Un po' di reviews fuori dai denti

  • wildcat80
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09-05-23 16.13

È un paio di settimane che ho quasi repulsione verso i miei strumenti.
Un momento in cui non ho voglia di suonare, perché mi scarica poco, perché il lavoro al momento è fonte di sacrifici e blasfemia continua. Una corsa mi fa meglio di un paio d'ore davanti agli strumenti.
Quale miglior momento per fare un po' di reviews molto poco buoniste.
Iniziamo per ordine di costo.

Uno Synth Pro: strumento veramente valido dal punto di vista timbrico, abbastanza facile da programmare (solo per il routing dei filtri occorre un minimo di dedizione).
Cosa va: un suono quasi Sequential, la programmazione.
Cosa non va: le problematiche di instabilità di alimentazione, che purtroppo, usandolo con frequenza, si toccano con mano.
A volte restano fuori calibrazione pitch bend s modwheeel, a volte gli oscillatori... Basta staccarlo fisicamente dalla rete e poi riconnetterlo facendo un ulteriore ciclo di calibrazione oltre a quello fatto all'accensione.
Può essere un problema da poco, visto che per mesi può non ripresentarsi.
Può essere un problema notevole se gira male e ti si ripresenta per un tot di volte di fila.
È uno strumento con cui dopo circa un anno e mezzo di serenità mi viene voglia di lanciarlo.

Argon8M: wavetable, anche virtual analog vero adesso, ben costruito, programmabile abbastanza facilmente, suona veramente bene, anche come livello.
Cosa va: supporto nativo (aggiornamenti frequenti e sempre con manuale supplementare aggiornato), suono (amo i filtri Classic, Ladder e Sallen Key), costruzione.
Cosa non va: la programmabilità non è male da pannello, è ottima da editor multipiattaforma... Ma la versione della Modal App per iPad non supporta le funzionalità librarian (funzione accessibile da computer): è un po' un pastrocchio, perché è facilissimo scaricarsi suoni su iPad, ma poi non li puoi caricare.
Difetto paradossale: c'è veramente troppo materiale sonoro, fra tabelle, modificatori statici, possibilità di intermodulazione non si finisce mai di esplorare il suo cuore. Poteva anche essere una macchina più che valida con meno (molto meno) materiale timbrico di partenza. Personalmente gli avrei piazzato un filtro modellato tipo SSM2044 e un paio di tabelle di ispirazione Waldorf e basta emo
Comunque il difetto principale che ho riscontrato è legato allo spread (in pratica è come se moltiplicasse per 8 i due oscillatori, lavorando sia di detune che ad intervalli e accordi): quando si va di fine detune, il volume cala troppo, vero che lo sfasamento fra oscillatori può dare questo effetto collaterale, ma si moltiplicano per 8 quindi...
Ma gli si perdona.

CONTINUA
  • wildcat80
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09-05-23 16.49

Minifreak: un bel gioiellino di tecnologia transalpina, ultimo arrivato e ben integrato.
Cosa va: non suona affatto male, si programma abbastanza bene anche senza ricorrere al plugin (comunque consigliabile un giretto iniziale per capire i vari engine, l'oscilloscopio serve molto), gli effetti sono fatti molto bene e i materiali anche.
Cosa non va: il Minifreak V è pesantissimo, perde connessione con il synth; il filtro simil SEM è un po' troppo trasparente e impersonale, morbido, forse uno stadio di saturazione pre filtro non sarebbe male... Ma forse è voluto: gli engine aggressivi ci sono, un filtro troppo personale avrebbe potuto cozzare, e comunque ci sono anche i filtri modellati.

Fantom07 : solo cose belle emo trovo che sia una workstation molto semplice da utilizzare, e lo strumento con la miglior interfaccia possibile per l'editing di ZenCore. I materiali non sono i più nobili in assoluto, ma li trovo molto meglio della generazione precedente (i due JD, le FA e System8 hanno plastiche estremamente delicate, il display del F0 è una favola).
Cosa va: i Models e ZenCore sono fantastici. I suoni storici ci sono tutti, anche i digitali puri. Il sequencer è una bomba e anche la finalizzazione direttamente sulla tastiera non è una cosa da poco (dalla mente al web senza passare per il PC).
Cosa non va: il campionatore è molto basico, per cui trovo che l'editing dei multisamples non sia completo né tantomeno immediato, della serie sono riuscito a crearmi diversi multisamples ma non ho ancora capito bene come fare... Ci sono alcuni bug inspiegabili tipo il pitch ben che non si autoresetta a zero quando si registrano i pattern: al secondo giro del loop, al pitch bend viene assegnato l'ultimo valore registrato e non vede lo zero dellla wheel/joystick (c'è uno stratagemma ovviamente), abbastanza inspiegabile questo fatto.
Qualcuno lamentava l'issue polifonia che nella realtà non ho mai trovato limitante.
Qualcuno limitava l'assenza di un editor librarian: vero, però ci sono migliaia di location libere, per cui il salvataggio di singole varianti/nuove patch nelle varie song/scene non mette in crisi la memoria disponibile per anni e anni di lavoro, penso che comunque possa fare comodo un software del genere.
Tornando sui suoni: c'è il marchio Roland su ogni singolo suono, pianoforti e organi inclusi. C'è a chi piacciono e a chi no. Uomo avvisato, mezzo salvato.
La memoria disponibile obbliga a far scelte soprattutto se si parla di wave expansion: quante se ne possono caricare dipende da quanto sono grandi, i Model non occupano praticamente nulla (sono semplicemente delle maschere applicate a ZenCore).
  • Sbaffone
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09-05-23 16.59

Prova un pianoforte magari li non ti stanchi emo
  • wildcat80
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09-05-23 17.41

@ Sbaffone
Prova un pianoforte magari li non ti stanchi emo
Pianoforte? Non ve l'ho detto? Ho traslocato il mio Zeldwin verticale del 1920. Mio padre ha tirato a lucido il mobile, l'ho portato a casa e fatto vedere a un tecnico.
Il tecnico lo ha aperto, pulito e ha dichiarato di lasciarlo un mesetto ad assestarsi dal trauma trasloco, dopodiché verrà ad accordarlo.
Nonostante abbia l'arpa in ghisa, un minimo di assestamento ci vuole.
Pianoforte di famiglia, con tastiera ancora in vero avorio ed ebano, e nonostante l'età, una meccanica decisamente più reattiva e brillante delle vostre amate Studiologic made in Tunisia emo
  • afr
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09-05-23 19.35

@ wildcat80
Pianoforte? Non ve l'ho detto? Ho traslocato il mio Zeldwin verticale del 1920. Mio padre ha tirato a lucido il mobile, l'ho portato a casa e fatto vedere a un tecnico.
Il tecnico lo ha aperto, pulito e ha dichiarato di lasciarlo un mesetto ad assestarsi dal trauma trasloco, dopodiché verrà ad accordarlo.
Nonostante abbia l'arpa in ghisa, un minimo di assestamento ci vuole.
Pianoforte di famiglia, con tastiera ancora in vero avorio ed ebano, e nonostante l'età, una meccanica decisamente più reattiva e brillante delle vostre amate Studiologic made in Tunisia emo
Ha ancora la pellicola sul display? emo
  • wildcat80
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09-05-23 19.58

@ afr
Ha ancora la pellicola sul display? emo
No, però ha lo SCATOLO emo
  • ruggero
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10-05-23 01.54

emoemoemo