Le basi dell’improvvisazione

  • WTF_Bach
  • Membro: Expert
  • Risp: 2896
  • Loc: Mantova
  • Thanks: 882  

04-08-25 20.26

1) l’improvvisazione non è altro che composizione (istantanea)

2) da ciò si deduce che i principi dell’improvvisazione sono i medesimi di quelli della composizione

Primo principio: tensione e risoluzione. Da intendersi sia armonicamente che melodicamente. Ovvio che questo principio sottintende l’esistenza della tonalità - in caso contrario, nulla creerebbe tensione.

Secondo principio: ripetizione e variazione. Ciò sia su micro elementi (incisi) che su macro elementi (frasi e periodi)

Molto semplice, non c’è altro.
  • cecchino
  • Membro: Guru
  • Risp: 5277
  • Loc: Roma
  • Thanks: 645  

04-08-25 21.39

@ WTF_Bach
1) l’improvvisazione non è altro che composizione (istantanea)

2) da ciò si deduce che i principi dell’improvvisazione sono i medesimi di quelli della composizione

Primo principio: tensione e risoluzione. Da intendersi sia armonicamente che melodicamente. Ovvio che questo principio sottintende l’esistenza della tonalità - in caso contrario, nulla creerebbe tensione.

Secondo principio: ripetizione e variazione. Ciò sia su micro elementi (incisi) che su macro elementi (frasi e periodi)

Molto semplice, non c’è altro.
Ma anche la composizione è una forma di improvvisazione molto lenta... emo e questo rafforza il punto 2) (ma una lista numerata di soli due elementi è considerata valida?)
Bentornato Ale con i tuoi post didattici emoemoemo
  • d_phatt
  • Membro: Guru
  • Risp: 5271
  • Loc: Perugia
  • Thanks: 1136  

05-08-25 15.17

Che piacere (ri)leggere i tuoi post... bentornato! emo
  • d_phatt
  • Membro: Guru
  • Risp: 5271
  • Loc: Perugia
  • Thanks: 1136  

05-08-25 15.38

@ WTF_Bach
1) l’improvvisazione non è altro che composizione (istantanea)

2) da ciò si deduce che i principi dell’improvvisazione sono i medesimi di quelli della composizione

Primo principio: tensione e risoluzione. Da intendersi sia armonicamente che melodicamente. Ovvio che questo principio sottintende l’esistenza della tonalità - in caso contrario, nulla creerebbe tensione.

Secondo principio: ripetizione e variazione. Ciò sia su micro elementi (incisi) che su macro elementi (frasi e periodi)

Molto semplice, non c’è altro.
Sarebbe interessante leggere un tuo pensiero sul legame tra l'improvvisazione/composizione di un solo (certamente utilizzando i principi da te illustrati, partendo da una idea melodica di base) e il materiale tematico proprio del brano. Ovvero se le due cose debbano necessariamente essere strettamente legate, come spesso accade, o se è possibile permettersi più libertà nell'uso delle cellule melodiche fondamentali. Mi rendo conto che così è un po' (tanto) generico, ma lo trovo un discorso interessante.
  • WTF_Bach
  • Membro: Expert
  • Risp: 2896
  • Loc: Mantova
  • Thanks: 882  

05-08-25 15.40

@ d_phatt
Sarebbe interessante leggere un tuo pensiero sul legame tra l'improvvisazione/composizione di un solo (certamente utilizzando i principi da te illustrati, partendo da una idea melodica di base) e il materiale tematico proprio del brano. Ovvero se le due cose debbano necessariamente essere strettamente legate, come spesso accade, o se è possibile permettersi più libertà nell'uso delle cellule melodiche fondamentali. Mi rendo conto che così è un po' (tanto) generico, ma lo trovo un discorso interessante.
Ottima riflessione.

Direi che in linea di principio lo sviluppo del tema è senz’altro cosa buona e giusta, ma molti improvvisatori, anche di gran calibro (vedi Parker) partono subito per la tangente.
  • d_phatt
  • Membro: Guru
  • Risp: 5271
  • Loc: Perugia
  • Thanks: 1136  

05-08-25 15.59

@ WTF_Bach
Ottima riflessione.

Direi che in linea di principio lo sviluppo del tema è senz’altro cosa buona e giusta, ma molti improvvisatori, anche di gran calibro (vedi Parker) partono subito per la tangente.
È quello che ho notato anche io. Personalmente provo maggiore soddisfazione nel sentire un tema ripreso, sviluppato e approfondito fino all'ultima goccia (Bach il maestro, ma anche Mehldau nel jazz odierno non scherza), ma probabilmente è difficile tenere a freno menti meno calcolatrici e più istintive, addirittura vulcaniche come quella di Parker... che eruttava un fiume in piena di frasi e melodie in apparenza inesauribili. A volte in realtà lo trovo quasi più rinfrescante, devo dire, dipende anche dal mood mio e del brano. Alla fine la musica deve poter essere anche libertà.
  • paolo_b3
  • Membro: Staff
  • Risp: 15199
  • Loc: Ravenna
  • Thanks: 2504  

05-08-25 16.32

@ WTF_Bach
1) l’improvvisazione non è altro che composizione (istantanea)

2) da ciò si deduce che i principi dell’improvvisazione sono i medesimi di quelli della composizione

Primo principio: tensione e risoluzione. Da intendersi sia armonicamente che melodicamente. Ovvio che questo principio sottintende l’esistenza della tonalità - in caso contrario, nulla creerebbe tensione.

Secondo principio: ripetizione e variazione. Ciò sia su micro elementi (incisi) che su macro elementi (frasi e periodi)

Molto semplice, non c’è altro.
Mi fa venire in mente la barzelletta "come metti 4 elefanti in una 500: semplice due davanti e due dietro"... emoemoemo

Un abbraccio Ale!!!
  • d_phatt
  • Membro: Guru
  • Risp: 5271
  • Loc: Perugia
  • Thanks: 1136  

05-08-25 17.02

@ paolo_b3
Mi fa venire in mente la barzelletta "come metti 4 elefanti in una 500: semplice due davanti e due dietro"... emoemoemo

Un abbraccio Ale!!!
Come diceva quello, tutto quello che bisogna fare è pigiare i tasti giusti al momento giusto emo
  • paolo_b3
  • Membro: Staff
  • Risp: 15199
  • Loc: Ravenna
  • Thanks: 2504  

05-08-25 17.03

@ d_phatt
Come diceva quello, tutto quello che bisogna fare è pigiare i tasti giusti al momento giusto emo
L'ho sempre detto... nella vita occorre una buona dose di fortuna!
  • WTF_Bach
  • Membro: Expert
  • Risp: 2896
  • Loc: Mantova
  • Thanks: 882  

05-08-25 19.14

@ paolo_b3
L'ho sempre detto... nella vita occorre una buona dose di fortuna!
In effetti non è difficile. Pensate a “C jam blues”.
  • paolo_b3
  • Membro: Staff
  • Risp: 15199
  • Loc: Ravenna
  • Thanks: 2504  

05-08-25 20.15

@ WTF_Bach
In effetti non è difficile. Pensate a “C jam blues”.
Si facevo la solita ironia. Parlando di improvvisazione devo fidarmi di te, e di te mi fido, ma per chi si avvicina alla "pratica" non si deve dare niente per banale o peggio ancora scontato.
  • d_phatt
  • Membro: Guru
  • Risp: 5271
  • Loc: Perugia
  • Thanks: 1136  

05-08-25 20.32

@ WTF_Bach
In effetti non è difficile. Pensate a “C jam blues”.
Parlando di didattica, delle spiegazioni chiare, razionali e illuminanti come le tue sull'improvvisazione e sulla costruzione della frase sui libri e sul web non ce ne sono, o almeno io non ne ho trovate. Ogni tanto si incontra qualche concetto chiave, tipo quello delle note target, ma finisce lì, spesso senza contesto e senza approfondimenti. Alla fine credo che questo sia il tuo più grande contributo alla didattica, proprio perché sei andato a riempire e mettere per iscritto nero su bianco una lacuna enorme a livello di testi scritti o di materiale disponibile sul web. Ma sospetto che anche la maggior parte degli insegnanti non sarebbe in grado neanche di trasmettere oralmente quelle conoscenze in maniera così netta e precisa.

Che poi sì, come hai scritto in passato sono cose sotto gli occhi di tutti presenti nei dischi dei grandi, ma nessuno aveva mai avuto la lucidità (o la voglia) di fare quel lavoro in quel modo. Personalmente parlando quel materiale col tempo l'ho divorato, e non neanche mi occupo di jazz... ma anche guardando alla "musica" in generale è troppo interessante.
  • WTF_Bach
  • Membro: Expert
  • Risp: 2896
  • Loc: Mantova
  • Thanks: 882  

06-08-25 10.08

Quando tornerò a casa riprenderò il mio blog.
  • Raptus
  • Membro: Expert
  • Risp: 2895
  • Loc: Padova
  • Thanks: 293  

06-08-25 11.44

@ WTF_Bach
1) l’improvvisazione non è altro che composizione (istantanea)

2) da ciò si deduce che i principi dell’improvvisazione sono i medesimi di quelli della composizione

Primo principio: tensione e risoluzione. Da intendersi sia armonicamente che melodicamente. Ovvio che questo principio sottintende l’esistenza della tonalità - in caso contrario, nulla creerebbe tensione.

Secondo principio: ripetizione e variazione. Ciò sia su micro elementi (incisi) che su macro elementi (frasi e periodi)

Molto semplice, non c’è altro.
Secondo te, cosa determina la differenza tra uno stile improvvisativo rispetto ad un altro?
Ad esempio, una improvvisazione blues differisce da una jazz solo per le frasi e periodi che vengono utilizzati oppure c'è altro che può determinare proprio quella differenza a livello inconscio (emozionale?) che mi fa preferire una rispetto all'altra?
Era per capire se c'è una spiegazione razionale dietro al fatto (forse irrazionale) che alcuni artisti riesco ad ascoltarli con facilità e non stufano mentre altri proprio non li sopporto emo
Giustamente è stato tirato in ballo il tema, io trovo ad esempio che chi non riesce a seguire una linea melodica definita (o non riesce a costruirne di nuove ma piacevoli da ascoltare, definite, ripetibili) spesso risulti davvero cacofonico, a livello di bimbo di 5 anni che gioca col toy piano emo
  • WTF_Bach
  • Membro: Expert
  • Risp: 2896
  • Loc: Mantova
  • Thanks: 882  

06-08-25 11.56

@ Raptus
Secondo te, cosa determina la differenza tra uno stile improvvisativo rispetto ad un altro?
Ad esempio, una improvvisazione blues differisce da una jazz solo per le frasi e periodi che vengono utilizzati oppure c'è altro che può determinare proprio quella differenza a livello inconscio (emozionale?) che mi fa preferire una rispetto all'altra?
Era per capire se c'è una spiegazione razionale dietro al fatto (forse irrazionale) che alcuni artisti riesco ad ascoltarli con facilità e non stufano mentre altri proprio non li sopporto emo
Giustamente è stato tirato in ballo il tema, io trovo ad esempio che chi non riesce a seguire una linea melodica definita (o non riesce a costruirne di nuove ma piacevoli da ascoltare, definite, ripetibili) spesso risulti davvero cacofonico, a livello di bimbo di 5 anni che gioca col toy piano emo
Ottima domanda. In buona sostanza, gli stili differenti non utilizzano principi diversi, ma usano i medesimi principi in maniera diversa.

Per esempio il blues fa ampio ricorso alla variazione e ripetizione, mentre la tensione e risoluzione è usata in modo blando (terza minore che sale su terza maggiore etc).

Il bebop, per converso, sfrutta al massimo la tensione e risoluzione, sviluppando questo principio in maniera maniacale, ma non fa grande uso della ripetizione/variazione.
  • markelly2
  • Membro: Expert
  • Risp: 4284
  • Loc: .
  • Thanks: 464  

06-08-25 12.32

@ Raptus
Secondo te, cosa determina la differenza tra uno stile improvvisativo rispetto ad un altro?
Ad esempio, una improvvisazione blues differisce da una jazz solo per le frasi e periodi che vengono utilizzati oppure c'è altro che può determinare proprio quella differenza a livello inconscio (emozionale?) che mi fa preferire una rispetto all'altra?
Era per capire se c'è una spiegazione razionale dietro al fatto (forse irrazionale) che alcuni artisti riesco ad ascoltarli con facilità e non stufano mentre altri proprio non li sopporto emo
Giustamente è stato tirato in ballo il tema, io trovo ad esempio che chi non riesce a seguire una linea melodica definita (o non riesce a costruirne di nuove ma piacevoli da ascoltare, definite, ripetibili) spesso risulti davvero cacofonico, a livello di bimbo di 5 anni che gioca col toy piano emo
Mi fai un esempio di un jazzista che ami e uno che non sopporti? Per capire meglio.
  • WTF_Bach
  • Membro: Expert
  • Risp: 2896
  • Loc: Mantova
  • Thanks: 882  

06-08-25 14.41

@ markelly2
Mi fai un esempio di un jazzista che ami e uno che non sopporti? Per capire meglio.
Garbarek non conta emo
  • Raptus
  • Membro: Expert
  • Risp: 2895
  • Loc: Padova
  • Thanks: 293  

06-08-25 16.37

@ markelly2
Mi fai un esempio di un jazzista che ami e uno che non sopporti? Per capire meglio.
Mi piace molto come improvvisa Winton Kelly (infatti arriva dal blues mi sembra) ma non riesco ad ascoltare Chick Corea, pur ovviamente riconoscendone il valore artistico.
Ascolta le loro versioni di "Autumn Leaves" presenti su youtube giusto per farti un'idea di cosa intendo.
  • Raptus
  • Membro: Expert
  • Risp: 2895
  • Loc: Padova
  • Thanks: 293  

06-08-25 16.46

@ WTF_Bach
Ottima domanda. In buona sostanza, gli stili differenti non utilizzano principi diversi, ma usano i medesimi principi in maniera diversa.

Per esempio il blues fa ampio ricorso alla variazione e ripetizione, mentre la tensione e risoluzione è usata in modo blando (terza minore che sale su terza maggiore etc).

Il bebop, per converso, sfrutta al massimo la tensione e risoluzione, sviluppando questo principio in maniera maniacale, ma non fa grande uso della ripetizione/variazione.
Spiegandolo a parole semplici quindi lo stile orientato al blues punta a farti entrare in testa un'idea mentre lo stile bebop (e molto peggio i suoi derivati) puntano a non farti avere una benché minima idea di quello che sta succedendo emo
  • WTF_Bach
  • Membro: Expert
  • Risp: 2896
  • Loc: Mantova
  • Thanks: 882  

06-08-25 17.17

@ Raptus
Spiegandolo a parole semplici quindi lo stile orientato al blues punta a farti entrare in testa un'idea mentre lo stile bebop (e molto peggio i suoi derivati) puntano a non farti avere una benché minima idea di quello che sta succedendo emo
Diciamo che il blues è immediato mentre il bebop necessita un livello di ascolto e comprensione più profondo