Microkorg o Deepmind6... mi suggerite?

  • anonimo
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18-10-20 14.59

Buongiorno a tutti.
Sono possessore di un Korg Microkorg da me acquistato 3 volte e poi rivenduto 2 volte.
E' come se mi pentissi sempre di non averlo più e così lo riprendo anche se non posso dire che nei contesti in cui lo utilizzo sia il protagonista.
Detto ciò tengo ad avere un synth perchè vorrei comprendere come creare realmente i miei suoni, fossero anche solo un paio da utilizzarsi in live.
Veniamo alla domanda...
A me piace l'approccio del Microkorg anche se è notoriamente scarso in termini di controlli real time.
Viceversa vedo nel Deepmind una presenza importante di controlli immediati per poter gestire i vari parametri nel momento della creazione.
Di contro Behringer risente un po' della nomea legata ad un marchio per così dire "entry level" ma non conoscendo il Deemind non voglio apparire superficiale nel giudizio.
Ma voi... tra i due... quale scegliereste e perchè?
Grazie in anticipo per la collaborazione :)
  • michelet
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18-10-20 15.27

microKORG, come avrai avuto modo di sperimentare, ha una timbrica molto simile ad un sintetizzatore analogico, nonostante sia un Virtual Analog e, purtroppo, ha solo 4 voci di polifonia.
Di Behringer non ho grande stima, principalmente per la filosofia che sta alla base di questo produttore (clonare i prodotti di cui il brevetto è scaduto), poi magari, i suoi prodotti suoneranno anche decentemente.
Quindi non so effettivamente che suggerimento darti, se non provare questo Deepmind 6 e vedere se lo trovi preferibile a microKORG. Ad onor del vero non so quali ulteriori controlli ti possano mancare su microKORG. Le 4 manopole vengono assegnate a 4 parametri principali di editing e, durante un live, pernso siano sufficienti. Eventualmente puoi acquistare un controller MIDI esterno e mappare knob e sliders ai parametri di microKORG.
  • ruggero
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18-10-20 23.17

secondo me se l'hai ricomprato 3 volte ci sarà un motivo...
  • orange1978
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18-10-20 23.22

@ anonimo
Buongiorno a tutti.
Sono possessore di un Korg Microkorg da me acquistato 3 volte e poi rivenduto 2 volte.
E' come se mi pentissi sempre di non averlo più e così lo riprendo anche se non posso dire che nei contesti in cui lo utilizzo sia il protagonista.
Detto ciò tengo ad avere un synth perchè vorrei comprendere come creare realmente i miei suoni, fossero anche solo un paio da utilizzarsi in live.
Veniamo alla domanda...
A me piace l'approccio del Microkorg anche se è notoriamente scarso in termini di controlli real time.
Viceversa vedo nel Deepmind una presenza importante di controlli immediati per poter gestire i vari parametri nel momento della creazione.
Di contro Behringer risente un po' della nomea legata ad un marchio per così dire "entry level" ma non conoscendo il Deemind non voglio apparire superficiale nel giudizio.
Ma voi... tra i due... quale scegliereste e perchè?
Grazie in anticipo per la collaborazione :)
ci sarebbe una soluzione alternativa che mette insieme un po le due cose....

il MicroKorg, parlo di quello classico a 4 voci color grigio e verde, ha lo stesso identico motore del korg MS2000/MS2000b (con cui condivide la compatibilità delle patches), la serie MS era disponibile sia con tastiera a tre ottave che come modulo desktop, e ha ovviamente molti controlli sul pannello esattamente come un vero analogico (e non solo i quattro assegnabili del micro korg), perche non ne cerchi uno usato?
il microkorg è nato infatti come synth estremamente piccolo e portatile, ed economico, ma senza rinunciare al bel suono per cui hanno usato lo stesso core del ms2000 ma sfoltendone l'hardware (pochi controlli, niente display, tastierina mini etc...)
ci sarebbe anche il Korg RADIAS che è simile (il microkorg XL ha il motore del radias), è l'evoluzione del MS2000 però pur avendo molte piu possibilità suona in realtà un po piu "digitale", comparazione fatta con la stessa identica patch.
laddove radias ha molte piu possibilità timbriche, esso suona piu moderno e cattivo mentre ms2000 originale suona piu "vintage", ora li dipende da che suono si preferisca.

se invece opti per il Behringer sappi che è una macchina diversa, non è virtual analogue come microkorg e ms2000 però nemmeno analogica, è un ibrido nel senso che ha oscillatori digitali e filtri analogici, un concetto simile al prophet 12 o al prophet VS.

potresti prenderli entrambi, sia MS2000 e deep mind 6 magari, cosi hai piu o meno tutto quello che serve e due colori differenti.
  • wildcat80
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18-10-20 23.56

Il DeepMind ha oscillatori e filtri analogici, digitali solo LFO, inviluppi e sezione effetti.
Gli oscillatori sono DCO, ossia oscillatori analogici a controllo digitale (come i Juno a cui si rifà).
L'ho avuto, so di cosa parlo, inclusa la calibrazione degli oscillatori che dura tipo 40 minuti.
  • orange1978
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19-10-20 00.04

wildcat80 ha scritto:
L'ho avuto, so di cosa parlo, inclusa la calibrazione degli oscillatori che dura tipo 40 minuti.

ma sei sicuro? io sapevo fossero digitali tipo prophet 12, invece quindi sono DCO tipo la juno? azz....mi sono confuso allora!

allora maggior ragione per averli entrambi, ancora piu complementare.
  • wildcat80
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19-10-20 00.43

Assolutamente.
  • anonimo
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19-10-20 10.00

Grazie davvero per le dritte.
Diciamo che a me piacerebbe poter approcciare un synth polifonico che dia modo di creare il suono da zero e in questo il microkorg è perfetto non fosse che per la tastiera mini e davvero imbarazzante da suonare (p.s. non amo le connessioni midi con master o altro... vorrei un synth indipendente).
Da questa mia esigenza è nato l'interesse verso il DM che vedo essere piuttosto immediato.
Si consideri anche il budget che non vorrei sforasse i 500 euro. Lo so, non è molto ma seppur io suoni con altra strumentazione in situazioni "professionali" questa è più una mia scimmia conoscitiva e di crescita.
Per queste ragioni vorrei anche evitare strumenti con millemilioni di controlli che esulerebbero dalle mie attuali scarse conoscenze del modno synth.
Andrò comunque a documentarmi su MS2000 per capire meglio :)
  • anonimo
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19-10-20 10.22

wildcat80 ha scritto:
inclusa la calibrazione degli oscillatori che dura tipo 40 minuti.

Ciao
Potresti chiarirmi questo aspetto?
E' una operazione da farsi ogni qualvolta lo si utilizza o solo all'inizio?
Grazie
  • wildcat80
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19-10-20 11.20

L'ho fatto una volta in 6 mesi.
  • orange1978
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19-10-20 16.45

@ anonimo
wildcat80 ha scritto:
inclusa la calibrazione degli oscillatori che dura tipo 40 minuti.

Ciao
Potresti chiarirmi questo aspetto?
E' una operazione da farsi ogni qualvolta lo si utilizza o solo all'inizio?
Grazie
gli analogici sfruttano una tecnologia diversa dal digitale, sono circuiti piuttosto complessi nei quali è proprio la corrente in un certo senso a generare il suono (e non una cpu che processa dei numeri).
puo essere necessaria col tempo una ri calibrazione, con procedure automatiche o semi automatiche (come quel behringer) o a volte addirittura manualmente.

nel digitale invece la circuitazione è differente, non si calibra quasi nulla se non in certi casi il convertitore D/A, ma raramente è necessario.

in pratica il digitale funziona o non funziona, mentre l'analogico puo funzionare in maniera anomala (intonazione non è piu corretta, filtro che risponde in maniera bizzarra etc) pur continuando il resto in apparenza a funzionare come se nulla fosse, un po come un auto che si accende ma al minimo scoreggia e tende a spegnersi, e quando acceleri ansima.

questo suo difetto apparente (perche mai orientarmi sull'analogico se puo dare questi problemi che il digitale non da?) lo rende piu vivo e imprevedibile proprio come uno strumento acustico.
dopotutto anche una chitarra oltre a scordarsi regolarmente col tempo va ricalibrata, riassettata magari agendo sul trussrod e sulle sellette, e necessita del cambio corde, fa parte del gioco.

gli analogici moderni come behringer deepmind non richiedono tanta manutenzione però ogni tot tempo potrá essere necessario dover ricalibrare gli oscillatori, in quel caso lo imposti e vai a mangiare o fare una telefonata.
  • anonimo
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19-10-20 20.48

orange1978 ha scritto:
questo aspetto dell'analogico sebbene possa sembrare un difetto (ma come il digitale funziona sempre, non si deve mai calibrare, etc....perche mai dovrei orientarmi sull'analogico?) lo rende invece piu vivo, piu imprevedibile, come uno strumento acustico

Da bassista, oltre che tastierista, ho sempre considerato questa grande differenza tra gli strumenti a base acustica e le tastiere, da me definite meno "umane"...
Questo aspetto del synth me lo fa apprezzare moltissimo.