11-01-25 15.43
@ giosanta
orange1978 ha scritto:
... Architetti non si nasce e nemmeno avvocati...lo si diventa per necessita di una professione...
Beh... essendo uno dei soggetti in causa permettimi di dissentire amico mio. Non è che uno arrivato alla maturità si dice "Che faccio? L'architetto o l'avvocato? Adesso provo..."
A parte i geni (Bach, Leonardo ecc.), gli "enfant prodige" su cui ci sarebbe da indagare a livello cerebrale, non credo esistano cervelli embrionalmente preconfigurati per ...... in base ad una casuale disposizione sinaptico-neuronale, salvo palese prova contraria, e ad oggi non c'è.
C'è l'interzione agli stimoli esterni, il contesto, la voglia, la curiosità, l'interesse che ti abilitano a sopportare, a renderti piacevole, facile ecc., secondo una scala personale, lo studio di una disciplina ecc. ecc.
Venendo a Luca sarà molto franco, pur nei limiti del valore della mia opinione personale. Se lo condizioni sono quelle descritte lascerei perdere. Non il suonare ovviamente, ma quella particolare situazione. Troppo comodo, per gli altri, fare i vagoni di uno che sin'ora si è prestato a fare da locomotiva.
Per intima frequentazione, amicizie di lunghissima data, conosco benissimo il contesto musicale attuale, a tutti i livelli, professionale (nomi notissimi e gregari), amatoriale di alto livello, dilettantistico nel senso letterale del termine; ed è quello che è, descritto con lucida compiutezza da Luca e non ci sono santi. Il perché riempirebbe molteplici pagine ma poco interessa.
Se il target che ci si è prefisso, l'impegno e la disponibilità non sono simili quando non uguali tra i soggetti coinvolti lo stress, che è cosa diversa dalla fatica, è inesorabile e si rischia grosso anche sul piano personale visto che va ad incidere persino nei rapporti familiari.
Prezzo troppo alto per nulla.
A mio parere.
Io sono diventato avvocato per passione. Una "vocazione" che mi è sorta spontanea con l'esame di diritto privato al primo anno di università.
La scelta di non suonare per professione l'ho fatta molti anni fa, quando i membri del mio gruppo (suonavamo roba nostra e i pezzi li facevo io) ed alcune persone che frequentavano l'ambiente musicale insistevano perchè intraprendessi questa carriera.
Semplicemente non ho voluto scendere a compromessi. O suono roba che mi piace o niente.
Nel corso degli anni ho suonato in vari gruppi, con musiche di vario genere, ma ho sempre scelto io.
Spesso ho suonato gratis (per sincerità devo dire chiaramente che l'ho potuto fare perchè potevo permettermelo).
E la mia "filosofia" rimane immutata, perchè ho la fortuna di poter suonare per passione, non per denaro.
Chi non ha questa fortuna, purtroppo, vive in un paese (il nostro) che da tempo immemore ha perso la cultura ed il gusto della musica suonata dai gruppi e per i musicisti la situazione è davvero faticosa e frustrante ..... tranne per quelle poche eccezioni, che fanno parte di certi "circuiti".
Che spreco di talento! Sono convinto che all'interno di questo stesso Forum vi siano musicisti che in altri tempi ed in altri contesti avrebbero avuto molto da regalare alla musica (quella che la gente ascolta alla radio o per cui decide di acquistare il CD)..
Purtroppo, quello "spirito degli anni '60", così naive, così spontaneo, così entusiastico e sognatore, è divenuto un ricordo storico, al pari del Risorgimento.