19-06-21 07.58
@ anumj
paolo_b3 ha scritto:
Non voglio fare la difesa d'ufficio alla Clavia, ma negli ultimi 10 anni quali sarebbero queste grandi innovazioni introdotte nel mondo degli analogici?
Di analogico Nord non ha in produzione nulla, quindi non avrebbe senso una comparazione.
In senso lato però nel mondo dei sintetizzatori le innovazioni ci sono state e sono state anche tante, sia analog che virtual. Basti pensare all'evoluzione nel settore 'ibrido', dove Roland ha proiettato già da anni i suoi sforzi (da JDXA al nuovo Fantom) o dove Korg con il Prologue ha alzato l'asticella consentendo a un puro analogico con VCO di utilizzare elementi di multisintesi digitale. Nel settore virtual, dopo qualche scetticismo iniziale, lo Jupiter-X è secondo me il sintetizzatore più versatile del momento, completo, poliedrico, supportato da una tecnologia che consente continui sviluppi e ampliamenti sonori. Giusto per citare alcuni tra i più noti.
Ma restando in casa Nord, basta affiancare un NW e un NW2 per capire quanto è stato amputato rispetto al modello precedente. Da un lato aumenti la memoria, dall'altro togli quella che era la caratteristica fondamentale del NW cioè la possibilità di utilizzare come modulatore il campione.
Nord può far passare il concetto della semplicità a tutti i costi per i suoi piani stage, ci sta e mi trova pienamente daccordo. La sezione synth in uno stage piano, per praticità d'utilizzo, può essere semplificata... ridotta.
Se produci una tastiera, come il NW2, la chiami 'Performance Synthesizer' e la fai pagare quanto normalmente costa un synth degno di questo nome, e poi però la castri della sua parte più importante, beh qualcosa non torna.
Non torna perchè di nuovo io nel NW2 non ci vedo nulla. Vedo un collage di cose già implementate da anni e anni, nello specifico, l'engine della sezione oscillatori, copiata pari pari dal vecchio NLa1, utilizzata già sul NS3.
Sembra anche cosi stupido doverlo puntualizzare, ma la sezione oscillatori è il cuore di un sintetizzatore. Un synth è un "synth", ovvero uno strumento completamente differente da un pianoforte digitale che invece è pensato per chi mediamente non capisce una mazza di sintesi e programmazione.
Credo, e concludo, che la semplificazione nel caso del NW2, più che pensata a vantaggio del musicista, sia dovuta alle necessità e al contenimento dei costi di produzione. Il problema è che il prezzo non è proprio da 'synth economico'. Per cui alla fine è normale pensare di spendere qualcosa in più e puntare ad un Prophet X.
Non ho le competenze per sostenere una discussione sulla sintesi ed i sintetizzatori, mi fido ciecamente di te.
Però, nei numeri o se preferisci in percentuale, quanti sono i potenziali acquirenti di un sintetizzatore veramente esperti di programmazione?
Evito di fare ipotesi sulla strategia commerciale degli svedesi, l'hanno vista così, avranno avuto le loro buone ragioni, a volte le strategie falliscono pure, ma mi pare che i nostri punti di vista differiscano di poco, nel senso che si rimescolano le solite carte, perchè ormai i prodotti sono maturi.
Del resto, causa la politica industriale che vuole la produzione in Svezia, dove un salario è mediamente il doppio di quello Italiano, e quindi 10 volte quello cinese, sono diverse le loro macchine che sono fuori mercato causa il prezzo, come ad esempio il Nord piano.
Per ora hanno sfruttato l'immagine, poi con il tempo anche questa leva si esaurirà.