04-05-18 21.57
effettivamente i software real time arrangers piuttosto che quelli di composizione algoritmica non hanno avuto un evoluzione pari alle daw piuttosto che ai software samplers o vst in generale.
se pensiamo che fino a non tantissimi anni fa per usare il pc come un sampler professionale servivano cose tipo digidesign samplecell, scheda dsp piu software con costi paragonabili oggi a 4000 euro, per gestire 32 voci di polifonia!
il primo software che sdoganó il sampling nativo fu gigasampler della nemesys...poi man mano arrivarono gli altri e lo standard vst, oggi un mac portatile con kontakt o halion o logic gestisce decine di giga di samples in realtime...notevole passo avanti.
e lo stesso vale per le daw che in pochi anni consentono nella maggior parte dei casi di non aver bisogno d sistemi pro tools hdx o soundscapes o sadie per gestire una sessione di hard disc recording.
.....ma sul fronte arrangers? mentre sostituiti egregi di strumenti come kronos o montage ce ne sono (per esempio un mainstage con la suite arturia o native instruments) e la scelta tra hardware e software é oramai piu questione di workflow personale, sul fronte appunto arrangers manca un bel software di nuova generazione paragonabile a una Genos virtuale o a una Pa4x...e non sarebbe poi cosi difficile farlo secondo me, un mac book air con 512 di ssd puo gestire tonnellate di samples e backing tracks e almeno 128 voci di polifonia come nulla, basti pensare al virtual sound canvas.
mi chiedo quindi come mai in effetti nel campo arrangers sembra non esserci alternativa seria all'uso di hardware o pseudo hardware, forse perche il target a cui si rivolgono questi prodotti non é molto computer oriented?
sinceramente i nuovi band in a box etc...non mi sembrano rispetto alle rispettive versioni di 20 anni fa su windows xp32 migliorati poi cosi tanto, a differenza delle daw per le quali trovo ci sia un abisso tra quelle che giravano all'epoca di win98 e xp e quelle attuali, sia in termini di suono che performance.