Come/quando essere soddisfatti proprio sound

  • damyceck
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23-08-10 03.48

Ciao a tutti.
Pongo questa domanda nella speranza che non sia per voi banale.

Mi e vi chiedo:
esiste un momento in cui vi siete convinti e pienamente soddisfatti dei vostri suoni in live?
in base a cosa potete affermare di essere giunti ad un giusto compromesso tra i suoni che avete nella testa e quelli che riuscite ad ottenere dal vostro setup?

A volte mi piacerebbe assistere al concerto della mia band con un altro tastierista che suona con il mio setup e i miei suoni per capire cosa realmente ne esce fuori... le registrazioni per quanto siano di qualità non penso possano rendere l'idea e l'impatto che si ha al concerto live (con service audio convincenti emo).
E allora come si fa? Quand è che vi sentite soddisfatti del vostro sound? Quali sono i metri di valuazione e in base a cosa?

A voi tante domande un po' confuse...emo

23-08-10 04.32

Ma il tuo chitarrista, il bassista o il batterista stanno lì a farsi le tue stesse "domande"????
Poi boh eh! Magari sbaglio io.....
  • franki
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23-08-10 11.00

No, è un domandone tante volte me lo sono posto anch'io. Chitarra, basso e batteria ragionano diversi, non si pongono il problema di studiare i dischi e rifarli con gi stessi suoni. Ovviamente non sono mai riuscito ad ascoltare un mio concerto suonato da un altro, ma i miei suoni si, uno spettacolo!

Quando sono soddisfatto? Miracoli, con due mani non ne fai. Tu puoi fare suoni uguali al disco, ma se suoni live, non suoneranno mai uguali. Diciamo che sono soddisfatto quando lo sono gli altri, quando mi dicono "suonare con te è come suonare sul disco". So che non è vero, ma vuol dire che comunque ho lavorato bene, e sono soddisfatto
  • _Zeppettone_
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23-08-10 11.48

Il proprio risultato è relativo alle cose che suoniamo e ai nostri gusti musicali.

Io ho una cover band e curo i suoni in modo tale che chi mi ascolta dica all'ascolto del pezzo "cacchio! è uguale all'originale" ( e quando ti dicono così sei felice come una pasqua emo), cioè farli il più possibile "simili".
Con un gruppo con pezzi originali è diverso, perchè si va più che altro per gusti personali...come il fatto di scegliere in quel pezzo e in quel punto della canzone un pad con filtro chiuso o aperto, con un certo tipo di effetto, ecc ecc.
La musica è bella perchè è diversa in base ai nostri gusti, fortunatamente (questa non l'ho presa da nessuna parteemo)
Edited 23 Ago. 2010 9:49
  • salvafunk
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23-08-10 13.01

@ franki
No, è un domandone tante volte me lo sono posto anch'io. Chitarra, basso e batteria ragionano diversi, non si pongono il problema di studiare i dischi e rifarli con gi stessi suoni. Ovviamente non sono mai riuscito ad ascoltare un mio concerto suonato da un altro, ma i miei suoni si, uno spettacolo!

Quando sono soddisfatto? Miracoli, con due mani non ne fai. Tu puoi fare suoni uguali al disco, ma se suoni live, non suoneranno mai uguali. Diciamo che sono soddisfatto quando lo sono gli altri, quando mi dicono "suonare con te è come suonare sul disco". So che non è vero, ma vuol dire che comunque ho lavorato bene, e sono soddisfatto
Non è vero che li altri strumenti non si pongono questo tipo di problemi.
Dai, non pensiamo che noi tastieristi siamo i detentori del sommo intelletto filosofico, e solo noi ci facciamo domande stile" chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo"....
Se gli altri strumenti non lo fanno, allora c'è un grosso problema.

Comunque, quando sono soddisfatto? Quando il sound delle tastiere si amalgama bene con il resto. Quando ti accorgi che tutto si innesta in maniera naturale, che non disturbi, che non si sovrapponga, insomma che il lavoro fatto è UTILE E MIGLIORA il sound della band.
Il fatto che sia uguale è un dettaglio.....
Edited 23 Ago. 2010 11:02
  • turbopage
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23-08-10 13.06

Purtroppo quello che esce e viene realmente sentito dal pubblico è la risultante di tante orecchie diverse, questa la mia personalissima hit parade:
1. Il fonico. Spesso non conta nemmeno quanto sia bravo. Se in testa ha un determinato "sound" farà di tutto per far uscire dall'impianto Quel sound ... e potrebbe non coincidere con quello da te auspicato. Se poi è un pessimo dilettante non ne parliamo.
2. Qualità dell'impianto. Se le casse e/o il mixer sono dei chiodi, si tratta sempre dell'ultimo anello della catena e (come si sa) la forza di una catena è rappresentata dal suo anello più debole.
3. Il pubblico. Paragonalo ad uomo che ascolta l'autoradio in macchina. Se conosce il brano e se il brano gli piace, la sua memoria andrà a riempire i buchi dati da un ascolto frammentario. Se è concentrato su altro e il brano non è noto/non piace l'ascolto sarà superficiale ed ininfuente.
4. La qualità di quello che esce dagli strumenti. Quindi scelta del timbro, qualità del timbro, dinamica, volume ...

Quindi la situazione ideale:
essere il tastierista di Madonna nell'unica data mondiale di presentazione del nuovo disco, data nella quale l'artista darà l'addio alle scene per dedicarsi completamente alla coltivazione del riso nell' isola di Chongming. emo
  • clouseau57
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23-08-10 13.31

Il paragone audio che noi facciamo e' sempre quello con il supporto Cd.
Ed e' un paragone che non regge.
Purtroppo per ottenere il suono ideale che abbiamo in testa dobbiamo farcelo da soli.
Alias:
Avere un nostro impianto , ampli e quant'altro.
Poi si perdono 3/4 ore di tempo per fare le prove , volumi , equalizzazioni etc.
Solo' cosi' possiamo ritenerci soddisfatti !
In effetti si tratta di perdere soldi e tempo per un'esibizione che spesso ti ripaga a malapena della birra e del panino ( o della benzina ) che mangi.
Mi chiedo....fino a che punto ne vale la pena ?
emo
Edited 23 Ago. 2010 11:31
  • salvafunk
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23-08-10 13.37

clouseau57 ha scritto:
In effetti si tratta di perdere soldi e tempo per un'esibizione che spesso ti ripaga a malapena della birra e del panino ( o della benzina ) che mangi.
Mi chiedo....fino a che punto ne vale la pena ?


Ne vale la pena nella misura in cui i soldi non sono la discriminate, lo fai per passione, od almeno è la ragione prevalente.....
  • damyceck
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23-08-10 15.01

Io non sono cosi d'accordo sul fatto che il mio suono debba essere più possibile simile a quello brano che ho su cd da riprodurre.

Tante volte mi è successo che nel momento in cui il mio suono risulta molto simile a quello del cd...in live non suona nulla. Motivo? Mah penso sia imputabile in primis al fatto che gli altri componenti del gruppo cercano ognuno un suono che piaccia a loro, che abbia un suo carattere e che suoni bene individualmente. Punto due il fonico per quanto bravo e che con "gusto sonoro" condiviso da noi...se riuscisse a far suonare tutta la band come il cd che si ascolta in macchina...secondo me più di guadagnarne la band ne perde.

Personalmente mi ritengo soddisfatto dei miei suoni quando
Sul palco sento i miei suoni avvolgenti di qualità e rispettosi delle parti di tutti.
Fonici ritenuti capaci e i componenti della band sono soddisfatti dei miei suoni.




  • franki
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23-08-10 15.45

salvafunk ha scritto:
Non è vero che li altri strumenti non si pongono questo tipo di problemi.


Il batterista cura i suoni, belli, cassa ben definita, tom presenti, piatti belli frizzanti ... e via. Il chitarrista usa tre suoni che gli piacciono, pulito, distorto ritmico e distorto lead, e con quelli fa tutti i brani di tre gruppi diversi. Il basso ha corpo, presenza, che altro serve. Mica si pongono il problema di somigliare ad un disco. Invece in ogni pezzo di Hammond che faccio, il mio Hammond è diverso, somiglia (se non uguale) al disco, gli string, i pad, madonna, noi si fa tanto Zucchero, i brani si somigliano tutti ma sono in realtà leggermente diversi nei fondi, ed io cerco di rifarli sempre somiglianti al disco, insomma, un lavoraccio.
  • salvafunk
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23-08-10 15.53

@ franki
salvafunk ha scritto:
Non è vero che li altri strumenti non si pongono questo tipo di problemi.


Il batterista cura i suoni, belli, cassa ben definita, tom presenti, piatti belli frizzanti ... e via. Il chitarrista usa tre suoni che gli piacciono, pulito, distorto ritmico e distorto lead, e con quelli fa tutti i brani di tre gruppi diversi. Il basso ha corpo, presenza, che altro serve. Mica si pongono il problema di somigliare ad un disco. Invece in ogni pezzo di Hammond che faccio, il mio Hammond è diverso, somiglia (se non uguale) al disco, gli string, i pad, madonna, noi si fa tanto Zucchero, i brani si somigliano tutti ma sono in realtà leggermente diversi nei fondi, ed io cerco di rifarli sempre somiglianti al disco, insomma, un lavoraccio.
Ma sta proprio li la differenza. Trovare buoni elementi con cui condivedere tutto, anche il sound.
Che il bassista od il chitarrista cercano la quadratura con i ms di un delay, che il chitarrista cerchi la giusta
equalizzazione, che il bassista si sforzi di smorzare alcune frequenze per permettere ad altri di emergere, che il batterista regoli le pelli per uniformare il "tight" dei propri tamburi al groove..... Questo è il sound. Un'onda che "si muove" e che poco a poco si compatti ed amalgami.
Se lo si fa, allora il sound migliora considerevolmente. La differenza tra una band mediocre ed un'ottima band passa anche da queste cose....
  • SimonKeyb
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23-08-10 17.05

damyceck ha scritto:
A volte mi piacerebbe assistere al concerto della mia band con un altro tastierista che suona con il mio setup e i miei suoni

ciao damiano! se vuoi ti do una mano a fare l'esperimentino!!! emo

Simone

23-08-10 18.10

@ salvafunk
Ma sta proprio li la differenza. Trovare buoni elementi con cui condivedere tutto, anche il sound.
Che il bassista od il chitarrista cercano la quadratura con i ms di un delay, che il chitarrista cerchi la giusta
equalizzazione, che il bassista si sforzi di smorzare alcune frequenze per permettere ad altri di emergere, che il batterista regoli le pelli per uniformare il "tight" dei propri tamburi al groove..... Questo è il sound. Un'onda che "si muove" e che poco a poco si compatti ed amalgami.
Se lo si fa, allora il sound migliora considerevolmente. La differenza tra una band mediocre ed un'ottima band passa anche da queste cose....
Il suono "corretto" lo inserisco anch'io, mi "accordo" con la band, trovo il giusto compromesso e mi "appago" nel sentirci suonare....ma di certo non ci metto le ore intere e non mi faccio le seghe mentali a riguardo.

Per quanto riguarda la serietà della Band, beh che dire, per quanto mi riguarda questa di stasera in piazza ad Anzio (Rm) sarà la quinta ed ultima serata in programma per l'Estate in piazza della Band (11 elementi, le altre piazze sono state a Roma-Ostia-Aprilia-Nettuno e Lavinio; questo per dire che nonostante non ci siano seghe mentali di sorta la Band non è "Entry Level"...)emo
  • salvafunk
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23-08-10 18.31

@ PiccoloNoGlobal
Il suono "corretto" lo inserisco anch'io, mi "accordo" con la band, trovo il giusto compromesso e mi "appago" nel sentirci suonare....ma di certo non ci metto le ore intere e non mi faccio le seghe mentali a riguardo.

Per quanto riguarda la serietà della Band, beh che dire, per quanto mi riguarda questa di stasera in piazza ad Anzio (Rm) sarà la quinta ed ultima serata in programma per l'Estate in piazza della Band (11 elementi, le altre piazze sono state a Roma-Ostia-Aprilia-Nettuno e Lavinio; questo per dire che nonostante non ci siano seghe mentali di sorta la Band non è "Entry Level"...)emo
Le seghe mentali si fanno quando si perde il significato di quello che si sta facendo. Il più delle volte tali seghe nascono dalla confusione e dalla poca intesa....
  • anonimo

23-08-10 20.02

Bella domanda.


Intanto: l'unico che puo' decidere sei tu. Non la band o il fonico. Se poi sai decidere "ascoltando" il pubblico, cioe' scegli tu, ma sai cosa sentono loro, sei un genio. Se hai bisogno del fonico, tranne per dettagli, sei nei guai.


Per i suoni vale cio' che vale per l'improvvisazione: il massimo risultato lo hai quando trovi l'equilibrio fra "riconoscimento" e "sorpresa".


Se i suoni e la melodia di un assolo "sono uguali al disco", l'effetto "base midi" fa ammosciare.


Se tutto e' diverso, pero', il mancato riconoscimento impedisce l'identificazione. allontana lo spettatore.



Invece devi fargli riconoscere che quello che ascolta e' qualcosa che conosce e gli piace (se e' venuto a sentire una cover band, o a sentir suonare degli standard jazz, e' li' per sentire dal vivo qualcosa in cui si riconosce, e' un rituale),


e poi quando e' a suo agio puoi e DEVI dargli un suono (e una melodia, uno stacco, un fraseggio) che siano nuovi, senno' va a casa a sentire il disco.



E' la lezione 1 della gestione di un concerto jazz.


E per i timbri vale lo stesso.


Per la riconoscibilita' degli strumenti che usi, vale lo stesso. Se copri hancock e' meglio se suoni un fender, ma se passi le giornate sul Mercatino a cercare un odissey dello stesso COLORE, senno' a fare chamaleon non ti senti a tuo agio, sei nevrotico. Se il tuo pubblico nota certi dettagli... ahia... sei a un congresso di fanatici di Star Trek.


Ne' fotocopia ne' "straniamento": e' un equilibrio sottile.


Serve anche a evitare la caricatura: mai e poi mai imitare gesti, accento, abbigliamento del musicista di cui fai la cover. A meno che non sia una cover band dei Genesis vintage o di Renato Zero, ma allora sono costumi teatrali.

Ma se io mi mettessi uno zucchetto africano, farei ridere.

  • Parham
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23-08-10 20.19

Quando saremo soddisfatti al 100%, smetteremo di suonare.
Il nostro cervello, per natura cercherà sempre di andare oltre, puoi essere soddisfatto al 100%, ma non dura molto, è proprio questo il bello (o il brutto) di suonare uno strumento, cercare sempre la perfezione che non esiste, godere ogni qualvolta che ti senti al top, e incazzarti quando non gira.
Suoniamo, cambiamo setup, proviamo tutto, ingegniamoci, sperimentiamo, ma soprattutto... divertiamoci a suonare.
Buona musica a tutti. emo
  • Hendrix
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23-08-10 21.25

franki ha scritto:
Mica si pongono il problema di somigliare ad un disco


ah si?? strano... è quello che fanno il 90% dei chitarristi!
anch'io in quanto chitarrista pongo degli ideali sonori sentiti sui dischi, ovvio che
non sono mai uguali, ma il riferimento sta li...

poi mi sto sempre più convinvendo che bisogna saperli suonare gli strumenti: il suono
che hai in testa non lo trovi solo con i soldi ma bensi, con molto allenamento! (soprattutto direi!)