Le stringhe grasse: Waldorf Streichfett

  • wildcat80
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09-08-19 00.16

Arrivato il magico scatolotto, trovata ghiotta occasione di un nuovo a prezzo di usato.
Packaging molto carino, il contrasto rosa/nero mi porta alla mente due cose: le vecchie copertine di Playboy e l'Abominevole dr. Phibes.
Subito anni 70, scelta perfetta.
Faccio i collegamenti del caso, molto utile l'alimentatore USB universale con diverse spine di ricambio, e si parte.
Esco in cuffia sul preset di apertura.
Il suono così a freddo c'è: la modulazione dell'effetto ensemble è notevole, con un po' di riverbero è incredibilmente voluminoso il suono che ne viene fuori dalla sezione strings.
Grasso appunto.
Restando sulla sezione strings, il pezzo forte del giocattolino, mi giro un pochino le varie registrations, come vengono definiti i vari "strumenti".
Violin: è il suono meno bello. Scelta che non ho capito, è un'onda quadra, non c'entra una mazza.
Viola e Cello: il cuore, due onde a dente di sega accordate all'ottava.
Brass: più ronzante, sembrerebbe il Cello all'ottava più bassa passato da un filtro passa alto, non saprei.
Organ: sembrerebbe un'impulsiva stretta ma non troppo filtrata da un passa banda, che accentua seconda e terza armonica a discapito della fondamentale. Edit: si sentono delle armoniche acute che fanno un effetto combo Organ (e in effetti l'emulazione è di quella generazione sonora).
Choir: formante a morphing continuo molto molto bella.
Bisogna mettere assieme un po' di registri ruotando in senso orario per trovare un bel suono d'assieme, e giocare con l'inviluppo a/r per trovare la giusta combinazione.
Ensemble in posizione per una modulazione ricca (strings e chorus), attacco e rilascio a manetta, riverbero e... Se si inserisce il phaser entra JMJ.
È l'ora della sezione solo.
Qui sono tutte impulsive filtrate a diversa ampiezza, la cosa bella è che quei suoni percussivi rappresentavano un po' il b side degli stringers vintage, però danno una caratterizzazione ben superiore. Sono suoni sentiti all'infinito che ricordano davvero le produzioni musicali che facevano da colonna sonora a b movies degli anni 70, è quasi più caratterizzante la sezione solo della sezione strings, forse perché il suono tipico degli stringers sono più abituato ad ascoltarlo, studiarlo e programmarlo, boh...
Ma torniamo alle grasse stringhe.
Suono bello, ma non ha l'aggressività e il ronzio di un Solina, di un Godwin o di un Rhapsody.
È più morbido, mancano un po' di armoniche acute e di spinta sui medi.
Si dice che suoni come la Logan Melody, di cui ho avuto ben poca esperienza.
È un suono vivo, caldo ma forse meno presente?
Non so, devo ancora smanettare per capirlo a fondo, la sezione solo è più immediata nel trovare i suoni, o almeno ho questa impressione.
Girando la registrations knob finalmente ho trovato un suono che mi ricorda l'Elka Strings: a metà strada fra Cello e Brass, ci sono le armoniche acute, la spinta e il ronzio dei bassi, fantastico!
Per ora sono soddisfatto, mi provo un pochino la combo col Korg in in classicissimo passaggio dell'ultima strofa di Rimini in versione PFM per avere conferme e poi vi saprò dire!
  • maxpiano69
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09-08-19 07.47

Magari, per chi non mastica il tedesco, dillo esplicitamente che ti sei preso un Waldorf Streichfett emo

Complimenti per l'acquisto e thanks per la poetica mini-recensione emo
  • wildcat80
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09-08-19 08.23

@ maxpiano69
Magari, per chi non mastica il tedesco, dillo esplicitamente che ti sei preso un Waldorf Streichfett emo

Complimenti per l'acquisto e thanks per la poetica mini-recensione emo
Avevo capito che non masticavano solo l'ingleseemoemo
  • wildcat80
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09-08-19 08.43

Aggiungo un complemento dopo aver suonato un po'.
Devo dire che l'accoppiata Streichfett e monofonico analogico rende veramente un sacco: l'insieme è globalmente molto più realistico e vivo, merito del motore sonoro del Monologue e del chorus BBD virtuale dello Streichfett.
Ci sono strumenti che da soli possono avere qualcosa da dire, ma messi assieme ad altri cambiano radicalmente.
Ecco, il Waldorf è uno di questi: è una prima impressione, ci vuole ancora tempo per capire lo strumento e tirarne fuori il meglio, ma così su due piedi suona estremamente autentico.
Certo, SE venisse passato attraverso un filtro analogico, SE l'insieme passasse attraverso a un delay a nastro e a un riverbero a piastra o a molla il discorso si farebbe ancora più interessante: resta il fatto che suona, bene e soprattutto vivo.
Gli stringer sono strumenti semplici, ma che se campionati e non emulati suonano estremamente differenti, e il motivo è l'effetto ensemble che non può essere fermato da un campionamento, per quanto lungo e dettagliato possa essere.
Non ho ancora avuto modo di accoppiare il tutto alla Nord Electro, ma sono certo che questi 3 strumenti assieme possano restituire un impatto uditivo incredibilmente reale, e coerente ai miei gusti.
  • MarioSynth
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09-08-19 10.23

Ciao, grazie per la tua recensione "artistica", molto gradita. (thanks dovuto)

E' da un bel pezzo che ci giro intorno, anche questo articolo mi aveva invogliato parecchio. Il fatto è che ho già Logan String Melody II... anche se Waldorf mi sembra molto "flessibile"..
  • wildcat80
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09-08-19 10.30

@ MarioSynth
Ciao, grazie per la tua recensione "artistica", molto gradita. (thanks dovuto)

E' da un bel pezzo che ci giro intorno, anche questo articolo mi aveva invogliato parecchio. Il fatto è che ho già Logan String Melody II... anche se Waldorf mi sembra molto "flessibile"..
Sicuramente ci guadagni in portabilità e riduzione rischio malfunzionamento.
La mia Rhapsody 49 è molto poco portatile e piuttosto delicata, immagino lo stesso per il Logan.
  • wildcat80
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15-08-19 15.01

@ wildcat80
Sicuramente ci guadagni in portabilità e riduzione rischio malfunzionamento.
La mia Rhapsody 49 è molto poco portatile e piuttosto delicata, immagino lo stesso per il Logan.
Aggiornamento dopo qualche giorno di spippolamento.

Lo spessore sonoro che si riesce a ottenere è comunque notevole, perché il raddoppio d'ottava di fatto distribuisce il suono fino a 4 ottave.
Mi spiego.
Abbiamo violino e viola che sono diciamo 4', il violoncello 8' e i brass 16'.
Mettendo assieme i 3 piedaggi e spostando il selettore d'ottava su "both", otteniamo:
- 16' brass
- 8' brassa all'ottava + cello reale 8'
- 4' cello all'ottava + viola reale 4'
- 2' viola all'ottava
Un muro sonoro, forse un pochino debole sugli acuti ma il mio ascolto è limitato alle cuffie, magari in PA rende diversamente.

Il violino che di primo impatto non mi ha entusiasmato può essere molto utile a generare dei pad molto "hollow" (è un'onda quadra non molto ricca di armoniche), magari unito al bass della sezione solo con inviluppo sustain....

I suoni più interessanti per quanto riguarda la sezione strings comunque si ottengono giocando su viola, cello e brass, gli ultimi 2 soprattutto hanno dei bassi belli ronzanti, molto autentici.

Organ: qui viene il bello. Una emulazione di organo combo sulla punta delle dita, che da il meglio se si usa una master con modulation wheel.
Con la modwheel infatti si controlla il vibrato che non è accessibile da pannello, unito ad una riverberazione voluminosa si riesce a ricreare un suono particolare: i poveri organisti che non avevano Hammond e Leslie, spesso in passato utilizzavano un vibrato piuttosto accentuato e una riverberazione "ingombrante" per dare una sorta di vitalità al suono statico di quegli strumenti, quasi a voler emulare un Leslie.
Il suono di base dell'organo è più vicino a un Farfisa che a un Vox secondo me, ricorda un pochino una combinazione di strings e reed su più piedaggi con la quinta 2 2/3, almeno in rapporto al modello Farf di Nord che ho ben presente nelle orecchie.

La sezione Solo è divertente, i 4 suoni in morphing continuo offre delle variazioni di onde impulsiva, che potrebbe essere considerato poco, ma gli inviluppi dedicati, seppur semplici (attacco e decay/release con sustain inseribile, in pratica un A/R se si inserisce il sustain o un A/D per suoni percussivi se non lo si inserisce) consentono di aggiungere altre sfumature alla base strings (peccato però che la modulazione in stile BBD non si applichi alla sezione, il tremolo stereo comunque riesce ad animare a dovere).

Se riesco a fare funzionare il GoMixer carico qualcosa, in questo Ferragosto lavorativo può essere un bel passatempo.
  • MicTastiera
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16-08-19 01.24

@ wildcat80
Aggiornamento dopo qualche giorno di spippolamento.

Lo spessore sonoro che si riesce a ottenere è comunque notevole, perché il raddoppio d'ottava di fatto distribuisce il suono fino a 4 ottave.
Mi spiego.
Abbiamo violino e viola che sono diciamo 4', il violoncello 8' e i brass 16'.
Mettendo assieme i 3 piedaggi e spostando il selettore d'ottava su "both", otteniamo:
- 16' brass
- 8' brassa all'ottava + cello reale 8'
- 4' cello all'ottava + viola reale 4'
- 2' viola all'ottava
Un muro sonoro, forse un pochino debole sugli acuti ma il mio ascolto è limitato alle cuffie, magari in PA rende diversamente.

Il violino che di primo impatto non mi ha entusiasmato può essere molto utile a generare dei pad molto "hollow" (è un'onda quadra non molto ricca di armoniche), magari unito al bass della sezione solo con inviluppo sustain....

I suoni più interessanti per quanto riguarda la sezione strings comunque si ottengono giocando su viola, cello e brass, gli ultimi 2 soprattutto hanno dei bassi belli ronzanti, molto autentici.

Organ: qui viene il bello. Una emulazione di organo combo sulla punta delle dita, che da il meglio se si usa una master con modulation wheel.
Con la modwheel infatti si controlla il vibrato che non è accessibile da pannello, unito ad una riverberazione voluminosa si riesce a ricreare un suono particolare: i poveri organisti che non avevano Hammond e Leslie, spesso in passato utilizzavano un vibrato piuttosto accentuato e una riverberazione "ingombrante" per dare una sorta di vitalità al suono statico di quegli strumenti, quasi a voler emulare un Leslie.
Il suono di base dell'organo è più vicino a un Farfisa che a un Vox secondo me, ricorda un pochino una combinazione di strings e reed su più piedaggi con la quinta 2 2/3, almeno in rapporto al modello Farf di Nord che ho ben presente nelle orecchie.

La sezione Solo è divertente, i 4 suoni in morphing continuo offre delle variazioni di onde impulsiva, che potrebbe essere considerato poco, ma gli inviluppi dedicati, seppur semplici (attacco e decay/release con sustain inseribile, in pratica un A/R se si inserisce il sustain o un A/D per suoni percussivi se non lo si inserisce) consentono di aggiungere altre sfumature alla base strings (peccato però che la modulazione in stile BBD non si applichi alla sezione, il tremolo stereo comunque riesce ad animare a dovere).

Se riesco a fare funzionare il GoMixer carico qualcosa, in questo Ferragosto lavorativo può essere un bel passatempo.
Ciao, grazie dell'interessante recensione, questo scatolotto mi attira da un po', mi fa piacere leggere le impressioni d'uso di qualcuno del forum.

Piccolo OT: nella mia dotazione mi manca un synth polifonico per archi "sintetici" e tappeti in generale. Quello che mi frena un po' nell'acquisto di questo aggeggio è che sono in dubbio se cercare un synth dalla programmazione più "classica" e non così mirata alle string machine in generale. Mi sembra che tu abbia anche il reface cs: per quanto non si possano comparare direttamente "mele con pere", per sonorità da "pad" tu come le vedi queste due macchine a confronto? Cosa ti dà l'uno che non ti dà l'altro?

Grazie in anticipo, buon divertimento!
  • MicTastiera
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16-08-19 01.26

@ MarioSynth
Ciao, grazie per la tua recensione "artistica", molto gradita. (thanks dovuto)

E' da un bel pezzo che ci giro intorno, anche questo articolo mi aveva invogliato parecchio. Il fatto è che ho già Logan String Melody II... anche se Waldorf mi sembra molto "flessibile"..
Grazie anche a te per il link all'interessante recensione

16-08-19 01.36

@ wildcat80
Aggiornamento dopo qualche giorno di spippolamento.

Lo spessore sonoro che si riesce a ottenere è comunque notevole, perché il raddoppio d'ottava di fatto distribuisce il suono fino a 4 ottave.
Mi spiego.
Abbiamo violino e viola che sono diciamo 4', il violoncello 8' e i brass 16'.
Mettendo assieme i 3 piedaggi e spostando il selettore d'ottava su "both", otteniamo:
- 16' brass
- 8' brassa all'ottava + cello reale 8'
- 4' cello all'ottava + viola reale 4'
- 2' viola all'ottava
Un muro sonoro, forse un pochino debole sugli acuti ma il mio ascolto è limitato alle cuffie, magari in PA rende diversamente.

Il violino che di primo impatto non mi ha entusiasmato può essere molto utile a generare dei pad molto "hollow" (è un'onda quadra non molto ricca di armoniche), magari unito al bass della sezione solo con inviluppo sustain....

I suoni più interessanti per quanto riguarda la sezione strings comunque si ottengono giocando su viola, cello e brass, gli ultimi 2 soprattutto hanno dei bassi belli ronzanti, molto autentici.

Organ: qui viene il bello. Una emulazione di organo combo sulla punta delle dita, che da il meglio se si usa una master con modulation wheel.
Con la modwheel infatti si controlla il vibrato che non è accessibile da pannello, unito ad una riverberazione voluminosa si riesce a ricreare un suono particolare: i poveri organisti che non avevano Hammond e Leslie, spesso in passato utilizzavano un vibrato piuttosto accentuato e una riverberazione "ingombrante" per dare una sorta di vitalità al suono statico di quegli strumenti, quasi a voler emulare un Leslie.
Il suono di base dell'organo è più vicino a un Farfisa che a un Vox secondo me, ricorda un pochino una combinazione di strings e reed su più piedaggi con la quinta 2 2/3, almeno in rapporto al modello Farf di Nord che ho ben presente nelle orecchie.

La sezione Solo è divertente, i 4 suoni in morphing continuo offre delle variazioni di onde impulsiva, che potrebbe essere considerato poco, ma gli inviluppi dedicati, seppur semplici (attacco e decay/release con sustain inseribile, in pratica un A/R se si inserisce il sustain o un A/D per suoni percussivi se non lo si inserisce) consentono di aggiungere altre sfumature alla base strings (peccato però che la modulazione in stile BBD non si applichi alla sezione, il tremolo stereo comunque riesce ad animare a dovere).

Se riesco a fare funzionare il GoMixer carico qualcosa, in questo Ferragosto lavorativo può essere un bel passatempo.
Se vuoi pubblicare qualcosa nei lab qui lab Waldorf streichfett . Senza obbligo di utilizzo ovviamente. Ciao
  • wildcat80
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16-08-19 10.00

@ MicTastiera
Ciao, grazie dell'interessante recensione, questo scatolotto mi attira da un po', mi fa piacere leggere le impressioni d'uso di qualcuno del forum.

Piccolo OT: nella mia dotazione mi manca un synth polifonico per archi "sintetici" e tappeti in generale. Quello che mi frena un po' nell'acquisto di questo aggeggio è che sono in dubbio se cercare un synth dalla programmazione più "classica" e non così mirata alle string machine in generale. Mi sembra che tu abbia anche il reface cs: per quanto non si possano comparare direttamente "mele con pere", per sonorità da "pad" tu come le vedi queste due macchine a confronto? Cosa ti dà l'uno che non ti dà l'altro?

Grazie in anticipo, buon divertimento!
Guarda il CS nonostante sia minimale consente di fare cose interessanti.
Il vero limite nell'uso on the Road è il vincolo a Soundmondo per la gestione dei preset.
Ha un singolo oscillatore, per i pad le modalità più interessanti sono saw e pulse.
Ciò che gli manca è il chorus bbd, che si può imitare ma non emulare con le opzioni presenti.
Sia con la PWM che con la Supersaw e il delay ci si riesce ad avvicinare abbastanza, sono riuscito a emulare il preset del Godwin Strings della Nord Electro in maniera piuttosto fedele.
Accetto l'invito a creare qualcosa sul Lab, magari nel weekend qualcosa riesco a pubblicare.
  • mima85
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16-08-19 21.07

Un grande thanks a gattoselvatico80 per la recensione dettagliata e ricca di impressioni personali.

emo