Consiglio: piccolo VA 3 ottave per sound design

  • anonimo

12-09-18 22.41

Davvero? Non me lo sono mai filato, pensavo fosse un synthaccio economico a vedere l’interfaccia. Non lo conosco proprio.
  • orange1978
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13-09-18 04.41

@ anonimo
Davvero? Non me lo sono mai filato, pensavo fosse un synthaccio economico a vedere l’interfaccia. Non lo conosco proprio.
il prophecy? ...stai scherzando? quando è uscito costava due milioni e mezzo (1996), ed era uno dei primi strumenti a modelli fisici disponibili sul mercato, a parte la costosissima yamaha vl1 (6 milioni mi pare, bifonica) e l'inarrivabile vp1 polifonica (15 milioni, poco piu che un prototipo ma qualcuno la possiede, ad esempio lacksmann dei deep forest e peter gabriel).

il prophecy era un capolavoro, espressivo, controllabile in realtime, divertente, un po ostico da programmare....largamente usato da Joe Zawinul che come sappiamo è uno che ha sempre considerato il sintetizzatore come uno strumento da suonare con le mani, come se fosse uno strumento acustico, e che da un synth cercava sempre l'espressività tipica della voce umana o degli strumenti a fiato piu che i suoni "tastieristici" tipici di pianisti e organisti che si cimentano con il sintetizzatore.

una vera pietra miliare, vergognosamente abbandonata da korg per farci questi dildi musicali per bimbiminkia come volga, volca, minilogue,etc....del resto siamo alla deriva.
  • anonimo

13-09-18 11.08

Favoloso. Interessantissimo. Peccato sia monofonico però.
  • McFly
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27-10-20 23.24

Buonasera a tutti, non volendo aprire un nuovo topic del tipo "consiglio miglior sintetizzatore" ho provato a spulciare il forum con un po' di "parole chiave"e, dopo aver provato con "sound design", penso di avere trovato il post corretto per le mie esigenze.
Suono da anni, con approccio più pianistico, ma ho avuto modo di militare in gruppi dai generi più disparati e, quindi, posseduto strumentazione di ogni genere. Nonostante sia sempre stato un "uomo da preset" negli ultimi tempi mi sono dedicato allo studio del suono vero e proprio perché, nella musica elettronica (di vario genere), trovo un connubio interessante tra la musica e la passione per la fisica e l'elettronica. Ora arrivo al punto: non ho mai avuto un Synth vero (con gli spippoli per intenderci), gioco con vcv e un blofeld (prestato) ma vorrei qualcosa di fisico che mi permetta in maniera diretta ed immediata di agire sul suono. Senza incorrere nella "corsa agli armamenti" sto cercando di frenare i bollenti spiriti e fare valutazioni lucide che mi diano un po' tutto, ad un prezzo corretto (sapendo anche che a qualcosa devo rinunciare). Necessario per me è la polifonia (adoro i pad, sono anni 80 e ho un debole molto forte per Vangelis), non fondamentale oscillatori analogici, meglio la multitimbricità (o almeno uno "split" come nel system 8), sto approfondendo la sintesi sottrattiva (per me prioritaria rispetto alle altre in questo momento), non necessariamente con tastiera, arpeggiatore (step sequencer non obbligatorio perché stavo pensando ad un modulo esterno) budget entro i 1300 anche nell'usato. Come sempre vi ringrazio
  • wildcat80
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27-10-20 23.27

Roland Jupiter Xm
  • anonimo
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27-10-20 23.30

@ McFly
Buonasera a tutti, non volendo aprire un nuovo topic del tipo "consiglio miglior sintetizzatore" ho provato a spulciare il forum con un po' di "parole chiave"e, dopo aver provato con "sound design", penso di avere trovato il post corretto per le mie esigenze.
Suono da anni, con approccio più pianistico, ma ho avuto modo di militare in gruppi dai generi più disparati e, quindi, posseduto strumentazione di ogni genere. Nonostante sia sempre stato un "uomo da preset" negli ultimi tempi mi sono dedicato allo studio del suono vero e proprio perché, nella musica elettronica (di vario genere), trovo un connubio interessante tra la musica e la passione per la fisica e l'elettronica. Ora arrivo al punto: non ho mai avuto un Synth vero (con gli spippoli per intenderci), gioco con vcv e un blofeld (prestato) ma vorrei qualcosa di fisico che mi permetta in maniera diretta ed immediata di agire sul suono. Senza incorrere nella "corsa agli armamenti" sto cercando di frenare i bollenti spiriti e fare valutazioni lucide che mi diano un po' tutto, ad un prezzo corretto (sapendo anche che a qualcosa devo rinunciare). Necessario per me è la polifonia (adoro i pad, sono anni 80 e ho un debole molto forte per Vangelis), non fondamentale oscillatori analogici, meglio la multitimbricità (o almeno uno "split" come nel system 8), sto approfondendo la sintesi sottrattiva (per me prioritaria rispetto alle altre in questo momento), non necessariamente con tastiera, arpeggiatore (step sequencer non obbligatorio perché stavo pensando ad un modulo esterno) budget entro i 1300 anche nell'usato. Come sempre vi ringrazio
Hai adocchiato di tuo qualche nome, qualche strumento in particolare?
  • McFly
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27-10-20 23.41

Effettivamente il Jupiter XM non lo avevo ancora valutato, ma per lo meno so cosa fare questa notte ;-)

Per quanto riguarda i prodotti attualmente in fase di studio sono molti: Novation Peak (ache se per Summit farei una follia se fossi sicuro che ne valesse la pena), System8, Indigo/Virus B Desktop, Prophet Rev.2 e, per esagerare, ci metterei anche l'Hydrasynth...
  • wildcat80
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27-10-20 23.56

Comunque se hai un Blofeld, pensaci bene prima di rottamarlo: con 300 euro scarsi compri lo Stereoping Qfeld, un controller dedicato che ti mette tutto spippolabile alla luce del sole.
Occhio che il Blofeld è veramente un synth notevole, ha tanti difetti ma anche tanti pregi: riesci a farlo suonare come vuoi, hai accesso a sintesi sottrattiva VA, wavetable, FM basica, modelli fisici con filtri a pettine e via wavetable Karplus Strong, sample based... Provati i soundest di Don Solaris e Roberto Galli e poi altro che anni 80.
Se vuoi sentire come suona il Blofeld anni 80 c'è il post con le mie tracce del progetto retrowave che è quasi tutto realizzato con il Blofeld.
  • McFly
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28-10-20 00.54

@ wildcat80
Comunque se hai un Blofeld, pensaci bene prima di rottamarlo: con 300 euro scarsi compri lo Stereoping Qfeld, un controller dedicato che ti mette tutto spippolabile alla luce del sole.
Occhio che il Blofeld è veramente un synth notevole, ha tanti difetti ma anche tanti pregi: riesci a farlo suonare come vuoi, hai accesso a sintesi sottrattiva VA, wavetable, FM basica, modelli fisici con filtri a pettine e via wavetable Karplus Strong, sample based... Provati i soundest di Don Solaris e Roberto Galli e poi altro che anni 80.
Se vuoi sentire come suona il Blofeld anni 80 c'è il post con le mie tracce del progetto retrowave che è quasi tutto realizzato con il Blofeld.
So che il Blofeld è piccolo, ma grosso... però se devo spendere 250€ (per un usato, attualmente ne ho uno in prestito) + altri 250 per un controller esterno, di cui non conoscevo l'esistenza e ti ringrazio per la dritta (anche se mi sembra comunque indaginoso) + altri 100 per sbloccare la licenza per caricare altri sample...forse ne aggiungo altri 300 e compro qualcosa che abbia già tutto. Tra l'altro quello che sto usando ha tantissimi problemi audio (tipo crepiti e scricchioli) che mi dicono essere piuttosto comuni... Comunque provo a ristudiarmelo attentamente.

ps.ho sentito le tue tracce e sei proprio anni 80 nell'anima, e la cosa mi piace molto: complimenti
  • maxpiano69
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28-10-20 08.08

@ McFly
Effettivamente il Jupiter XM non lo avevo ancora valutato, ma per lo meno so cosa fare questa notte ;-)

Per quanto riguarda i prodotti attualmente in fase di studio sono molti: Novation Peak (ache se per Summit farei una follia se fossi sicuro che ne valesse la pena), System8, Indigo/Virus B Desktop, Prophet Rev.2 e, per esagerare, ci metterei anche l'Hydrasynth...
Aggiungerei alla lista dei papabili (in ottica "apprendistato, spippolamento"), visto che non escludi i VA, anche i synth della Nord, in particolare Nord Lead 2X (disponibile anche rack), Wave o A1.
  • McFly
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28-10-20 09.17

@ maxpiano69
Aggiungerei alla lista dei papabili (in ottica "apprendistato, spippolamento"), visto che non escludi i VA, anche i synth della Nord, in particolare Nord Lead 2X (disponibile anche rack), Wave o A1.
Grazie Max, sul fronte rosse propenderei per il Lead4: magari mi perdo la possibilità di accedere alla nord Library, ma ha praticamente tutto quello che potrebbe servirmi, compreso arpeggiatore, 4 parti (per 20 note di polifonia) e preferisco l'idea di avere i due oscillatori "a vista" senza doverli impostare su 2 Layer diversi, più un sacco di altre cosette interessanti...
  • garubi
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28-10-20 10.28

@ McFly
Buonasera a tutti, non volendo aprire un nuovo topic del tipo "consiglio miglior sintetizzatore" ho provato a spulciare il forum con un po' di "parole chiave"e, dopo aver provato con "sound design", penso di avere trovato il post corretto per le mie esigenze.
Suono da anni, con approccio più pianistico, ma ho avuto modo di militare in gruppi dai generi più disparati e, quindi, posseduto strumentazione di ogni genere. Nonostante sia sempre stato un "uomo da preset" negli ultimi tempi mi sono dedicato allo studio del suono vero e proprio perché, nella musica elettronica (di vario genere), trovo un connubio interessante tra la musica e la passione per la fisica e l'elettronica. Ora arrivo al punto: non ho mai avuto un Synth vero (con gli spippoli per intenderci), gioco con vcv e un blofeld (prestato) ma vorrei qualcosa di fisico che mi permetta in maniera diretta ed immediata di agire sul suono. Senza incorrere nella "corsa agli armamenti" sto cercando di frenare i bollenti spiriti e fare valutazioni lucide che mi diano un po' tutto, ad un prezzo corretto (sapendo anche che a qualcosa devo rinunciare). Necessario per me è la polifonia (adoro i pad, sono anni 80 e ho un debole molto forte per Vangelis), non fondamentale oscillatori analogici, meglio la multitimbricità (o almeno uno "split" come nel system 8), sto approfondendo la sintesi sottrattiva (per me prioritaria rispetto alle altre in questo momento), non necessariamente con tastiera, arpeggiatore (step sequencer non obbligatorio perché stavo pensando ad un modulo esterno) budget entro i 1300 anche nell'usato. Come sempre vi ringrazio
Considera il DeepMind 12 e il DeepMind 6. A parte la multitimbricità ricadono pienamente nelle tue richieste, sono analogici, costano il giusto
  • maxpiano69
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28-10-20 10.52

@ McFly
Grazie Max, sul fronte rosse propenderei per il Lead4: magari mi perdo la possibilità di accedere alla nord Library, ma ha praticamente tutto quello che potrebbe servirmi, compreso arpeggiatore, 4 parti (per 20 note di polifonia) e preferisco l'idea di avere i due oscillatori "a vista" senza doverli impostare su 2 Layer diversi, più un sacco di altre cosette interessanti...
Di nulla, in effetti lo avevo omesso (insieme al NL3) perché ho nominato quelli che mi son venuti in mente per primi, ma ci sta tutto emo
  • McFly
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28-10-20 11.15

@ garubi
Considera il DeepMind 12 e il DeepMind 6. A parte la multitimbricità ricadono pienamente nelle tue richieste, sono analogici, costano il giusto
Ottimo strumento effettivamente: pensa che i miei sogni di gloria sono partiti proprio da qui.
Dalla sua parte, come dici tu, ha un prezzo giusto ma, se devo fare l'investimento, vorrei qualcosa di più completo: l'idea di avere 2 (anche se è come fossero 3) oscillatori, di cui uno fa quadra e dente di sega, e l'altro solo quadra un po' mi scoccia... è vero che in sottrattiva la sinusoide e la triangolare hanno "meno peso", però...
  • wildcat80
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28-10-20 12.15

Guarda io ho avuto il DeepMind, e credo che il suo vero limite è quello di avere solo la quadra sul secondo DCO.
Se ti serve uno strumento orientato sulla riproposizione di timbriche ispirato a Juno 6/60/106, con un buon multieffetto e qualche extra può essere la scelta giusta, ma se vuoi un classico buono per tutte le stagioni, no.
Mi spiego: il limite non è la mancanza di triangolare e sinusoidale (peraltro quest'ultima abbastanza rara da trovare sui synth analogici), ma la mancanza della seconda dente di sega.
Un synth tuttofare con cui poter ricreare virtualmente tutto, deve avere almeno due oscillatori fotocopia con PWM, sawtooth e possibilità di crossmod (hard sync, ring, FM) e un suboscillatore, due LFO, due inviluppi, due filtri in serie.
La maggior parte dei VA hanno 3 oscillatori liberamente intonabili, possibilità di crossmod più o meno estese, diversi LFO e diversi inviluppi.
Inoltre un parametro molto interessante è il drifting/analog tune, cioè l'emulazione della deriva termica.
Poiché oltre al contenuto armonico delle forme d'onda, ciò che caratterizza il suono di un synth piuttosto che un altro è il filtro: avere due filtri multimodo a diversa pendenza è già una buona partenza, ma molto strumenti offrono ancora di più.
Alcuni offrono emulazioni di filtri storici, altri offrono parametri aggiuntivi con cui scolpirne il carattere (diversi algoritmi di saturazione/distorsione, compensazione della risonanza).
Dico che il Blofeld è un ottimo strumento perché ha praticamente tutte queste caratteristiche (e molte altre).
Vuoi fare un suono tipo Jupiter8: hai tutto il necessario, piloti la deriva termica degli oscillatori con LFO random, hai 3 filtri passabasso parametrici che puoi customizzare in risposta alla saturazione, il filtro HP12 da usare come non parametrico (ok, era un HP6 ma si può fare lo stesso), inviluppi e LFO a non finire.
Vuoi fare un suono tipo Juno? Non dai deriva agli oscillatori, in uno usi la dente di sega, in un altro la PWM, e il terzo come suboscillatore con la quadra, hai chorus e il rumore (che puoi modulare con un LFO per emulare il chorus Roland).
E così via!
  • d_phatt
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28-10-20 12.43

@ McFly
Ottimo strumento effettivamente: pensa che i miei sogni di gloria sono partiti proprio da qui.
Dalla sua parte, come dici tu, ha un prezzo giusto ma, se devo fare l'investimento, vorrei qualcosa di più completo: l'idea di avere 2 (anche se è come fossero 3) oscillatori, di cui uno fa quadra e dente di sega, e l'altro solo quadra un po' mi scoccia... è vero che in sottrattiva la sinusoide e la triangolare hanno "meno peso", però...
Il tuo ragionamento è giusto.
L'analogico, a meno che non sia una qualche bestia tipo Moog One, tende a essere specializzato e a perdere in generalità d'uso.
Un conto è se, come a me, servono sonorità specifiche. Ma se cerchi qualcosa di molto flessibile e capace di più o meno tutto, vai su un buon VA.
E mi unisco a Wildcat nel non sorvolare facilmente sul Blofeld. L'editing a matrice non è particolarmente macchinoso e comunque si fa perdonare alla grande viste le possibiità della macchina e il prezzo basso. Inoltre con un buon controller con abbastanza knobs puoi avere tutti i controlli più importanti sempre a portata di mano, previa adeguata mappatura.
  • McFly
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28-10-20 14.45

@ wildcat80
Guarda io ho avuto il DeepMind, e credo che il suo vero limite è quello di avere solo la quadra sul secondo DCO.
Se ti serve uno strumento orientato sulla riproposizione di timbriche ispirato a Juno 6/60/106, con un buon multieffetto e qualche extra può essere la scelta giusta, ma se vuoi un classico buono per tutte le stagioni, no.
Mi spiego: il limite non è la mancanza di triangolare e sinusoidale (peraltro quest'ultima abbastanza rara da trovare sui synth analogici), ma la mancanza della seconda dente di sega.
Un synth tuttofare con cui poter ricreare virtualmente tutto, deve avere almeno due oscillatori fotocopia con PWM, sawtooth e possibilità di crossmod (hard sync, ring, FM) e un suboscillatore, due LFO, due inviluppi, due filtri in serie.
La maggior parte dei VA hanno 3 oscillatori liberamente intonabili, possibilità di crossmod più o meno estese, diversi LFO e diversi inviluppi.
Inoltre un parametro molto interessante è il drifting/analog tune, cioè l'emulazione della deriva termica.
Poiché oltre al contenuto armonico delle forme d'onda, ciò che caratterizza il suono di un synth piuttosto che un altro è il filtro: avere due filtri multimodo a diversa pendenza è già una buona partenza, ma molto strumenti offrono ancora di più.
Alcuni offrono emulazioni di filtri storici, altri offrono parametri aggiuntivi con cui scolpirne il carattere (diversi algoritmi di saturazione/distorsione, compensazione della risonanza).
Dico che il Blofeld è un ottimo strumento perché ha praticamente tutte queste caratteristiche (e molte altre).
Vuoi fare un suono tipo Jupiter8: hai tutto il necessario, piloti la deriva termica degli oscillatori con LFO random, hai 3 filtri passabasso parametrici che puoi customizzare in risposta alla saturazione, il filtro HP12 da usare come non parametrico (ok, era un HP6 ma si può fare lo stesso), inviluppi e LFO a non finire.
Vuoi fare un suono tipo Juno? Non dai deriva agli oscillatori, in uno usi la dente di sega, in un altro la PWM, e il terzo come suboscillatore con la quadra, hai chorus e il rumore (che puoi modulare con un LFO per emulare il chorus Roland).
E così via!
Ti ringrazio davvero per la tua risposta più che esaustiva e dettagliata che mi ha fatto riflettere.
Il mio punto di partenza, in questo momento, è, effettivamente, il "sound design", non l'acquisto di un'altra tastiera.
(siamo tutti nella stessa barca e sapete com'è quando sentite la vocina che vi dice di comprare).
Ho un blofeld a disposizione che, nonostante piccolo, e non particolarmente comodo, ha potenzialità incredibili: da questa sera mi ci applico seriamente (ho trovato anche dei video tutorial che mi sembrano ben fatti) e vedo di prendere più confidenza con la navigazione tra i menù. Detto questo, nonostante prima o poi dovrò far girare il mercato, per ora occuperò molto più tempo a studiare su questo strumento e a spippolare piuttosto che stare su mercatino musicale ;-) Non so quanto durerà questo attimo di illuminazione ma, nel frattempo, ti ringrazio per avermi fermato (almeno temporaneamente)
  • McFly
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28-10-20 14.47

@ d_phatt
Il tuo ragionamento è giusto.
L'analogico, a meno che non sia una qualche bestia tipo Moog One, tende a essere specializzato e a perdere in generalità d'uso.
Un conto è se, come a me, servono sonorità specifiche. Ma se cerchi qualcosa di molto flessibile e capace di più o meno tutto, vai su un buon VA.
E mi unisco a Wildcat nel non sorvolare facilmente sul Blofeld. L'editing a matrice non è particolarmente macchinoso e comunque si fa perdonare alla grande viste le possibiità della macchina e il prezzo basso. Inoltre con un buon controller con abbastanza knobs puoi avere tutti i controlli più importanti sempre a portata di mano, previa adeguata mappatura.
chiaramente vale lo stesso discorso che facevo con Wildcat ;-)
grazie mille
  • McFly
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30-10-20 17.07

@ McFly
chiaramente vale lo stesso discorso che facevo con Wildcat ;-)
grazie mille
Per completezza vi riporto le mie riflessioni "a freddo" dopo qualche giorno
Dopo aver trovato una serie di video molto interessanti sul https://www.youtube.com/watch?v=vQgvhTdO3GM&list=PLJeJS7EJZxQKtGgnOYmLxDbj7cylHPcRp mi sono arreso e ho pensato che questa è davvero la strada giusta per procedere... Ho appena iniziato anche la Bibbia dei sintetizzatori (Manuale di Musica Elettronica del Prof. Cosimi) e ho deciso che, se tra qualche mese mi sarà davvero scoppiata la scimmia e ne avrò capito abbastanza, mi toglierò lo sfizio ed inizierò un'avventura con i Synth Modulari. Anche se potreste sopravvivere ugualmente:vi terrò aggiornati.
Grazie come sempre dei preziosi suggerimenti
  • pentatonic
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01-11-20 13.18

@ wildcat80
Guarda io ho avuto il DeepMind, e credo che il suo vero limite è quello di avere solo la quadra sul secondo DCO.
Se ti serve uno strumento orientato sulla riproposizione di timbriche ispirato a Juno 6/60/106, con un buon multieffetto e qualche extra può essere la scelta giusta, ma se vuoi un classico buono per tutte le stagioni, no.
Mi spiego: il limite non è la mancanza di triangolare e sinusoidale (peraltro quest'ultima abbastanza rara da trovare sui synth analogici), ma la mancanza della seconda dente di sega.
Un synth tuttofare con cui poter ricreare virtualmente tutto, deve avere almeno due oscillatori fotocopia con PWM, sawtooth e possibilità di crossmod (hard sync, ring, FM) e un suboscillatore, due LFO, due inviluppi, due filtri in serie.
La maggior parte dei VA hanno 3 oscillatori liberamente intonabili, possibilità di crossmod più o meno estese, diversi LFO e diversi inviluppi.
Inoltre un parametro molto interessante è il drifting/analog tune, cioè l'emulazione della deriva termica.
Poiché oltre al contenuto armonico delle forme d'onda, ciò che caratterizza il suono di un synth piuttosto che un altro è il filtro: avere due filtri multimodo a diversa pendenza è già una buona partenza, ma molto strumenti offrono ancora di più.
Alcuni offrono emulazioni di filtri storici, altri offrono parametri aggiuntivi con cui scolpirne il carattere (diversi algoritmi di saturazione/distorsione, compensazione della risonanza).
Dico che il Blofeld è un ottimo strumento perché ha praticamente tutte queste caratteristiche (e molte altre).
Vuoi fare un suono tipo Jupiter8: hai tutto il necessario, piloti la deriva termica degli oscillatori con LFO random, hai 3 filtri passabasso parametrici che puoi customizzare in risposta alla saturazione, il filtro HP12 da usare come non parametrico (ok, era un HP6 ma si può fare lo stesso), inviluppi e LFO a non finire.
Vuoi fare un suono tipo Juno? Non dai deriva agli oscillatori, in uno usi la dente di sega, in un altro la PWM, e il terzo come suboscillatore con la quadra, hai chorus e il rumore (che puoi modulare con un LFO per emulare il chorus Roland).
E così via!
Stavo considerando l'acquisto di un DM12 (usato...), ma non sono un gran programmatore, suono prevalentemente blues, jazz e simili (NS3 compact, Mojo e NS5x con Ivory più un Little Phatty utilizzato obiettivamente molto poco), sarebbe un "di più" per cercare di modernizzare un pochino quello che faccio, e le tue righe mi hanno parecchio incuriosito.

I prezzi del Blofeld tastiera, o pure dello Sledge, sono paragonabili a quelli del DM12 che dalla sua ha l'indiscutibile fascino dell'analogico (i lead del Little Phatty sono oggettivamente un'altra cosa rispetto a quelli, comunque notevoli, del NS3).

Chiedo consiglio a chi li conosce e ha provati entrambi: per un utilizzo non particolarmente profondo (non sono granché nella programmazione, mi diverte di più suonare), DeepMind o Blofeld?