Consiglio acquisto synth polifonico d'annata

31-08-22 21.28

Salve a tutti,
non sono novizio del forum, sebbene questo account sia nuovo – e nonostante abbia partecipato solo molto saltuariamente alle discussioni negli anni passati.
Volevo sapere un vostro parere/consiglio riguardo ad un eventuale acquisto: il mio target è un synth polifonico analogico (no VA) preferibilmente vintage, anche se sto considerando vari analogici anni duemila e successivi.
Purtroppo ho già escluso alcuni dei mostri sacri dei miei sogni, per i quali non mi va di spendere (ad es., Elka Synthex, Oberheim OBXa o Matrix 12, Prophet 600, Prophet VS, a cui aggiungerei anche evergreen come Roland Juno 60 e 106, a tutt'oggi piuttosto costosi sul mercato).
Budget attorno ai 1.000 euro
Cerco una macchina da utilizzare anche dal vivo (e questo può cambiare un pò le cose)

Avevo pensato al Crumar Bit99, al Fender/Rhodes Chroma Polaris. E per rimanere su qualcosa di più recente, Alesis Andromeda A6 (ho visto prezzi molto variabili sul mercato dell'usato).
  • wildcat80
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31-08-22 21.36

Benvenuto. Lascerei perdere A6 (introvabile in condizioni decenti al tuo budget), e darei uno sguardo eventualmente al Crumar Stratus, ne ho visto alcuni, forse da Organ Studio, a cifre ampiamente entro il tuo budget.

31-08-22 21.45

@ wildcat80
Benvenuto. Lascerei perdere A6 (introvabile in condizioni decenti al tuo budget), e darei uno sguardo eventualmente al Crumar Stratus, ne ho visto alcuni, forse da Organ Studio, a cifre ampiamente entro il tuo budget.
Grazie mille. Eventualmente sarei anche disposto a rivedere un pò il tetto massimo del budget.
Dando un'occhiata veloce tempo fa, avevo visto dei prezzi piuttosto esorbitanti per l'A6. Non l'ho mai provato personalmente, ma immagino sia una bomba.
Non mi è mai capitato di provare il Crumar Stratus; guardando in rete fino a pochi anni fa veniva venduto a cifre assai modiche, anche se non so quanti ne siano rimasti in giro. Però non mi ha mai convinto troppo, non so perché. Approfondirò emo

Che ne pensi del JX3P?
  • wildcat80
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31-08-22 22.00

Maestro_Salieri ha scritto:
Che ne pensi del JX3P?

Che è un bel synth, l'ho avuto. Suono Roland classico, bel filtro, bel chorus, catena di sintesi semplice semplice, fa poche cose ma bene.
Unica mancanza, grave per un polifonico anni 80, l'assenza della PWM, a cui si ovvia con un trucchetto via hard sync, che tuttavia di fatto ti fa perdere un oscillatore (va messo a volume 0).
  • mima85
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01-09-22 08.57

In ordine sparso mi vengono in mente:

Roland JX (il 3P, l'8P o il 10, a dipendenza di budget e preferenze tue)
Roland Alpha Juno
Kawai SX 210 ed SX 240
Akai AX 60 ed AX 80
Oberheim Matrix 6 (sta però diventando sempre più difficile trovarli entro i 1000 euro)
Korg Poly 800 e 61 (61 consigliato rispetto al Poly-800)

Se vuoi fare il patriottico con i synth di produzione italiana, che però sono piuttosto rari e quindi potrebbero essere difficili da trovare entro i 1000 euro:

Crumar Bit One e Bit 99
Crumar Composer
Crumar Stratus e Trilogy
Siel Cruise
Siel DK 600
Siel Opera 6

Se vuoi considerare anche gli ibridi (oscillatori digitali e filtri analogici) abbiamo:

Korg DW 6000 ed 8000 (consiglio il secondo)
Ensoniq ESQ 1
Kawai K3

Al momento non mi viene in mente altro, ma sicuramente ci sono altri strumenti meritevoli di considerazione.

Maestro_Salieri ha scritto:
Cerco una macchina da utilizzare anche dal vivo (e questo può cambiare un pò le cose)


"Dal vivo" e "synth analogico vintage" raramente vanno bene assieme. Gli analogici d'annata sono piuttosto delicati, se sono a VCO possono essere parecchio ballerini con la corretta tenuta dell'intonazione, e data l'età della loro componentistica tendono ad essere molto sensibili alle condizioni ambientali ed alla qualità dell'alimentazione elettrica. Se vuoi un analogico da suonare dal vivo senza troppe preoccupazioni, ti conviene rivolgerti ad uno strumento di produzione attuale.
  • wildcat80
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01-09-22 09.41

Non credo sia illegittimo mettere un link a un Crumar Stratus in vendita
  • PandaR1
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01-09-22 12.14

@ Maestro_Salieri
Salve a tutti,
non sono novizio del forum, sebbene questo account sia nuovo – e nonostante abbia partecipato solo molto saltuariamente alle discussioni negli anni passati.
Volevo sapere un vostro parere/consiglio riguardo ad un eventuale acquisto: il mio target è un synth polifonico analogico (no VA) preferibilmente vintage, anche se sto considerando vari analogici anni duemila e successivi.
Purtroppo ho già escluso alcuni dei mostri sacri dei miei sogni, per i quali non mi va di spendere (ad es., Elka Synthex, Oberheim OBXa o Matrix 12, Prophet 600, Prophet VS, a cui aggiungerei anche evergreen come Roland Juno 60 e 106, a tutt'oggi piuttosto costosi sul mercato).
Budget attorno ai 1.000 euro
Cerco una macchina da utilizzare anche dal vivo (e questo può cambiare un pò le cose)

Avevo pensato al Crumar Bit99, al Fender/Rhodes Chroma Polaris. E per rimanere su qualcosa di più recente, Alesis Andromeda A6 (ho visto prezzi molto variabili sul mercato dell'usato).
Potresti aspettare l'arrivo sul mercato del Behringer UB-Xa, con il quale intorno ai 1500 euro avresti una macchina nuova ed affidabile... altrimenti col tuo budget un deepmind 12

Roba d'epoca lascerei perdere, visto che vuoi utilizzarli dal vivo...
  • synthpanze
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01-09-22 18.04

E' il periodo più brutto per comprare qualsasi cosa figurati un synth vintage, già prima del covid i prezzi stavano andando alle stelle

Consiglio disinteressato se non sai metterci mano o non hai tempo da perdere, e tanti soldi, in assistenza lascia stare il vintage, poi dal vivo è sconsigliatissimo.
Insomma se non ti serve espressamente QUEL synth da QUELLE sonorità a 1000 euro, per lavoro o questione di vita, se non li trovi a buonissimo superprezzo irrinunciabile ne starei lontano.
I negozi sono i primi da evitare.

il Polaris non si trova più a 1000euro poi è un cassone di quasi 20kg ed è uno dei più problamatici: cambiare alimentatore e membrana sicuro, probabilmente faders... sempre poi vada bene con i chip...

Molti si son venduti l'Andromeda proprio perchè dà noie, dovresti triplicare il budget

Il Bit99 ora ti chiedono il triplo e non ha controlli
Lo Stratus lasciamo stare, prezzo ridicolo, non vale la richiesta ed è limitato, è una versione castrata del Trilogy che ti vendono addiritura a meno, senza contare che hanno una gestione polifonica tutta loro, una sorta di divide down ad assegnazione della nota e conseguenti retrigger

Il Jx3p (+controller) gran synth ma per me chiedono troppo, ecco, visto i prezzi odierni, se trovi synth+controller a 1000 ti consiglierei questo
Eviterei i synth senza controlli o senza programmer con interfaccia utente dedicata


Consiglio: piglia un Korg Prologue 16 che ti vendono a 1000. Ci fai tutto, flessibilità e potenza, suona strabene, lo porti live e sei a posto per i prossimi 20anni. Successivamente ti prenderai il Behringer UBXA nel 2038 quando uscirà... se il mondo non sarà imploso emo
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01-09-22 18.49

matmetal ha scritto:
Consiglio: piglia un Korg Prologue 16 che ti vendono a 1000. Ci fai tutto, flessibilità e potenza, suona strabene, lo porti live e sei a posto per i prossimi 20anni. Successivamente ti prenderai il Behringer UBXA nel 2038 quando uscirà... se il mondo non sarà imploso


Ecco, se non avessi messo il paletto vintage ti avrei dato lo stesso consiglio, anche l'8 voci che se trova a 850 in giro.
Il Prologue è probabilmente il miglior polifonico moderno a rapporto Q/P: bitimbrici, ottimo filtro, terzo oscillatore digitale che apre un mondo infinito di sonorità partendo dal DW8000 e arrivando alla attuale altered FM, passando per wavetables, granular e compagnia cantante, ottimo multieffetto digitale.
Purtroppo ho dovuto vendere praticamente tutto per questioni di allargamento famiglia, fra cui il JX3P, regalo dei 40, e il Prologue 8 voci.
Devo dire che fra i due, relativamente simili per semplicità (se si considera solo la parte analogica sono synth basici con due oscillatori e poche modulazioni) ma molto diversi per carattere, quello che mi manca di più è il Prologue.... Ogni volta penso che alla fine lo spazio per un Minilogue XD desktop, che è un baby Prologue, lo troverei, poi mi ricordo del merdoso inviluppo A/D del filtro, che NON lo fa suonare proprio per niente uguale al fratellone (nonostante il resto sia praticamente identico).

01-09-22 19.18

Grazie a tutti, davvero, per i consigli!!!

mima85 ha scritto:
Roland JX (il 3P, l'8P o il 10, a dipendenza di budget e preferenze tue)
Roland Alpha Juno
Kawai SX 210 ed SX 240
Akai AX 60 ed AX 80
Oberheim Matrix 6 (sta però diventando sempre più difficile trovarli entro i 1000 euro)
Korg Poly 800 e 61 (61 consigliato rispetto al Poly-800)
Se vuoi fare il patriottico con i synth di produzione italiana, che però sono piuttosto rari e quindi potrebbero essere difficili da trovare entro i 1000 euro:

Crumar Bit One e Bit 99
Crumar Composer
Crumar Stratus e Trilogy
Siel Cruise
Siel DK 600
Siel Opera 6

Qualcuno della lista in effetti non lo conosco.
Pareri sul Matrix 6? Come impostazione del pannello, se ho ben capito, non ha knob.. solo numeri?

mima85 ha scritto:
"Dal vivo" e "synth analogico vintage" raramente vanno bene assieme. Gli analogici d'annata sono piuttosto delicati, se sono a VCO possono essere parecchio ballerini con la corretta tenuta dell'intonazione, e data l'età della loro componentistica tendono ad essere molto sensibili alle condizioni ambientali ed alla qualità dell'alimentazione elettrica. Se vuoi un analogico da suonare dal vivo senza troppe preoccupazioni, ti conviene rivolgerti ad uno strumento di produzione attuale.

Rispetto alle vostre considerazioni sul vintage, capisco bene. Ho avuto un ARP Odyssey MK II per diversi anni, rivenduto a malincuore, e stupidamente, forse. Portarlo fuori non era semplice. Bisognava accordarlo di continuo e bisognava farlo anche ogni volta che si "scorrevano" le ottave.
Però l'amore per le macchine vintage, per quanto talvolta difficilmente gestibili, è più forte di me. Ho avuto anche alcune occasioni di usare un Korg MS20 e un Crumar DS2 e dal vivo può essere un'impresa, secondo cosa si deve fare (soprattutto in quel caso, si trattava oltretuttto di strumenti non revisionati). Continuo tuttavia a preferire l'imperfezione dell'accordatura tipica dei VCO al suono asciutto di alcuni analog moderni.

Se non sbaglio, ci sono ancora artisti "importanti" che usano analogici vintage sui palchi, giusto? Anche se noto che la maggior parte, anche tra gli artisti che sono cresciuti con queste macchine, utilizzano ormai strumentazioni al passo con i tempi

01-09-22 19.21

matmetal ha scritto:
E' il periodo più brutto per comprare qualsasi cosa figurati un synth vintage, già prima del covid i prezzi stavano andando alle stelle

Consiglio disinteressato se non sai metterci mano o non hai tempo da perdere, e tanti soldi, in assistenza lascia stare il vintage, poi dal vivo è sconsigliatissimo.
Insomma se non ti serve espressamente QUEL synth da QUELLE sonorità a 1000 euro, per lavoro o questione di vita, se non li trovi a buonissimo superprezzo irrinunciabile ne starei lontano.

Su questo non posso che essere d'accordo. Effettivamente i prezzi negli ultimi anni sono alle stelle.
Acquistai un Odyssey MK II model 2813 su eBay dall'estero, pagato 1.200 euro nel 2007 se ben ricordo. Non era stato revisionato di recente, ma era tutto funzionante. Ormai sono sempre più rari gli Odyssey prime serie.

il Polaris non si trova più a 1000euro poi è un cassone di quasi 20kg ed è uno dei più problamatici: cambiare alimentatore e membrana sicuro, probabilmente faders... sempre poi vada bene con i chip...

Ecco.. a me intriga il Polaris. Ma è davvero così un cassone? (Synthex... ma che dico.. lo stesso "mitico" ARP/Rhodes Chroma pesano il doppio del Polaris! Altro che cassoni). È stato snobbato per molti anni. Purtroppo non sono mai riuscito a trovarne uno anche solo per provarlo e nei primi anni '80 non ero ancora nato.
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01-09-22 19.26

Maestro_Salieri ha scritto:
Continuo tuttavia a preferire l'imperfezione dell'accordatura tipica dei VCO al suono asciutto di alcuni analog moderni

A maggior ragione il Prologue è perfetto, perché ha VCO piuttosto stabili (facendo gli upgrade ufficiali) che vanno piacevolmente alla deriva dando quelle piacevoli imperfezioni tanto care a chi ama i vecchi analogici.

01-09-22 19.38

matmetal ha scritto:
Successivamente ti prenderai il Behringer UBXA nel 2038 quando uscirà... se il mondo non sarà imploso

Com'è possibile che sia così proibitivo il prezzo di OB-XA d'epoca? Giusto per curiosità. Perché su reverb si arriva anche a 5.000... emo
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01-09-22 19.58

Reverb non fa testo, riflette mercati esteri dove tutti gli strumenti costano mediamente di più rispetto all'Italia.
Su Reverb si vende, non si compra emo

01-09-22 20.03

@ wildcat80
Reverb non fa testo, riflette mercati esteri dove tutti gli strumenti costano mediamente di più rispetto all'Italia.
Su Reverb si vende, non si compra emo
Lo so! Ma i prezzi di certi strumenti rimangono comunque altissimi anche in Italia. Mi riferivo al'OB-XA, ma avrei potuto citarne altri...
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01-09-22 21.25

Maestro_Salieri ha scritto:
Pareri sul Matrix 6? Come impostazione del pannello, se ho ben capito, non ha knob.. solo numeri?


Si, come la maggioranza dei synth che ho elencato nella lista. Di quelli della prima parte (la lista "internazionale") solo l'Akai AX 60 ha controlli a pannello, il resto è tutto display e numeri. Non sono difficili da programmare, ma tediosi. Purtroppo trovare synth polifonici d'annata con pannello pieno di manopole e slider entro un budget di 1000 euro ormai è quasi impossibile, e anche quelli col pannello "piatto" stanno salendo di prezzo. Il trend è questo.

Per quanto riguarda prettamente il suono del Matrix 6 non aspettarti la "botta" di un OB o la qualità del fratellone Matrix 12. D'altronde se costa (e costava) una frazione del costo di quegli strumenti una ragione c'è. Suona comunque molto bene, per un giudizio personale però è meglio che guardi qualche demo su Internet perché i gusti sono soggettivi. Questo peraltro vale con tutti i synth che ho elencato.

Maestro_Salieri ha scritto:
Però l'amore per le macchine vintage, per quanto talvolta difficilmente gestibili, è più forte di me.


Tieni conto però, come matmetal ti ha ricordato, che se non hai le capacità per mettere le mani dentro questi strumenti diventa un amore molto costoso. Portarseli in live poi è come giocare alla roulette russa, a meno che non siano stati revisionati da cima a fondo ma anche in questi casi qualche sorpresa sgradita la possono riservare. Sono strumenti che hanno 40 anni sul groppone, che spesso sono stati spremuti come limoni tra studi e palchi, e che probabilmente hanno passato gli ultimi due decenni in qualche cantina o soffitta umide e polverose, in balìa di umidità e sbalzi di temperatura.

Infatti...

Maestro_Salieri ha scritto:
Se non sbaglio, ci sono ancora artisti "importanti" che usano analogici vintage sui palchi, giusto?


...sui palchi a parte qualche rara eccezione oggi vedo solo tastiere più o meno moderne. I professionisti in particolare vogliono strumenti affidabili, che non rischiano di mollarti a metà concerto. Se su Youtube guardi i video dei setup dei tastieristi più gettonati troverai per la stragrande maggioranza tastiere non più vecchie di 15/20 anni, e quelle più vicine ad avere 15/20 anni sono solo una minima parte. Costoro gli strumenti vintage se li tengono negli studi, dove li usano per registrare gli album, ma molto difficilmente se li portano sui palchi.

So che l'amore per il vintage può essere forte, io stesso ne so qualcosa, ma fatti bene i tuoi conti e se non sei pratico con la manutenzione e le riparazioni di questi strumenti, considera seriamente un synth più recente.
  • mima85
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01-09-22 21.29

Maestro_Salieri ha scritto:

Com'è possibile che sia così proibitivo il prezzo di OB-XA d'epoca? Giusto per curiosità. Perché su reverb si arriva anche a 5.000...


5'000 è praticamente regalato, ormai sfiora i 10'000 quando proprio non va lungo e sfonda quella soglia. Ne ho visti anche a 15'000.

Hanno prezzi così alti perché vanno di moda e vigono le regole del mercato del collezionismo, cioè anarchia completa. Sono pochi, sono rari, la richiesta c'è perché molti li vogliono, di conseguenza i prezzi salgono. Magari tra 20 anni non se li cagherà di nuovo più nessuno e per 500 euro li si potranno avere. Chi vivrà vedrà.
  • wildcat80
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01-09-22 22.19

Comunque.... Ormai il JX3P in 2 anni è schizzato alle stelle, visto annunci per JX3P completo di PG200 ben oltre i 1000, addirittura uno a 1800.
Idem MKS 50 stabilmente sopra i 500, e seguono a ruota i due Alpha Juno.
Qualche mese fa avevo visto dei Korg EX 8000, la versione rack del DW, a cifre bassissime, tanto che più volte sono stato tentato, oggi non se ne trova manco più uno, qualcosa su Reverb a cifre irripetibili.

Riguardo le macchine nuove allineate al tuo budget e con le caratteristiche che vuoi, non c'è molto, facendo un sunto:
- Korg Prologue 8/16 49 e 61 tasti
- Korg Minilogue primo modello 4 voci 3 ottave slim
- Korg Minilogue XD (baby Prologue) 4 voci 3 ottave slim o versione desktop
- Behringer Deepmind 12/6 49 e 37 tasti, è un Juno 106 potenziato, anche in versione desktop 12 voci (è a DCO ma con la possibilità di drifting come fossero VCO)
- Dreadbox Nymphes desktop 6 voci struttura voce che inizialmente ha fatto credere che fosse un clone Juno ma non è così, è a VCO e pur avendo una catena di sintesi apparentemente simile suona molto diverso.

Appena sopra il tuo budget, ma usato credo sia introvabile, il Sequential Take5, 44 note e 5 voci, che non è un mini PT rev4, ma un synth differente, più moderno (2 VCO + suboscillatore, filtro derivato dal P5 ma con risonanza compensata, polymod un po' meno aggressiva).
Sempre in casa Sequential potresti trovare qualche Dave Smith Instruments Mopho X4, ma temo che sia l'archetipo del synth moderno che non ami (DCO dritti dritti e ricchissimi di armoniche acute).
  • filigroove
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01-09-22 22.43

Ciao, solo per il discorso affidabilità: è vero che la roba vecchia è rischiosa in generale, ma voglio portare la mia personalissima esperienza col Jx8p. Lo comprai anni fa a una cosa tipo 200€, non avevo (ho) quattrini e presi il più esteticamente sciupato del Mercatino Musicale. Ebbene non mi ha mai dato un problema (e l’ho suonato anche dal vivo, tenuto a 40 gradi all’ombra in auto per ore, mi è persino caduto dalla parte della tastiera), funziona (udite udite) anche l’aftertouch anche se devi usare la forza, è un mulo.
Il segreto è che era fatto come poche cose si fanno oggi e che era molto semplice sia come architettura che come interfaccia (stile dx7), per cui quello che non c’è non si può rompere.
Credo che questa affidabilità (sempre tenendo conto dell’età) si possa estendere anche al jx3p e ad alpha Juno 2 (la 1 era più plasticosa).
Certo, ragionando meno col cuore un po’ più col cervello, non posso che riconoscere che un synth più recente, tipo il prologue 16, suona almeno altrettanto bene, è infinitamente più capace e pratico, ma se vintage deve essere…
  • ifus
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09-09-22 16.31

Sei stato molto fortunato.
Ma se succede sono dolori.
Fatto salvo che uno sia un collezionista, per cui compra e lo mette in bella mostra in bacheca e accende lo strumento una volta al mese, comprare un vintage e utilizzarlo con continuità ti espone al pericolo problema in proporzione al tempo di anzianità e la continuità con cui lo si suona per non parlare dell’aspetto ambiente in cui viene lasciato a riposare.