Micro recensione Roland TR-8S

  • michelet
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05-08-21 11.19

A seguito dell’acquisto di questa drum machine, volevo rendere note le mie primissime impressioni, perché un conto è leggere e/o tradurre il manuale utente e la guida di riferimento, tutt’altra cosa è trovarsi di fronte lo strumento
L’impatto estetico direi che è abbastanza buono, anche se la quantità di plastica utilizzata è notevole. Slider e knob, leggermente troppo ravvicinati per i miei gusti, danno comunque un certo senso di solidità (certamente non è il caso di forzare troppo). Il colore nero dominante è sotto un certo profilo, controproducente, perché evidenzia in modo impietoso le impronte digitali. Da perfetto maniaco della pulizia, ho usato dei guanti in cotone…
La manualistica è fatta abbastanza bene. Il manuale utente permette di diventare operativi abbastanza velocemente, però la spiegazione di altre funzioni - a mio avviso comunque importanti - vanno cercate nella Guida di Riferimento - solo in inglese.
Dal punto di vista sonoro ascoltare i Pattern residenti dà un senso di straordinaria compattezza, un muro, in particolare per quei Pattern che uniscono timbri percussivi a suoni intonati, come bassi, accordi (presumo campionati) e hit. Questo tipo di Patten vanno molto di moda nelle produzioni lounge e generi similari, io li trovo totalmente inutili.
Il numero di Kit disponibili è veramente notevole. Si potrebbero trascorrere ore ascoltando gli stessi Pattern con i diversi Kit. Tra i miei preferiti c’è quello della TR-707 che suona in modo spettacolare. Ho in programma anche di ricostruire il Kit di Yamaha RX-11, la mia primissima drum machine oltre alla creazione di un Kit con i campioni di Linn9000, altro mio mito.
Come accennavo in precedenza, TR-8S ha una nutrita serie di Pattern orientata alla performance dal vivo e a generi danzerecci e, in genere, all’interazione in tempo reale grazie ai controlli dedicati per ognuno degli 11 strumenti componenti il Kit. Sinceramente mi sarei aspettato che gli strumenti possibili fossero almeno 16, come gli step del Pattern. Tuttavia mi sembra di aver capito che c’è la possibilità di alternare un Instrument con un altro, ottenendo in pratica, due timbri diversi per Pad, liberamente richiamabili.
Sempre in merito ai Pattern, ognuno è composto da 8 Variazioni, e questo consente di creare Pattern più lunghi o piccole strutture di Song. Nota dolente: non c’è il modo Song, però il problema è aggirabile pilotando TR-8S con un sequencer esterno che invii i Program Change, che a loro volta, richiamano i Pattern desiderati.
La gestione del supporto di memoria (su SD o SDHC) è semplice ed intuitiva anche se sul manuale operativo è spiegato solamente come effettuare il backup complessivo di tutta la memoria. A me interessava sapere se fosse possibile importare/esportare singoli Pattern, perché tra quelli di fabbrica ce ne sono davvero pochi di utilizzabili. Per questo ho dovuto cercare nella Guida di Riferimento ed ho trovato la modalità.
Complessivamente mi posso ritenere soddisfatto dell’acquisto, ci sono alcuni aspetti di programmazione che dovrò approfondire, come la gestione dei Flam (acciaccature) e Roll (rullate) molto comuni nei Pattern tradizionali, un po’ meno in quelli di fabbrica.
Il punto di forza di TR-8S è indubbiamente il contenuto di campioni “storici” quali TR-808, 909, 707, 727, 606 ecc. e la possibilità di caricare campioni personalizzati, non solo percussivi, aspetto che aumenta moltissimo la sua versatilità.
  • pianola
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05-08-21 19.27

@ michelet
A seguito dell’acquisto di questa drum machine, volevo rendere note le mie primissime impressioni, perché un conto è leggere e/o tradurre il manuale utente e la guida di riferimento, tutt’altra cosa è trovarsi di fronte lo strumento
L’impatto estetico direi che è abbastanza buono, anche se la quantità di plastica utilizzata è notevole. Slider e knob, leggermente troppo ravvicinati per i miei gusti, danno comunque un certo senso di solidità (certamente non è il caso di forzare troppo). Il colore nero dominante è sotto un certo profilo, controproducente, perché evidenzia in modo impietoso le impronte digitali. Da perfetto maniaco della pulizia, ho usato dei guanti in cotone…
La manualistica è fatta abbastanza bene. Il manuale utente permette di diventare operativi abbastanza velocemente, però la spiegazione di altre funzioni - a mio avviso comunque importanti - vanno cercate nella Guida di Riferimento - solo in inglese.
Dal punto di vista sonoro ascoltare i Pattern residenti dà un senso di straordinaria compattezza, un muro, in particolare per quei Pattern che uniscono timbri percussivi a suoni intonati, come bassi, accordi (presumo campionati) e hit. Questo tipo di Patten vanno molto di moda nelle produzioni lounge e generi similari, io li trovo totalmente inutili.
Il numero di Kit disponibili è veramente notevole. Si potrebbero trascorrere ore ascoltando gli stessi Pattern con i diversi Kit. Tra i miei preferiti c’è quello della TR-707 che suona in modo spettacolare. Ho in programma anche di ricostruire il Kit di Yamaha RX-11, la mia primissima drum machine oltre alla creazione di un Kit con i campioni di Linn9000, altro mio mito.
Come accennavo in precedenza, TR-8S ha una nutrita serie di Pattern orientata alla performance dal vivo e a generi danzerecci e, in genere, all’interazione in tempo reale grazie ai controlli dedicati per ognuno degli 11 strumenti componenti il Kit. Sinceramente mi sarei aspettato che gli strumenti possibili fossero almeno 16, come gli step del Pattern. Tuttavia mi sembra di aver capito che c’è la possibilità di alternare un Instrument con un altro, ottenendo in pratica, due timbri diversi per Pad, liberamente richiamabili.
Sempre in merito ai Pattern, ognuno è composto da 8 Variazioni, e questo consente di creare Pattern più lunghi o piccole strutture di Song. Nota dolente: non c’è il modo Song, però il problema è aggirabile pilotando TR-8S con un sequencer esterno che invii i Program Change, che a loro volta, richiamano i Pattern desiderati.
La gestione del supporto di memoria (su SD o SDHC) è semplice ed intuitiva anche se sul manuale operativo è spiegato solamente come effettuare il backup complessivo di tutta la memoria. A me interessava sapere se fosse possibile importare/esportare singoli Pattern, perché tra quelli di fabbrica ce ne sono davvero pochi di utilizzabili. Per questo ho dovuto cercare nella Guida di Riferimento ed ho trovato la modalità.
Complessivamente mi posso ritenere soddisfatto dell’acquisto, ci sono alcuni aspetti di programmazione che dovrò approfondire, come la gestione dei Flam (acciaccature) e Roll (rullate) molto comuni nei Pattern tradizionali, un po’ meno in quelli di fabbrica.
Il punto di forza di TR-8S è indubbiamente il contenuto di campioni “storici” quali TR-808, 909, 707, 727, 606 ecc. e la possibilità di caricare campioni personalizzati, non solo percussivi, aspetto che aumenta moltissimo la sua versatilità.
Salve,
io ho una Roland TR-8, che però non mi ha del tutto convinto, per non parlare del manuale, che non esiste(un foglietto volante, ed è tutto). Cosa più imbarazzante è che non vengono elencati i kit di suoni contenuti in essa.
Comunque, di sicuro con la TR-8S, hanno colmato un pò tutte le lacune, rispetto la TR-8.
Proprio in questo periodo però, sto valutando l'acquisto di una Elektron Digitakt, per niente economica...
Però a mio avviso, la più affascinante sul mercato oggi...
  • michelet
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05-08-21 20.06

@ pianola
Salve,
io ho una Roland TR-8, che però non mi ha del tutto convinto, per non parlare del manuale, che non esiste(un foglietto volante, ed è tutto). Cosa più imbarazzante è che non vengono elencati i kit di suoni contenuti in essa.
Comunque, di sicuro con la TR-8S, hanno colmato un pò tutte le lacune, rispetto la TR-8.
Proprio in questo periodo però, sto valutando l'acquisto di una Elektron Digitakt, per niente economica...
Però a mio avviso, la più affascinante sul mercato oggi...
In realtà Elektron non l’ho mai considerata essenzialmente perché fuori dalle mie previsioni di spesa. Le mie esigenze per una drum machine sono ampiamente soddisfatte con TR-8S. Mi sarebbe bastata anche una Alesis SR-18 o una Boss DR-880, ma sono abbastanza datate. Di contro TR-8S ha una serie di Pattern totalmente inutili al mio modo di fare musica.
  • Dallaluna69
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05-08-21 20.17

Complimenti: proprio una bella recensione approfondita.
Like meritato.
  • anonimo
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24-12-21 07.50

Buongiorno Michelet, a distanza ormai di qualche mese che idea ti sei fatto della Tr-8s? È entrata stabilmente nel tuo workflow? Pregi e difetti altri rispetto a quanto hai scritto a inizio post? Si riesce, volendo, anche a fare finger drumming? Grazie
  • michelet
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24-12-21 08.22

@ anonimo
Buongiorno Michelet, a distanza ormai di qualche mese che idea ti sei fatto della Tr-8s? È entrata stabilmente nel tuo workflow? Pregi e difetti altri rispetto a quanto hai scritto a inizio post? Si riesce, volendo, anche a fare finger drumming? Grazie
Ti ringrazio innanzitutto dì aver proseguito nella discussione corretta.
A distanza dì quasi 6 mesi le criticità evidenziate inizialmente sono rimaste, nel senso che TR-8S non ha un modo Song (cosa che trovo tremendamente insopportabile, per la mia mentalità old-style).
È uno strumento pensato in primo luogo per l’esecuzione (performance) dal vivo, quindi mentre un pattern e le sue variazioni vengono eseguiti (oppure richiamati al volo) l’utilizzatore aggiunge ulteriori elementi percussivi in tempo reale (finger drumming) ruota le varie manopole e muove gli slider dedicati ai rispettivi 11 strumenti facenti parte del kit al momento in esecuzione. È possibile cambiare il kit in corso dì esecuzione, però bisogna che ci sia una certa corrispondenza tra l’uno e gli altri, altrimenti, come è facilmente intuibile, viene fuori una bella confusione.
In sintesi, il finger drumming è consentito e non è neppure così impossibile da realizzare (se non altro quando si programma il pattern si può utilizzare questa modalità di input), però non risulta molto facile gestire la dinamica e gli accenti.
Da qualche mese Roland ha messo a disposizione l’editor tramite il portale Roland Cloud. Se da un lato questo ha semplificato non poco la modifica dei timbri, volumi, filtro ed inviluppi dei singoli strumenti percussivi, dall’altro il termine librarian (che per me sarebbe staro molto più importante) non si addice. Infatti, il suddetto software è del tutto inutile alla riorganizzazione, spostamento, copia e duplicazione dei pattern e le loro variazioni. Per questo bisogna ancora avvalersi delle funzioni da pannello dì TR-8S, che non sono proprio dì estrema comodità.
Da voci dì corridoio (amministratore del gruppo internazionale Facebook dì TR-8S) sembrava che per dicembre fosse previsto un ulteriore aggiornamento firmware, però ad oggi non si è visto ancora nulla. In ogni caso, sembra proprio che il modo Song non verrà implementato (mai).
In conclusione, per ora, posso dire che se da un lato TR-8S ha al suo interno una serie dì timbri molto validi, la possibilità dì caricarne dì personalizzati, dall’altra è molto carente per quanto riguarda la programmazione come strumento autonomo. Trovo veramente inconcepibile che non ci sia la possibilità (se non tramite una DAW che invii program changes) di ottenere la sequenza desiderata dì pattern e che la performance non possa essere ripetuta, uguale a se stessa, due volte dì seguito.

[EDIT] qualche mese fa, guardando gli annunci, scoprivo che c’è una discreta quantità dì TR-8S in vendita. In genere quando acquisto uno strumento ho l’abitudine dì tenerlo, però capisco chi ha deciso si separarsene. Pur essendo già tre anni che TR-8S è sul mercato, ho l’impressione che sia stata progettata con una certa approssimazione.
  • anonimo
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24-12-21 08.45

@ michelet
Ti ringrazio innanzitutto dì aver proseguito nella discussione corretta.
A distanza dì quasi 6 mesi le criticità evidenziate inizialmente sono rimaste, nel senso che TR-8S non ha un modo Song (cosa che trovo tremendamente insopportabile, per la mia mentalità old-style).
È uno strumento pensato in primo luogo per l’esecuzione (performance) dal vivo, quindi mentre un pattern e le sue variazioni vengono eseguiti (oppure richiamati al volo) l’utilizzatore aggiunge ulteriori elementi percussivi in tempo reale (finger drumming) ruota le varie manopole e muove gli slider dedicati ai rispettivi 11 strumenti facenti parte del kit al momento in esecuzione. È possibile cambiare il kit in corso dì esecuzione, però bisogna che ci sia una certa corrispondenza tra l’uno e gli altri, altrimenti, come è facilmente intuibile, viene fuori una bella confusione.
In sintesi, il finger drumming è consentito e non è neppure così impossibile da realizzare (se non altro quando si programma il pattern si può utilizzare questa modalità di input), però non risulta molto facile gestire la dinamica e gli accenti.
Da qualche mese Roland ha messo a disposizione l’editor tramite il portale Roland Cloud. Se da un lato questo ha semplificato non poco la modifica dei timbri, volumi, filtro ed inviluppi dei singoli strumenti percussivi, dall’altro il termine librarian (che per me sarebbe staro molto più importante) non si addice. Infatti, il suddetto software è del tutto inutile alla riorganizzazione, spostamento, copia e duplicazione dei pattern e le loro variazioni. Per questo bisogna ancora avvalersi delle funzioni da pannello dì TR-8S, che non sono proprio dì estrema comodità.
Da voci dì corridoio (amministratore del gruppo internazionale Facebook dì TR-8S) sembrava che per dicembre fosse previsto un ulteriore aggiornamento firmware, però ad oggi non si è visto ancora nulla. In ogni caso, sembra proprio che il modo Song non verrà implementato (mai).
In conclusione, per ora, posso dire che se da un lato TR-8S ha al suo interno una serie dì timbri molto validi, la possibilità dì caricarne dì personalizzati, dall’altra è molto carente per quanto riguarda la programmazione come strumento autonomo. Trovo veramente inconcepibile che non ci sia la possibilità (se non tramite una DAW che invii program changes) di ottenere la sequenza desiderata dì pattern e che la performance non possa essere ripetuta, uguale a se stessa, due volte dì seguito.

[EDIT] qualche mese fa, guardando gli annunci, scoprivo che c’è una discreta quantità dì TR-8S in vendita. In genere quando acquisto uno strumento ho l’abitudine dì tenerlo, però capisco chi ha deciso si separarsene. Pur essendo già tre anni che TR-8S è sul mercato, ho l’impressione che sia stata progettata con una certa approssimazione.
Grazie a te per la risposta. Da anni purtroppo ho sempre il tarlo se prenderla, se prendere un controller per DAW (Push o Maschine) o un'altra drum machine che consenta sonorità più estreme.. e alla fine non prendo nulla. Però confermi che è pensato per suonare dal vivo e se il finger drumming non è difficile ne esco più confortato.
Una domanda però: ricordo che quando avevo il Jd-xi e mixavo in the box avevo una resa sonora, quando poi tramite il suo audio over usb (con la sua scheda audio interna, poi) andavo a registrare il mix era tutto stravolto, in poche parole quello che suonava bene nello strumento sul computer faceva pena. Fa così anche la Tr8s?
  • PandaR1
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24-12-21 08.46

@ michelet
In realtà Elektron non l’ho mai considerata essenzialmente perché fuori dalle mie previsioni di spesa. Le mie esigenze per una drum machine sono ampiamente soddisfatte con TR-8S. Mi sarebbe bastata anche una Alesis SR-18 o una Boss DR-880, ma sono abbastanza datate. Di contro TR-8S ha una serie di Pattern totalmente inutili al mio modo di fare musica.
Il digitakt comunque è molto di più di una drum machine, è un sampler con estese capacità di manipolazione del campione, e con il firmware 1.30 le sue capacità si sono estese ancora con due lfo, arrivando a farne un vero e proprio synth, seppure con le sue peculiarità...
  • michelet
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24-12-21 08.51

@ PandaR1
Il digitakt comunque è molto di più di una drum machine, è un sampler con estese capacità di manipolazione del campione, e con il firmware 1.30 le sue capacità si sono estese ancora con due lfo, arrivando a farne un vero e proprio synth, seppure con le sue peculiarità...
Mi sembrava dì aver già detto che Digitakt oltre ad avere un prezzo superiore a TR-8S, ha delle funzioni che esulano dai miei interessi.
  • michelet
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24-12-21 08.57

@ anonimo
Grazie a te per la risposta. Da anni purtroppo ho sempre il tarlo se prenderla, se prendere un controller per DAW (Push o Maschine) o un'altra drum machine che consenta sonorità più estreme.. e alla fine non prendo nulla. Però confermi che è pensato per suonare dal vivo e se il finger drumming non è difficile ne esco più confortato.
Una domanda però: ricordo che quando avevo il Jd-xi e mixavo in the box avevo una resa sonora, quando poi tramite il suo audio over usb (con la sua scheda audio interna, poi) andavo a registrare il mix era tutto stravolto, in poche parole quello che suonava bene nello strumento sul computer faceva pena. Fa così anche la Tr8s?
Per ora, pur avendo anche JD-XI, non ho ancora sondato le funzionalità dì audio over USB. In particolare per quanto riguarda TR-8S, almeno per chi la usa in accoppiata con Ableton Live, sembra ci siano delle latenze abbastanza insopportabili, tanto che si preferisce registrare i pattern in audio e poi combinarli in sequenza. Assurdo, ma è così.
A me basta una semplice sequenza dì pattern da registrare con la DAW, senza ricorrere all’audio over USB, a maggior ragione perché, da utente storico dì MotU Digital Performer, questa è una delle DAW meno supportate in assoluto. Quindi devo sempre arrangiarmi in tutto e per tutto, come faccio poi con Montage e Fantom. Potrei usare Cubase 11Pro, ma non riesco a farmelo piacere.
  • anonimo
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27-12-21 21.17

Un'ultima cosa poi stop. L'ultimo firmware ha introdotto i suoni FM e altre cose che ho visto di sfuggita. È stato un grosso passo avanti secondo te o non ha cambiato sostanzialmente la cosa? O è il firmware che hai scaricato subito perciò è difficile confrontare?
  • michelet
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28-12-21 07.57

@ anonimo
Un'ultima cosa poi stop. L'ultimo firmware ha introdotto i suoni FM e altre cose che ho visto di sfuggita. È stato un grosso passo avanti secondo te o non ha cambiato sostanzialmente la cosa? O è il firmware che hai scaricato subito perciò è difficile confrontare?
Se non ricordo male i timbri in FM sono stati introdotti con il firmware 2.0. Quando ho acquistato TR-8S alla fine di luglio 2021, ho trovato al suo interno la versione 2.03 mentre sul sito Roland USA (che prendo sempre a riferimento, visto che quello italiano viene aggiornato con più lentezza, tanto per cambiare) c’era una versione precedente. Ho quindi pensato che, in caso di problemi non sarei riuscito a fare una reinstallazione del firmware, perché sarebbe stato un downgrade.
Di conseguenza non so esattamente cosa sia cambiato dalla versione precedente. So, ad esempio che i pattern sono stati riorganizzati, infatti non trovavo la corrispondenza con l’ordine che avevano con il firmware precedente, salvo poi vedere che alcuni erano stati solo spostati di locazione.
Per inciso la situazione dei pattern di default di TR-8S ver. 2.03 è molto disorientante, se si ha presente il concetto di drum machine “classica”. Voglio dire, si strizza molto l’occhio molto a generi come il Lounge e similari, dove si prediligono ritmiche rarefatte, piene di effetti, suonini, percussioni ecc. Poi c’è tutto il classico repertorio dei pattern stile TR-808, 909, qualche esempio di TR-606, 707 e 727. Del resto i pattern sono 128, ciascuno con 8 Variazioni e 2 Fill.
Infatti, come già dicevo, TR-8S è uno strumento pensato principalmente per la performance dal vivo dove il tipico bimbominkia richiama i diversi pattern, gira le knob, attiva e disattiva gli instrument ed alza ed abbassa gli slider, mentre un pattern più o meno complesso è in riproduzione.
In merito ai suoni in FM. devo dire che non suscitano in me particolare interesse oltre al fatto che esulano dal tipo di uso che voglio fare di una drum machine. A me piacciono i timbri acustici e gli elettronici “classici” come TR-808, TR-707, Boss DR660, poi Linn9000, Emu SP-12 o SP1200 e poco altro.
Per le motivazioni suesposte, ho cancellato tutti i pattern residenti, inizializzato la memoria di tutti i kit ad eccezione di TR-707 (che è quello mio preferito) e sto, con pazienza, riprogrammando una serie di pattern “normali” desunti dal libretto appartenuto a Yamaha RX-11, avuta nel 1985.
Non è escluso che possa creare, prossimamente, anche dei nuovi kit personalizzati con campioni esterni di RX-11, Linn9000 e altri.
  • Fabri72
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28-12-21 10.28

michelet ha scritto:
dove il tipico bimbominkia richiama i diversi pattern, gira le knob, attiva e disattiva gli instrument ed alza ed abbassa gli slider, mentre un pattern più o meno complesso è in riproduzione


Mi hai fatto spanciare! emoemoemo
Scusa Michele, quando parli di timbri Fm non intendi un timbro col quale si possa suonare una melodia dalla tastiera, giusto?
  • michelet
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28-12-21 10.34

@ Fabri72
michelet ha scritto:
dove il tipico bimbominkia richiama i diversi pattern, gira le knob, attiva e disattiva gli instrument ed alza ed abbassa gli slider, mentre un pattern più o meno complesso è in riproduzione


Mi hai fatto spanciare! emoemoemo
Scusa Michele, quando parli di timbri Fm non intendi un timbro col quale si possa suonare una melodia dalla tastiera, giusto?
Ti ringrazio dì aver apprezzato la mia battuta, però, in tutta sincerità, a me viene da piangere.
Il numero delle persone che “suona” veramente uno strumento a tastiera o, al più, fa finger drumming si sta riducendo in modo sostanziale. Se noterai, ormai i video dì gente che “produce” si limita ad un girare dì manopole e alzare ed abbassare dì slider. È quanto dì più deprimente si possa vedere.
In particolare TR-8S abbraccia questo tipo dì filosofia, dove viene preferita l’improvvisazione, l’estemporaneità, come chi non ha storia alle sue spalle né futuro davanti a sé, ma solo il presente, che non lascia alcuna traccia (scusa il bisticcio dì parole).
  • michelet
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28-12-21 10.40

@ Fabri72
michelet ha scritto:
dove il tipico bimbominkia richiama i diversi pattern, gira le knob, attiva e disattiva gli instrument ed alza ed abbassa gli slider, mentre un pattern più o meno complesso è in riproduzione


Mi hai fatto spanciare! emoemoemo
Scusa Michele, quando parli di timbri Fm non intendi un timbro col quale si possa suonare una melodia dalla tastiera, giusto?
Sono timbri percussivi o, volendo, timbri che opportunamente editati nel loro inviluppo, poi intonati (con una procedura abbastanza farraginosa) consentono dì produrre delle melodie.
Per capirsi, l’intonazione viene espressa in 256 step… bisogna quindi trovare il valore corrispondente, ad esempio, ad un C2… Esistono delle tabelle di conversione create da qualche anima pia, in ogni caso l’input dei valori, con una singola manopola, non è semplice.
  • Fabri72
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28-12-21 11.00

@ michelet
Sono timbri percussivi o, volendo, timbri che opportunamente editati nel loro inviluppo, poi intonati (con una procedura abbastanza farraginosa) consentono dì produrre delle melodie.
Per capirsi, l’intonazione viene espressa in 256 step… bisogna quindi trovare il valore corrispondente, ad esempio, ad un C2… Esistono delle tabelle di conversione create da qualche anima pia, in ogni caso l’input dei valori, con una singola manopola, non è semplice.
Gentile e chiaro come sempre! emo
Beh a quel punto uno fa prima ad imparare il theremin emo
  • michelet
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28-12-21 11.59

@ Fabri72
Gentile e chiaro come sempre! emo
Beh a quel punto uno fa prima ad imparare il theremin emo
Ma certo, trovo infatti impossibile “intonare” gli Instrument FM in tempo reale (a meno dì non voler fare glide). Il lavoro dì intonazione degli step va fatto rigorosamente durante la programmazione del pattern e, una volta inseriti i valori corrispondenti al pitch, festa finita.
Tra le tante cose, trovo assurdo costringere una drum machine a fare cose per le quali non è stata pensata.
  • Fabri72
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28-12-21 15.21

@ michelet
Ma certo, trovo infatti impossibile “intonare” gli Instrument FM in tempo reale (a meno dì non voler fare glide). Il lavoro dì intonazione degli step va fatto rigorosamente durante la programmazione del pattern e, una volta inseriti i valori corrispondenti al pitch, festa finita.
Tra le tante cose, trovo assurdo costringere una drum machine a fare cose per le quali non è stata pensata.
Nella mia ignoranza, prima, mi domandavo se l'aggiornamento avesse trasformato la macchina anche in un expander tipo l'MC 101.emo
Ma mi hai già risposto
  • michelet
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28-12-21 18.52

@ Fabri72
Nella mia ignoranza, prima, mi domandavo se l'aggiornamento avesse trasformato la macchina anche in un expander tipo l'MC 101.emo
Ma mi hai già risposto
No, la serie TR è dedicata al ritmo, mentre la MC (microcomposer) è assimilabile ad un sequencer dotato di generazione sonora interna. Devo dire che avevo pensato di acquistare MC-707 invece di TR-8S, ma a parte un inutile raddoppio dei suoni standard Roland visto che ho già Fantom, sarebbe stato comunque uno strumento dalle funzionalità sovrabbondanti. Già TR-8S ha una moltitudine di funzioni che non mi servono, oltre a non avere quelle che mi servirebbero, ma pazienza.