05-08-21 11.19
A seguito dell’acquisto di questa drum machine, volevo rendere note le mie primissime impressioni, perché un conto è leggere e/o tradurre il manuale utente e la guida di riferimento, tutt’altra cosa è trovarsi di fronte lo strumento
L’impatto estetico direi che è abbastanza buono, anche se la quantità di plastica utilizzata è notevole. Slider e knob, leggermente troppo ravvicinati per i miei gusti, danno comunque un certo senso di solidità (certamente non è il caso di forzare troppo). Il colore nero dominante è sotto un certo profilo, controproducente, perché evidenzia in modo impietoso le impronte digitali. Da perfetto maniaco della pulizia, ho usato dei guanti in cotone…
La manualistica è fatta abbastanza bene. Il manuale utente permette di diventare operativi abbastanza velocemente, però la spiegazione di altre funzioni - a mio avviso comunque importanti - vanno cercate nella Guida di Riferimento - solo in inglese.
Dal punto di vista sonoro ascoltare i Pattern residenti dà un senso di straordinaria compattezza, un muro, in particolare per quei Pattern che uniscono timbri percussivi a suoni intonati, come bassi, accordi (presumo campionati) e hit. Questo tipo di Patten vanno molto di moda nelle produzioni lounge e generi similari, io li trovo totalmente inutili.
Il numero di Kit disponibili è veramente notevole. Si potrebbero trascorrere ore ascoltando gli stessi Pattern con i diversi Kit. Tra i miei preferiti c’è quello della TR-707 che suona in modo spettacolare. Ho in programma anche di ricostruire il Kit di Yamaha RX-11, la mia primissima drum machine oltre alla creazione di un Kit con i campioni di Linn9000, altro mio mito.
Come accennavo in precedenza, TR-8S ha una nutrita serie di Pattern orientata alla performance dal vivo e a generi danzerecci e, in genere, all’interazione in tempo reale grazie ai controlli dedicati per ognuno degli 11 strumenti componenti il Kit. Sinceramente mi sarei aspettato che gli strumenti possibili fossero almeno 16, come gli step del Pattern. Tuttavia mi sembra di aver capito che c’è la possibilità di alternare un Instrument con un altro, ottenendo in pratica, due timbri diversi per Pad, liberamente richiamabili.
Sempre in merito ai Pattern, ognuno è composto da 8 Variazioni, e questo consente di creare Pattern più lunghi o piccole strutture di Song. Nota dolente: non c’è il modo Song, però il problema è aggirabile pilotando TR-8S con un sequencer esterno che invii i Program Change, che a loro volta, richiamano i Pattern desiderati.
La gestione del supporto di memoria (su SD o SDHC) è semplice ed intuitiva anche se sul manuale operativo è spiegato solamente come effettuare il backup complessivo di tutta la memoria. A me interessava sapere se fosse possibile importare/esportare singoli Pattern, perché tra quelli di fabbrica ce ne sono davvero pochi di utilizzabili. Per questo ho dovuto cercare nella Guida di Riferimento ed ho trovato la modalità.
Complessivamente mi posso ritenere soddisfatto dell’acquisto, ci sono alcuni aspetti di programmazione che dovrò approfondire, come la gestione dei Flam (acciaccature) e Roll (rullate) molto comuni nei Pattern tradizionali, un po’ meno in quelli di fabbrica.
Il punto di forza di TR-8S è indubbiamente il contenuto di campioni “storici” quali TR-808, 909, 707, 727, 606 ecc. e la possibilità di caricare campioni personalizzati, non solo percussivi, aspetto che aumenta moltissimo la sua versatilità.