Ennesima riflessione sulla GAS

  • wildcat80
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14-06-20 19.39

Sono un malato di GAS e non ne faccio mistero.
La GAS è una cosa bestiale, a me è venuta a Milano: troppo tempo da solo, troppi negozi forniti, troppi utenti sui mercatini vari a due passi.
La GAS ha 2 volti negativi:
- il primo è scontato ed è quello economico
- il secondo è meno scontato ed è che alla fine molte macchine vengono vendute senza essere comprese fino a fondo (e vengono appunto acquistate in maniera superficiale), senza mai rendersi conto di ciò di cui si ha effettivamente bisogno.
Quello che mi ha salvato dal disastro economico è stato comprare prevalentemente usato, mercato in cui c'è più margine per non andare in perdita.
Nel mercato usato si possono fare grandi affari: io ho per dire scambiato un Monologue poco usato (pagato 145 euro) con un Minilogue altrettanto poco usato, comprato e rivenduto alla stessa cifra a distanza di pochi mesi senza perderci neppure le spese di spedizione (vedi JD Xi), scambiato strumenti di pari valore, etc etc.
Ho fatto due conti: in tre anni ci ho perso circa 600 euro.
Tanti o pochi? Pochi visto il numero di synth che ho cambiato.
Tanti perché comunque con 600 euro non sono briciole, ma se per dire avessi qualsiasi altro hobby li avrei spesi.
Un dato è incontrovertibile: con 600 euro in più, una X station in meno e la vendita del JD Xi, mi sarei potuto comprare un polifonico di tutto rispetto.
È giusto o è sbagliato come ragionamento?
Non lo so, so solo che oggi è difficile avere pazienza, che abbiamo tutti bisogno di una valvola di sfogo, e che è meglio spendere soldi così piuttosto che alle slot o al bar.
Più note e meno strumenti.
Meno note e meno strumenti e si raggiunge il Nirvana cit Superbaffone.
  • giannirsc
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14-06-20 20.05

Beh se tutto ciò ti fa star bene "spiritualmente" non vedo dove sia il problema..proprio qualche giorno fa ho incrociato un mio amico appassionato di trenini..una locomotiva varia dai 200 ai 400 euro ene aveva una 30ina più centinaia di vagoni e un tracciato mastodontico..
Io ad esempio ho una regola mia personale,acquisto strumenti solo con i soldi guadagnati con la musica..
  • divicos
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14-06-20 22.24

Io mi salvo perché più spesso di quanto vorrei sto senza una lira!
emo

Ma condivido ogni parola!
Da non professionista quale sono, è un interesse costoso, e quasi mai le possibilità coincidono con le fantasie.. In effetti solo grazie all’usato sono riuscito a togliermi qualche sfizio
  • wildcat80
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14-06-20 22.36

@ giannirsc
Beh se tutto ciò ti fa star bene "spiritualmente" non vedo dove sia il problema..proprio qualche giorno fa ho incrociato un mio amico appassionato di trenini..una locomotiva varia dai 200 ai 400 euro ene aveva una 30ina più centinaia di vagoni e un tracciato mastodontico..
Io ad esempio ho una regola mia personale,acquisto strumenti solo con i soldi guadagnati con la musica..
Mi hai fatto ricordare che ho un Marklin del secondo dopoguerra, ci sono locomotori, vagoni, scambi, stazioni... A venderlo probabilmente ci escono un Quantum, un Summit e uno Jupiter X. Ma i ricordi non hanno prezzo, era di mio nonno...
  • michelet
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14-06-20 22.46

È un guaio se come medico non hai trovato la cura per la GAS! emo
  • giannirsc
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14-06-20 22.50

@ wildcat80
Mi hai fatto ricordare che ho un Marklin del secondo dopoguerra, ci sono locomotori, vagoni, scambi, stazioni... A venderlo probabilmente ci escono un Quantum, un Summit e uno Jupiter X. Ma i ricordi non hanno prezzo, era di mio nonno...
Se è tutto funzionante può valere qualche centinaio di euro..
  • wildcat80
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14-06-20 23.16

@ giannirsc
Se è tutto funzionante può valere qualche centinaio di euro..
Ho un tris di locomotive che da solo vale 2100 euro...
Tipo questa queste
  • Bassoforte
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14-06-20 23.55

@ wildcat80
Sono un malato di GAS e non ne faccio mistero.
La GAS è una cosa bestiale, a me è venuta a Milano: troppo tempo da solo, troppi negozi forniti, troppi utenti sui mercatini vari a due passi.
La GAS ha 2 volti negativi:
- il primo è scontato ed è quello economico
- il secondo è meno scontato ed è che alla fine molte macchine vengono vendute senza essere comprese fino a fondo (e vengono appunto acquistate in maniera superficiale), senza mai rendersi conto di ciò di cui si ha effettivamente bisogno.
Quello che mi ha salvato dal disastro economico è stato comprare prevalentemente usato, mercato in cui c'è più margine per non andare in perdita.
Nel mercato usato si possono fare grandi affari: io ho per dire scambiato un Monologue poco usato (pagato 145 euro) con un Minilogue altrettanto poco usato, comprato e rivenduto alla stessa cifra a distanza di pochi mesi senza perderci neppure le spese di spedizione (vedi JD Xi), scambiato strumenti di pari valore, etc etc.
Ho fatto due conti: in tre anni ci ho perso circa 600 euro.
Tanti o pochi? Pochi visto il numero di synth che ho cambiato.
Tanti perché comunque con 600 euro non sono briciole, ma se per dire avessi qualsiasi altro hobby li avrei spesi.
Un dato è incontrovertibile: con 600 euro in più, una X station in meno e la vendita del JD Xi, mi sarei potuto comprare un polifonico di tutto rispetto.
È giusto o è sbagliato come ragionamento?
Non lo so, so solo che oggi è difficile avere pazienza, che abbiamo tutti bisogno di una valvola di sfogo, e che è meglio spendere soldi così piuttosto che alle slot o al bar.
Più note e meno strumenti.
Meno note e meno strumenti e si raggiunge il Nirvana cit Superbaffone.
Qualcuno ha detto ho speso una fortuna in strumenti (bassi) il resto dei miei a soldi lì ho semplicemente sprecati. Davvero non ricordo l’autore ma secondo me dice molto se non tutto. Il fatto è che i strumenti musicali, per alcune persone non sono solo oggetti.. semplicemente strumenti appunto, ma storie da ascoltare, ognuna diversa e il limite è solo la voglia di stare a sentire.
Sono costruiti con personalità, forme e scopi diversi in modo che non smettano mai di alimentare desideri e passioni. Fare musica in fondo è un’azione alimentata da una passione raramente basata su un tornaconto economico e pratico è fatta solo di emozione e desidero e allora secondo me la GAS diventa un complemento inscindibile di questa esperienza.

Senza che mai mi chiamassero dalla banca ho avuto molti strumenti, usati e nuovi e ognuno mi ha ispirato in modo diverso, ognuno nel comprarlo possederlo e venderlo mi ha regalato emozioni diverse. Sono solo oggetti mi dico ogni volta.. ma poi li guardò e un certo dettaglio mi sorprende, ne studio le caratteristiche e riconosco l’impegno di chi li ha realizzati per renderli ciò che sono, penso a cosa ne potrei fare.. poi vedo i miei costruttori preferiti che combinano e allora le fantasie e la giostra ripartono emo.
  • tsuki
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15-06-20 00.04

A me personalmente la GAS ha aiutato in un momento della vita in cui molte cose non giravano tranne il lavoro,mi è servita la gratificazione che mi dava l'acquisto di cose cosi' belle dedicate alla mia passione musicale.Naturalmente cosi' si finisce per spendere un sacco di bei soldi e poi si rischia di comprare degli strumenti che alla fine non ti occorrono proprio;c'era pero' che prima era molto piu' vivo il mercato dell'usato,ed alla fine si' spendevi per dire "100" ma spesso recuperavi "90",la cosa girava,certo un po' di perdita c'era ma tutto sommato contenuta.Oggi invece il mercato si è quasi fermato,se compri poi non riesci a rivendere e ti rimane un sacco di roba sul groppone che dopo diventera' obsoleta e pressoché invendibile,quindi bisogna pensarci un po' prima di investire cifre notevoli.Ma ripeto: a mè tutto questo ha aiutato a superare dei periodi in cui le soddisfazioni erano davvero poche e l'impegno tantissimo,tutto sommato è stato dispendioso ma aveva un senso.Se non altro mi ha insegnato a comprare solo quello che mi serve davvero,cosa che oggi faccio.Certo,la GAS per la famosa tastiera con cui "da sola puoi fare TUTTO,e puoi farlo benissimo" è sempre in agguato.....Comunque ho amici che spendono molto di piu' con la fotografia,con la nautica,con i motori...Alla fine se uno fa il passo adeguato alla sua gamba e lo fa star bene,perchè non dovrebbe?Diverso è fare il passo piu' lungo della propria gamba,quella è una vera caxxata che porta solo tensioni.
  • wildcat80
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15-06-20 00.30

@ tsuki
A me personalmente la GAS ha aiutato in un momento della vita in cui molte cose non giravano tranne il lavoro,mi è servita la gratificazione che mi dava l'acquisto di cose cosi' belle dedicate alla mia passione musicale.Naturalmente cosi' si finisce per spendere un sacco di bei soldi e poi si rischia di comprare degli strumenti che alla fine non ti occorrono proprio;c'era pero' che prima era molto piu' vivo il mercato dell'usato,ed alla fine si' spendevi per dire "100" ma spesso recuperavi "90",la cosa girava,certo un po' di perdita c'era ma tutto sommato contenuta.Oggi invece il mercato si è quasi fermato,se compri poi non riesci a rivendere e ti rimane un sacco di roba sul groppone che dopo diventera' obsoleta e pressoché invendibile,quindi bisogna pensarci un po' prima di investire cifre notevoli.Ma ripeto: a mè tutto questo ha aiutato a superare dei periodi in cui le soddisfazioni erano davvero poche e l'impegno tantissimo,tutto sommato è stato dispendioso ma aveva un senso.Se non altro mi ha insegnato a comprare solo quello che mi serve davvero,cosa che oggi faccio.Certo,la GAS per la famosa tastiera con cui "da sola puoi fare TUTTO,e puoi farlo benissimo" è sempre in agguato.....Comunque ho amici che spendono molto di piu' con la fotografia,con la nautica,con i motori...Alla fine se uno fa il passo adeguato alla sua gamba e lo fa star bene,perchè non dovrebbe?Diverso è fare il passo piu' lungo della propria gamba,quella è una vera caxxata che porta solo tensioni.
Beh sì direi che la tua GAS per certi versi è simile alla mia, nel senso che è partito tutto durante il mio esilio milanese, dove lavoravo molto (e con soddisfazione), e avevo molto tempo da trascorrere da solo.
Avendo vissuto il tutto come una tappa, lasciando il cuore e la vita Genova, non ho investito molto tempo sul costruirmi una vita lì (anche perché alla fine spesso ero a casa), però il tempo c'era... Una corsetta, un'ora di palestra, però poi le serate infinite senza far nulla, gli smonti notte... Ho gasificato il tempo, letteralmente.
Poi la mia GAS è particolare: non ho mai avuto la sprescia, come si dice a Genova, della workstation all'ultimo grido, ma delle cose di contorno, e quindi nettamente più economiche, a complemento di una main board.
Però forse è un'arma a doppio taglio: piccole spese ripetute alla fine diventano una grande spesa.
Ma c'è il vantaggio che quello che per me è uno strumento di contorno, tipo piccolo monofonico analogico o simili, per altri untenti può diventare il cuore di un setup.
Un Monologue ad esempio: per un tastierista può essere un extra, uno strumento con cui fare un lead ogni tanto, per chi fa musica elettronica invece può essere il cuore di una produzione, per una linea di basso o una linea arpeggiata di qualche pezzo, quindi si fa presto a venderlo bene (se penso che io l'ho scambiato a pari con un Minilogue che costa il doppio...).
Se si guarda solo un certo tipo di mercato è tutto molto fermo, se si guarda altrove si finisce in un vortice infinito.
  • steeveJ
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15-06-20 00.41

@ tsuki
A me personalmente la GAS ha aiutato in un momento della vita in cui molte cose non giravano tranne il lavoro,mi è servita la gratificazione che mi dava l'acquisto di cose cosi' belle dedicate alla mia passione musicale.Naturalmente cosi' si finisce per spendere un sacco di bei soldi e poi si rischia di comprare degli strumenti che alla fine non ti occorrono proprio;c'era pero' che prima era molto piu' vivo il mercato dell'usato,ed alla fine si' spendevi per dire "100" ma spesso recuperavi "90",la cosa girava,certo un po' di perdita c'era ma tutto sommato contenuta.Oggi invece il mercato si è quasi fermato,se compri poi non riesci a rivendere e ti rimane un sacco di roba sul groppone che dopo diventera' obsoleta e pressoché invendibile,quindi bisogna pensarci un po' prima di investire cifre notevoli.Ma ripeto: a mè tutto questo ha aiutato a superare dei periodi in cui le soddisfazioni erano davvero poche e l'impegno tantissimo,tutto sommato è stato dispendioso ma aveva un senso.Se non altro mi ha insegnato a comprare solo quello che mi serve davvero,cosa che oggi faccio.Certo,la GAS per la famosa tastiera con cui "da sola puoi fare TUTTO,e puoi farlo benissimo" è sempre in agguato.....Comunque ho amici che spendono molto di piu' con la fotografia,con la nautica,con i motori...Alla fine se uno fa il passo adeguato alla sua gamba e lo fa star bene,perchè non dovrebbe?Diverso è fare il passo piu' lungo della propria gamba,quella è una vera caxxata che porta solo tensioni.
tutto è proporzionale a quanto ci si può permettere di spendere. Finché non si fa il passo più lungo della gamba credo che sia tutto ok. Chiaro che un disturbo nella mania dell'accumulo solo dettato dal prezzo di acquisto può essere considerato una malattia ma confermo che essere appassionati di nautica, di motori, di moto, etc potrebbe essere molto molto più costoso. Ho detto "potrebbe"...
  • tsuki
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15-06-20 01.23

Bhè sai,se sei appassionato di moto (ci son passato) ed ogni 3 anni compri il modello di punta,parli di un bene che costa 15-20.000 euri....Se cambi ad es. la WS o lo strumento a tastiera top del mercato stai sempre entro i 4000 euri,in genere....Fa' le debite proporzioni....Ma chiaro che non ci vuole tanto a raggiungere certe cifre,se ti fai fregare dalla GAS ed hai un reddito...E in 3 anni una macchina ad esempio come Kronos un utente medio l'ha sfruttata si e no al 30 per cento,ergo non avresti reale bisogno di cambiarla se ragioni....Ma la gas lotta col ragionamento.E li' che ci si deve impedire di essere irrazionali.Va bene,meglio un gusto che 100 malanni mi trova d'accordo,ma "UN" gusto,non uno ogni poco tempo...
  • 1paolo
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15-06-20 08.44

A me è successa una cosa diversa, ma sempre riconducibile alla GAS. Circa 10 anni fa sono rimasto vittima di una truffa su MM; cercavo un clone Hammond da abbinare alla mia Kurzweil K2500 per la coverband Pink Floyd in cui suonavo e trovo un annuncio per una NE2 a 480 euro. Lo chiamo e gliene offro 500 con spedizione, lui accetta e mi chiede il pagamento con vaglia postale con password dicendo che l'avrebbe spedita la sera stessa; abbocco come un fesso e la frittata è fatta (per la cronaca ho fatto denuncia ai Carabinieri ed hanno localizzato la gang di truffatori seriali in Puglia con relativo processo a Bari ma i soldi non li ho più visti...emo). A quel punto, visto che erano in programma delle date ho preso al volo una Gem Equinox, che ha un discreto clone interno per tamponare la situazione; da quel momento è iniziata la mia Gas particolare di cui parlavo: ho fatto innumerevoli scambi e compravendite di tastiere con il duplice intento di recuperare la perdita e di provare strumenti che mi incuriosivano per poi rivenderli. In circa 10 anni ho comprato/venduto decine di tastiere sempre con un guadagno (magari anche solo 50 euro) e ho ricavato da questa Gas 6000 euro oltre alla mia attuale strumentazione. Adesso che ho un nuovo progetto musicale "sono guarito" e, con il mio setup, non ho bisogno d'altro se non dell'assistenza tecnica del forumemo
ps. il "tesoretto" di cui sopra verrà eventualmente utilizzato se partirà un progetto live che merita, vedremo...
  • wildcat80
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15-06-20 08.52

@ 1paolo
A me è successa una cosa diversa, ma sempre riconducibile alla GAS. Circa 10 anni fa sono rimasto vittima di una truffa su MM; cercavo un clone Hammond da abbinare alla mia Kurzweil K2500 per la coverband Pink Floyd in cui suonavo e trovo un annuncio per una NE2 a 480 euro. Lo chiamo e gliene offro 500 con spedizione, lui accetta e mi chiede il pagamento con vaglia postale con password dicendo che l'avrebbe spedita la sera stessa; abbocco come un fesso e la frittata è fatta (per la cronaca ho fatto denuncia ai Carabinieri ed hanno localizzato la gang di truffatori seriali in Puglia con relativo processo a Bari ma i soldi non li ho più visti...emo). A quel punto, visto che erano in programma delle date ho preso al volo una Gem Equinox, che ha un discreto clone interno per tamponare la situazione; da quel momento è iniziata la mia Gas particolare di cui parlavo: ho fatto innumerevoli scambi e compravendite di tastiere con il duplice intento di recuperare la perdita e di provare strumenti che mi incuriosivano per poi rivenderli. In circa 10 anni ho comprato/venduto decine di tastiere sempre con un guadagno (magari anche solo 50 euro) e ho ricavato da questa Gas 6000 euro oltre alla mia attuale strumentazione. Adesso che ho un nuovo progetto musicale "sono guarito" e, con il mio setup, non ho bisogno d'altro se non dell'assistenza tecnica del forumemo
ps. il "tesoretto" di cui sopra verrà eventualmente utilizzato se partirà un progetto live che merita, vedremo...
A me lo scorso anno hanno proposto la truffa "Bancomat Pay": in pratica un tizio mi ha proposto l'acquisto con ritiro a suo carico, io avrei dovuto andare presso un fantomatico sportello bancomat e ritirare i suoi soldi...
  • keyboard7
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15-06-20 09.06

wildcat80 ha scritto:
Ho fatto due conti: in tre anni ci ho perso circa 600 euro.

se ti fai due conti, 600 euro in tre anni, sono duecento euro l'anno, se ti cambi il cellulare ogni anno spendi di più...
alla fine se tutto questo ti motiva e ti evita la "depressione", meglio spenderli così che in medicine emo
  • maxpiano69
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15-06-20 09.23

@ keyboard7
wildcat80 ha scritto:
Ho fatto due conti: in tre anni ci ho perso circa 600 euro.

se ti fai due conti, 600 euro in tre anni, sono duecento euro l'anno, se ti cambi il cellulare ogni anno spendi di più...
alla fine se tutto questo ti motiva e ti evita la "depressione", meglio spenderli così che in medicine emo
Sottoscrivo, in questo caso si tratta di "GAS ben gestita" e di fatto equivale ad aver noleggiato quegli strumenti ad un canone irrisorio, per darsi la possibilità di provarli, per cui non parlerei di "perdita".
  • Raptus
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15-06-20 09.35

@ wildcat80
Sono un malato di GAS e non ne faccio mistero.
La GAS è una cosa bestiale, a me è venuta a Milano: troppo tempo da solo, troppi negozi forniti, troppi utenti sui mercatini vari a due passi.
La GAS ha 2 volti negativi:
- il primo è scontato ed è quello economico
- il secondo è meno scontato ed è che alla fine molte macchine vengono vendute senza essere comprese fino a fondo (e vengono appunto acquistate in maniera superficiale), senza mai rendersi conto di ciò di cui si ha effettivamente bisogno.
Quello che mi ha salvato dal disastro economico è stato comprare prevalentemente usato, mercato in cui c'è più margine per non andare in perdita.
Nel mercato usato si possono fare grandi affari: io ho per dire scambiato un Monologue poco usato (pagato 145 euro) con un Minilogue altrettanto poco usato, comprato e rivenduto alla stessa cifra a distanza di pochi mesi senza perderci neppure le spese di spedizione (vedi JD Xi), scambiato strumenti di pari valore, etc etc.
Ho fatto due conti: in tre anni ci ho perso circa 600 euro.
Tanti o pochi? Pochi visto il numero di synth che ho cambiato.
Tanti perché comunque con 600 euro non sono briciole, ma se per dire avessi qualsiasi altro hobby li avrei spesi.
Un dato è incontrovertibile: con 600 euro in più, una X station in meno e la vendita del JD Xi, mi sarei potuto comprare un polifonico di tutto rispetto.
È giusto o è sbagliato come ragionamento?
Non lo so, so solo che oggi è difficile avere pazienza, che abbiamo tutti bisogno di una valvola di sfogo, e che è meglio spendere soldi così piuttosto che alle slot o al bar.
Più note e meno strumenti.
Meno note e meno strumenti e si raggiunge il Nirvana cit Superbaffone.
Come hanno detto in tanti, è il fondamento su cui si basa il mercato dell'hobbistica, ogni hobby è costoso se diventa una passione vera... appunto vedasi le moto ma anche che ne so, la pesca (avete idea di quanto costi una canna buona? Dalle 2000 euro in su, così come una bicicletta sportiva...).
Detto questo io ho sfruttato la GAS per capire cosa mi serviva veramente. Quando mi sono iscrito nel 2012 non avevo le idee chiare su cosa fossero gli stage piano e le workstation, se io fossi fatto per una o per l'altra cosa.
Grazie alla GAS che ho avuto scoprendo questo mondo ora sono diventato più selettivo, so cosa voglio e quanto devo spendere (purtroppo!).
Diciamo che la GAS è negativa solo per l'aspetto economico, non sono d'accordo sul secondo aspetto, per me se cambi uno strumento dopo 1 mese non è per colpa della GAS ma perché quello strumento in fondo non faceva per te, sennò te lo tenevi....almeno 6 mesi emo

  • PandaR1
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15-06-20 09.59

@ wildcat80
Sono un malato di GAS e non ne faccio mistero.
La GAS è una cosa bestiale, a me è venuta a Milano: troppo tempo da solo, troppi negozi forniti, troppi utenti sui mercatini vari a due passi.
La GAS ha 2 volti negativi:
- il primo è scontato ed è quello economico
- il secondo è meno scontato ed è che alla fine molte macchine vengono vendute senza essere comprese fino a fondo (e vengono appunto acquistate in maniera superficiale), senza mai rendersi conto di ciò di cui si ha effettivamente bisogno.
Quello che mi ha salvato dal disastro economico è stato comprare prevalentemente usato, mercato in cui c'è più margine per non andare in perdita.
Nel mercato usato si possono fare grandi affari: io ho per dire scambiato un Monologue poco usato (pagato 145 euro) con un Minilogue altrettanto poco usato, comprato e rivenduto alla stessa cifra a distanza di pochi mesi senza perderci neppure le spese di spedizione (vedi JD Xi), scambiato strumenti di pari valore, etc etc.
Ho fatto due conti: in tre anni ci ho perso circa 600 euro.
Tanti o pochi? Pochi visto il numero di synth che ho cambiato.
Tanti perché comunque con 600 euro non sono briciole, ma se per dire avessi qualsiasi altro hobby li avrei spesi.
Un dato è incontrovertibile: con 600 euro in più, una X station in meno e la vendita del JD Xi, mi sarei potuto comprare un polifonico di tutto rispetto.
È giusto o è sbagliato come ragionamento?
Non lo so, so solo che oggi è difficile avere pazienza, che abbiamo tutti bisogno di una valvola di sfogo, e che è meglio spendere soldi così piuttosto che alle slot o al bar.
Più note e meno strumenti.
Meno note e meno strumenti e si raggiunge il Nirvana cit Superbaffone.
Domattina potresti non svegliarti (e non te la sto tirando, e' un dato di fatto, sei medico e lo sai pure tu)

Quindi togliti gli sfizi e vaffanculo. Poi 600 euro in tre anni, lol, manco le sigarette ci compri.
  • divicos
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15-06-20 10.04

@ wildcat80
A me lo scorso anno hanno proposto la truffa "Bancomat Pay": in pratica un tizio mi ha proposto l'acquisto con ritiro a suo carico, io avrei dovuto andare presso un fantomatico sportello bancomat e ritirare i suoi soldi...
Successo anche a me, due volte!

Il secondo si è presentato come un parroco di una città vicina, e mi ha detto che, in quanto prete, aveva un conto “particolare” che permetteva il prelievo da qualunque bancomat inserendo un codice, anche senza avere la carta.emo
Mi sono incuriosito sul funzionamento della truffa, e ho voluto vedere dove andava a parare.
Ho accettato di chiamare il tizio mentre ero fisicamente davanti al bancomat della mia banca, perché mi desse “istruzioni”, e lui mi ha guidato con i menù in “ricarica carta” e mi ha dato il numero della sua ricaricabile emo

Ma veramente c’è chi ci casca??
  • 1paolo
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15-06-20 10.19

@ divicos
Successo anche a me, due volte!

Il secondo si è presentato come un parroco di una città vicina, e mi ha detto che, in quanto prete, aveva un conto “particolare” che permetteva il prelievo da qualunque bancomat inserendo un codice, anche senza avere la carta.emo
Mi sono incuriosito sul funzionamento della truffa, e ho voluto vedere dove andava a parare.
Ho accettato di chiamare il tizio mentre ero fisicamente davanti al bancomat della mia banca, perché mi desse “istruzioni”, e lui mi ha guidato con i menù in “ricarica carta” e mi ha dato il numero della sua ricaricabile emo

Ma veramente c’è chi ci casca??
..nel mio caso la fretta di chiudere un'operazione per acquistare ad un buon prezzo, ma nulla più, uno strumento che mi serviva è stata fatale. Unita al fatto che l'annuncio era su Firenze (in realtà i truffatori erano basati in Puglia) e quando ho proposto la consegna fisica ad un indirizzo in città mi ha risposto al telefono che abitava a Scandicci e non poteva raggiungere l'indirizzo proposto perché isola pedonale (vero..!) ma che poteva spedire da Mailboxes in giornata. Inoltre il vaglia presupponeva, per il ritiro, l'esibizione di un documento di identità con foto (ovviamente risultato poi rubato..); insomma una truffa ben organizzata ai danni di una persona che aveva urgenza di chiudere..