21-10-20 13.35
Ultimamente abbiamo citato questi 2 synth, che sono considerati fratelli. E qualche imprecisione l'ho scritta anche io.
In realtà sono cugini: vediamo perché.
- formato: 5 ottave Fatar vs 4 ottave sempre Fatar e versione desktop;
- oscillatori: entrambi ne hanno 3, ma Sledge può usare wavetables solo su uno, Blofeld su 2
- filtri: Sledge ha solo un filtro, con un solo algoritmo di overdrive e senza possibilità di modulazione in frequenza, mentre Blofeld ne ha due con algoritmi di routing dedicati, diverse tipologie di overdrive, e tutta una serie di emulazioni di modelli che mancano (notch, comb +, comb -, e il fantastico LP24 emulativo del PPG);
- inviluppi: Sledge ne ha 2 e Blofeld 4
- LFO: solo due, indirizzabili a un singolo parametro per volta;
- matrice di modulazione: solo su Blofeld;
- multitimbricità: 2 parti vs 16;
- sampling license: entrambi hanno questa possibilità.
Ci sono parecchie lacune, a mio modo di vedere le più gravi sono sulla sezione filtri e LFO.
Tutte queste differenze rendono Sledge meno appetibile sotto il punto di vista del sound designer, ma molto più immediato per la performance.
In sintesi, Blofeld è più uno strumento da produzione, anche per l'interfaccia meno immediata (ma per nulla complicata).
Ci sono alcune considerazioni economiche: oggi Sledge costa un un centinaio di euro abbondanti in più rispetto a Blofeld, distanza che si mantiene nell'usato quando si parla di modello con tastiera, il desktop non è da confrontare per ovvie ragioni.
Se si vuole la massima praticità, vince Sledge: ma se si ha una buona master già in casa, il rapporto qualità prezzo del Blofeld desktop è spaventoso.