo, altri fattori possono far lievitare o abbassare il prezzo di chiusura della transazione, es. uno strumento serve immediatamente e solo l'unico ad averlo sul mercato dell'usato in quel preciso momento (si chiama "monopolio" :-)) ecco che, pur in presenza di valori di riferimento di transazioni "passate", magicamente magari vendo il mio strumento al 40% in più (ovviamente può accadere anche il contrario).
LEGGE DOMANDA/OFFERTA (a,b,c, di economia).
Tutto il resto è noia, noia, noia, come cantava qualcuno.