Cosa ci proporranno in futuro?

  • Jackcats73
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01-07-20 14.24

Ciao a tutti, suonando ormai da più di 25 anni ed avendo visto l'evoluzione dei synth, delle workstation, ecc mi chiedo cosa potranno produrre in futuro?

Voglio dire a parte aggiungere dei gb di memoria o il nuovo campione di piano di turno oramai il panorama è talmente completo di tutto...per non parlare dei vst che utilizzo ormai da anni!!!

Cosa ne pensate?
  • d_phatt
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01-07-20 14.31

Jackcats73 ha scritto:
Voglio dire a parte aggiungere dei gb di memoria o il nuovo campione di piano di turno

Mi sa che se togli queste ci proporanno ben poco. A me pare che ora la direzione sia quella di produrre strumenti sempre più compatti, leggeri, portatili ed economici, e quindi anche andando a scapito di materiali di qualità, costruzione pensata per durare decenni, e reale innovazione. Esempio: Kurzweil PC4.
Aspetti negativi come positivi.
La mia paura è che un giorno senza tablet o portatile diventerà impossibile suonare.
  • anonimo

01-07-20 14.59

d_phatt ha scritto:
La mia paura è che un giorno senza tablet o portatile diventerà impossibile suonare


Posso dire che preferisco le Tastiere "hardware" ai computer ed ai tablet? emo
  • anonimo

01-07-20 15.15

La prossima innovazione sarà una tastiera capace di accogliere al suo interno i VST di scelta del musicista, gestirli pienamente e funzionare in modalità “accendi e suona”
  • anonimo

01-07-20 15.19

@ anonimo
La prossima innovazione sarà una tastiera capace di accogliere al suo interno i VST di scelta del musicista, gestirli pienamente e funzionare in modalità “accendi e suona”
ci hanno provato ma alla fine un computer + master è la cosa migliore visto l'evoluzione del hardware
  • michelet
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01-07-20 15.42

Al potenziamento dei sistemi di calcolo non assistiamo ad un corrispettivo potenziamento in termini di possibilità di sintesi perché, ad esempio, la complessità dei modelli fisici che permetterebbe timbriche sia molto fedeli alle acustiche che innovative, non verrà mai implementata proprio per la enorme difficoltà di gestione.
Basta vedere la modestissima Yamaha PLG150-VL che, oltre ad un nutrito numero di preset, ha solamente tre, dico 3, locazioni user per memorizzare le patches dell'utente. Questo dovrebbe far capire che, pur essendo un motore di sintesi monofonico, ha una tale quantità di parametri da scoraggiare anche i più accaniti programmatori.
Fatta questa premessa, ritengo che le workstation ed i sintetizzatori dl futuro saranno sempre più riempiti da timbriche "pronte da suonare", perché ormai le case produttrici hanno capito che di gente interessata ad andare a fondo della struttura di sintesi ce n'è sempre meno. Anche la razza "expander" ormai si è estinta quasi del tutto e sopravvivono strumenti dotati di tastiere a scala ridotta o dall'estensione troncata. Tanto si è capito che anche la gente che suona con due mani è in diminuzione.
  • anonimo

01-07-20 15.43

@ anonimo
ci hanno provato ma alla fine un computer + master è la cosa migliore visto l'evoluzione del hardware
Alla fine la mia idea è proprio "computer+master", ma ottimizzato ed integrato da un punto di vista di praticità d'uso
  • anonimo

01-07-20 15.47

@ anonimo
Alla fine la mia idea è proprio "computer+master", ma ottimizzato ed integrato da un punto di vista di praticità d'uso
master con scheda audio e comandi che si automappano con l'host del computer, ma soprattutto lo scanso sopra la master per appoggiare il computer davanti all'esecutore
  • divicos
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01-07-20 16.03

@ anonimo
La prossima innovazione sarà una tastiera capace di accogliere al suo interno i VST di scelta del musicista, gestirli pienamente e funzionare in modalità “accendi e suona”
Con la tecnlogia attuale, inserire un mini pc all'interno di una master con un OS pensato unicamente per la gestione dei VST, non sarebbe un problema. Volendo si potrebbe anche caricare direttamente una daw a scelta, e anche mettere un discreto schermo, ormai costano nulla.
Non credo lo facciano perché alle case produttrici conviene puntare sui servizi post vendita e sulle espansioni online, e fidelizzare l'utente al marchio, piuttosto che vendere solo l'hardware e poi lasciarlo libero di spendere altrove.
Esempio è Roland, nella nuova RD88 ci sono due banchi di memoria scrivibili dall'utente con pacchetti Zen Core aggiuntivi, che ti vendono loro online, e che puoi utilizzare con tutti i prodotti Roland che supportano Zen Core.
O anche le librerie Nord, o Dexibell, o Yamaha, vanno in questa direzione.

Secondo me inizieranno a far pagare meno l'hardware, e metteranno a pagamento le varie espansioni, permettendoti di avere un sistema "modulare" ed aggiornabile ma comunque legato al particolare marchio.
  • Jackcats73
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01-07-20 16.15

@ anonimo
La prossima innovazione sarà una tastiera capace di accogliere al suo interno i VST di scelta del musicista, gestirli pienamente e funzionare in modalità “accendi e suona”
Beh credo sia già possibile volendo ma mi sa tanto che i costruttori non vogliano emo

  • Jackcats73
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01-07-20 16.42

Vedo che siete tutti in linea con la mia idea che delle proposte veramente nuove non ce ne siano all'orizzonte. Probabile che punteranno a venderci i suoni e a prodotti sempre più semplici da utilizzare per i non professionisti.

Il mio ideale sarebbe un'azienda che ci faccia scegliere keybed, dimensione (61,73,88), materiale esterno (plastica, alluminio), colore, touchscreen o controlli manuali. Il motore sonoro naturalmente un PC su cui far girare ciò che vuoi. Insomma personalizzazione massima.
  • kurz4ever
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01-07-20 17.56

@ Jackcats73
Ciao a tutti, suonando ormai da più di 25 anni ed avendo visto l'evoluzione dei synth, delle workstation, ecc mi chiedo cosa potranno produrre in futuro?

Voglio dire a parte aggiungere dei gb di memoria o il nuovo campione di piano di turno oramai il panorama è talmente completo di tutto...per non parlare dei vst che utilizzo ormai da anni!!!

Cosa ne pensate?
che se si va verso i vst alloggiati in una tastiera i costruttori storici chiudono baracca.
Personalmente ritengo che si andrà in una sana rincorsa della filosofia nord (magari con meno limitazioni) da parte di molti (ma già roland con jupiter80 aveva cominciato, diciamo più col display che con spippoli veri, ma con una notevole semplificazione dell'editing e trasformazione in una cosa molto visuale), come yamaha già sta dimostrando. Ma anche studiologic.
Mi aspetto una virata in uscita dalle ws (che oramai con la qualità raggiunta cannibalizzano il mercato) verso strumenti specializzati e più semplici da usare oppure verso ibridi più adatti ad un editing live, magari on stage.
  • Dallaluna69
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01-07-20 20.46

@ anonimo
ci hanno provato ma alla fine un computer + master è la cosa migliore visto l'evoluzione del hardware
L'evoluzione e la diffusione direi.
Chiunque ha un portatile in casa e ormai ci sono persone che vanno live con smartphone o tablet e master.

Per il futuro non immediato, la sparo grossa ma secondo me vedremo sparire anche la master. Tablet o smartphone o quello che ci sarà a sostituirli + qualcosa tipo launchpad.
  • anonimo

01-07-20 20.50

@ Dallaluna69
L'evoluzione e la diffusione direi.
Chiunque ha un portatile in casa e ormai ci sono persone che vanno live con smartphone o tablet e master.

Per il futuro non immediato, la sparo grossa ma secondo me vedremo sparire anche la master. Tablet o smartphone o quello che ci sarà a sostituirli + qualcosa tipo launchpad.
un paio di anni e cambieranno un po' di cose
  • keyboard7
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01-07-20 23.34

@ Jackcats73
Ciao a tutti, suonando ormai da più di 25 anni ed avendo visto l'evoluzione dei synth, delle workstation, ecc mi chiedo cosa potranno produrre in futuro?

Voglio dire a parte aggiungere dei gb di memoria o il nuovo campione di piano di turno oramai il panorama è talmente completo di tutto...per non parlare dei vst che utilizzo ormai da anni!!!

Cosa ne pensate?
Io penso che andremo sempre più nella direzione delle macchine che suonano da sole, progetto iniziato con i midi file, oggi con macchine tipo Maschine MK3, perché oggi tutti cercano la scorciatoia, essere musicisti e compositori senza studiare e senza fatica, e il mercato Produce quello che vuole la massa, è la legge del mercato. Perché studiare armonia e composizione? Ti compri la macchina giusta e sei già un compositore e un musicista. Chi produce vuole vendere, e i giovani vogliono essere musicisti (rapper trapper ecc) senza studiare, è la società dell’apparenza, l’importante è avere i like. Quindi credo che il mercato punterà sempre più su macchine accattivanti che suonano da sole. Gli strumenti tradizionali sono legati alle sorti di chi continua a suonare alla vecchia maniera, studiando uno strumento e passando ore a fare esercizi. Il problema secondo me è collegato all’evoluzione della società
  • giannirsc
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02-07-20 06.39

Il vero obiettivo è abbassare il peso degli strumenti e in futuro avremo meccaniche che si adattano al suono..uso un piano e avrò risposta tasti come dei tasti pesati..uso un hammond e avrò tasti waterfall..uso un suono moog e avrò tasti sinth action..
Da qui a breve ci saranno tastiere con mixer integrato digitale per far sparire il mixer esterno dei tastieristi..

Avranno la possibilità di scegliere il colore dei led retroilluminati stile autoradio anni 80/90..

Poi il mercato spinge verso una tendenza ad avere una tastiera nella quale acquisto io online i suoni che mi occorrono..tipo playstation con i giochi, il vero guadagno lo fanno sui giochi e non sulla vendita della ps4/ps5.
  • Jackcats73
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02-07-20 21.27

@ keyboard7
Io penso che andremo sempre più nella direzione delle macchine che suonano da sole, progetto iniziato con i midi file, oggi con macchine tipo Maschine MK3, perché oggi tutti cercano la scorciatoia, essere musicisti e compositori senza studiare e senza fatica, e il mercato Produce quello che vuole la massa, è la legge del mercato. Perché studiare armonia e composizione? Ti compri la macchina giusta e sei già un compositore e un musicista. Chi produce vuole vendere, e i giovani vogliono essere musicisti (rapper trapper ecc) senza studiare, è la società dell’apparenza, l’importante è avere i like. Quindi credo che il mercato punterà sempre più su macchine accattivanti che suonano da sole. Gli strumenti tradizionali sono legati alle sorti di chi continua a suonare alla vecchia maniera, studiando uno strumento e passando ore a fare esercizi. Il problema secondo me è collegato all’evoluzione della società
Speriamo proprio che non andrà così...mi è venuta tristezza solo a leggerle le tue parole.
  • Constrictor
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06-07-20 15.24

@ Jackcats73
Ciao a tutti, suonando ormai da più di 25 anni ed avendo visto l'evoluzione dei synth, delle workstation, ecc mi chiedo cosa potranno produrre in futuro?

Voglio dire a parte aggiungere dei gb di memoria o il nuovo campione di piano di turno oramai il panorama è talmente completo di tutto...per non parlare dei vst che utilizzo ormai da anni!!!

Cosa ne pensate?
Nel prossimo futuro, ecco una delle novità.
Gli strumenti provvisti di sezione ritmica (gli styles Yamaha, per esempio), saranno corredati da un qualche chip che consentirà l'autodeterminazione degli accordi a seconda della melodia suonata.
  • paolo_b3
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06-07-20 16.33

La domanda mi sarebbe piaciuta di più se fosse stata "cosa ci servirà in futuro". Finchè non individueremo nuovi bisogni i nuovi prodotti saranno "minestre riscaldate".

In merito all'integrazione dei sistemi musicali sull'elaboratore per quanto mi riguarda ho già a disposizione centinaia di programmi gratuiti, principalmente synth, ma c'è di tutto e di più, che non uso un po' per mancanza di tempo, ma soprattutto perchè non so cosa farmene.
  • Constrictor
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10-07-20 15.50

paolo_b3 ha scritto:
La domanda mi sarebbe piaciuta di più se fosse stata "cosa ci servirà in futuro".

No, aspè, la domanda và bene cosi, a mio giudizio.
Infatti, da sempre siamo NOI che apprendiamo l'utilizzo delle diverse possibilità offerte dagli strumenti e NON LE DITTE ad implementare sugli strumenti ciò che noi vorremmo.