Come e cosa scegliere per imparare

  • Jacopo87
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11-06-20 10.47

Buongiorno a tutti,

finalmente il 3 giungo sono potuto andare a ritirare il Kawai ES100 e ho cominciato così ad esercitarmi su quello da una settimana.
A parte la differenza abissale con la tastiera non pesata che avevo usato per un mese e mezzo prima e l'uso del pedale, sono molto soddisfatto della scelta per uno che come me è agli inizi e deve imparare.
Data la riapertura delle attività, sono in procinto di scegliere a chi affidarmi per intraprendere un percorso di apprendimento dello strumento.
Sono cosciente del fatto che non si può sapere prima se un insegnante va bene o meno, e che quindi non ci sia una risposta univoca, ma quello che vorrei chiedervi è, memore delle vostre esperienze, quale tipo di insegnante alla fine avete preferito e che vi ha fatto fare i più grandi miglioramenti?
Seconda questione: vicino casa ci sono un paio di scuole di musica con corso di pianoforte al suo interno e svariati insegnanti privati, ma abitando vicino al lago Maggiore e lavorando però a Novara, posso spaziare e vedere anche insegnanti e scuole di Novara.
Nelle scuole di musica i corsi hanno quasi sempre due opzioni, o insegnamento fatto con un altro alunno o in singolo e sia scuola che insegnanti privati optano per una lezione a settimana (nelle scuole di musica 1 ora a lezione).
Premesso ciò, è maggiormente consigliabile fare lezioni in solo o in coppia? di base avete esperienze migliori con insegnanti privati o con scuole di musica? e infine, quali caratteristiche ritenete fondamentali nelle lezioni, così che io possa capire se la direzione che mi si sta dando sia efficiente o meno? grazie per chi mi aiuterà in questa scelta :)
  • paolo_b3
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11-06-20 13.53

@ Jacopo87
Buongiorno a tutti,

finalmente il 3 giungo sono potuto andare a ritirare il Kawai ES100 e ho cominciato così ad esercitarmi su quello da una settimana.
A parte la differenza abissale con la tastiera non pesata che avevo usato per un mese e mezzo prima e l'uso del pedale, sono molto soddisfatto della scelta per uno che come me è agli inizi e deve imparare.
Data la riapertura delle attività, sono in procinto di scegliere a chi affidarmi per intraprendere un percorso di apprendimento dello strumento.
Sono cosciente del fatto che non si può sapere prima se un insegnante va bene o meno, e che quindi non ci sia una risposta univoca, ma quello che vorrei chiedervi è, memore delle vostre esperienze, quale tipo di insegnante alla fine avete preferito e che vi ha fatto fare i più grandi miglioramenti?
Seconda questione: vicino casa ci sono un paio di scuole di musica con corso di pianoforte al suo interno e svariati insegnanti privati, ma abitando vicino al lago Maggiore e lavorando però a Novara, posso spaziare e vedere anche insegnanti e scuole di Novara.
Nelle scuole di musica i corsi hanno quasi sempre due opzioni, o insegnamento fatto con un altro alunno o in singolo e sia scuola che insegnanti privati optano per una lezione a settimana (nelle scuole di musica 1 ora a lezione).
Premesso ciò, è maggiormente consigliabile fare lezioni in solo o in coppia? di base avete esperienze migliori con insegnanti privati o con scuole di musica? e infine, quali caratteristiche ritenete fondamentali nelle lezioni, così che io possa capire se la direzione che mi si sta dando sia efficiente o meno? grazie per chi mi aiuterà in questa scelta :)
Ciao! Sono contento che ti trovi bene con il pianoforte digitale.

Prima di spendere e soprattutto di imbarcarti in trasferte onerose di tempo e denaro, secondo me potresti guardare a qualche "tutorial" o corso online su YT. Ci sono diversi forumers che hanno esperienza e ti possono indirizzare in tal senso. emo
  • anonimo

11-06-20 14.30

@ Jacopo87
Buongiorno a tutti,

finalmente il 3 giungo sono potuto andare a ritirare il Kawai ES100 e ho cominciato così ad esercitarmi su quello da una settimana.
A parte la differenza abissale con la tastiera non pesata che avevo usato per un mese e mezzo prima e l'uso del pedale, sono molto soddisfatto della scelta per uno che come me è agli inizi e deve imparare.
Data la riapertura delle attività, sono in procinto di scegliere a chi affidarmi per intraprendere un percorso di apprendimento dello strumento.
Sono cosciente del fatto che non si può sapere prima se un insegnante va bene o meno, e che quindi non ci sia una risposta univoca, ma quello che vorrei chiedervi è, memore delle vostre esperienze, quale tipo di insegnante alla fine avete preferito e che vi ha fatto fare i più grandi miglioramenti?
Seconda questione: vicino casa ci sono un paio di scuole di musica con corso di pianoforte al suo interno e svariati insegnanti privati, ma abitando vicino al lago Maggiore e lavorando però a Novara, posso spaziare e vedere anche insegnanti e scuole di Novara.
Nelle scuole di musica i corsi hanno quasi sempre due opzioni, o insegnamento fatto con un altro alunno o in singolo e sia scuola che insegnanti privati optano per una lezione a settimana (nelle scuole di musica 1 ora a lezione).
Premesso ciò, è maggiormente consigliabile fare lezioni in solo o in coppia? di base avete esperienze migliori con insegnanti privati o con scuole di musica? e infine, quali caratteristiche ritenete fondamentali nelle lezioni, così che io possa capire se la direzione che mi si sta dando sia efficiente o meno? grazie per chi mi aiuterà in questa scelta :)
All'inizio va bene tutto, anzi sceglierei la soluzione più comoda tra scuola o privato, magari sei fortunato....
Io ho frequentato la scuola di musica del mio paese e mi sono trovato bene, facevo lezione individuale per lo strumento e collettivo per teoria e solfeggio in giornate separate( 45m+45m).
Ho avuto un maestro anziano eclettico a cui piaceva e suonava un po' tutto.
All'inizio è stata dura, esercizi, scale, canzoncine ine ine, magari oggi hanno un approccio più moderno con subito la musica che preferisci.
Quindi il mio consiglio è di partire con le idee chiare, cioè cosa vorrei? Cosa mi piacerebbe suonare?
Tutorial e corsi online? Non saprei, personalmente preferirei avere l'impegno della lezione fisica, organizzarsi, prepararsi, andare e venire, più stimolante che uno schermo, però non so, in fondo anche dietro uno schermo ci sono persone che lavorano, poi oggi....
  • paolo_b3
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11-06-20 14.35

Macios ha scritto:
Ps: la maestra crea turbamento, almeno a me è successo, meglio un maschietto


Sicuro? Dai ti concediamo di ritrattare. emoemoemo
  • anonimo

11-06-20 14.41

@ paolo_b3
Macios ha scritto:
Ps: la maestra crea turbamento, almeno a me è successo, meglio un maschietto


Sicuro? Dai ti concediamo di ritrattare. emoemoemo
Allora ritratto, w la maestra
  • paolo_b3
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11-06-20 14.42

@ anonimo
Allora ritratto, w la maestra
emoemoemo
  • anonimo

11-06-20 14.42

@ paolo_b3
emoemoemo
Grazie Paolo
  • 1paolo
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11-06-20 14.46

Inizia come ho fatto io col Beyer poi se ti piace prosegui con un maestro
  • anonimo

11-06-20 15.11

Il mio consiglio è:

1) se vuoi competere nelle gare internazionali di powerlifting, ti serve una squadra formata da allenatore, medico, massaggiatore, psicologo, dietologo, e tutti del miglior calibro possibile.

Dovrai dedicare sei-otto ore al giorno ad attività allenanti, seguendo i principi scientifici più moderni, e dovrai dormire e mangiare in maniera scientificamente calibrata

2) se vuoi fare qualche garetta locale, ti bastano due/quattro ore ed un allenatore multiruolo.

Devi comunque seguire dei metodi di allenamento che funzionino, e mangiare e dormire parecchio

3) se vuoi solo irrobustirti, vai in palestra e solleva qualcosa, meglio se facendoti una scheda sensata

4) se vuoi fare amicizia con qualche squinzietta da palestra, comprati dell'abbigliamento da figo

Però se uno non ha chiaro il suo obiettivo, come facciamo a dare dei consigli?
  • Jacopo87
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11-06-20 15.17

@ anonimo
Il mio consiglio è:

1) se vuoi competere nelle gare internazionali di powerlifting, ti serve una squadra formata da allenatore, medico, massaggiatore, psicologo, dietologo, e tutti del miglior calibro possibile.

Dovrai dedicare sei-otto ore al giorno ad attività allenanti, seguendo i principi scientifici più moderni, e dovrai dormire e mangiare in maniera scientificamente calibrata

2) se vuoi fare qualche garetta locale, ti bastano due/quattro ore ed un allenatore multiruolo.

Devi comunque seguire dei metodi di allenamento che funzionino, e mangiare e dormire parecchio

3) se vuoi solo irrobustirti, vai in palestra e solleva qualcosa, meglio se facendoti una scheda sensata

4) se vuoi fare amicizia con qualche squinzietta da palestra, comprati dell'abbigliamento da figo

Però se uno non ha chiaro il suo obiettivo, come facciamo a dare dei consigli?
Il mio obiettivo è arrivare un giorno a poter comporre qualcosa di mio.
Allo stadio attuale qualcosa di musica leggera, ma non posso dirti con certezza che lavorandoci su poi non mi interessi anche alla classica o altro.
Sicuro non sono interessato a fare gare di pianoforte.
Un'altra cosa che posso dire è che ho mediamente 2 ore al giorno che posso dedicare allo strumento, con bonus di qualche ora in più il sabato.
  • anonimo

11-06-20 15.20

@ Jacopo87
Il mio obiettivo è arrivare un giorno a poter comporre qualcosa di mio.
Allo stadio attuale qualcosa di musica leggera, ma non posso dirti con certezza che lavorandoci su poi non mi interessi anche alla classica o altro.
Sicuro non sono interessato a fare gare di pianoforte.
Un'altra cosa che posso dire è che ho mediamente 2 ore al giorno che posso dedicare allo strumento, con bonus di qualche ora in più il sabato.
Se vuoi comporre diventa importante lo studio della teoria, dell'armonia e del contrappunto.

Per la parte tecnico pianistica fatti impostare bene anche se non vuoi diventare un concertista, personalmente amo parecchio il metodo Arrau, il metodo Taubman, la scuola russa ed il Chang.

Due ore bastano ed avanzano per diventare un buon pianista amatoriale.
  • Jacopo87
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11-06-20 15.35

@ anonimo
Se vuoi comporre diventa importante lo studio della teoria, dell'armonia e del contrappunto.

Per la parte tecnico pianistica fatti impostare bene anche se non vuoi diventare un concertista, personalmente amo parecchio il metodo Arrau, il metodo Taubman, la scuola russa ed il Chang.

Due ore bastano ed avanzano per diventare un buon pianista amatoriale.
Considera che dal 12 aprile ad oggi ho suonato mediamente 1 ora e mezza 2 ogni giorno.
Suddividevo una prima parte di scale ed esercizi per sbloccare i movimenti delle mani, sia a mani separate che insieme, mentre nella seconda parte mi dedicavo allo studio di un brano, che, sarà banale la scelta, ma è stato imparare la classica "River flows in you" di Yiruma, dato che mi è sembrato un brano abbastanza alla portata, se non per qualche passaggio che richiede le mani molto aperte. Ora lo sto perfezionando, ma era per darmi degli obiettivi anche sullo studio di brani. Poi con il piano appena preso mi sono stati dati un paio di manuali per principianti che sto svolgendo, che mi stanno dando il primo approccio alla lettura dello spartito e alle pause e durata delle note. Piano piano insomma :)
  • 1paolo
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11-06-20 15.35

@ 1paolo
Inizia come ho fatto io col Beyer poi se ti piace prosegui con un maestro
..si è vero; sono passati quasi 50 anni ...e forse le cose sono diverse oggi. Scherzi a parte, l'importante è divertirsi mentre si studia e non annoiarsi (come succedeva a me..)emoemo
  • anonimo

11-06-20 15.42

@ Jacopo87
Considera che dal 12 aprile ad oggi ho suonato mediamente 1 ora e mezza 2 ogni giorno.
Suddividevo una prima parte di scale ed esercizi per sbloccare i movimenti delle mani, sia a mani separate che insieme, mentre nella seconda parte mi dedicavo allo studio di un brano, che, sarà banale la scelta, ma è stato imparare la classica "River flows in you" di Yiruma, dato che mi è sembrato un brano abbastanza alla portata, se non per qualche passaggio che richiede le mani molto aperte. Ora lo sto perfezionando, ma era per darmi degli obiettivi anche sullo studio di brani. Poi con il piano appena preso mi sono stati dati un paio di manuali per principianti che sto svolgendo, che mi stanno dando il primo approccio alla lettura dello spartito e alle pause e durata delle note. Piano piano insomma :)
Il problema è che dai manuali non si impara l'impostazione della mano

Frattanto fai benissimo a studiare i rudimenti di teoria: lettura, intervalli etcetera
  • anonimo

11-06-20 16.38

@ Jacopo87
Buongiorno a tutti,

finalmente il 3 giungo sono potuto andare a ritirare il Kawai ES100 e ho cominciato così ad esercitarmi su quello da una settimana.
A parte la differenza abissale con la tastiera non pesata che avevo usato per un mese e mezzo prima e l'uso del pedale, sono molto soddisfatto della scelta per uno che come me è agli inizi e deve imparare.
Data la riapertura delle attività, sono in procinto di scegliere a chi affidarmi per intraprendere un percorso di apprendimento dello strumento.
Sono cosciente del fatto che non si può sapere prima se un insegnante va bene o meno, e che quindi non ci sia una risposta univoca, ma quello che vorrei chiedervi è, memore delle vostre esperienze, quale tipo di insegnante alla fine avete preferito e che vi ha fatto fare i più grandi miglioramenti?
Seconda questione: vicino casa ci sono un paio di scuole di musica con corso di pianoforte al suo interno e svariati insegnanti privati, ma abitando vicino al lago Maggiore e lavorando però a Novara, posso spaziare e vedere anche insegnanti e scuole di Novara.
Nelle scuole di musica i corsi hanno quasi sempre due opzioni, o insegnamento fatto con un altro alunno o in singolo e sia scuola che insegnanti privati optano per una lezione a settimana (nelle scuole di musica 1 ora a lezione).
Premesso ciò, è maggiormente consigliabile fare lezioni in solo o in coppia? di base avete esperienze migliori con insegnanti privati o con scuole di musica? e infine, quali caratteristiche ritenete fondamentali nelle lezioni, così che io possa capire se la direzione che mi si sta dando sia efficiente o meno? grazie per chi mi aiuterà in questa scelta :)
se trovi il maestro ideale che per me è quello che in base alle tue inclinazioni/gusti ti fa esercitare su quelle è un'ottima strategia: il mio primo era così e Cyrano è uno di questi maestri, ben vengano maestri del genere.
Io i metodi per pianoforte li ho passato un po tutti, Beyer, Bona etc.. ma non mi sono innamorato nemmeno di uno di questi, ho una mentalità piuttosto pratica e devo suonare subito.
Lo spartito lo leggo non velocemente ma lo leggo e questo è il primo scoglio: mai andare da un maestro se non si sa leggere lo spartito, perdi un sacco di tempo.
I video li ho guardati in tute le salse e da questi ho preso solo spunti, non ho mai studiato coi video salvo quelli di una certa jane la quale suona una moltitudine di brani di diverse difficoltà ed a velocità molto bassa, mi sono serviti per la diteggiatura e i passaggi ostici, con me funziona forse perchè ho una mnte digitale, boh emo ognuno ha le sue caratteristiche.

Mi è stato consigliato il metodo Chang da Cyrano ed anch'io ti consiglio una lettura, ci sono parecchi spunti. Il bello di avere un maestro è che se vuoi fare un certo tipo di brano sa su cosa devi esercitarti cioè, il percorso migliore per arrivarci e i tempi si accorciano.

Dipende da te se sei un musicista praticone come me oppure più sofisticato che vuole sapereanche i lati più nascosti della musica.

Solo qualche informazione spero ti sia utile, sono un pianista fuori corso emo

Buon studio emo
  • Jacopo87
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11-06-20 22.22

@ anonimo
se trovi il maestro ideale che per me è quello che in base alle tue inclinazioni/gusti ti fa esercitare su quelle è un'ottima strategia: il mio primo era così e Cyrano è uno di questi maestri, ben vengano maestri del genere.
Io i metodi per pianoforte li ho passato un po tutti, Beyer, Bona etc.. ma non mi sono innamorato nemmeno di uno di questi, ho una mentalità piuttosto pratica e devo suonare subito.
Lo spartito lo leggo non velocemente ma lo leggo e questo è il primo scoglio: mai andare da un maestro se non si sa leggere lo spartito, perdi un sacco di tempo.
I video li ho guardati in tute le salse e da questi ho preso solo spunti, non ho mai studiato coi video salvo quelli di una certa jane la quale suona una moltitudine di brani di diverse difficoltà ed a velocità molto bassa, mi sono serviti per la diteggiatura e i passaggi ostici, con me funziona forse perchè ho una mnte digitale, boh emo ognuno ha le sue caratteristiche.

Mi è stato consigliato il metodo Chang da Cyrano ed anch'io ti consiglio una lettura, ci sono parecchi spunti. Il bello di avere un maestro è che se vuoi fare un certo tipo di brano sa su cosa devi esercitarti cioè, il percorso migliore per arrivarci e i tempi si accorciano.

Dipende da te se sei un musicista praticone come me oppure più sofisticato che vuole sapereanche i lati più nascosti della musica.

Solo qualche informazione spero ti sia utile, sono un pianista fuori corso emo

Buon studio emo
Grazie per la risposta :) quindi finché non non imparo a leggere lo spartito quindi è inutile andare da un maestro? E a quale livello di lettura di esso posso dire di aver raggiunto un livello sufficiente per rendere le lezioni utili? Io mi adatto anche sui video, sono abbastanza smanettone da sempre, ma volevo seguire un percorso più mirato per tagliare i tempi e avere una guida :)
  • anonimo

11-06-20 22.48

@ Jacopo87
Grazie per la risposta :) quindi finché non non imparo a leggere lo spartito quindi è inutile andare da un maestro? E a quale livello di lettura di esso posso dire di aver raggiunto un livello sufficiente per rendere le lezioni utili? Io mi adatto anche sui video, sono abbastanza smanettone da sempre, ma volevo seguire un percorso più mirato per tagliare i tempi e avere una guida :)
secondo l'esperienza che ho avuto io meglio se ti rivolgi ad un maestro dopo aver imparato a leggere decentemente nelle due chiavi, un mesetto 1 ora al giorno e almeno le note le leggi. In caso contrario rallenti te ed il maestro e le lezioni diventano noiose. E poi se ci pensi, leggere é una parte che devi fare da solo, solo la lettura, i vari aspetti specifici come simbolismi vari li fai poi col maestro. Però nessuno ti vieta di imparare da solo la teoria, più ti porti avanti e meglio é per te.

Mia modesta opinione.
  • Jacopo87
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12-06-20 09.42

@ anonimo
secondo l'esperienza che ho avuto io meglio se ti rivolgi ad un maestro dopo aver imparato a leggere decentemente nelle due chiavi, un mesetto 1 ora al giorno e almeno le note le leggi. In caso contrario rallenti te ed il maestro e le lezioni diventano noiose. E poi se ci pensi, leggere é una parte che devi fare da solo, solo la lettura, i vari aspetti specifici come simbolismi vari li fai poi col maestro. Però nessuno ti vieta di imparare da solo la teoria, più ti porti avanti e meglio é per te.

Mia modesta opinione.
Ok, leggere le note le leggo anche ora, però magari non è immediato il riconoscimento, quando mi dici di saper leggere almeno le note intendi riconoscerle immediatamente?
Comunque grazie per il prezioso consiglio :)
  • anonimo

12-06-20 09.50

@ Jacopo87
Ok, leggere le note le leggo anche ora, però magari non è immediato il riconoscimento, quando mi dici di saper leggere almeno le note intendi riconoscerle immediatamente?
Comunque grazie per il prezioso consiglio :)
Intendo leggere e suonare contemporaneamente indovinando i tasti e non ad esempio:

aspetta che leggo:
miiii ..... sooool ..... siiiii re fa la

ed ora trovato il tasto giusto plin plon. Il maestro ti guarda storto e se onesto ti dice di ritornare quando sai leggere più speditamente.

Se invece sei già in possesso di questo automatismo e non ti incarti a leggere nelle due chiavi sei pronto per il maestro e allora si che ti diverti e sei motivato.
  • Jacopo87
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12-06-20 09.50

@ anonimo
Se vuoi comporre diventa importante lo studio della teoria, dell'armonia e del contrappunto.

Per la parte tecnico pianistica fatti impostare bene anche se non vuoi diventare un concertista, personalmente amo parecchio il metodo Arrau, il metodo Taubman, la scuola russa ed il Chang.

Due ore bastano ed avanzano per diventare un buon pianista amatoriale.
Per il discorso dell'impostazione della mano, io ad oggi sono andato un po' a istinto.
Mentre mi esercito sulle scale magari le dita sono più a "cupola", mentre quando suono un brano, come quello di Yiruma, le dita sono quasi distese e di base gioco molto di polso (mi registravo mentre suonavo).
Leggendo vari articoli, pare che non ci sia una regola univoca, nonostante le dita a cupola vadano per la maggiore, quindi non saprei nemmeno capire da me se le mani/ dita come le uso vanno più o meno bene o vanno riviste totalmente.
Per il giocare di polso penso che in parte sia dovuto anche al fatto che mi sono esercitato un mese e mezzo con una tastiera non pesata e senza pedale, e per rendere più legate le note tendevo a tenere i tasti premuti nei vari passaggi, e soprattutto in quelli distanti, per tenerli legati, ero fisicamente obbligato a giocare di rotazione di polso, ma non ho idea se questo ha senso o se è totalmente sbagliato XD