Waldorf blofeld ...vale?

  • kurz4ever
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12-12-16 11.22

@ ruggero
ciao
seguo la discussione, sto decidendomi di acquistarlo usato.
Lascerò la VA "classica" del Jp8000 perché ho bisogno di paste sonore un po' più complicate. L'impostante è che possa comunque avere, con il Blofeld, anche dei suoni di stampo vintage Va, stile string ensable o lead alla Minimoog...
Ciao,
guarda qui
e qui...
sono sui 30€ l'uno....
  • wildcat80
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08-07-20 12.26

Riesumo questo vecchio post per raccontare la mia esperienza con il piccolo tedesco.
Regalato, ho passato giorni a decidere se tenerlo o rivenderlo.
Non riuscivo a capire che tipo di synth fosse: un VA? Un wavetable? Leggevo di techno machine, synth digitale glaciale... Dovevo capire toccando con mano.
Alla fine ho capito che è tutto: un gioiello DSP, che seppur datato, consente l'accesso a:
- sintesi wavetable
- sintesi VA
- sintesi basata su campioni (se dotato di licenza sample)
- sintesi FM (semplificata ma c'è)
- sintesi a modelli fisici (grazie ai filtri a pettine un paio di virtualizzazione acustiche ci sono).
Fino ad oggi ho esplorato la sintesi VA, ricreando quei 4 suoni analogici che mi servono, e ho timidamente iniziato ad esplorare i filtri a pettine e la wavetable.
A discapito dell'interfaccia, e del manuale che per certi aspetti non è proprio immediato (pur essendo di fatto un ottimo compendio di sintesi sottrattiva), non è così complesso da gestire.
Il cd. workflow è molto semplice e il menù diving piuttosto rapido, anche grazie alla matrice che consente un accesso semplificato ai parametri salienti.
Cosa posso dire del comparto VA?
Che gli oscillatori possiamo interderli come emulazioni DCO. Sono intonati e precisi, ma, attenzione, di base hanno un comportamento tipo freerun: la fase cambia.
Cosa che succedeva ad esempio nei polifonici DCO Roland, verificabile in modalità unison.
È troppo preciso, è digitale, è freddo... Sì, verissimo, ma con 3 oscillatori e 3 LFO, di cui uno magari impostato random a controllare il pitch in lenta deriva, the fatness, la grassezza, viene fuori tutta, oppure con 4 inviluppi, uno messo in loop a controllare il pitch... Insomma, modulazioni infinite, tutto grasso che cola.
I filtri sono 2, multimodo e taglienti, ma l'overdrive multimodello aiuta molto a ingrassare il suono.
Fra tutti il modello PPG 4 poli spicca.
Più i filtri a pettine con cui si possono fare cose interessanti, che ho solo timidamente iniziato a esplorare: comb filter as chorus, buttandogli dentro anche del rumore si riesce ad avere un suono molto BBD, comb filter as physical model of string and pipe... Sarà molto divertente studiarlo a fondo.
Wavetable: nella mattinata di riposo settimanale mi sono messo a cercare di emulare il DW8000, con wave statiche e chorus emulator col filtro a pettine... Stasera proseguirò nell'opera, i risultati finora sono incoraggianti, il classico DW Brass sta uscendo fuori.
Per quanto riguarda i samples ed FM non posso dire nulla: appena uscirà una licenza in offerta provvederò, e di FM capisco poco, ma magari, sfruttando qualche tutorial, un FM Rhodes riuscirò a tirarlo fuori...
  • JohnBarleycorn
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08-07-20 12.43

@ wildcat80
Riesumo questo vecchio post per raccontare la mia esperienza con il piccolo tedesco.
Regalato, ho passato giorni a decidere se tenerlo o rivenderlo.
Non riuscivo a capire che tipo di synth fosse: un VA? Un wavetable? Leggevo di techno machine, synth digitale glaciale... Dovevo capire toccando con mano.
Alla fine ho capito che è tutto: un gioiello DSP, che seppur datato, consente l'accesso a:
- sintesi wavetable
- sintesi VA
- sintesi basata su campioni (se dotato di licenza sample)
- sintesi FM (semplificata ma c'è)
- sintesi a modelli fisici (grazie ai filtri a pettine un paio di virtualizzazione acustiche ci sono).
Fino ad oggi ho esplorato la sintesi VA, ricreando quei 4 suoni analogici che mi servono, e ho timidamente iniziato ad esplorare i filtri a pettine e la wavetable.
A discapito dell'interfaccia, e del manuale che per certi aspetti non è proprio immediato (pur essendo di fatto un ottimo compendio di sintesi sottrattiva), non è così complesso da gestire.
Il cd. workflow è molto semplice e il menù diving piuttosto rapido, anche grazie alla matrice che consente un accesso semplificato ai parametri salienti.
Cosa posso dire del comparto VA?
Che gli oscillatori possiamo interderli come emulazioni DCO. Sono intonati e precisi, ma, attenzione, di base hanno un comportamento tipo freerun: la fase cambia.
Cosa che succedeva ad esempio nei polifonici DCO Roland, verificabile in modalità unison.
È troppo preciso, è digitale, è freddo... Sì, verissimo, ma con 3 oscillatori e 3 LFO, di cui uno magari impostato random a controllare il pitch in lenta deriva, the fatness, la grassezza, viene fuori tutta, oppure con 4 inviluppi, uno messo in loop a controllare il pitch... Insomma, modulazioni infinite, tutto grasso che cola.
I filtri sono 2, multimodo e taglienti, ma l'overdrive multimodello aiuta molto a ingrassare il suono.
Fra tutti il modello PPG 4 poli spicca.
Più i filtri a pettine con cui si possono fare cose interessanti, che ho solo timidamente iniziato a esplorare: comb filter as chorus, buttandogli dentro anche del rumore si riesce ad avere un suono molto BBD, comb filter as physical model of string and pipe... Sarà molto divertente studiarlo a fondo.
Wavetable: nella mattinata di riposo settimanale mi sono messo a cercare di emulare il DW8000, con wave statiche e chorus emulator col filtro a pettine... Stasera proseguirò nell'opera, i risultati finora sono incoraggianti, il classico DW Brass sta uscendo fuori.
Per quanto riguarda i samples ed FM non posso dire nulla: appena uscirà una licenza in offerta provvederò, e di FM capisco poco, ma magari, sfruttando qualche tutorial, un FM Rhodes riuscirò a tirarlo fuori...
Che sfiga, fino a pochi giorni fa la licenza era a 20 €. Comunque confermo, un synth interessantissimo e molto versatile (non a caso ne ho uno anche io) :-)
P.S. scaricati un editor che aiuta a gestire non poco i parametri e la libreria, esistono alcuni software gratuiti , mi sono un pochino cimentato con questi 2
Bigglesworth
softknobs
  • wildcat80
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08-07-20 14.52

@ JohnBarleycorn
Che sfiga, fino a pochi giorni fa la licenza era a 20 €. Comunque confermo, un synth interessantissimo e molto versatile (non a caso ne ho uno anche io) :-)
P.S. scaricati un editor che aiuta a gestire non poco i parametri e la libreria, esistono alcuni software gratuiti , mi sono un pochino cimentato con questi 2
Bigglesworth
softknobs
Non lo avevo ancora purtroppo
  • wildcat80
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09-07-20 12.11

Ieri sera ho smanettato un po' con i comb filters.
Il comb + come modello strings, alimentato dal noise generator, suona molto bene.
Con un po' di modulazione sul cutoff con LFO Che entra in dissolvenza si riesce a tirar fuori una bella espressività, e agendo su livello e colore del rumore si riesce ad avere timbriche più affini al contrabbasso piuttosto che al violino.
Con un po' di inviluppo e il ricorso a unison ed effetti si riescono a tirar fuori patch evocative del Mellotron (in assenza SL si fa così).
Il comb - che agisce come modello pipe invece non mi ha entusiasmato molto: devo studiarci un po', la base è quella di un flauto di Pan, una canna tappata insomma, piuttosto rumorosa a dire il vero.
Appena il caldo mi concederà una tregua vedrò di registrare qualcosa al riguardo.
  • MiLord
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15-08-21 23.31

wildcat80 ha scritto:
Appena il caldo mi concederà una tregua vedrò di registrare qualcosa al riguardo.

Aspetto emo
Per patch di questo tipo serve la licenza a pagamento (per il modello desktop) oppure quella serve solo per importare campioni?
  • wildcat80
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16-08-21 07.38

Vai sul sito Waldorf e trovi indicato per ogni soundset se occorre la SL o meno.
  • Steruny
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16-08-21 16.09

@ wildcat80
Ieri sera ho smanettato un po' con i comb filters.
Il comb + come modello strings, alimentato dal noise generator, suona molto bene.
Con un po' di modulazione sul cutoff con LFO Che entra in dissolvenza si riesce a tirar fuori una bella espressività, e agendo su livello e colore del rumore si riesce ad avere timbriche più affini al contrabbasso piuttosto che al violino.
Con un po' di inviluppo e il ricorso a unison ed effetti si riescono a tirar fuori patch evocative del Mellotron (in assenza SL si fa così).
Il comb - che agisce come modello pipe invece non mi ha entusiasmato molto: devo studiarci un po', la base è quella di un flauto di Pan, una canna tappata insomma, piuttosto rumorosa a dire il vero.
Appena il caldo mi concederà una tregua vedrò di registrare qualcosa al riguardo.
Fa caldo a Zena
  • wildcat80
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16-08-21 16.31

@ Steruny
Fa caldo a Zena
emo Di più a Cagliari mi sa, comunque qualcosa avevo caricato
  • michelet
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16-08-21 18.20

A distanza di qualche anno da quando risposi a questo thread, ho acquistato sia Blofeld black che la licenza SL (peraltro a prezzo pieno, quando poco dopo sarebbe stata pesantemente scontata).
Devo dire, come già accennato in qualche altro thread dove si parlava di Blofeld, che con questo sintetizzatore non è MAI, dico mai, scattata la scintilla, nel senso che i suoni con cui viene commercializzato, sono molto deludenti. Su 1024 patches, per il mio gusto, ne salvo una trentina ad esagerare. Non essendoci un librarian stabile per OSX, Bigglesworth sarebbe splendido ma è sempre in eterna versione beta, è molto dispendioso in termini di tempo costruirsi banchi con le proprie timbriche preferite, tanto che ho rimesso Blofeld nella sua scatola da ormai un bel pezzo. Non ho, conseguentemente, mai utilizzato la sezione SL, che comunque ha una lentezza di gestione eccessiva, specialmente il caricamento e la creazione di SetList di samples che, per una sessantina di MB, impiegano oltre 40 minuti a caricarsi. Se si dimentica di eliminare o aggiungere un campione, bisogna ricominciare tutto daccapo.
Vedo che Blofeld sarebbe un progetto dalle grandissime potenzialità, implementate in modo poco pratico o, talvolta, bizzarro.
Sarebbe bastata un’implementazione dei controlli di un’apparecchiatura esterna che aggiungesse una maggiore interattività ai parametri di sintesi, per rendere la programmazione meno ostica e lunga,
Prossimamente riesumerò ancora Blofeld, sapendo in ogni caso che, pur non essendo rose e fiori, un posto nell’arrangiamento di qualche brano, lo troverò in ogni caso.
In definitiva credo che Blofeld sia uno strumento di cui se ne potrebbe fare tranquilla a meno, però d’altro canto, la sua presenza può conferire un diverso colore alle composizioni.
  • anumj
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16-08-21 22.14

Perchè incasinarsi la vita con blofeld, quando c'è lo sledge? Stesso engine, possibilità di editing più limitate, ma in compenso hai tutto fuori.
  • wildcat80
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16-08-21 22.24

Non sono proprio uguali, il Blofeld ha parecchie armi in più, su tutte il filtro PPG che è veramente il più bello dell'arsenale, e il fatto di averne due configurabili in serie o parallelo, più i vari algoritmi di saturazione del filtro che ne cambiano il carattere, il notch e i filtri comb.
  • anumj
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16-08-21 23.46

@ wildcat80
Non sono proprio uguali, il Blofeld ha parecchie armi in più, su tutte il filtro PPG che è veramente il più bello dell'arsenale, e il fatto di averne due configurabili in serie o parallelo, più i vari algoritmi di saturazione del filtro che ne cambiano il carattere, il notch e i filtri comb.
Ti sbagli.
I filtri Notch, PPG, Comb e altro sono presenti e raggiungibili tramite menu.
  • wildcat80
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17-08-21 00.04

@ anumj
Ti sbagli.
I filtri Notch, PPG, Comb e altro sono presenti e raggiungibili tramite menu.
Interessante, ero convinto che non fosse così.
  • anumj
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17-08-21 09.59

@ wildcat80
Interessante, ero convinto che non fosse così.
Hanno preferito lasciare il pannello spartano, con le funzioni più utilizzate e mettere nel menu filtri aggiuntivi, modalita unison etc. Scelta che condivido. Per il resto dentro c'è lo stesso ottimo engine del Blofeld e non devi pagare alcuna licenza aggiuntiva per i sample.
  • maxpiano69
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17-08-21 10.12

@ anumj
Hanno preferito lasciare il pannello spartano, con le funzioni più utilizzate e mettere nel menu filtri aggiuntivi, modalita unison etc. Scelta che condivido. Per il resto dentro c'è lo stesso ottimo engine del Blofeld e non devi pagare alcuna licenza aggiuntiva per i sample.
In realtà da quel che ho letto in giro non puoi farlo da menu (o perlomeno il manuale non ne parla, neanche dopo l'aggiornamento 2.0) ma solo via MIDI CC/Sysex del Blofeld (ovvero ufficialmente lo Sledge non supporta quei filtri, ma si sono diciamo "dimenticati" di disattivarli per quell'altra via)
  • wildcat80
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17-08-21 11.00

@ maxpiano69
In realtà da quel che ho letto in giro non puoi farlo da menu (o perlomeno il manuale non ne parla, neanche dopo l'aggiornamento 2.0) ma solo via MIDI CC/Sysex del Blofeld (ovvero ufficialmente lo Sledge non supporta quei filtri, ma si sono diciamo "dimenticati" di disattivarli per quell'altra via)
Ecco a me risultava così
  • michelet
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17-08-21 14.36

@ anumj
Perchè incasinarsi la vita con blofeld, quando c'è lo sledge? Stesso engine, possibilità di editing più limitate, ma in compenso hai tutto fuori.
Perché non ho spazio per ospitare anche uno Sledge. Sto pensando anche di vendere Motif XF7, tra mille incertezze e ripensamenti, per fare spazio a qualcosa di nuovo.
  • anonimo
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18-08-21 08.09

michelet ha scritto:
Sto pensando anche di vendere Motif XF7, tra mille incertezze e ripensamenti, per fare spazio a qualcosa di nuovo.


Lo scorso autunno ho deciso di dar via le workstation ridondanti, lasciando questo ruolo al solo Kronos 88, per far spazio ai synth.

Ora che tra VA e RA c'e' solo da scegliere ho preferito puntare sui sintetizzatori puri, che in fondo son sempre stati la mia passione : motori di sintesi diversi, tanti controlli per agire sul suono, immense possibilita' creative e quant'altro.

Il mercato ormai offre di tutto : dallo Sledge, ai Prophet, dai prologue agli FM di Korg.. Non ti nomino i cloni tedeschi perche' so che non ti sono simpatici..

  • pianola
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18-08-21 15.07

@ anonimo
michelet ha scritto:
Sto pensando anche di vendere Motif XF7, tra mille incertezze e ripensamenti, per fare spazio a qualcosa di nuovo.


Lo scorso autunno ho deciso di dar via le workstation ridondanti, lasciando questo ruolo al solo Kronos 88, per far spazio ai synth.

Ora che tra VA e RA c'e' solo da scegliere ho preferito puntare sui sintetizzatori puri, che in fondo son sempre stati la mia passione : motori di sintesi diversi, tanti controlli per agire sul suono, immense possibilita' creative e quant'altro.

Il mercato ormai offre di tutto : dallo Sledge, ai Prophet, dai prologue agli FM di Korg.. Non ti nomino i cloni tedeschi perche' so che non ti sono simpatici..

Salve,
io ho provato il Blofeld in cuffia, tra gl'altri synth, e mi ha colpito subito negativamente il bassissimo segnale d'uscita, e i presets deludenti.
Ho anche ascoltato molte demo, e la dominanza metallica del filtro in ogni preset(peculiarità del Blofeld), mi ha fatto desistere da un eventuale acquisto; ovviamente questo è soggettivo, ma a parer mio da non trascurare assolutamente. Ti consiglio d'ascoltare bene bene il comportamento del filtro, prima d'acquistarlo, è importante.