Poco

  • PandaR1
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09-05-19 12.15

Jaam ha scritto:
non vorrei che i supermercati se la prendessero però c'è anche la musica da aeroporti e da ascensori


Che non sono neanche malaccio, a dirla tutta... emo
  • fulezone
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09-05-19 12.30

@ Roberto_Forest
Secono me, per rispondere a fulezone:
1- è sbagliato credere che i musicisti siano un "genere" acculturato o sopra la media. Tanti grandi musicisti, erano ignoranti e anche violenti, i grandi del jazz per esempio. Ma suonavano bene ed erano creativi lo stesso.
Lascerei perdere quindi quest'aspetto, a livello di cultura siamo nella media.
2- Nella nostra categoria ci sono tante prime donne, il che provoca tante discussioni e polemiche sterili. E noto questo difetto soprattutto nei musicisti più di vecchia data, perché i musicisti più giovani sono cresciuti in un ambiente nel quale il musicista live è l'ultima ruota del carro..sono consapevoli che ora valgono socialmente meno di un operaio di un'acciaieria.. Mentre anni fa godevano di più fama e successo (anche i piccoli musicisti di provincia) quindi tendono ad atteggiarsi di più, sparlare di altri musicisti, invidie, gelosie e altre cose poco edificanti.
1 - volevo sottolineare, che se vieni da un quartiere povero, dove per vivere si ruba la luce, dove si spaccia, dico una chitarra la puoi anche avere e strinpellare qualcosa, (mi è venuto in mente Rino Gaetano) ma non penso che questa sia l'utenza di questo forum, inoltre molti partecipanti hanno studiato musica, quindi questo forum dovrebbe essere frequentato per lo più da gente proveniente dal ceto medio in su e che non dico sia laureato ma quanto meno abbia un titolo di studio superiore alla 3 media, per fare un sunto penso che questo forum non sia frequentato da trogloditi, bifolchi, tascioni, come si può dire?
2- Non so che dirti, spesso ho notato risposte un po' acide a domande anche innocenti, se uno chiede non sempre vuole essere polemico, dobbiamo pensare anche che chi chiede non sempre ha la stessa conoscenza di chi risponde, potrei chiedere perché le Nord sono rosse, e ottenere come risposta perché le preferiresti bianche? Una risposta polemica, oppure ottenere come risposta perché il brand ha scelto di fare i suoi prodotti rossi in modo da essere sempre riconoscibili anche da lontano, io ad esempio vorrei prendere un NE, ci penso da molto, ma da una discussione è uscito fuori che non è lo strumento adatto a me perché forse non ha strumenti come i sassofoni o i fiati perchè non sono strumenti elettromeccanici, e allora alla mia domanda perchè i pianoforti sono strumenti elettromeccanici è successo l'apocalisse, alla fine rinunci anche ad avere una risposta esauriente, oppure cerchi dalla risposta ottenuta di eliminare il sarcasmo prendendo quel poco di buono e utile che resta nella risposta!
  • zaphod
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09-05-19 12.34

L’unico sottofondo da ascensore che concepisco è questo.
  • paolo_b3
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09-05-19 13.03

@ zaphod
L’unico sottofondo da ascensore che concepisco è questo.
Però i pianoforte è un po' vetroso emoemoemo
  • markelly2
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09-05-19 13.17

@ PandaR1
Jaam ha scritto:
non vorrei che i supermercati se la prendessero però c'è anche la musica da aeroporti e da ascensori


Che non sono neanche malaccio, a dirla tutta... emo
Music for Airports di Brian Eno è un capolavoro.
  • divicos
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09-05-19 13.35

Ho letto con interesse questa discussione (e l'altra responsabile del "fattaccio" da cui è scaturita).

Da, veramente, ultimo arrivato, vorrei condividere una riflessione che mi avete ispirato.
E se mi permettete vorrei usare un paragone a me vicino, visto che nella vita sono un ingegnere edile-architetto.

Durante il mio corso di studi mi sono imbattuto negli scritti di Cesare Brandi, uno dei maggiori critici e storici al mondo per la teoria del restauro architettonico. Per farla breve, nel definire cosa è e come si ottiene un "buon" intervento di restauro, il dibattito si è naturalmente spostato su cosa è e come riconoscere un'opera d'arte. Quando cioè un manufatto (ma il discorso si applica non solo all'architettura, ma alle arti figurative in generale) può essere considerato meritevole di essere chiamato Arte, e perciò degno di tutela e conservazione.
Ebbene, la soluzione del Brandi, su cui mi trovo sostanzialmente d'accordo, è che un'opera è Arte solo, e nell'esatto momento in cui, qualcuno la riconosce come tale. Badate, "qualcuno" non implica particolari competenze o conoscenze tecniche, è l'uomo, in generale, che ha voce in capitolo in questo riconoscimento. Soprattutto, spesso tale riconoscimento avviene in epoche diverse da quelle in cui l'opera è stata creata, ma non per questo ha meno forza che se fosse avvenuto immediatamente.

Così, con il tempo, abbiamo universalmente riconosciuto come Arte opere che ai contemporanei trasmettevano indifferenza, se non addirittura considerate brutte.
Ad esempio, sono Arte gli acquedotti o i ponti romani, andando oltre il loro banale scopo funzionale. O il razionalismo, ed il brutalismo, dapprima considerati anche essi bieca espressione funzionale dello studio degli spazi e delle tecniche costruttive, e solo dopo elevati e studiati come buona architettura. O la Tour Eiffel, che non solo era brutta, tutta di acciaio scadente che arruginisce pure, ma nemmeno serviva ad un beneamato.. Ma anche il cubismo, rappresentazione multidimensionale, ma astratta ed "irrealistica", e per questo all'epoca considerata, senza appello, brutta. E ancora, Van Gogh e gli espressionisti, i surrealisti, ma anche avvicinandoci ai nostri giorni, Andy Wahrol, Lucio Fontana, o i fumetti, il cinema horror e la Street Art.

Tornando in campo musicale, è oggi considerata (almeno da alcuni, se non da molti) buona musica il Blues, il Bebop, il Woogie, il Jazz. Ma anche Pop, elettronica e dance 70-80, o l'Hip Hop. Tutta roba che era decisamente "fuori canone", brutta, insignificante, per molti altri.
Chiaro che esistono produzioni dettate solo da ragioni commerciali, e non dico che se qualcosa piace a molti debba per forza piacere a me o sia "bello" a prescindere. Gangam Style è stato per anni il video più visto di YouTube, per dire, non per questo lo reputo Arte. Magari qualcun altro sì.

Io credo che sia in fondo nella natura umana cambiare, evolvere, stravolgere addirittura, il concetto di Arte e l'Arte stessa. Ma ciò non toglie, per me, valore alle opere e alle Arti precedenti. Ne' si sostituisce ad esse. E mi sento dunque meno assolutista nel categorizzare qualcosa come Bello/Bene, Brutto/Male, basandomi solo sul mio gusto, esperienza, competenza o su considerazioni puramente tecniche.

Scusate la digressione.
  • SimonKeyb
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09-05-19 13.43

Gli eventi interessanti spesso sono di nicchia e non sono in grado di essere valorizzati logisticamente e comunicativamente. Allo stesso modo la birreria grossa di provincia fa fatica a rimpire il locale facendo suonare il cantautore locale bravo ma che si filano in 20 persone, invece che la solita band tributo. Il concetto stesso del live bar (serio) ormai è stato incrinato a causa del suo stesso pubblico che ormai da solo non è più in grado di foraggiare la sua attività.

La musica classica poi è una realtà a parte, ormai da anni confinata in teatri e auditorium. La maggior parte dei locali nel mio territorio che propongono un offerta musicale valida (cantautorale, sperimentale, musica propria) sono per lo più postacci, fatta eccezione per qualche jazz club. La gente "normale" non frequenta questi luoghi.
raptus ha scritto:
la musica live segue le leggi del marketing perchè fondamentalmente lo scopo di un live a meno di essere in circoli o a casa propria è farsi ascoltare da più persone possibili.

Ho paura che la musica di qualità sia diventata sempre più fenomeno elitario, dal momento che non si può andare al teatro senza essere bollati come radical-chic o al centro sociale senza essere fricchettoni. l'80% della gente sta nel mezzo, optando alla meglio per un offerta più da fast food come le tribute band e le serate di musica elettronica o commerciale in discoteca.
lele49 ha scritto:
Ma le regole musicali del contrappunto,stanno alla base di tutta la musica,e si dovrebbero conoscere anche in minima parte,il fatto di rispettare regole severe ,tipo quella di non ripetere lo stesso disegno melodico per due battute,ti stimola a ricercare valide alternative.

non tieni conto del fatto che chi produce musica banale (almeno) qualche volta queste regole le conosce, ma esiste una volontà precisa nel non rispettarle. La presunzione che chi produce merda sia necessariamente una capra è l'anticamera dell'autoghettizzazione.
  • mike71
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09-05-19 14.20

SimonKeyb ha scritto:
non tieni conto del fatto che chi produce musica banale (almeno) qualche volta queste regole le conosce, ma esiste una volontà precisa nel non rispettarle. La presunzione che chi produce merda sia necessariamente una capra è l'anticamera dell'autoghettizzazione.

Appunto. Un esempio a caso:
http://gigidalessioofficial.it/biografia/
  • fulezone
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09-05-19 14.47

@ divicos
Ho letto con interesse questa discussione (e l'altra responsabile del "fattaccio" da cui è scaturita).

Da, veramente, ultimo arrivato, vorrei condividere una riflessione che mi avete ispirato.
E se mi permettete vorrei usare un paragone a me vicino, visto che nella vita sono un ingegnere edile-architetto.

Durante il mio corso di studi mi sono imbattuto negli scritti di Cesare Brandi, uno dei maggiori critici e storici al mondo per la teoria del restauro architettonico. Per farla breve, nel definire cosa è e come si ottiene un "buon" intervento di restauro, il dibattito si è naturalmente spostato su cosa è e come riconoscere un'opera d'arte. Quando cioè un manufatto (ma il discorso si applica non solo all'architettura, ma alle arti figurative in generale) può essere considerato meritevole di essere chiamato Arte, e perciò degno di tutela e conservazione.
Ebbene, la soluzione del Brandi, su cui mi trovo sostanzialmente d'accordo, è che un'opera è Arte solo, e nell'esatto momento in cui, qualcuno la riconosce come tale. Badate, "qualcuno" non implica particolari competenze o conoscenze tecniche, è l'uomo, in generale, che ha voce in capitolo in questo riconoscimento. Soprattutto, spesso tale riconoscimento avviene in epoche diverse da quelle in cui l'opera è stata creata, ma non per questo ha meno forza che se fosse avvenuto immediatamente.

Così, con il tempo, abbiamo universalmente riconosciuto come Arte opere che ai contemporanei trasmettevano indifferenza, se non addirittura considerate brutte.
Ad esempio, sono Arte gli acquedotti o i ponti romani, andando oltre il loro banale scopo funzionale. O il razionalismo, ed il brutalismo, dapprima considerati anche essi bieca espressione funzionale dello studio degli spazi e delle tecniche costruttive, e solo dopo elevati e studiati come buona architettura. O la Tour Eiffel, che non solo era brutta, tutta di acciaio scadente che arruginisce pure, ma nemmeno serviva ad un beneamato.. Ma anche il cubismo, rappresentazione multidimensionale, ma astratta ed "irrealistica", e per questo all'epoca considerata, senza appello, brutta. E ancora, Van Gogh e gli espressionisti, i surrealisti, ma anche avvicinandoci ai nostri giorni, Andy Wahrol, Lucio Fontana, o i fumetti, il cinema horror e la Street Art.

Tornando in campo musicale, è oggi considerata (almeno da alcuni, se non da molti) buona musica il Blues, il Bebop, il Woogie, il Jazz. Ma anche Pop, elettronica e dance 70-80, o l'Hip Hop. Tutta roba che era decisamente "fuori canone", brutta, insignificante, per molti altri.
Chiaro che esistono produzioni dettate solo da ragioni commerciali, e non dico che se qualcosa piace a molti debba per forza piacere a me o sia "bello" a prescindere. Gangam Style è stato per anni il video più visto di YouTube, per dire, non per questo lo reputo Arte. Magari qualcun altro sì.

Io credo che sia in fondo nella natura umana cambiare, evolvere, stravolgere addirittura, il concetto di Arte e l'Arte stessa. Ma ciò non toglie, per me, valore alle opere e alle Arti precedenti. Ne' si sostituisce ad esse. E mi sento dunque meno assolutista nel categorizzare qualcosa come Bello/Bene, Brutto/Male, basandomi solo sul mio gusto, esperienza, competenza o su considerazioni puramente tecniche.

Scusate la digressione.
Anni fa siamo andati al cinema, erano gli anni de "il Tempo delle Mele" con Sofie Marsou, allora presi da questa attrice giovane e brava decidiamo di andare a vedere il suo ultimo film "Al di la delle nuvole", recensito benissimo, film da oscar, attori John Malkovich, Fanny Ardant, Kim Rossi Stuart, Jean Reno, Sophie Marceau, Irène Jacob, Marcello Mastroianni, Peter Weller e Inés Sastre. Il regista Michelangelo Antonioni... Il film comincia con due sconosciuti che si incontrano in un hotel e si vedono per la prima volta nella fontana dell'atrio centrale, si incontrano per giorni: "buongiorno, Buongiorno", "Buonasera, Buonasera" arriva il giorno di partire e si incontrano per l'ultima volta nella stessa fontana, "Buonasera, sta per partire? Si, Buon Viaggio". Fine del Film, sarà pure un film da Oscar, ma due ore di silenzi, di sguardi imbarazzati, film della corrente dell'ermetismo, ma troppo ermetico. Sarà pure considerata arte ma a me non è piaciuto! E uno dei pochi film che ricordo perchè mi sono sentito rubato i soldi del biglietto, proprio un furto! Sarà pure arte non lo so! Capisco che si tratta di amore platinico ma quantomeno un dialogo completo potevano farlo nel film!
  • divicos
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09-05-19 15.43

fulezone ha scritto:
Sarà pure considerata arte ma a me non è piaciuto!


Ma certo, è proprio questo il punto!! Siamo tutti diversi, perché deve piacerti per forza?? E allo stesso tempo, chi mi dice che se non piace a me non sia valido? emo

Penso anche io che molta roba in giro sia scadente, nonostante l'enorme seguito. Ma credo comunque che il concetto di arte o bello non possa ritenersi assoluto, e anche che non possa fondarsi esclusivamente su estetica, realizzazione o tecnica.
A me ad esempio non è mai piaciuto Via Col Vento. Non mi piace Klimt. E non mi piace (gran parte della) musica dei Pearl Jam. Ma questo nulla toglie alla loro grandezza.
Al contrario trovo splendidamente geniali gli Scarabocchi di Maicol e Mirco. Non belli, né tecnici. Comunque, ai miei occhi, pura Arte.
  • fulezone
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09-05-19 16.14

@ divicos
fulezone ha scritto:
Sarà pure considerata arte ma a me non è piaciuto!


Ma certo, è proprio questo il punto!! Siamo tutti diversi, perché deve piacerti per forza?? E allo stesso tempo, chi mi dice che se non piace a me non sia valido? emo

Penso anche io che molta roba in giro sia scadente, nonostante l'enorme seguito. Ma credo comunque che il concetto di arte o bello non possa ritenersi assoluto, e anche che non possa fondarsi esclusivamente su estetica, realizzazione o tecnica.
A me ad esempio non è mai piaciuto Via Col Vento. Non mi piace Klimt. E non mi piace (gran parte della) musica dei Pearl Jam. Ma questo nulla toglie alla loro grandezza.
Al contrario trovo splendidamente geniali gli Scarabocchi di Maicol e Mirco. Non belli, né tecnici. Comunque, ai miei occhi, pura Arte.
io sono dell'idea che se un prodotto viene ricordato per oltre 30 anni, allora il prodotto è di buona qualità,
indipendentemente se piace o no, non amo i Queen ma indiscutibilmente alcuni dei loro lavori sono
spettacolari e sono sicuramente ARTE, il successo del film a distanza di anni lo dimostra,
poi ci sono pezzi indimenticabili per la loro bruttezza,
poi c'è un fenomeno diverso, quello che dice mi piace non perché è bello ma perché è trasgressivo,
anticonformista e anarchico, come questo fenomeno della musica Trap,
questa roba qui però verrà dimenticata nel giro di 3 o 4 anni, nel momento
in cui chi la ascolta oggi (gli adolescenti), tornano a livelli ormonali normali e la cancelleranno del tutto
e non ricorderanno nemmeno che sia mai esistita,

tra quello ricordato per la bruttezza aggiungo
il ballo del cavallo
fiumi di parole
trottolino amoroso
muove la colita
ritmo vuelta

anche se alcuni nonostante la bruttezza non si capisce come fanno a fare un sacco di soldi!
  • almavian
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09-05-19 18.40

@ mike71
SimonKeyb ha scritto:
non tieni conto del fatto che chi produce musica banale (almeno) qualche volta queste regole le conosce, ma esiste una volontà precisa nel non rispettarle. La presunzione che chi produce merda sia necessariamente una capra è l'anticamera dell'autoghettizzazione.

Appunto. Un esempio a caso:
http://gigidalessioofficial.it/biografia/
Commento inappropriato e inutile.
  • mike71
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09-05-19 19.36

@ almavian
Commento inappropriato e inutile.
Sentiamo che ne pensa il Grande Capo ?
  • SimonKeyb
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09-05-19 21.10

@ mike71
SimonKeyb ha scritto:
non tieni conto del fatto che chi produce musica banale (almeno) qualche volta queste regole le conosce, ma esiste una volontà precisa nel non rispettarle. La presunzione che chi produce merda sia necessariamente una capra è l'anticamera dell'autoghettizzazione.

Appunto. Un esempio a caso:
http://gigidalessioofficial.it/biografia/
bravo un ottimo esempio di grande professionista e musicista che produce musica a mio avviso (credo altri la pensino come me) di poco valore. Questo qui si è fatto un mazzo tanto per arrivare dov'è, altro che talent show emo
  • almavian
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09-05-19 21.18

@ SimonKeyb
bravo un ottimo esempio di grande professionista e musicista che produce musica a mio avviso (credo altri la pensino come me) di poco valore. Questo qui si è fatto un mazzo tanto per arrivare dov'è, altro che talent show emo
Lo conosco di persona, professionista umilissimo e da' molti punti a pianisti blasonati.....il genere non è il mio, ma almeno è un gran musicista....emo
  • SimonKeyb
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09-05-19 21.50

@ almavian
Lo conosco di persona, professionista umilissimo e da' molti punti a pianisti blasonati.....il genere non è il mio, ma almeno è un gran musicista....emo
Si anche io pur non conoscendolo ne ho sentito parlare bene come persona emo
Solo penso mike71 l'abbia citato per avallare il mio commento in cui ribadivo che se anche un artista non fa musica di nostro gusto non significa che non sia un musicista valido e rispettabile emo o per lo meno questo era il mio pensiero, dal momento che mi ha quotato.... o sbaglio?

Dal link alla sua biografia nel sito ufficiale:
1967 - 1991
Gigi D’Alessio nasce a Napoli il 24 febbraio, ultimo di tre figli. Ha soltanto quattro anni quando il padre, costretto a trasferirsi spesso in Venezuela per assicurare una vita decorosa alla sua famiglia, gli regala una fisarmonica comprata a Caracas. E’ il primo contatto con la musica: Gigi studia lo strumento con la stessa passione con cui i suoi coetanei si dedicano ai giochi dell’infanzia, e in breve impara a suonarlo ad un buon livello.

A dodici anni si iscrive al Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli conseguendo a ventuno anni il diploma di pianoforte.

Ha soltanto 23 anni quando si trova a dirigere la prestigiosa Orchestra Scarlatti, esperienza esaltante che accresce di molto la sua statura professionale.

Poco dopo D’Alessio diventa il pianista di Mario Merola con il quale scrive “Cient’anne”, interpretato da entrambi, brano destinato ad un grande successo.
et cetera...
  • anonimo

10-05-19 10.42

mah...secondo me il problema è facilmente riconducibile a due questioni di base

1) il bello artistico è questione di "gusto" o è un fatto oggettivo?

2) il bello artistico (ed il brutto artistico) hanno un ruolo nello sviluppo della sensibilità etica delle persone?

Secondo delle risposte, il brutto estetico potrebbe essere un fatto del tutto personale e senza alcuna importanza sostanziale...oppure un cancro gravissimo della società
  • divicos
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10-05-19 11.53

@ anonimo
mah...secondo me il problema è facilmente riconducibile a due questioni di base

1) il bello artistico è questione di "gusto" o è un fatto oggettivo?

2) il bello artistico (ed il brutto artistico) hanno un ruolo nello sviluppo della sensibilità etica delle persone?

Secondo delle risposte, il brutto estetico potrebbe essere un fatto del tutto personale e senza alcuna importanza sostanziale...oppure un cancro gravissimo della società
Ho perfettamente compreso il tuo pensiero.
Ma nello specifico, non mi sembra affatto facile. Per me:

1) Se esistesse un bello oggettivo dovrebbe in qualche modo essere definibile inequivocabilmente, rispondere a precisi parametri. Insomma, essere quantificabile, misurabile. Chi e come stabilisce questi parametri? Esiste un modo oggettivo per definirli, oppure sono loro stessi opinabili?
Sono parametri quantitativi, tecnici? Allora riduciamo il bello all'osservanza o meno di regole, di un determinato "stile", fisso e codificato. E rendiamo il bello elitario, solo chi ha gli strumenti per riconoscerne la "correttezza" riesce a capirlo ed apprezzarlo. Sono parametri qualitativi, valoriali, estetici? Dunque mutevoli con soggettività, sensibilità, gusto. E senza nemmeno scomodare il condizionamento, l'ambiente, l'abitudine, ossia fino a che punto riteniamo qualcosa bello solo perché CI HANNO DETTO cosa sia bello.
Insomma, potremmo ragionare per ore senza trovare risposta a questa domanda. Il che mi fa pensare che forse il bello oggettivo, semplicemente, non esiste.

2) Qui invece è più facile. Assolutamente si!! Ma non è la semplice esposizione al bello che ci arricchisce. Più che altro allenare la coscienza critica, rifiutando il consumo incondizionato di ciò che ci viene proposto. Questo sviluppa la sensibilità etica. Peccato sia così complicato definire cosa sia bello, ed imparare a riconoscerlo.

In effetti questa discussione, il semplice fatto che ci poniamo delle domande e ne stiamo ragionando, ci arricchisce eticamente.
  • Raptus
  • Membro: Expert
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10-05-19 12.12

@ anonimo
mah...secondo me il problema è facilmente riconducibile a due questioni di base

1) il bello artistico è questione di "gusto" o è un fatto oggettivo?

2) il bello artistico (ed il brutto artistico) hanno un ruolo nello sviluppo della sensibilità etica delle persone?

Secondo delle risposte, il brutto estetico potrebbe essere un fatto del tutto personale e senza alcuna importanza sostanziale...oppure un cancro gravissimo della società
Non so Cyrano... capisco quello che intendi dire ma secondo me l'unica definizione possibile di brutto artistico è "una cosa priva di caratteristiche emozionali umane", il concetto di bello quindi rientra in un contesto oggettivo e definibile.
Se entro in un museo di arte contemporanea ad esempio mi verrebbe da dire che "oggettivamente" nulla lì dentro possa essere definito bello secondo i miei canoni... secondo i canoni "dei critici" invece (che ne guardano gli aspetti intrinseci, legati al significato delle opere) quelle opere diventano meravigliose, il brutto quindi assume significato e diventa arte, artisticamente "belle".
Riguardo al secondo punto per me è il viceversa, la sensibilità etica delle persone ha sempre influenzato (e creato) l'arte, perchè l'arte è l'espressione dei sentimenti umani per definizione.
Educare al bello in questo senso significa educare ai sentimenti, sviluppare intelligenza emotiva ma non credo che il tutto possa essere sistematico, come dire se educo un bambino ad ascoltare musica di qualità non è detto che questo possa sortire gli effetti sperati.
Riassumendo, la trap così come altra musica futile (mi vengono in mente ad es. certi generi latino americani) non sarebbero nemmeno da considerare arte.
  • anonimo

10-05-19 12.22

Ora, sul bello artistico sono stati versati fiumi d'inchiostro...mi piace ricordare Sentieri Interrotti di Heidegger e la frase che si dice Platone abbia esclamato a chi gli chiedeva cos'è il bello: "Il bello è l'Uno!"

esistono molte piste di ricerca in materia:

1) il bello è ciò che universalmente viene visto come bello. É famoso l'esperimento antropoloico in cui ad una tribù di aborigeni australiani vennero mostrate diverse foto che ritraevano i volti di donne europee molto belle o molto brutte secondo i criteri dell'epoca e della cultura: nessun maschio aborigeno, che mai era stato esposto alla cultura occidentale, affermò che una donna molto brutta secondo i canoni europei era bella...e viceversa

2) il bello è ciò che provoca nel pensiero umano la sensazione di unificazione, innalzamento, nobilitazione

3) il bello è ciò che è gratuito, che non ha motivazioni "economiche" (l'arte per l'arte)

4) il bello (artistico) è ciò che è stato creato con l'intenzione di creare il bello

5) il bello è artigianale, non può mai essere industriale

etcetera etcetera

Ma il punto chiave è il secondo

se, e sottolineo se, il bello oggettivo esiste, e se e solo se il bello è legato al bene ed il brutto al male, perseguire il brutto (che esista oggettivamente) non sarebbe più una mera questione di estetica, ma un vero e proprio atto criminale