Canto: voce del mattino

  • drmacchius
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23-04-23 12.47

La voce al risveglio o dopo lungo tempo senza parlare é più bassa e in parte cambia pure timbro. Per una serie di motivi fisiologici le corde vocali funzionano come una chitarra a cui si sono allentate le corde.

È tecnicamente possibile con lo stesso che Dio e l’esercizio emulare quel timbro senza rovinarsi la laringe? E raggiungere quei 1-2 mezzitoni più bassi che si riescono a cantare appena svegli?
  • Giusep
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24-04-23 09.43

@ drmacchius
La voce al risveglio o dopo lungo tempo senza parlare é più bassa e in parte cambia pure timbro. Per una serie di motivi fisiologici le corde vocali funzionano come una chitarra a cui si sono allentate le corde.

È tecnicamente possibile con lo stesso che Dio e l’esercizio emulare quel timbro senza rovinarsi la laringe? E raggiungere quei 1-2 mezzitoni più bassi che si riescono a cantare appena svegli?
Ciao, devi usare la tecnica del "vocal fry" per cantare le note più basse della tua tessitura.
  • drmacchius
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24-04-23 10.05

@ Giusep
Ciao, devi usare la tecnica del "vocal fry" per cantare le note più basse della tua tessitura.
da quello che ho capito vocal frieing permette di scendere di diversi toni rispetto al proprio registro naturale e cambia il timbro di voce. Lo si riesce a fare su poche note.

Al mattino tutta la tessitura è slittata di 1-2 semitoni più in basso a parità di registro e senza alterare il timbro.
  • Giusep
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24-04-23 10.56

@ drmacchius
da quello che ho capito vocal frieing permette di scendere di diversi toni rispetto al proprio registro naturale e cambia il timbro di voce. Lo si riesce a fare su poche note.

Al mattino tutta la tessitura è slittata di 1-2 semitoni più in basso a parità di registro e senza alterare il timbro.
Non credo sia corretto dire che la tecnica ti permetta di scendere di più, quanto che ti permetta di tirare fuori volontariamente quello che sono le tue note basse naturali, in realtà appena sveglio le tue corde vocali non sono diverse da quanto lo siano normalmente ma piuttosto sei tu che fai un "frying" inconsapevolmente in maniera naturale.
  • serpaven
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24-04-23 13.35

@ drmacchius
da quello che ho capito vocal frieing permette di scendere di diversi toni rispetto al proprio registro naturale e cambia il timbro di voce. Lo si riesce a fare su poche note.

Al mattino tutta la tessitura è slittata di 1-2 semitoni più in basso a parità di registro e senza alterare il timbro.
la differenza è tra una emissione patologica ed una fisiologica.

come voler riuscire a cantare con l'emissione sporca, soffiata di una cordite nodulosa (qualcuno lo fa, forzando e causando dei noduli alle corde...) o con la voce afona e graffiante di una laringite.

è lo stesso al mattino con le corde sporche e rilassate ma con le risonanze delle cavità rinofaringee "diversamente intasate", hai un rinforzo nel range basso anche per questo, lavorandoci un po' e lavorando sull'equilibrio supporto/sostegno potresti guadagnare qualcosa ma non moltissimo. ma sopratutto non devi lavorare sulle corde ma sulle risonanze (alte o basse). oppure potresti coinvolgere la zona falsocordale ma l'emissione sarà comunque costretta in gola e genererà una elevata pressione sottoglottica che cmq bene alle corde non farà.

potresti mai consigliare ad un atleta di cercare le proprie massime performance a muscolatura fredda?
considera le corde vocali come un muscolo devi riscaldarle bene per chiedere ed ottenere il massimo.

fattene una ragione, ognuno ha la sua voce ed il suo range fisiologico, (e sopratutto quello che percepisci "da dentro" per trasduzione endossea non è quello che che altre persone ascolteranno "da fuori") studia e cerca di sfruttarlo al meglio senza finire nel patologico...
  • Giusep
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24-04-23 18.16

@ serpaven
la differenza è tra una emissione patologica ed una fisiologica.

come voler riuscire a cantare con l'emissione sporca, soffiata di una cordite nodulosa (qualcuno lo fa, forzando e causando dei noduli alle corde...) o con la voce afona e graffiante di una laringite.

è lo stesso al mattino con le corde sporche e rilassate ma con le risonanze delle cavità rinofaringee "diversamente intasate", hai un rinforzo nel range basso anche per questo, lavorandoci un po' e lavorando sull'equilibrio supporto/sostegno potresti guadagnare qualcosa ma non moltissimo. ma sopratutto non devi lavorare sulle corde ma sulle risonanze (alte o basse). oppure potresti coinvolgere la zona falsocordale ma l'emissione sarà comunque costretta in gola e genererà una elevata pressione sottoglottica che cmq bene alle corde non farà.

potresti mai consigliare ad un atleta di cercare le proprie massime performance a muscolatura fredda?
considera le corde vocali come un muscolo devi riscaldarle bene per chiedere ed ottenere il massimo.

fattene una ragione, ognuno ha la sua voce ed il suo range fisiologico, (e sopratutto quello che percepisci "da dentro" per trasduzione endossea non è quello che che altre persone ascolteranno "da fuori") studia e cerca di sfruttarlo al meglio senza finire nel patologico...
D'accordissimo, la tecnica del "frying" è estremamente pericolosa per la salute delle corde vocali, mi sembra di ricordare che Emma Marrone dovette operarsi per questo motivo, la tecnica va sempre fatta correttamente, deve coinvolgere le false corde e non le corde vocali vere e proprie, va sempre applicata a voce ben calda e soprattutto controllando perfettamente l'emissione ed il sostegno. Aggiungo che secondo me mentre per l'estensione in alto si può con la tecnica migliorare cercando di dare consistenza al falsetto per renderlo usabile, per aumentare l'estensione in basso c'è ben poco da fare a parte curare bene la respirazione e lavorare sulle risonanze. A mio giudizio la voce bella di baritono o di basso è quella che alla frequenza della fondamentale aggiunge quante più armoniche superiori e non quella che cerca solo la nota più bassa magari in maniera afona
  • drmacchius
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24-04-23 23.51

@ serpaven
la differenza è tra una emissione patologica ed una fisiologica.

come voler riuscire a cantare con l'emissione sporca, soffiata di una cordite nodulosa (qualcuno lo fa, forzando e causando dei noduli alle corde...) o con la voce afona e graffiante di una laringite.

è lo stesso al mattino con le corde sporche e rilassate ma con le risonanze delle cavità rinofaringee "diversamente intasate", hai un rinforzo nel range basso anche per questo, lavorandoci un po' e lavorando sull'equilibrio supporto/sostegno potresti guadagnare qualcosa ma non moltissimo. ma sopratutto non devi lavorare sulle corde ma sulle risonanze (alte o basse). oppure potresti coinvolgere la zona falsocordale ma l'emissione sarà comunque costretta in gola e genererà una elevata pressione sottoglottica che cmq bene alle corde non farà.

potresti mai consigliare ad un atleta di cercare le proprie massime performance a muscolatura fredda?
considera le corde vocali come un muscolo devi riscaldarle bene per chiedere ed ottenere il massimo.

fattene una ragione, ognuno ha la sua voce ed il suo range fisiologico, (e sopratutto quello che percepisci "da dentro" per trasduzione endossea non è quello che che altre persone ascolteranno "da fuori") studia e cerca di sfruttarlo al meglio senza finire nel patologico...
Grazie serpeaven. Ma non ho capito, le note basse che si raggiungono al mattino sono note reali che la voce non addestrata raggiunge solo perché fisiologicamente si rilassa la laringe anche se non si ha la tecnica o sono false note che possono essere raggiunti solo con atteggiamenti deleteri per le corde vocali? Lavorare sulle risonanze permette di aumentare la potenza delle note basse che si raggiungono in modo fisiologico ma che si cantano con meno potenza di quelle due o tre toni più in alto?
  • serpaven
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25-04-23 08.09

@ drmacchius
Grazie serpeaven. Ma non ho capito, le note basse che si raggiungono al mattino sono note reali che la voce non addestrata raggiunge solo perché fisiologicamente si rilassa la laringe anche se non si ha la tecnica o sono false note che possono essere raggiunti solo con atteggiamenti deleteri per le corde vocali? Lavorare sulle risonanze permette di aumentare la potenza delle note basse che si raggiungono in modo fisiologico ma che si cantano con meno potenza di quelle due o tre toni più in alto?
la frequenza di oscillazione di una corda dipende dalla lunghezza, dallo spessore/peso e dalla tensione, al mattino le hai più rilassate (minore tensione) e più pesanti a causa di muco o fluidi sinoviali, ma sopratutto la posizione distesa distribuisce il muco diversamente nelle varie cavità rinofaringee e determina delle risonanze differenti. cercare delle risonanze differenti che enfatizzino differenti range di frequenze non stressa le corde vocali e consente di mettere in evidenza il range che preferisci. la voce come qualunque suono non puro non ha una emissione su di una sola frequenza ma contiene delle armoniche superiori o inferiori. con la proiezione nelle varie cavità puoi aumentare o diminuire queste armoniche arricchendo l'emissione in basso o in alto (a parità di frequenza fondamentale di emissione delle corde). è comunque sempre un sottile gioco di compromessi, se enfatizzi un range ne impoverisci un altro. per farti un esempio sonoro evidente è come la voce in un megafono, hai una amplificazione in un range che dipende dalla lunghezza delle tromba e quindi dalla sua frequenza di risonanza corrispondente e caratteristica. utilizzando bene bocca, laringe, fiato e sostegno puoi riuscire ad utilizzare meglio e più pienamente le cavità di risonanza sia superiori che inferiori (il tratto sotto la laringe) per aumentare le dimensioni delle cavità risonanti (risonanza di petto) enfatizzando maggiormente il range grave senza coinvolgere direttamente le corde vocali.
  • drmacchius
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27-04-23 06.16

@ serpaven
la frequenza di oscillazione di una corda dipende dalla lunghezza, dallo spessore/peso e dalla tensione, al mattino le hai più rilassate (minore tensione) e più pesanti a causa di muco o fluidi sinoviali, ma sopratutto la posizione distesa distribuisce il muco diversamente nelle varie cavità rinofaringee e determina delle risonanze differenti. cercare delle risonanze differenti che enfatizzino differenti range di frequenze non stressa le corde vocali e consente di mettere in evidenza il range che preferisci. la voce come qualunque suono non puro non ha una emissione su di una sola frequenza ma contiene delle armoniche superiori o inferiori. con la proiezione nelle varie cavità puoi aumentare o diminuire queste armoniche arricchendo l'emissione in basso o in alto (a parità di frequenza fondamentale di emissione delle corde). è comunque sempre un sottile gioco di compromessi, se enfatizzi un range ne impoverisci un altro. per farti un esempio sonoro evidente è come la voce in un megafono, hai una amplificazione in un range che dipende dalla lunghezza delle tromba e quindi dalla sua frequenza di risonanza corrispondente e caratteristica. utilizzando bene bocca, laringe, fiato e sostegno puoi riuscire ad utilizzare meglio e più pienamente le cavità di risonanza sia superiori che inferiori (il tratto sotto la laringe) per aumentare le dimensioni delle cavità risonanti (risonanza di petto) enfatizzando maggiormente il range grave senza coinvolgere direttamente le corde vocali.
Grazie serpeaven, competentissimo come sempre.

Ho passato la vita, vuoi per un problema alle tonsille risolto solo di recente, vuoi probabilmente perché mi interessava un genere non adatto al mio registro, a credere che per me cantare mezz’ora volesse dire inevitabilmente perdere la voce per due settimane,se si esclude il minimo di solfeggio cantato fatto durante le lezioni di musica da ragazzo.

Ho scoperto l’interesse per il canto solo di recente per gioco, accorgendomi che vi erano dei pezzi in cui non ero obbligato a cantare per tre quarti i brani in falsetto, non dovevo fare salti di ottava continui, non dovevo stressarmi la laringe cantando per troppo tempo Note che con la mia tecnica erano troppo alte per me.

Farà ridere ms i brani in questione erano delle arie classiche, che sembrano necessitare un’estensione minore o essere scritte per una tessitura analoga alla mia.

Adesso non voglio diventare un cantante lirico, ma capire quale sia il mio registro o il repertorio da provare a un karaoke con gli amici o nuovi autori da „ascoltare“ per potere avere un „repertorio“ da canticchiare.

Farà ridere, ma al momento trovo più facile trovare pezzi „pop“ da cantare senza problemi nel repertorio femminile o cantando un’ottava sotto pezzi notoriamente „altissimi“ come quelli dei Queen , acdc o Samuel&Garfunkel.

Brani scritti per una tessitura che mi sembra naturale nonostante la mia nulla tecnica, sono quelli per i cosiddetti „bassi baritoni“ o „bassi buffi“ del repertorio classico (Basilio e bartolo di Rossini, Bartolo di Mozart, escamillo Bizet, Rodolfo di Bellini) che spesso vengono cantati anche da baritoni.

I brani tipici dei baritoni (tipo figaro di Rossini) arrivano a 3-4 toni più in alto di quelli che raggiungo attualmente.

I brani tipicamente per basso li canto con disinvoltura a voce piena quando si aggirano intorno al mi basso solo al mattino o dopo aver cantato per almeno un‘oretta, come se avessi bisogno di scaldare la voce; ma tu in un‘altro post hai detto che le note più basse del registro si riesce a cantarle pure senza studi particolari, al contrario delle alte. I brani per bassi profondi tipo „sarastro“ o „sparafucile“, quando toccano il re al mattino ci arrivo con fatica a voce piena o s un volume molto più basso delle altre note e comunque non ho un timbro sufficientemente drammatico per cantarli con decenza (al limite posso provare a farlo sulla tessitura su cui cantano i Rammstein).

Ho provato a cantare pezzi del repertorio „pop“ in cui i cantanti sono notoriamente bassi baritoni/bassi, ma a parte mmm mmm dei Crash Test dummnies, non ho trovato niente in una tessitura che mi è agevole. Qui non capisco se il problema sia l’estensione o tecnico, perché provo a cantare a voce piena note che nei pezzi originali sono più parlate in modo intonato che cantate, come fanno tipicamente Bernard Cohen (esempio emblematico Halleluja) , Johnny Cash, de André, Ivano fossati e Paolo Conte quando cantano nella zona bassa.

Cantanti pop notoriamente bassi (come the Soul of Johnny Cash, geof castellucci, Tim Storm, avi Kaplan, o alcuni cantanti country) cantano anche 4 toni più in basso di quelli che riesco a raggiungere io.

Possibile che sia più semplice da cantare la lirica del pop e che necessiti meno estensione!?

So che dovrei prendere lezioni per capire queste cose, ma può essere che sia l’unica persona che si fa venire la laringite col karaoke e invece abbia meno problemi con la lirica? Io in realtà vorrei cantare pop rock senza dover trasporre di uno-due toni, ma al limite di un‘ottava. La maggioranza delle persone che conosco che cantano non hanno mai preso una lezione in vita propria. Non voglio fare il turnista da demo morselli o il corista a San Remo, vorrei solo canticchiare senza dover prendere anni di lezioni e studio per poterlo fare.
  • Giusep
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27-04-23 09.02

@ drmacchius
Grazie serpeaven, competentissimo come sempre.

Ho passato la vita, vuoi per un problema alle tonsille risolto solo di recente, vuoi probabilmente perché mi interessava un genere non adatto al mio registro, a credere che per me cantare mezz’ora volesse dire inevitabilmente perdere la voce per due settimane,se si esclude il minimo di solfeggio cantato fatto durante le lezioni di musica da ragazzo.

Ho scoperto l’interesse per il canto solo di recente per gioco, accorgendomi che vi erano dei pezzi in cui non ero obbligato a cantare per tre quarti i brani in falsetto, non dovevo fare salti di ottava continui, non dovevo stressarmi la laringe cantando per troppo tempo Note che con la mia tecnica erano troppo alte per me.

Farà ridere ms i brani in questione erano delle arie classiche, che sembrano necessitare un’estensione minore o essere scritte per una tessitura analoga alla mia.

Adesso non voglio diventare un cantante lirico, ma capire quale sia il mio registro o il repertorio da provare a un karaoke con gli amici o nuovi autori da „ascoltare“ per potere avere un „repertorio“ da canticchiare.

Farà ridere, ma al momento trovo più facile trovare pezzi „pop“ da cantare senza problemi nel repertorio femminile o cantando un’ottava sotto pezzi notoriamente „altissimi“ come quelli dei Queen , acdc o Samuel&Garfunkel.

Brani scritti per una tessitura che mi sembra naturale nonostante la mia nulla tecnica, sono quelli per i cosiddetti „bassi baritoni“ o „bassi buffi“ del repertorio classico (Basilio e bartolo di Rossini, Bartolo di Mozart, escamillo Bizet, Rodolfo di Bellini) che spesso vengono cantati anche da baritoni.

I brani tipici dei baritoni (tipo figaro di Rossini) arrivano a 3-4 toni più in alto di quelli che raggiungo attualmente.

I brani tipicamente per basso li canto con disinvoltura a voce piena quando si aggirano intorno al mi basso solo al mattino o dopo aver cantato per almeno un‘oretta, come se avessi bisogno di scaldare la voce; ma tu in un‘altro post hai detto che le note più basse del registro si riesce a cantarle pure senza studi particolari, al contrario delle alte. I brani per bassi profondi tipo „sarastro“ o „sparafucile“, quando toccano il re al mattino ci arrivo con fatica a voce piena o s un volume molto più basso delle altre note e comunque non ho un timbro sufficientemente drammatico per cantarli con decenza (al limite posso provare a farlo sulla tessitura su cui cantano i Rammstein).

Ho provato a cantare pezzi del repertorio „pop“ in cui i cantanti sono notoriamente bassi baritoni/bassi, ma a parte mmm mmm dei Crash Test dummnies, non ho trovato niente in una tessitura che mi è agevole. Qui non capisco se il problema sia l’estensione o tecnico, perché provo a cantare a voce piena note che nei pezzi originali sono più parlate in modo intonato che cantate, come fanno tipicamente Bernard Cohen (esempio emblematico Halleluja) , Johnny Cash, de André, Ivano fossati e Paolo Conte quando cantano nella zona bassa.

Cantanti pop notoriamente bassi (come the Soul of Johnny Cash, geof castellucci, Tim Storm, avi Kaplan, o alcuni cantanti country) cantano anche 4 toni più in basso di quelli che riesco a raggiungere io.

Possibile che sia più semplice da cantare la lirica del pop e che necessiti meno estensione!?

So che dovrei prendere lezioni per capire queste cose, ma può essere che sia l’unica persona che si fa venire la laringite col karaoke e invece abbia meno problemi con la lirica? Io in realtà vorrei cantare pop rock senza dover trasporre di uno-due toni, ma al limite di un‘ottava. La maggioranza delle persone che conosco che cantano non hanno mai preso una lezione in vita propria. Non voglio fare il turnista da demo morselli o il corista a San Remo, vorrei solo canticchiare senza dover prendere anni di lezioni e studio per poterlo fare.
Secondo me il tuo problema per quanto riguarda i bassi ( voce di petto) è che non sai respirare e quindi non sai dare sostegno alle note. Per gli alti a maggior ragione senza sostegno non riesci a cambiare registro e passare alla voce mista. Sono cose che si risolvono solo con un buon insegnante di canto.
  • drmacchius
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27-04-23 09.51

@ Giusep
Secondo me il tuo problema per quanto riguarda i bassi ( voce di petto) è che non sai respirare e quindi non sai dare sostegno alle note. Per gli alti a maggior ragione senza sostegno non riesci a cambiare registro e passare alla voce mista. Sono cose che si risolvono solo con un buon insegnante di canto.
Grazie. Ma perché mi viene più facile cantare le note basse delle arie liriche e faccio fatica a cantare quelle semiparlate del repertorio pop? É come se per intonarle provassi a cantarle di petto da lirico invece che accennarle appena in modo semiparlato. Non capisco se senza accorgermene provo a cantare un ottava sotto o qualcosa di similie. Bernard Cohen nei live tutto fa tranne che intonare e de André nelle incisioni accenna dei mi bassi che sembrano più parlati che di petto, ma faccio più fatica a intonarli delle arie di petto liriche. Non ho capito se il problema è che provo a fare di petto ciò che loro non fanno di petto, ma loro non sembrano stonati se ci provano, io se non vado di petto stono o non ci arrivo perché perennemente intorno al mi e il re basso, zone dove i lirici non arrivano mai in velocità e per lunghi periodi
  • Giusep
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27-04-23 10.10

@ drmacchius
Grazie. Ma perché mi viene più facile cantare le note basse delle arie liriche e faccio fatica a cantare quelle semiparlate del repertorio pop? É come se per intonarle provassi a cantarle di petto da lirico invece che accennarle appena in modo semiparlato. Non capisco se senza accorgermene provo a cantare un ottava sotto o qualcosa di similie. Bernard Cohen nei live tutto fa tranne che intonare e de André nelle incisioni accenna dei mi bassi che sembrano più parlati che di petto, ma faccio più fatica a intonarli delle arie di petto liriche. Non ho capito se il problema è che provo a fare di petto ciò che loro non fanno di petto, ma loro non sembrano stonati se ci provano, io se non vado di petto stono o non ci arrivo perché perennemente intorno al mi e il re basso, zone dove i lirici non arrivano mai in velocità e per lunghi periodi
Scusa, ma forse mi ripeto. Non ho ancora capito tu se usi coscientemente la respirazione diaframmatico-costale quando canti
  • drmacchius
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27-04-23 11.05

@ Giusep
Scusa, ma forse mi ripeto. Non ho ancora capito tu se usi coscientemente la respirazione diaframmatico-costale quando canti
Non so nemmeno di cosa parli :-)
  • Giusep
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27-04-23 13.15

@ drmacchius
Non so nemmeno di cosa parli :-)
Ho capito, purtroppo temo che senza un uso corretto e consapevole della respirazione nonché della muscolatura nella gola / cranio non riuscirai mai ad usare le potenzialità della tua voce. Ci sono persone che per un insieme di: genetica, musicalità innata, e modo di parlare/respirare riescono ad essere intonate naturalmente senza studiare canto ma anche in quei casi sono lontane dalle loro possibilitá. Aggiungo che l'affaticamento e il calo di voce che dici di provare quando canti per troppo tempo sono sintomo che sforzi e secchi le corde vocali e questo porta a problemi anche molto seri di salute
  • drmacchius
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27-04-23 13.51

@ Giusep
Ho capito, purtroppo temo che senza un uso corretto e consapevole della respirazione nonché della muscolatura nella gola / cranio non riuscirai mai ad usare le potenzialità della tua voce. Ci sono persone che per un insieme di: genetica, musicalità innata, e modo di parlare/respirare riescono ad essere intonate naturalmente senza studiare canto ma anche in quei casi sono lontane dalle loro possibilitá. Aggiungo che l'affaticamento e il calo di voce che dici di provare quando canti per troppo tempo sono sintomo che sforzi e secchi le corde vocali e questo porta a problemi anche molto seri di salute
Grazie. Penso anche io, anche se il mio problema non è intonare. Il problema del calo della voce lo avevo quando provavo a cantare rock, da quando sto provando a fare arie per basso baritono o a cantare una o due ottave più in basso pezzi per donne o per maschi che cantano in falsetto non mi é più capitato.
  • drmacchius
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06-05-23 14.14

@ drmacchius
Grazie. Penso anche io, anche se il mio problema non è intonare. Il problema del calo della voce lo avevo quando provavo a cantare rock, da quando sto provando a fare arie per basso baritono o a cantare una o due ottave più in basso pezzi per donne o per maschi che cantano in falsetto non mi é più capitato.
Vi stupiremo con effetti speciali

Dice di essere un basso baritono e quando canta lirica pare proprio esserlo.

La mia non è una voce allenata e intono come chi ha studiato uno strumento classico e sarebbe riuscito a prendere la sufficienza a un esame di solfeggio cantato, però l‘estensione che ha lui a voce piena, specie quando canta pirica, c’è l‘ho anche io.

Ha voce calda arrivo a „tutto volume“ a E2, se la voce è molto calda arrivo bure a Eb2, ma il volume già scende e probabilmente dovrei studiare molto per avere lo stesso volume che ho naturalmente su F2.

Ma questo scende ancora di quasi un‘ottava, dicendo di farlo di petto. La registrazione falsa e non capisco se riesce a ottenere quella intensità con la tecnica, o solo perché usa un microfono a condensatore, il vocoder e un compressore. Cantandogli sopra sembra che riesca ad arrivare anche io a c2, ma non mi sento nemmeno io. È un problema di respirazione o è lui che tocca note difficili pure per un basso profondo lirico dopo decenni di studi solo perché usa la tecnologia!? Quando va in alto si capisce palesemente quando non usa voce naturale o va in falsetto, ma in basso non capisco, anche perché il falsetto lo conosco da bambino, di tutte queste „tecniche“ per scendere sotto il proprio registro ne ho sentito parlare solo di recente.

Quando va in frying sembra essere molto più potente di quando canta da B1 a Eb2. Possibile?!

È deleterio cantare come fa lui quando scende sotto Eb2?

Il suo è frutto di studio serio o sono spettacoli circensi deleteri per la laringe solo per fare spettacolo?