18-01-20 22.25
@angelo72,
Il compressore serve quando serve...
Se non sai che effetto comporta sulle basi vuol dire che non ne hai bisogno.
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Detto questo vado serio.
L'argomento è ampiamente trattato in rete.
Non tutto necessita di compressione perché questo processo limita (comprime) le dinamiche, cioè, avvicina le ampiezze tra i suoni deboli e i suoni forti. Va da se che se metti un compressore sul master della VII di Beethoven ti denuncio alla polizia musicale, ma se lo metti su una ritmica funky ti dico bravo. Perché?
Perché nella musica dove serve il groove, la "pompa", il coinvolgimento emotivo di una voce sussurrata etc... col compressore puoi mettere in evidenza qualsiasi sfumatura, della cassa risulterà più evidente il transiente d'attacco, del basso verrà fuori qualsiasi glissato sulle cirde nonostante tre chitarre distorte a palla e nella stessa confusione del mix puoi tirar fuori tutte le vocali più spente al cospetto di quel riff urlato.
Cosa fa un compressore?
Come detto, diminuisce la distanza tra i suoni deboli e i suoni forti. Questo, nella musica "da gruppo" e discografica commerciale in genere, offre un migliore dettaglio all'ascolto, un'uniformità del flusso sonoro sia sugli strumenti singoli che in generale sul mix.
Il compressore standard ha vari parametri che genaralmente servono nel trattare uno strumento singolo mentre sul master oramai ci sono compressori semplificati col solo input/output.
Certamente avrai usato uno di questi compressori automatici.
Come si usa?
Allenati, fai delle tracce semplici tipo cassa/rull/chrlst suonate con colpi piano e forte e intervieni poi col livello di compressione cercando di far attenzione a quello che accade.
Sentirai che tutto si omogeneizzerà verso un suono fluido e lineare, anche più accattivante perché sentirai più attacco, più definizione ...ma sino ad un certo punto perché se comprimi troppo sentirai un suono innaturale e tutti i rilasci delle pelli ti sembreranno respiri indesiderati...
Trova l'equilibrio giusto e l'esperienza acwuisita trasferiscila sulle basi da trattare.
Il compressore in realtà abbassa il volume generale per poi, una volta livellato, rialzarlo in uscita con l'espansore. In mezzo a questo processo (in/out) ci sono i veri parametri che sono la soglia di intervento, il rateo, l'attacco e il rilascio. Dominare questi parametri è un'arte ma quest'incombenza in un compressore automatico ti viene evitata anche perché in un flusso sonoro continio, tipo master o base, diventano meno evidenti.