Ashun Sound Machine Hydrasynth, cosa ne pensate?

  • cecchino
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15-09-19 14.20

Buongiorno, forumers, e buona domenica.
Nel travagliato thread rolandiano che sta spopolando nel forum, ad un certo punto lucabbrasi ha cacciato fuori un link al video di dimostrazione "estesa" (un'ora e venti abbondante emo) del synth del titolo. Gli avevo anche risposto, ma ci hanno fatto rispettosamente notare che eravamo OT e quindi, come promesso, apro un nuovo thread dedicato.
Quattro ottave con aftertouch polifonico (ormai una rarità), ribbon, gestione avanzata dell'aliasing, insomma sembra un oggettino da tenere in considerazione (dovrebbe attestarsi sui 1300€ per la versione a 49 tasti, 800 per quella desktop ma a quel punto addio Poly-AT emo se non in ricezione). Ci sono anche altri video sul tubo, basta fare una ricerca. A voi la parola!!!
P.S. anticipando le solite domande... no, non ho ancora visto se è buono per fare de fainal cauntdaun, giamp e impressioni di settembre... sorry emo
  • paolo_b3
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15-09-19 16.56

Ne ho ascoltata una parte. Sembra che il suono abbia "pacca", ma vatti a fidare dei demo.
Certo che a quel prezzo qualcosa bisognerà te lo dia.

P.S.
cecchino ha scritto:
P.S. anticipando le solite domande... no, non ho ancora visto se è buono per fare de fainal cauntdaun, giamp e impressioni di settembre... sorry

Allora non buttare sul forum la prima demo che ti passa davanti, informati bene prima su queste caratteristiche essenziali di una macchina. emo
  • cecchino
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15-09-19 17.08

paolo_b3 ha scritto:
Allora non buttare sul forum la prima demo che ti passa davanti, informati bene prima su queste caratteristiche essenziali di una macchina.

Severo ma giusto emo
  • lucabbrasi
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16-09-19 07.47

@ cecchino
paolo_b3 ha scritto:
Allora non buttare sul forum la prima demo che ti passa davanti, informati bene prima su queste caratteristiche essenziali di una macchina.

Severo ma giusto emo
...tutta colpa mia...che ve devo dì, seguo synthtopia giornalmente, e a parte molte minchiate che appaiono, a me 'sto coso m'ha sorpreso per originalità del suono, o almeno pare a me
  • maxpiano69
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16-09-19 09.25

@ lucabbrasi
...tutta colpa mia...che ve devo dì, seguo synthtopia giornalmente, e a parte molte minchiate che appaiono, a me 'sto coso m'ha sorpreso per originalità del suono, o almeno pare a me
Ma quale colpa? Forse solo quella di aver rischiato di farne perdere traccia, menzionandolo nella "bolgia" del thread sul Fantom emo

Il synth é interessante, soprattutto (ma non solo) per il PolyAT e si posiziona ad un prezzo in linea, se non concorrenziale, rispetto a prodotti simili, ma ha una sua filosfia di generazione sonora distinta e specifica; qui c'é una lunga e dettagliata intervista al suo "autore" https://www.perfectcircuit.com/signal/asm-hydrasynth-interview
  • MarioSynth
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18-09-19 10.42

Nick Batt
  • mima85
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18-09-19 11.16

Mi riprometto di approfondire bene le info su questa macchina, sembra molto originale. Un po' di freschezza nel panorama dei synth, dove sembra che il mantra sia diventato di inseguire il vintage, non fa male.
  • DRUPIZ
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18-09-19 19.16

@ mima85
Mi riprometto di approfondire bene le info su questa macchina, sembra molto originale. Un po' di freschezza nel panorama dei synth, dove sembra che il mantra sia diventato di inseguire il vintage, non fa male.
Dalle demo, per quello che possano valere, non mi dispiace. Sonorità interessanti.
  • Jhe1723
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28-08-20 08.57

Qualcuno è riuscito a provarlo? Pareri dal vivo?
  • MarioSynth
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05-09-20 22.44

Asm by Jexus

Hydrasynth

Recensione e prima parte del video.
  • giacomo_torino
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24-09-20 04.09

Un amico mi ha dato in questi giorni un Hydrasynth da programmare... lo definirei un synth complementare (molto orientato sui suoni taglienti e pad evolving) per chi ha già un setup minimo basato su workstation+analogico o piano/workstation/synth ibrido-wavetable
E' adatto per chi cerca suoni particolari, perché prendere un Hydrasynth per altri motivi non avrebbe senso.
La tastiera non mi piace: ha un tocco decente ma mi dà una brutta sensazione di plastica pronta a spaccarsi sotto la pressione dell'aftertouch.
La struttura è solida e ben fatta, i potenziometri sono molto belli e con una escursione molto salda e piacevole.
Comoda la possibilità di due uscite cuffie (jack piccolo e jack grande) con una regolazione propria del volume di ascolto (il volume master non agisce sulle cuffie)
Pitch wheel e modulation wheel: sulla pitch wheel buona l'idea di avere un punto di leva esterno sulla rotella (visto che ha un ritorno al centro) ma la stessa soluzione sulla wheel di modulazione è fastidiosa, usandole in simultanea le dita si incrociano...
Gli otto knob che controllano le funzioni dei 4 schermi centrali sono un'ottima idea, ma una nota assolutamente dolente è la gestione delle modulazioni (sorgenti-destinazioni): incredibile che per fare un semplice vibrato e assegnarlo al poly afteretouch si debbano fare 3 distinti passati per assegnare tre diverse sorgenti (LFO, parameter, depth) per poi metterle in un quarto slot e dirgli di farlo fare all'aftertouch... ma dico io, inserire nelle destinazioni un parametro "LFO 1-2-3-4-5 AMOUNT"?????
Questo spiega perché abbiano inserito la bellezza di 5 LFO... emo
La gestione dei filtri non è di immediata comprensione... pensi di agire sul cutoff dell'OSC1 e invece stai modificando tutt'altro senza avere un riscontro visivo immediato...

Inoltre... non mi pare di aver trovato la possibilità di splittare gli oscillatori... un gran peccato viste le possibilità sonore offerte dal waveshaping (otto forme d'onda concatenabili e modulabili a piacere, anche da percorso FM)
La lucine (per gli amanti della scenografia) non mancano, si può anche assegnare di ogni suono un colore tra i 32 disponibili dell'illuminazione... e dopo 5-15 o 30 minuti che non tocchi lo strumento parte "lo show": tutto lampeggia, sfuma, cambia colore... come uno screensaver
Cazzate... Lo si compra perché suona, tanto le lucine int live il pubblico non le vede...
Però suona, si tirano fuori cose molto particolari, oddio avendo le orecchie piene di Virus non mi sono impressionato, ma confesso che sul mercato potrebbe avere i suoi estimatori... e anche se su 4 ottave, non si sente la mancanza di altri tasti...
  • ifus
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06-10-20 16.45

giacomo_torino ha scritto:

Un amico mi ha dato in questi giorni un Hydrasynth da programmare... lo definirei un synth complementare (molto orientato sui suoni taglienti e pad evolving) per chi ha già un setup minimo basato su workstation+analogico o piano/workstation/synth ibrido-wavetable
E' adatto per chi cerca suoni particolari, perché prendere un Hydrasynth per altri motivi non avrebbe senso.
La tastiera non mi piace: ha un tocco decente ma mi dà una brutta sensazione di plastica pronta a spaccarsi sotto la pressione dell'aftertouch.
La struttura è solida e ben fatta, i potenziometri sono molto belli e con una escursione molto salda e piacevole.
Comoda la possibilità di due uscite cuffie (jack piccolo e jack grande) con una regolazione propria del volume di ascolto (il volume master non agisce sulle cuffie)
Pitch wheel e modulation wheel: sulla pitch wheel buona l'idea di avere un punto di leva esterno sulla rotella (visto che ha un ritorno al centro) ma la stessa soluzione sulla wheel di modulazione è fastidiosa, usandole in simultanea le dita si incrociano...
Gli otto knob che controllano le funzioni dei 4 schermi centrali sono un'ottima idea, ma una nota assolutamente dolente è la gestione delle modulazioni (sorgenti-destinazioni): incredibile che per fare un semplice vibrato e assegnarlo al poly afteretouch si debbano fare 3 distinti passati per assegnare tre diverse sorgenti (LFO, parameter, depth) per poi metterle in un quarto slot e dirgli di farlo fare all'aftertouch... ma dico io, inserire nelle destinazioni un parametro "LFO 1-2-3-4-5 AMOUNT"?????
Questo spiega perché abbiano inserito la bellezza di 5 LFO...
La gestione dei filtri non è di immediata comprensione... pensi di agire sul cutoff dell'OSC1 e invece stai modificando tutt'altro senza avere un riscontro visivo immediato...

Inoltre... non mi pare di aver trovato la possibilità di splittare gli oscillatori... un gran peccato viste le possibilità sonore offerte dal waveshaping (otto forme d'onda concatenabili e modulabili a piacere, anche da percorso FM)
La lucine (per gli amanti della scenografia) non mancano, si può anche assegnare di ogni suono un colore tra i 32 disponibili dell'illuminazione... e dopo 5-15 o 30 minuti che non tocchi lo strumento parte "lo show": tutto lampeggia, sfuma, cambia colore... come uno screensaver
Cazzate...

Imbarazzante.......
  • anonimo
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09-01-21 18.17

Dite quello che volete, ma suona da Dio (premesso che ogni synth ha una sua anima, ed eccelle in alcune sonorita' piuttosto che altre) , ed era cio' che mancava nel mio setup.

La macchina esprime il suo punto forte nei pad di grande atmosfera che per texture o sonorita' stile cinema, colonne sonore ecc, poi suoni digitali basati su wavetable, o sulle tipiche forme d'onda della sottrattiva (quadra ecc). Poi le funzioni "Mutant e matrix" consentono di plasmare ulteriormentela struttura del timbro. . Un timbro "Blade Ttl" parla da solo : quando lo metti in cuffia capisci gia' la vocazione della macchina. Quindi se avete presente Blade Runner, o Indipendence Day (la colonna sonora), i suoni forti sono quelli ma non ma non si perde neanche nelle altre timbriche avendo dalla sua anche le wavetable.

Non e' avaro di generatori di inviluppo e di LFO (5 ciascuno), L'Aftertouch polifonico espande ancora la possibilita' di articolare i suoni, e poi una cosa che apprezzo davvero (e che ho sempre desiderato in un synth) e' il ribbon a piena tastiera stile "Ondes Martenot" che puo' essere usato in vari modi (modalita' Theremin, pilotato da tastiera, oppure con scale pre impostate, compresa una comodissima pentatonica che e' sempre di buon effetto a patto di non strafare nel suo utilizzo).



Gia' i preset della casa sono piu' che soddisfacenti (tolti i soliti suoni trendy unzi unzi, ma prevalgono le categorie suonabili), i banchi aggiuntivi forniti dal costruttore (tre) contengono un'altra buona dose di quei timbri che quando li sento dico "e' il mio synth".

Per me e' un sintetizzatore particolare, con la sua personalita' che non rischia certo di diventare un doppione quando si hanno altre macchine in casa.

Ho provato alla veloce a programmare qualcosa di mio, ma qui devo ancora approfondire : il potenziale della macchina c'e' tutto.

Secondo me e' da provare... poi tra il provarla e comprarla ci sono di mezzo tanti altri fattori, tra cui i gusti personali.
  • pentatonic
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10-01-21 18.23

@ anonimo
Dite quello che volete, ma suona da Dio (premesso che ogni synth ha una sua anima, ed eccelle in alcune sonorita' piuttosto che altre) , ed era cio' che mancava nel mio setup.

La macchina esprime il suo punto forte nei pad di grande atmosfera che per texture o sonorita' stile cinema, colonne sonore ecc, poi suoni digitali basati su wavetable, o sulle tipiche forme d'onda della sottrattiva (quadra ecc). Poi le funzioni "Mutant e matrix" consentono di plasmare ulteriormentela struttura del timbro. . Un timbro "Blade Ttl" parla da solo : quando lo metti in cuffia capisci gia' la vocazione della macchina. Quindi se avete presente Blade Runner, o Indipendence Day (la colonna sonora), i suoni forti sono quelli ma non ma non si perde neanche nelle altre timbriche avendo dalla sua anche le wavetable.

Non e' avaro di generatori di inviluppo e di LFO (5 ciascuno), L'Aftertouch polifonico espande ancora la possibilita' di articolare i suoni, e poi una cosa che apprezzo davvero (e che ho sempre desiderato in un synth) e' il ribbon a piena tastiera stile "Ondes Martenot" che puo' essere usato in vari modi (modalita' Theremin, pilotato da tastiera, oppure con scale pre impostate, compresa una comodissima pentatonica che e' sempre di buon effetto a patto di non strafare nel suo utilizzo).



Gia' i preset della casa sono piu' che soddisfacenti (tolti i soliti suoni trendy unzi unzi, ma prevalgono le categorie suonabili), i banchi aggiuntivi forniti dal costruttore (tre) contengono un'altra buona dose di quei timbri che quando li sento dico "e' il mio synth".

Per me e' un sintetizzatore particolare, con la sua personalita' che non rischia certo di diventare un doppione quando si hanno altre macchine in casa.

Ho provato alla veloce a programmare qualcosa di mio, ma qui devo ancora approfondire : il potenziale della macchina c'e' tutto.

Secondo me e' da provare... poi tra il provarla e comprarla ci sono di mezzo tanti altri fattori, tra cui i gusti personali.
l'ho provato da Cavalli (Brescia) venerdì, mi ha impressionato parecchio.
Supera abbondantemente le mie necessità syntetiche, e non credo me lo porterò a casa, ma ha una bellissima pasta e possibilità espressive non comuni.
Una delle "bestie" più impressionanti che ho provato negli ultimi anni.
  • dxmat
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10-01-21 19.19

A me piace parecchio, mi ricorda un mix tra waldorf microwaveXT, Nord G2 e Virus.
  • anonimo
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10-01-21 21.25

@ dxmat
A me piace parecchio, mi ricorda un mix tra waldorf microwaveXT, Nord G2 e Virus.
Il Microwave non l'ho provato. Ho avuto un G2x 61 ed un virus TI..
Purtroppo per necessita' ho dovuto dar via entrambe le macchine. Oggi come oggi che le cose sono cambiate, le avrei tenute perche' erano eccezionali.

Hydrasynth la trovo ancora complementare ai due, cioe' ha un carattere tutto suo che merita di essere apprezzato. Piu' ci metto mano e piu' mi entusiasma.

Dopo piu' di vent'anni di rompler ripetitivi e ribolliti (il mercato non offriva granche' come alternative), ora che il mercato offre sintetizzatori di ogni genere, e spesso con strutture piu' complesse delle classiche "sottrattive", mi sono accorto che avere diverse workstation in casa ha poco senso per l'utilizzo che ne faccio : una sola workstation come si deve, ed il resto tutti synth... questa e la mia tendenza attuale.

Di recente ho preso anche un cobalt8 : altra macchina particolare con una sonorita' tutta sua, che si fa amare alla grande su determinati suoni (eccellenti), pur sedendosi un po' su altri (pad ad esempio).

Non c'e' nulla da fare, ogni sintetizzatore ha una sua anima e dei suoi punti di forza, ed ora tra VA con strutture piu' complete e complesse, e RA di vario tipo, verrebbe da prenderle tutte o quasi.

La persona che mi ha fatto provare Hydrasynth ha una collezione di sintetizzatori da paura..

Beh, la cosa mi ha ispirato.. ed ora che sono solo a decidere, ho gran piacere a "collezionarli".
  • dxmat
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17-04-21 11.02

valenciano ha scritto:
Hydrasynth la trovo ancora complementare ai due, cioe' ha un carattere tutto suo che merita di essere apprezzato.


Vedo che in firma hai un Novation Summit.
Potresti darci le tue impressioni confrontandolo con Hydrasynth?
Grazie.
  • anonimo
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17-04-21 16.55

@ dxmat
valenciano ha scritto:
Hydrasynth la trovo ancora complementare ai due, cioe' ha un carattere tutto suo che merita di essere apprezzato.


Vedo che in firma hai un Novation Summit.
Potresti darci le tue impressioni confrontandolo con Hydrasynth?
Grazie.
Beh il confronto piu' corretto andrebbe fatto tra Hydra e Peak, perche' il Summit di fatto e' la somma di due Novation Peak.

Direi che a meno delle differenze di struttura di sintesi, come potenziale sonoro sono due sintetizzatori abbastanza simili.

Il Peak (per ora parlo di questo poi ti spiego il perche') pur avendo dei blocchi di sintesi meno complessi, puo' contare comunque su una sezione FM, e sulle wavetable (peraltro editabili).

Quindi giusto per intenderci suona bene ma..

Il ma e' il solito discorso rivolto a tanti costruttori : fanno dei sintetizzatori meravigliosi, poi li riempiono di tonnellate di preset spazzatura che servono principalmente a chi pensa che facendo partire sequencers e rumori si possa fare musica. Purtroppo nel summit questi preset sono presenti in quantita' enorme (prevalgono sui suoni come Dio comanda, quelli di sintetizzatore classico). Oltretutto quella somma ignobile di "Unzi unzi", timbri stonati da LFO, o conditi da noise, detune che non si limita alla classica quinta ecc (proprio stonati) e' messa in ordine random.. quindi per cercare i suoni buoni devi tribulare a scorrere i preset. Risolvi in parte selezionandoli per categoria (ma per chi fa live e' scomodo), ma anche qui ti ritrovi da dover scorrere tra pad stonati, o da effetti horror e cose simili... (i pad sono pad cavolo ! la spazzatura mettetela sotto la categoria "trash" !).

E qui mi collego al perche' ho parlato di peak ancora prima del summit.
Quest'ultimo, essendo la somma di due peak, non solo raddoppia la polifonia ma puo' lavorare anche in split, layer, dual ecc che in teoria raddoppierebbe (e in pratica lo fa) la potenza del suono.

Ma In pratica, avendo tutta quella spazzatura dentro, se non sei tu a metterci mano questo potenziale e quasi inesistente. Quindi lo sconsiglio assolutamente a tutti coloro che non si sentono un po' smanettoni.

Per darti un'idea, ho dovuto fare un ripulisti totale di tutta la monnezza in modalita' single mode, e questa pulizia ovviamente ha avuto ripercussioni anche sulla modalita' "multi"..
Questo non perche' se togli i suoni di origine spariscono anche i suoni multi (in questo Novation ha fatto una bella cosa : le Multi, non so come continuano a tener memoria dei parametri di preset originali, e ne sono indipendenti).
Il vero problema perche' sta nel fatto che anche in modalita' multi, ti ritrovi un quantitativo enorme di preset poco utilizzabili, e ti tocca a rifare tutto andando a mettere in layer/split, i timbri buoni e quelli che ti fai tu (altro lavoraccio).

Io ho dovuto fare un lavoraccio, che pero' ha avuto i suoi grandi vantaggi. Quando ti fai tuoi preset multi, senti il vero potenziale del Summit rispetto al peak ed e' solo li che impari ad amare questa macchina.

Per il resto metterei in croce tutti i costruttori che fanno questo lavoro (gia' dai tempi del virus, che e' stato tra i capostipite dei preset spazzatura mescolati ai timbri validi).

Rimpiango i tempi in cui i produttori ordinavano i preset per categorie (brass, strings, lead ecc) e soprattutto programmavano i loro synth con un 80% di suoni veri, ed il restante 20% di fx e simili.

Pero' si vede che il mercato attuale cerca proprio la spazzatura, perche' nel sito di Novation (e sull'editor del summit che vi si collega) ci sono decine di programmatori che hanno fatto i suoni per questo strumento (alcuni sono anche nomi illustri), decine e decine di banchi di suoni aggiuntivi, e sono in gran parte suoni di questo tipo (per come li vedo io : spazzatura per fare unzi unzi con i sequencers ecc).

Forse sono io che sono troppo all'antica.. ma il discorso e' sempre lo stesso : questi sono sintetizzatori meravigliosi, ma da sconsigliare assolutamente a chi non smanetta, altrimenti si ritrova un 20% di sintetizzatore (potente) e un 80% di "noise machine" che rende quasi inutile la potenza della macchina.

post edit : Hydrasynth ha piu' preset come Dio comanda, e meno trash.
  • anonimo
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17-04-21 18.32

ERRATA CORRIGE SU SUMMIT..

Avendo diversi sintetizzatori e poco tempo, sul SUMMIT non ero ancora riuscito ad entrarci completamente, quindi per correttezza devo aggiungere quanto segue.

Essendo il SUMMIT somma dei due peak, ovviamente mi aspetto il potenziale delle multi, e inizialmente nel vedere che i single presets avevano tanti timbri che io ho definito "spazzatura", temevo che per sfruttare la macchina in pieno cioe' sulle Multi, avrei dovuto riprogrammarmela in toto partendo dalle singole patches.

Questo non e' vero perche' Novation qui ha fatto una cosa spettacolare : le multi, pur essendo una somma delle singole patches, non richiedono per forza che le patches di origine siano presenti nei banchi di origine.
Questo significa che se faccio tabula rasa di tutti i banchi single, le multi restano invariate e non solo !.
Se dalla libreria Novation (dove c'e' davvero una miriade di roba) prendo delle multi e le mando al summit, non sono obbligato a mandare anche le patches di origine (e a scombinare i relativi banchi).

All'inizio questa cosa mi confondeva, perche' in effetti se espandi una multi sul librarian e gli chiedi da che patches e' composta, lui ti indica "init patch", ma in realta' la Multi suona correttamente ignorando che gli mancano i preset originali (probabilmente vengono trasmesse le impostazioni dei preset originali nella memoria della multi, anche se non sono presenti).

Questo semplifica molto le cose, perche' ad esempio posso costruire dei banchi multi, prendendo il meglio delle multi dall'ampia libreria novation, trascinando le multi che mi piacciono.
Significa sfruttare al pieno le potenzialita' SUMMIT rispetto a quelle PEAK, senza doversi riprogrammare a mano, una per una le Multi.

Detto cio' pero', un sintetizzatore non dovrebbe essere riprogrammato in questo modo.. Dovrebbe avere del suo il meglio del meglio. Magari meno preset (quelli odierni ne hanno troppi) pero' programmati bene.

Questo fa rivedere un po' le mie considerazioni sul summit.. Se e' vero che in modalita' single ho dovuto fare tabula rasa, mettere il best delle librerie e programmare suoni miei (ma quest'ultima cosa la faccio di norma su tutti i sintetizzatori), non e' invece vero che sulle MULTI mi devo far venire la bile a riprogrammare ogni preset.

Oltretutto avere le multi svincolate dalle patches di origine, comporta anche il vantaggio di avere suoni differenziati tra modalita' "peak" e modalita' "summit". (le chiamo cosi' perche' di fatto in single mode, il summit e' un peack piu' polifonico).

Cosi' si ragiona davvero per bene.. Non ho mai avuto dubbi sulla qualita' del summit, perche' prima di prenderlo l'ho provato bene, ma questa cosa delle MULTI da riprogrammare mi mandava un po' in crisi.
Tanto di cappello a Novation che ha creato questo modo intelligente di gestire quelle che sui sintetizzatori storici si chiamano "performance o combi".
  • wildcat80
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17-04-21 18.42

Discorso già fatto. Non sei tu l'utente medio a cui sono diretti i synth.
Chi compra synth oggi è per il 75% uno che non sa suonare, uno che non lo userà mai e poi mai mai per suonare dal vivo una linea melodica, un solo o un pad, ma uno che lo sequenzierà con una DAW o una groovebox o sfrutterà il suo sequencer se presente.
Chi compra synth vuole quelle tonnellate di presets che tu reputi spazzatura.
Solo Roland se ne frega e continua a buttar fuori synth che ripropongono le patch storiche e suoni nuovi comunque attribuibili quelle tipologie (tipo SH polifonico che non esisteva ma ha suoni programmati simili a Juno 60 e comunque molto allineati ai polifonici dell'epoca).
In pratica i Roland sono gli unici su cui non ho mai fatto piazza pulita di presets, solo aggiunto qualcosa.