21-05-08 11.05
facendo una trasposizione con FINALE, mi è capitato un SIbemolle (bemolle in chiave) con un doppio bemolle segnato nella scrittura musicale.........ma come lo leggo? come si naturale doppio bemolle cioè LA oppure come LA bemolle?..inoltre è corretta la scrittura dello spartito in questa maniera........un bemolle in chiave e un doppio bemolle nello spartito? chi sa rispondere grazie21-05-08 11.45
Esatto, lo suoni come un La.21-05-08 12.46
Abbassa tutto di un tono, ma ti consiglio di disabilitare la funzione che lo fa uscire fuori, non ne vedo mai scritti in giro!21-05-08 13.24
beh,doppi bemolli e doppi diesis ce ne sono nella letteratura..e non cheidermi esempip perchè non me ne vengono in mente XD21-05-08 14.27
21-05-08 14.44
Ammazza che memoria!21-05-08 15.13
Che senso ha?21-05-08 16.22
21-05-08 16.25
d'altra parte c'è anche una "logica" nel discorso teorico e un preludio in Re# minore può darsi che porti un Dox (doppio diesis) perché è la sensibile della tonalità. Si può scrivere si anche RE che va a RE# ma a logica non è la stessa cosa anche se nella pratica è l'identica cosa... abusarne è sbagliato perché rende difficile una cosa facile ma è ovvio che in una scrittura "dotta" vanno anche seguite queste logiche per sapere quello che succede e non solo quale tasto va suonato in quel momento (anche se alla fine va comunque suonato il tasto indicato, che sia scritto DOx oppure RE oppure MIbb). Nel jazz che dovrebbe essere una cosa pratica, istintiva, a volte quando vengono scritti gli accordi per esteso, c'è da diventare matti a leggere uno spartito scritto perché ci sono delle scritture a volte segondo me assurde tipo che ne so, un voicing di E7 alterato:21-05-08 16.28
21-05-08 17.27
21-05-08 18.30
21-05-08 20.09
21-05-08 20.29
21-05-08 20.38
21-05-08 22.45
Giuro che non volevo assolutamente scatenare la bagarre. La mia era una domanda da chi vede le cose in modo..... pratico.22-05-08 00.31
22-05-08 11.04
Si è vero, l'icertezza della nota degli strumenti senza tasti non c'entra nulla con la suddivisione delle note.22-05-08 17.20
ma infatti... la cultura è una bella cosa, son cose esistite e chiuso... saperle è importante, però oggi non si può fare un concerto di musica del 1111 suonando sul pianoforte, è chiaro. E' come dire "faccio il giro d'italia con un prototipo per lo meno non devo faticare a pedalare e non devo drogarmi" scherzi a parte, semplicemente (si fa per dire) è anche vero che prima del sistema temperato c'era un altro modo di fare diverso da oggi. Infatti i concerti di musica "antica" son belli se sentiti con gli strumenti antichi. Poi sono anche più belli a volte sentiti con gli strumenti più moderni forse perché a questi siamo più abituati, più influenzati, ovviamente. Ai tempi in cui la musica precedette il sistema temperato c'era una sensibilità diversa. Poi con l'introduzione del temperamento, dei "tasti" su chitarre, pianoforti e affini, è venuto fuori che la nota è quella, magari cambia l'intonazione del LA però poi i rapporti sono quelli e da quel momento in poi la musica che è stata composta nel sistema temperato aveva bisogno dello strumetno con intervalli "temperati", i tempi cambiano. Quel crescere o calare degli strumenti senza nota fissa dà vita all'espressione della musica e benvenga chi lo sa utilizzare con sensibilità. Oggi una canzone rock o leggera fondamentalmente è basata sul sistema a cui siamo abituati e guai a suonarla su uno strumento con accordature o intonazioni diverse. Ogni cosa a suo tempo. Per le tastiere che suonano le canzoni con intonazione fissa va benissimo questa notazione con # e b perché no?