arturia v collection 8 out

  • orange1978
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10-12-20 14.31

Uscita e disponibile la nuova V-Collection arturia, la quale aggiunge interessanti features a partire da una revisione del browser e aggiunta di alcune macro, che non fanno che migliorare e semplificare il workflow, ma ci sono importanti novità che vanno a completare la già ricchissima precedente collezione (v7):

Juno 6V non ha bisogno di presentazioni, si tratta dell'emulazione della fortunata serie Roland Juno 6/60, le migliori juno direi a livello sonoro (piu della successiva commercialmente diffusa 106 midizzata, o della serie alpha), e come al solito oltre all'emulazione fedele di ogni componente a iniziare dalla GUI, sono state aggiunte nella tradizione arturia funzionalità nuove sia a livello di modulazione che di effettistica, ottimo.

Emulator II V emulazione del famoso campionatore emu, con numerose aggiunte che ne potenziano le possibilità sonore, multitimbricità a 8 parti, effettistica, ricca libreria a corredo di campioni "vintage" e con la possibilità di usare anche quella del synclavier, e poi possibilità ovviamente di importare i propri campionamenti e trattarli al fine di ottenere quel suono digitale dal sapore analogico tipico degli strumenti digitali dell'epoca, molto interessante!

Vocoder V finalmente l'emulazione di una famosa unità vocoder "analogica" vintage, che mancava in effetti in quella collezione, tool oggi tornato molto di moda per via del revival anni 80 che ci ha investito ultimamente, esistono già plug in simili concorrenti, ma uno in piu non fa certo male.

Jupiter 8V non è una novità, ma lo strumento è stato potenziato nelle possibilità sonore, e sopratutto una riscrittura del motore usando le piu moderne tecnologie dsp al fin di rendere ancora piu fedele la sua emulazione, il giusto complemento al buon juno6v per sentirsi molto duran duran!

Rhodes 73V anche in questo strumento pare sia stato riscritto il motore dsp, e siano state fatte importanti aggiunte a livello di effettistica, un miglioramento quindi sonoro, e anche se ci sono numerosi vst che emulano il rhodes molto bene (ad esempio waves!!! o velvet della AiR) si tratta di uno strumento che non puo mancare in una collezione cosi completa, ben vengano quindi eventuali suoi miglioramenti.

....cosa altro aggiungere, beh senza andare nel dettaglio un mac (o pc) ben carrozzato caricato con questa collection, e magari volendo anche con l'incredibile Pigments 2 (forse il miglior virtual synth mai sentito almeno per me) e la FX collection, prodotti sempre di arturia, trasforma il computer in uno studio di musica elettronica in grado di affrontare qualsiasi task, un super expander da cinquecento milioni delle vecchie lire (se dovessimo comprare tutta quella roba fisica) al prezzo inferiore di una misera korg krome o modx.

che dire per concludere, partita chiusa?!

PS ovviamente io continuerò a comprare synth analogici veri, per il gusto di averli e per la consapevolezza che certi comportamenti analogici sono ancor oggi inimitabili, ma la flessibilità in fase compositivo/creativa che ti danno gli arturia? combinata al "vero" comportamente dell'hardware emulato (niente campioni) che offre una qualità sonora perfettamente utilizzabile in produzione (cioè quando si crea il master della song) fanno questa collection uno strumento micidiale, in studio e perche no anche in live.

questo è davvero il bello della tecnologia, e....non impedisce volendo di affiancare a tutto questo un bel moog one e un doepfer a100 veri, se si vuol godere della vera esperienza analogica.

...merci beaucoup arturia!

Arturia V-Collection 8
  • Tama72
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10-12-20 14.51

Io ho il 6 più Pigment ( il 6 l'ho preso in offerta natalizia con sconto 50%, avevo calcolato che ogni strumento lo pagavo circa 15€ più o meno, l'anno dopo mi hanno offerto Pigment perché ero già cliente, credo a 70 o 90 €, che gli dico...di no ?)
Sono veramente molto contento del rapporto qualità prezzo( in totale se ricordo bene ho speso circa 350/400€ ).
Aggiungo che per una persona con le mie competenze ( pari al nulla cosmico ) li trovo anche didattici.
Se una persona ama la musica dagli 60 ai primi anni 80 Arturia V collection è perfetta.
Unico neo il pianoforte che fa cagare ( per me ) però è interessante se vuoi giocare creando dei pianoforti "strani".
  • orange1978
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10-12-20 14.59

Tama72 ha scritto:
Aggiungo che per una persona con le mie competenze ( pari al nulla cosmico ) li trovo anche didattici.


assolutamente vero, possono essere molto utili per imparare come funziona un sintetizzatore nelle sue varie forme, poi come ho già detto non esiste secondo me lo strumento adatto a imparare, cè gente che ha imparato sul vcs3 (tutt'altro che semplice) altre sul jv1080, se uno vuole davvero imparare puo farlo con qualsiasi cosa, se non ne ha voglia (oppure non è portato per farlo) non imparerebbe ne con arturia ne con nient'altro.

Tama72 ha scritto:
Se una persona ama la musica dagli 60 ai primi anni 80 Arturia V collection è perfetta.

assolutamente errato, la musica dagli anni 90 in poi è molto ricca di suoni anni 60/70 a partire dall'indie rock, passando per la dance/techno/goa/ambient/deephouse/drum and bass etc etc....questa collezione è compatibile con qualsiasi genere di musica dagli anni 50 a oggi, non è assolutamente pensata solo per "vecchi nostalgici" amanti del prog o dei tangerine dream, ed è proprio questo il bello, è una collezione "classica" perfetta per il presente e con uno sguardo al futuro! ...grandioso arturia.

Tama72 ha scritto:
Unico neo il pianoforte che fa cagare ( per me ) però è interessante se vuoi giocare creando dei pianoforti "strani".

verissimo, però alla fine secondo me l'emulazione del pianoforte acustico richiede un know how apposito, ci sono voglio dire case specifiche in questo senso, e secondo me arturia fa bene a concentrarsi sull'emulazione di strumenti elettromeccanici, elettroacustici, ed elettronici, ci sono già ottimi prodotti per il resto.
(non mi interesserebbe per dire vedere un instrument tutto a modelli fisici fatto da arturia dedicato all'orchestra, se lo faranno ben venga per loro ma non mi persuaderebbe molto al suo acquisto).
  • Tama72
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10-12-20 15.09

@ orange1978
Tama72 ha scritto:
Aggiungo che per una persona con le mie competenze ( pari al nulla cosmico ) li trovo anche didattici.


assolutamente vero, possono essere molto utili per imparare come funziona un sintetizzatore nelle sue varie forme, poi come ho già detto non esiste secondo me lo strumento adatto a imparare, cè gente che ha imparato sul vcs3 (tutt'altro che semplice) altre sul jv1080, se uno vuole davvero imparare puo farlo con qualsiasi cosa, se non ne ha voglia (oppure non è portato per farlo) non imparerebbe ne con arturia ne con nient'altro.

Tama72 ha scritto:
Se una persona ama la musica dagli 60 ai primi anni 80 Arturia V collection è perfetta.

assolutamente errato, la musica dagli anni 90 in poi è molto ricca di suoni anni 60/70 a partire dall'indie rock, passando per la dance/techno/goa/ambient/deephouse/drum and bass etc etc....questa collezione è compatibile con qualsiasi genere di musica dagli anni 50 a oggi, non è assolutamente pensata solo per "vecchi nostalgici" amanti del prog o dei tangerine dream, ed è proprio questo il bello, è una collezione "classica" perfetta per il presente e con uno sguardo al futuro! ...grandioso arturia.

Tama72 ha scritto:
Unico neo il pianoforte che fa cagare ( per me ) però è interessante se vuoi giocare creando dei pianoforti "strani".

verissimo, però alla fine secondo me l'emulazione del pianoforte acustico richiede un know how apposito, ci sono voglio dire case specifiche in questo senso, e secondo me arturia fa bene a concentrarsi sull'emulazione di strumenti elettromeccanici, elettroacustici, ed elettronici, ci sono già ottimi prodotti per il resto.
(non mi interesserebbe per dire vedere un instrument tutto a modelli fisici fatto da arturia dedicato all'orchestra, se lo faranno ben venga per loro ma non mi persuaderebbe molto al suo acquisto).
In effetti hai ragione ( bastava ragionare sul fatto che vanno di moda tutti gli strumenti vintage sia vst che cloni per capire che ancora adesso si usano e si ricerca quel tipo di suono).
  • Tama72
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10-12-20 15.13

@ orange1978
Tama72 ha scritto:
Aggiungo che per una persona con le mie competenze ( pari al nulla cosmico ) li trovo anche didattici.


assolutamente vero, possono essere molto utili per imparare come funziona un sintetizzatore nelle sue varie forme, poi come ho già detto non esiste secondo me lo strumento adatto a imparare, cè gente che ha imparato sul vcs3 (tutt'altro che semplice) altre sul jv1080, se uno vuole davvero imparare puo farlo con qualsiasi cosa, se non ne ha voglia (oppure non è portato per farlo) non imparerebbe ne con arturia ne con nient'altro.

Tama72 ha scritto:
Se una persona ama la musica dagli 60 ai primi anni 80 Arturia V collection è perfetta.

assolutamente errato, la musica dagli anni 90 in poi è molto ricca di suoni anni 60/70 a partire dall'indie rock, passando per la dance/techno/goa/ambient/deephouse/drum and bass etc etc....questa collezione è compatibile con qualsiasi genere di musica dagli anni 50 a oggi, non è assolutamente pensata solo per "vecchi nostalgici" amanti del prog o dei tangerine dream, ed è proprio questo il bello, è una collezione "classica" perfetta per il presente e con uno sguardo al futuro! ...grandioso arturia.

Tama72 ha scritto:
Unico neo il pianoforte che fa cagare ( per me ) però è interessante se vuoi giocare creando dei pianoforti "strani".

verissimo, però alla fine secondo me l'emulazione del pianoforte acustico richiede un know how apposito, ci sono voglio dire case specifiche in questo senso, e secondo me arturia fa bene a concentrarsi sull'emulazione di strumenti elettromeccanici, elettroacustici, ed elettronici, ci sono già ottimi prodotti per il resto.
(non mi interesserebbe per dire vedere un instrument tutto a modelli fisici fatto da arturia dedicato all'orchestra, se lo faranno ben venga per loro ma non mi persuaderebbe molto al suo acquisto).
Pigment è veramente bello ma purtroppo non ci capisco proprio nulla, lo trovo veramente difficile, ( magari dovuto anche al fatto che dedico poco tempo, non so...)
  • JoelFan
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10-12-20 15.18

Li ho provati, mi sembrano "esosi" in termini di potenza di calcolo.
Con WIN10 I7-8550 8GB facevo davvero fatica.
Spero che abbiano migliorato le prestazioni, perché mi pare davvero un ottimo prodotto.
  • orange1978
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10-12-20 15.23

JoelFan ha scritto:
Li ho provati, mi sembrano "esosi" in termini di potenza di calcolo.


certo, sono abbastanza pesanti, potrei dire che l'unico neo che ci trovo sono le interfacce utente molto curate ma pesanti anche loro sulle risorse, sarebbe stato interessante poterle disabilitare guadagnando risorse e potendo sfruttare solo l'engine unito agli asset grafici dell'host o del sistema operativo.

cè pero da dire che dipende come si lavora, nessuno strumento analogico era multitimbrico o politrimbrico che si voglia, e pochi avevano in studio otto minimoog era già tantissimo averne due, negli anni passati si lavorava in audio con il multitraccia, e questa tecnica la si puo fare oggi benissimo, basta renderizzare gli instruments in audio e il fatto della pesantezza diventa davvero inesistente.

una strategia puo essere appunto lavorare con qualcosa di piu "light" per imbastire le idee e gli arrangiamenti, e dopo sostituire la parti midi con l'audio di questi meravigliosi synth, io faccio molto cosi anche se ho provato ad aprirne molti in real time, ma spesso passo subito in audio conservando la patch e il midi cosi se in seguito volessi cambiare qualcosa impiego pochi minuti ;)
  • Tama72
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10-12-20 16.14

@ orange1978
JoelFan ha scritto:
Li ho provati, mi sembrano "esosi" in termini di potenza di calcolo.


certo, sono abbastanza pesanti, potrei dire che l'unico neo che ci trovo sono le interfacce utente molto curate ma pesanti anche loro sulle risorse, sarebbe stato interessante poterle disabilitare guadagnando risorse e potendo sfruttare solo l'engine unito agli asset grafici dell'host o del sistema operativo.

cè pero da dire che dipende come si lavora, nessuno strumento analogico era multitimbrico o politrimbrico che si voglia, e pochi avevano in studio otto minimoog era già tantissimo averne due, negli anni passati si lavorava in audio con il multitraccia, e questa tecnica la si puo fare oggi benissimo, basta renderizzare gli instruments in audio e il fatto della pesantezza diventa davvero inesistente.

una strategia puo essere appunto lavorare con qualcosa di piu "light" per imbastire le idee e gli arrangiamenti, e dopo sostituire la parti midi con l'audio di questi meravigliosi synth, io faccio molto cosi anche se ho provato ad aprirne molti in real time, ma spesso passo subito in audio conservando la patch e il midi cosi se in seguito volessi cambiare qualcosa impiego pochi minuti ;)
Scusate, fatemi capire, io ho un Mac metà 2011, i5 con 4 GB RAM ( posso espanderlo e prima o poi lo farò ), registro gli strumenti con GarageBand e non ho problemi, sia più parti dello stesso strumento che di strumenti diversi, registro anche Pigment e non ho problemi ( magari arrivo a fare una quindicina di tracce, è per quello ? Forse perché sono poche ? )
P.S. ricordo che ho il 6, magari la nuova versione è molto più esosa di risorse ?
  • orange1978
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10-12-20 16.41

@ Tama72
Scusate, fatemi capire, io ho un Mac metà 2011, i5 con 4 GB RAM ( posso espanderlo e prima o poi lo farò ), registro gli strumenti con GarageBand e non ho problemi, sia più parti dello stesso strumento che di strumenti diversi, registro anche Pigment e non ho problemi ( magari arrivo a fare una quindicina di tracce, è per quello ? Forse perché sono poche ? )
P.S. ricordo che ho il 6, magari la nuova versione è molto più esosa di risorse ?
il mac è snello per queste cose a volte piu di un pc pari o superiore.

comunque oggi i programmi moderni consentono di convertire in audio gli instrument con un colpo di click, conviene fare cosi, anche perche il computer lavora meglio, il programma "suona" meglio perche le risorse dsp sono tutte libere per la somma.

la cosa migliore è una bella uad2 octa core con quei 7/8 plug in aggiuntivi che consentono di equalizzare, comprimere, etc....mentre la cpu è impegnata con i synth se lo scopo è lavorare in realtime, io faccio cosi.
  • wildcat80
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10-12-20 19.05

@ Tama72
Scusate, fatemi capire, io ho un Mac metà 2011, i5 con 4 GB RAM ( posso espanderlo e prima o poi lo farò ), registro gli strumenti con GarageBand e non ho problemi, sia più parti dello stesso strumento che di strumenti diversi, registro anche Pigment e non ho problemi ( magari arrivo a fare una quindicina di tracce, è per quello ? Forse perché sono poche ? )
P.S. ricordo che ho il 6, magari la nuova versione è molto più esosa di risorse ?
Ho lo stesso Mac. Di Arturia ho solo lo Jupiter e devo dire che non mi pare così esoso.
Con Zenology riesco a gestire 7/8 tracce più qualche effetto.
Appena mettevo il JX3P Legendary invece una tragedia.
Non ho ancora capito se suoni meglio lo Jupiter Arturia o Roland.
  • kurz4ever
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10-12-20 21.10

Thanks inviato... bella recensione.
  • dxmat
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13-12-20 16.08

wildcat80 ha scritto:
Non ho ancora capito se suoni meglio lo Jupiter Arturia o Roland.


Non conosco la versione compilata da Roland, ma l'ultima versione del JP8 di Arturia (presente nella V collection 8)
è stata migliorata e ora suona davvero meglio tanto che mi ha favorevolmente stupito.


  • Dallaluna69
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14-02-21 01.04

Gli upgrade di questa edizione sono notevoli e tutti già segnalati da Orange. Anzi, meritano di essere menzionate le centinaia di nuove patches.
Per completezza di informazione, riporto anche l'aumento di 100 Euro dalla precedente versione: da 499 a 599.