Sondaggio: Cakewalk (by bandlab), chi lo utilizza?

  • drmacchius
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08-09-19 09.16

@ orange1978
comunque secondo me un vero punto di forza di cakewalk era il linguaggio CAL (cakewalk application language), ossia una sorta di Lisp per programmarsi script dedicati i quali potevano non solo automatizzare certi tasks ma anche implementare nuove funzioni nel programma, personalizzandolo secondo le proprie esigenze.

....il problema è che i programmatori "midi" (che alla fine sono arrangiatori) o i musicisti difficilmente hanno competenze di programmazione software pura (e spesso non vogliono nemmeno investirci tanto tempo a impararle preferendo dedicare il loro tempo a far musica e suonare), quindi alla fine hanno vinto cubase/logic/perfomer proprio perche sulle funzioni "normali" (delle quali di solito ha bisogno un musicista) erano spesso ben più performanti (...anche la pessima documentazione del CAL contribuì alla sua poca fortuna)

come ho gia detto per esempio in ambito pro motu e emagic crearono interfacce midi ad hoc per i loro sequencers che offrivano timing e sicurezza migliore rispetto a cakewalk che doveva appoggiarsi a interfacce su pc generiche e spesso poco performanti (come la roland mpu), non potendo sfruttare una propria tecnologia di trasmissione midi.

un altra funzione molto interessante di Cakewalk era la finestra Interpoling, ossia una sorta di editor condizionale simile al logical editor di cubase o alla finestra transform di Notator/Logic, che però a mio parere era strutturata meglio su cakewalk, risultando piu intuitiva e facile da usare.

...orribile l'icona con la faccina dell'omino con il mal di denti (o che urlava boh) che era in pratica la funzione "panic", reset midi controllers....bruttina anche la parte notazionale di cakewalk, poco potente e scarsa di simboli e funzioni rispetto a ciò che cubase e logic offrivano (e offrono tutt'ora...si puo dire che alla fine siano anche dei programmi di notazione professionale oltre che daw, se non devi far concorrenza alla carish o alla ricordi ci puoi stampare spartiti di qualità ultra professionale)
Riassumendo, il sequencer dell’attuale cakewalk (non audio ecc) come è confrontato agli attuali cubase e logik in senso assoluto? Cosa gli manca? Ha ancora dei punti di forza? Com’è se confrontato alle alternative gratuite ed economiche?
  • orange1978
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09-09-19 04.52

@ drmacchius
Riassumendo, il sequencer dell’attuale cakewalk (non audio ecc) come è confrontato agli attuali cubase e logik in senso assoluto? Cosa gli manca? Ha ancora dei punti di forza? Com’è se confrontato alle alternative gratuite ed economiche?
non è una questione secondo me di "cosa gli manca", oramai tutte la daw hanno piu o meno le stesse cose, gestiscono gli stessi dati, con funzioni simili...ogni daw puo gestire un numero illimitato (o comunque molto elevato) di tracce audio, midi e bus/ritorni effetto, molto piu di uno studio vero del passato, ognuna ha un motore audio trasparente o cmq studiato per esserlo in grado di operare ad alta risoluzione sia in acquisizione che somma (quale daw non supporta oramai i 96 kHz/24bit?), ognuna ha funzioni per gestire in qualche modo l'audio in maniera elastica ossia adattare in realtime i files al tempo della song (addirittura a far si che essi seguano eventuali cambi di tempo effettuati dopo la registrazione) e di gestire l'intonazione in real time con controllo di formanti, ogni daw che si rispetti ha delle funzioni dedicate per gestire i loops e lavorarci in svariate maniere, tutte hanno ingressi/uscite multiple verso il mondo esterno e supportano svariati convertitori e schede audio, e ognuna supporta almeno uno standard di "plug in" sia audio che instruments per espanderne la potenza, e in ogni daw cè un mixer digitale completamente (o quasi) automatizzabile con precisione al singolo sample....etc etc etc

....cio che fa la differenza è come sono implementate queste funzioni, come reagiscono alle tue mosse sul mouse, è una questione insomma di workflow, ergonomia, praticità, piu che di possibilità, oramai anche se manca una funzione che cè in un altra daw quasi certamente la si puo emulare usando altri comandi uno dopo l'altro, per esempio il vocal alignment di cubase/nuendo sincronizza con due colpi di mouse una traccia audio ad un altra che prende come riferimento, utilissimo in fase di doppiaggio audio, speakering ma anche in studio quando si fanno layers e cori multipli su una canzone....però non è che non lo puoi fare con altri programmi, basta usare una combinazione manuale di timestretching, taglia/incolla, crossfades etc...e manualmente puoi sincronizzare una traccia ad un altra perfettamente, solo che anziche 1 minuto ce ne metti 10/20/30...

è finita l'era in cui avere notator voleva dire lavorare a patterns mentre avere performer equivaleva a lavorare in maniera lineare "a blocchi", due modi molto diversi di pensare e arrangiare la musica (che finivano poi per influenzare anche le tue scelte artistiche), oggi sono tutte uguali chi piu chi meno, la differenza la fai tu.

per esempio, io personalmente non potrei mai immaginare di registrare una band senza cubase/nuendo oppure pro tools HDX, con Logic farei moltissima fatica (e lo uso/conosco dagli anni 90...su atari),e lo stesso vale con digital performer, semplicemente perche con cubase sono veloce, efficiente e preciso, con altri sequencer no, sono impacciato.
  • pj_korg_tri
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09-09-19 09.50

@ giannirsc
Usavo cake6,quello con i pallini, e lo preferivo a cubase vst24 perché a partà di scheda audio mi dava latenza minore e perché aveva gli instrument file,caricavo il jv1080 ed avevo la lista dei preset con relativi bank change..su cubase dovevo scriverli uno ad uno e creare il file..dal 6 sono arrivato ad avere X3.. ho preso la versione di bandlab e dopo un anno di utilizzo mi hanno chiesto un abbonamento e ho lasciato stare..attualmente uso sonar X1 con il quale mi trovo bene.
anch'io sare interessato in qualche maniera all'utilizzo di Sonar.
vengo anche io da un utilizzo "storico" del Cakewalk a pallini (mi pare fino alla versione 3.0) e utilizzo tutt'ora Cakewalk 9.0 (per modificare/gestire basi midi) e Sonar 6 per i lavori piu' "grossi"...
entrambi girano ancora su pc con win XP (sp3)..
sono molto frenato nell'aggiornamento hardware proprio da come gireranno questi 2 programmi sui sistemi successivi
(su win 7 sono ancora..gestibili).
anche io avevo sentito della versione Sonar di Bandlab, ma mi e' sembrato troppo "laborioso" utilizzarla...
(io non ho il wifi casalingo...)
non sapevo, come specificato nel precedente intervento, ci fosse poi bisogno di un abbonamento (di cosa si tratta?)
ora uso il 6.0 "ad occhi chiusi", almeno nella parte che uso nel 70 - 80 % del tempo, cioe' la gestione delle tracce MIDI (comprese creazione di linee di Drums e Bass),
ho provato le versioni X, e gia' c'erano passaggi diversi per fare le stesse cose, e la cosa mi ha un po' bloccato.
E mi riallaccio a quello che diceva anche Orange, cioe' la scelta della Daw e' legata alla sua "usalibilita...personalizata"...
la versione X1 che usi e' molto diversa dalle precedenti (mi pare siano arrivati fino alla 8)?
  • drmacchius
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09-09-19 11.02

@ orange1978
non è una questione secondo me di "cosa gli manca", oramai tutte la daw hanno piu o meno le stesse cose, gestiscono gli stessi dati, con funzioni simili...ogni daw puo gestire un numero illimitato (o comunque molto elevato) di tracce audio, midi e bus/ritorni effetto, molto piu di uno studio vero del passato, ognuna ha un motore audio trasparente o cmq studiato per esserlo in grado di operare ad alta risoluzione sia in acquisizione che somma (quale daw non supporta oramai i 96 kHz/24bit?), ognuna ha funzioni per gestire in qualche modo l'audio in maniera elastica ossia adattare in realtime i files al tempo della song (addirittura a far si che essi seguano eventuali cambi di tempo effettuati dopo la registrazione) e di gestire l'intonazione in real time con controllo di formanti, ogni daw che si rispetti ha delle funzioni dedicate per gestire i loops e lavorarci in svariate maniere, tutte hanno ingressi/uscite multiple verso il mondo esterno e supportano svariati convertitori e schede audio, e ognuna supporta almeno uno standard di "plug in" sia audio che instruments per espanderne la potenza, e in ogni daw cè un mixer digitale completamente (o quasi) automatizzabile con precisione al singolo sample....etc etc etc

....cio che fa la differenza è come sono implementate queste funzioni, come reagiscono alle tue mosse sul mouse, è una questione insomma di workflow, ergonomia, praticità, piu che di possibilità, oramai anche se manca una funzione che cè in un altra daw quasi certamente la si puo emulare usando altri comandi uno dopo l'altro, per esempio il vocal alignment di cubase/nuendo sincronizza con due colpi di mouse una traccia audio ad un altra che prende come riferimento, utilissimo in fase di doppiaggio audio, speakering ma anche in studio quando si fanno layers e cori multipli su una canzone....però non è che non lo puoi fare con altri programmi, basta usare una combinazione manuale di timestretching, taglia/incolla, crossfades etc...e manualmente puoi sincronizzare una traccia ad un altra perfettamente, solo che anziche 1 minuto ce ne metti 10/20/30...

è finita l'era in cui avere notator voleva dire lavorare a patterns mentre avere performer equivaleva a lavorare in maniera lineare "a blocchi", due modi molto diversi di pensare e arrangiare la musica (che finivano poi per influenzare anche le tue scelte artistiche), oggi sono tutte uguali chi piu chi meno, la differenza la fai tu.

per esempio, io personalmente non potrei mai immaginare di registrare una band senza cubase/nuendo oppure pro tools HDX, con Logic farei moltissima fatica (e lo uso/conosco dagli anni 90...su atari),e lo stesso vale con digital performer, semplicemente perche con cubase sono veloce, efficiente e preciso, con altri sequencer no, sono impacciato.
Quindi l‘una vale l‘altra, almeno per quelle versione Full (non credo che il tuo discorso valga per le versioni lite di cubase e ableton).

Da questo punto di vista forse la migliore é reaper perché é portabile, ha funzioni audio di alto livello, il software é efficientissimo e stabilissimo ed essendo scritto in c/c++ occupa pochissimo spazio e richiede meno risorse rispetto ad applicativi scritto in linguaggi interpretati solo per essere più veloci nella stesura di nuove release.

Di più puoi pure personalizzare il Workflow come vuoi.....ma questo è anche il „difetto“ del sistema: ci vogliono mesi solo per capire la struttura di base del sw e configurarlo in modo comodo da usare....con script piò riprodurre tutte le funzioni di qualsiasi altro sw ma o te le programmi da solo o ci vogliono mesi capire cosa vuoi e dove scaricarlo già fatto da altri. É la daw secondo me per chi ha le idee chiare e non per chi vuole imparare
  • orange1978
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09-09-19 12.11

drmacchius ha scritto:
Quindi l‘una vale l‘altra, almeno per quelle versione Full (non credo che il tuo discorso valga per le versioni lite di cubase e ableton).


dipende, spesso le versioni lite hanno meno funzioni, minor numero di tracce, hanno un limite di ingressi/uscite verso il mondo esterno (mossa ad hoc per far si che a uno studio professionale la daw gli servisse solo da recorder ed editor, dovrà comprarsi comunque la versione full piena di stronzate che magari non userai mai in studio, ma che la paghi 600 euro anziche 99....è molto semplice, ti limito il software a 8 ingressi e 8 uscite e gia ti metto con le spalle al muro, se devi registrare 12 microfoni (condizione normale in qualsiasi studio) non puoi farlo perche il software non supporta piu di 8 ingressi contemporanei, furbi....sempre stato cosi gia da pro tools le), sostanzialmente cmq le versioni lite sono identiche alla full ma con meno funzioni, l'impostazione però è identica, menu, funzioni...e spesso pesano pure meno essendo piu snelle.

drmacchius ha scritto:
Da questo punto di vista forse la migliore é reaper perché é portabile, ha funzioni audio di alto livello, il software é efficientissimo e stabilissimo ed essendo scritto in c/c++


bah....tutti i softwares sono scritti in c/c++, non solo reaper.

drmacchius ha scritto:
occupa pochissimo spazio e richiede meno risorse rispetto ad applicativi scritto in linguaggi interpretati


....ma che dici ahahaha...ma secondo te pro tools o cubase sono softwares "interpretati"? guarda che vengono compilati i sorgenti ahahah...dai ma non ci posso credere, ma dove le leggete ste scemenze?

(a parte che anche c e c++ sono interpretati in fase di programmazione e vengono compilati poi quando passi dal sorgente all'eseguibile, il c è un linguaggio ad alto livello ma che opera in effetti molto a basso livello, si diceva il piu a basso livello tra gli alto livello, ma non è l'assembler....non penso esista una daw moderna scritta tutta in linguaggio macchina dall'inizio alla fine, avrà delle parti scritte cosi e altre in c)

drmacchius ha scritto:
Di più puoi pure personalizzare il Workflow come vuoi.....



.....perche con gli altri no? hai una vaga idea di cosa puoi fare con l'environment di logic a livello di personalizzazione? puoi anche automatizzare il richiamo degli screenset con i metaeventi.

drmacchius ha scritto:
ci vogliono mesi solo per capire la struttura di base del sw e configurarlo in modo comodo da usare....


ecco, allora farà cagare.

drmacchius ha scritto:
con script piò riprodurre tutte le funzioni di qualsiasi altro sw ma o te le programmi da solo o ci vogliono mesi capire cosa vuoi e dove scaricarlo già fatto da altri.


...questa è la stessa cosa del linguaggio CAL, il problema è che in pochi sono in grado di usare queste funzioni, una daw serve a un fonico, a un recording engineer, a un arrangiatore, a un compositore....non a un esperto di programmazione software, ci sono casi di persone che hanno grandi competenze informatiche e fanno anche "musica", ma solitamente è gente che fa musica elettronica, tipo gli autechre che sono pure programmatori software (anzi è il loro lavoro perche con la idm non ci campi), o aphex twin, ma a un normale ingegnere del suono che lavora a nashville e che registra musica country, o a un compositore di colonne sonore hollywoodiane non gliene frega molto di potersi programmare gli script, chiede un software potente, stabile, preciso e facile da usare.

ecco perche ci si orienta verso digital performer, nuendo, cubase, pro tools....perche FUNZIONANO, sono soluzioni collaudate e che si imparano in una settimana.
  • orange1978
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09-09-19 12.51

Cakewalk/Sonar cmq non è mai stata una piattaforma audio presa in seria considerazione dai professionisti e i motivi appunto erano svariati, anche sicuramente la mancanza di hardware dedicato, sembra una cazzata ma motu ad esempio ti offriva una soluzione basata su un software che dialogava perfettamente con una completa linea di interfacce audio prodotte dalla stessa casa, che offrivano anche 24 ingressi e uscite analogici (24i/o), oppure 24 ingressi uscite digitali in formato tascam e adat (2408), oppure 8 canali a 192 kHz (192 HD), etc etc....e anche interfacce midi con sincronizzatore incorporato....tutto questo era perfettamente gestito da digital performer ed era una vera e propria alternativa economica e completa ai sistemi pro tools mix o hd, e in effetti la daw piu diffusa in usa non era cubase o cakewalk ma performer, dopo pro tools ovviamente...anzi c'era chi li usava entrambi e controllava le schede di pro tools da performer appunto (anche perche performer aveva all'epoca funzioni midi piu avanzate adatte anche alla produzione, a differenza di pro tools che sul midi era molto basic)

imporre e diventare uno standard non è facile, occorrono molte cose oltre al marketing e alla pubblicità sopratutto se il target sono situazioni realmente pro in cui non ci si puo permettere di rischiare ne di far figuracce.

....pensa uno che ti arriva in studio e paga 1000 dollari al giorno e vede che stai usando un programma che ha una faccina con il mal di denti per resettare il midi...penserà "ma do cazzo sono finito", poi magari il risultato è professionale, ma per esempio SADiE e Pro Tools sono diventati "importanti" anche grazie a queste cose, con un look sobrio, ma spartano, semplice ma elegante, privo di fronzoli inutili...un immagine piu "industriale", lo studio di registrazione ad alti livelli è "industria" non è gioco, conta anche quello purtroppo, e gia un programma come FL studio non potrebbe mai essere preso in considerazione in uno studio professionale, sembra la skin di un videogioco per playstation o xbox piu che un sequencer, nessuno fonico che si rispetti imporrebbe ai suoi clienti una cagata simile.

...poi nessuno ti vieta di scrivere una hit o fare un successo anche con FL studio, li hanno fatti se per questo, ma non è un qualcosa di proponibile ai clienti di uno studio (se non come contorno di un offerta che comprende anche altri softwares...)
  • cd1958
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09-09-19 12.58

@ orange1978
Cakewalk/Sonar cmq non è mai stata una piattaforma audio presa in seria considerazione dai professionisti e i motivi appunto erano svariati, anche sicuramente la mancanza di hardware dedicato, sembra una cazzata ma motu ad esempio ti offriva una soluzione basata su un software che dialogava perfettamente con una completa linea di interfacce audio prodotte dalla stessa casa, che offrivano anche 24 ingressi e uscite analogici (24i/o), oppure 24 ingressi uscite digitali in formato tascam e adat (2408), oppure 8 canali a 192 kHz (192 HD), etc etc....e anche interfacce midi con sincronizzatore incorporato....tutto questo era perfettamente gestito da digital performer ed era una vera e propria alternativa economica e completa ai sistemi pro tools mix o hd, e in effetti la daw piu diffusa in usa non era cubase o cakewalk ma performer, dopo pro tools ovviamente...anzi c'era chi li usava entrambi e controllava le schede di pro tools da performer appunto (anche perche performer aveva all'epoca funzioni midi piu avanzate adatte anche alla produzione, a differenza di pro tools che sul midi era molto basic)

imporre e diventare uno standard non è facile, occorrono molte cose oltre al marketing e alla pubblicità sopratutto se il target sono situazioni realmente pro in cui non ci si puo permettere di rischiare ne di far figuracce.

....pensa uno che ti arriva in studio e paga 1000 dollari al giorno e vede che stai usando un programma che ha una faccina con il mal di denti per resettare il midi...penserà "ma do cazzo sono finito", poi magari il risultato è professionale, ma per esempio SADiE e Pro Tools sono diventati "importanti" anche grazie a queste cose, con un look sobrio, ma spartano, semplice ma elegante, privo di fronzoli inutili...un immagine piu "industriale", lo studio di registrazione ad alti livelli è "industria" non è gioco, conta anche quello purtroppo, e gia un programma come FL studio non potrebbe mai essere preso in considerazione in uno studio professionale, sembra la skin di un videogioco per playstation o xbox piu che un sequencer, nessuno fonico che si rispetti imporrebbe ai suoi clienti una cagata simile.

...poi nessuno ti vieta di scrivere una hit o fare un successo anche con FL studio, li hanno fatti se per questo, ma non è un qualcosa di proponibile ai clienti di uno studio (se non come contorno di un offerta che comprende anche altri softwares...)
Orange, sei un'enciclopedia. Leggo con molto interesse i tuoi post. A volte sei un po' troppo diretto, qualcuno potrebbe sentirsi piccato dal tuo modo di scrivere ma tanto di cappello per i tuoi interventi. emo
  • orange1978
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09-09-19 13.02

ecco un brano di grande successo prodotto con cakewalk

strumentazione usata:

PC con Cakewalk pro 6 (se nn ricordo male) usato praticamente solo per il midi.
Akai S1100 sampler (con funzione direct to disc)
Korg MS20 (il lead che trascina il pezzo....praticamente il pezzo!)
Moog Rogue (sub bass)
Roland TR 606 e 707 (parti ritmiche)
Mackie 1208 analogue mixer
Nagra master recorder

....come vedi si possono fare hit anche con Cakewalk alla fine.
  • steeveJ
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09-09-19 15.33

@ orange1978
ecco un brano di grande successo prodotto con cakewalk

strumentazione usata:

PC con Cakewalk pro 6 (se nn ricordo male) usato praticamente solo per il midi.
Akai S1100 sampler (con funzione direct to disc)
Korg MS20 (il lead che trascina il pezzo....praticamente il pezzo!)
Moog Rogue (sub bass)
Roland TR 606 e 707 (parti ritmiche)
Mackie 1208 analogue mixer
Nagra master recorder

....come vedi si possono fare hit anche con Cakewalk alla fine.
ricordo che con la soundblaster live avevano fatto una produzione importante...per non parlare degli eiffel 65 che usavano dichiaramente solo il buon vecchio sistema creamware pulsar / scope. E devo dire che suonava veramente bene quel sistema per l'epoca, sia nella parte audio che nella parte synth. Secondo me e' stato una rivoluzione, forse poco capito perche' difficilino da usare sfruttandolo al 100%, la media della gente lo sfruttava al 10-20%.
  • drmacchius
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09-09-19 16.19

@ orange1978
drmacchius ha scritto:
Quindi l‘una vale l‘altra, almeno per quelle versione Full (non credo che il tuo discorso valga per le versioni lite di cubase e ableton).


dipende, spesso le versioni lite hanno meno funzioni, minor numero di tracce, hanno un limite di ingressi/uscite verso il mondo esterno (mossa ad hoc per far si che a uno studio professionale la daw gli servisse solo da recorder ed editor, dovrà comprarsi comunque la versione full piena di stronzate che magari non userai mai in studio, ma che la paghi 600 euro anziche 99....è molto semplice, ti limito il software a 8 ingressi e 8 uscite e gia ti metto con le spalle al muro, se devi registrare 12 microfoni (condizione normale in qualsiasi studio) non puoi farlo perche il software non supporta piu di 8 ingressi contemporanei, furbi....sempre stato cosi gia da pro tools le), sostanzialmente cmq le versioni lite sono identiche alla full ma con meno funzioni, l'impostazione però è identica, menu, funzioni...e spesso pesano pure meno essendo piu snelle.

drmacchius ha scritto:
Da questo punto di vista forse la migliore é reaper perché é portabile, ha funzioni audio di alto livello, il software é efficientissimo e stabilissimo ed essendo scritto in c/c++


bah....tutti i softwares sono scritti in c/c++, non solo reaper.

drmacchius ha scritto:
occupa pochissimo spazio e richiede meno risorse rispetto ad applicativi scritto in linguaggi interpretati


....ma che dici ahahaha...ma secondo te pro tools o cubase sono softwares "interpretati"? guarda che vengono compilati i sorgenti ahahah...dai ma non ci posso credere, ma dove le leggete ste scemenze?

(a parte che anche c e c++ sono interpretati in fase di programmazione e vengono compilati poi quando passi dal sorgente all'eseguibile, il c è un linguaggio ad alto livello ma che opera in effetti molto a basso livello, si diceva il piu a basso livello tra gli alto livello, ma non è l'assembler....non penso esista una daw moderna scritta tutta in linguaggio macchina dall'inizio alla fine, avrà delle parti scritte cosi e altre in c)

drmacchius ha scritto:
Di più puoi pure personalizzare il Workflow come vuoi.....



.....perche con gli altri no? hai una vaga idea di cosa puoi fare con l'environment di logic a livello di personalizzazione? puoi anche automatizzare il richiamo degli screenset con i metaeventi.

drmacchius ha scritto:
ci vogliono mesi solo per capire la struttura di base del sw e configurarlo in modo comodo da usare....


ecco, allora farà cagare.

drmacchius ha scritto:
con script piò riprodurre tutte le funzioni di qualsiasi altro sw ma o te le programmi da solo o ci vogliono mesi capire cosa vuoi e dove scaricarlo già fatto da altri.


...questa è la stessa cosa del linguaggio CAL, il problema è che in pochi sono in grado di usare queste funzioni, una daw serve a un fonico, a un recording engineer, a un arrangiatore, a un compositore....non a un esperto di programmazione software, ci sono casi di persone che hanno grandi competenze informatiche e fanno anche "musica", ma solitamente è gente che fa musica elettronica, tipo gli autechre che sono pure programmatori software (anzi è il loro lavoro perche con la idm non ci campi), o aphex twin, ma a un normale ingegnere del suono che lavora a nashville e che registra musica country, o a un compositore di colonne sonore hollywoodiane non gliene frega molto di potersi programmare gli script, chiede un software potente, stabile, preciso e facile da usare.

ecco perche ci si orienta verso digital performer, nuendo, cubase, pro tools....perche FUNZIONANO, sono soluzioni collaudate e che si imparano in una settimana.
Tu hai i sorgenti per sapere che sono scritti tutti interamente in c/c++? Secondo te perché ci sono applicativi che si caricano i 8 secondi e altri in 4 minuti quando hanno le stesse identiche funzioni? Perché ce ne sono alcuni che non crashano mai e altri che lo fanno frequentemente? Perché ci sono applicativi che a parità di hardware permettono latenze differenti o i utilizzare un maggior numero di istanze con vsti un physical Modeling ed altri che permettono di utilizzare più campioni?

Nelle Suite software commerciali degli ultimi anni non è infrequente avere implementazioni ibride scritte in parte con linguaggi interpretati o linguaggi meno efficienti dal punto di vista della gestione delle risorse hardware, ma molto più veloci in debugging e scrittura....e se ogni 6 mesi presenti un aggiornamento con funzioni nuove non è improbabile che si programmi così.

Il linguaggio di cakewalk é un dialetto derivato dal linguaggio funzionale lisp: é qualcosa che si usa solo in ricerca matematica o in AI e che spesso non viene nemmeno studiato da chi si laurea in rami applicati dell‘informatica e della Computer Science.

I tre linguaggi di reaper sono semplici, Python lo si studia non solo ad informatica ma spesso viene usato al posto di Java in tutti i corsi introduttivi la programmazione. In pratica lo conoscono cani e porci.

É vero che si può essere benissimo musicista senza conoscere la programmazione, ma é vero anche che buona parte di coloro che fanno i fonici hanno avuto una formazione specifica di tipo scientifico o tecnico (almeno le nuove generazioni agli alti livelli) e non solo o non principalmente musicale
e certi linguaggi o li si mastica perché li si è studiati o si ha le basi per apprenderli in fretta....contrariamente a lisp, che ha un paradigma di programmazione completamente diverso e studiato in pochi percorsi formativi e praticamente inesistente in ambito commerciale.

Forse é il motivo per cui sono così tanti coloro che scrivono utility per reaper (o anche per Max) mentre nonostante ci siano stati tanti utilizzatori sono stati così pochi coloro che lo hanno fatto per il linguaggio di cakewalk.

C/c++ sono solo dei linguaggi che permettono una programmazione sia di medio che di alto livello. Sono i più diffusi nel mondo occidentale sui sistemi Windows e Unix, non sono gli unici (in Giappone o in Russia se ne usano altri, che permettono le stesse cose, parimenti efficienti, ma che da noi non conosce nessuno).

Nel mondo Apple c/c++ non sono stati mai realmente usati e gli applicativi vengono scritti con linguaggi proprietari differenti ma che permettono la stessa efficienza di compilazione di c/c++.

Assembler credo che con la potenza dei processori attuali non l utilizzi più nessuno da 30 anni. Anche la programmazione di basso livello di software di Kernel, driver e firmware viene fatta quasi sempre in c.

Ma questo lo sai perché tu sai tutto!!!
  • orange1978
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10-09-19 02.03

vabbe, ufficiale stai fuori come un balcone, cmq....andiamo con ordine:

drmacchius ha scritto:
Tu hai i sorgenti per sapere che sono scritti tutti interamente in c/c++?

...in buona parte si...

drmacchius ha scritto:
Secondo te perché ci sono applicativi che si caricano i 8 secondi e altri in 4 minuti quando hanno le stesse identiche funzioni?

....miglior efficenza nella scrittura del codice sorgente? migliore ottimizzazione?

drmacchius ha scritto:
Perché ce ne sono alcuni che non crashano mai e altri che lo fanno frequentemente?

....miglior efficenza nella scrittura del codice sorgente rispetto a un altro? perche esistono auto che si rompono piu spesso di altre, eppure tutte sono costruite con gli stessi materiali alla fine a meno che non vai a prendere le concept car da 2 milioni di euro....perche siamo umani e imprecisi, i programmi sono scritti da umani, gli umani sono delle teste di cazzo, litigano, sbagliano, si deprimono...perche un software dovrebbe essere perfetto quindi?
(il fatto che un software non crashi è anche una delle sfide informatiche, dato che io stesso ho fatto 5 anni di informatica e programmazione al liceo scientifico sperimentale, si è sempre detto anche dai miei professori che scrivere un software privo di bugs se esso è molto complesso risulta essere molto difficile, praticamente impossibile, chi ce la fa ad avvicinarsi è colui che vince, i software che vincono sono quelli che funzionano! se no non esisterebbe concorrenza).

drmacchius ha scritto:
Perché ci sono applicativi che a parità di hardware permettono latenze differenti o i utilizzare un maggior numero di istanze con vsti un physical Modeling ed altri che permettono di utilizzare più campioni?


.....efficenza nell'algoritmo che gestisce le simulazioni? ....o addirittura un algoritmo molto piu complesso di un altro, vedi ad esempio i plug ins dell'italiana acustica, sono pesanti perche usano una tecnologia di modeling nuova ed estremamente dispendiosa di calcolo, che permette però simulazioni molto piu veritiere rispetto alla concorrenza a discapito delle performances.

fai dei ragionamenti che non stanno ne in cielo ne in terra mi spiace, che cazzo c'entra il linguaggio di scrittura sorgente di un software compilato con la sua efficenza? allora prendi NEON, il primo synth della steinberg, leggerissmo, per forza non suona un cazzo, era sottile come un filo di nylon il suono che usciva! ...adesso prendi un arturia minimoog e vedrai che a parità di potenza apri 10/12 neon contro un arturia, che significa che steinberg lavora in assembler e arturia in basic? no, semplicemente che quel software francese pesa perche ha una tecnologia complessa che richiede molte risorse, mentre l'altro sostanzialmente no, non simula per nulla alcun artefatto di un synth analogico e manco elimina l'aliasing degli oscillatori digitali nel registro alto, eh grazie che pesa di meno.

questo per dire che quando vedi un programma molto leggero domandati sempre perche, ma le ragioni possono essere molte, che gli ingegneri hanno creato una tecnologia che permette un ottimo rapporto efficenza/prestazioni, meglio di un altro, oppure che il motore ha un algoritmo piu approssimativo di un altro e quindi meno esoso (...ma probabilmente piu digitale e grezzo...), etc etc etc...

la tecnologia software, la ricerca di nuovi algoritmi e sistemi per implementarli in maniera efficiente esiste ed è una realtà, come puo esserci una ditta che allo stesso prezzo ti fa un motore che consuma meno e dura di piu, mantenendo ottime prestazioni, ci puo essere un team che produce un software che va meglio di un altro, ma se dipendesse da un linguaggio semplicemente, cioe se fosse solo questione di dover lavorare in assembler (che è quanto di piu ottimizzato puoi fare dato che siamo al linguaggio macchina) tutti lavorerebbero cosi genio!
  • orange1978
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10-09-19 02.07

ti faccio un altro esempio, ai tempi del commodore 64, nintendo nes ma anche sega megadrive, mastersystem etc...quindi anni 80/primissimi 90 nessuno scriveva videogiochi usando linguaggi ad alto livello, erano troppo poco efficienti e non si poteva sfruttare la macchina.
il 90% degli applicativi professionali e dei giochi commerciali era scritto in assembly, ma è ovvio...oggi invece no, si lavora in un altro modo perche i giochi sono troppo complessi per essere scritti solo in linguaggio macchina.

questo per dire che se la chiave per vincere fosse scrivere un sequencer in assembly piuttosto che in c++ o in prolog, tutte le case professionali userebbero quello, non starebbero certo li a guardare la concorrenza che fa meglio di te solamente perche "è piu difficile scrivere in assembly".
  • orange1978
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10-09-19 02.15

drmacchius ha scritto:
Nelle Suite software commerciali degli ultimi anni non è infrequente avere implementazioni ibride scritte in parte con linguaggi interpretati o linguaggi meno efficienti dal punto di vista della gestione delle risorse hardware, ma molto più veloci in debugging e scrittura....e se ogni 6 mesi presenti un aggiornamento con funzioni nuove non è improbabile che si programmi così.


bah....

drmacchius ha scritto:
Il linguaggio di cakewalk é un dialetto derivato dal linguaggio funzionale lisp: é qualcosa che si usa solo in ricerca matematica o in AI e che spesso non viene nemmeno studiato da chi si laurea in rami applicati dell‘informatica e della Computer Science.


il linguaggio di cakewalk ha una sintassi simile al lisp, ma il programma cakewalk o sonar non è certamente scritto in lisp.

drmacchius ha scritto:
É vero che si può essere benissimo musicista senza conoscere la programmazione, ma é vero anche che buona parte di coloro che fanno i fonici hanno avuto una formazione specifica di tipo scientifico o tecnico (almeno le nuove generazioni agli alti livelli) e non solo o non principalmente musicale


....ma chi cazzo ha tempo di fare queste cose? ma hai mai lavorato in uno studio con scadenze? non cè tempo fidati, non c'entrano le competenze informatiche, sono cose che possono fare appunto gli smanettoni o i musicisti "sperimentali" cioe coloro che fanno un cd ogni 5/6 anni, o addirittura una composizione elettronica all'anno, e vivono dando lezioni di musica, informatica musicale o addirittura facendo altro...ma nella realtà pop/rock, o "musiche tv/spot/trailers/colonne sonore", diciamo 80% e passa di chi compra un programma come sonar, logic, cubase etc....i fonici e i programmatori non hanno tempo per questo genere di sperimentazioni, magari qualcuno si ma la maggior parte no.

drmacchius ha scritto:
Forse é il motivo per cui sono così tanti coloro che scrivono utility per reaper (o anche per Max) mentre nonostante ci siano stati tanti utilizzatori sono stati così pochi coloro che lo hanno fatto per il linguaggio di cakewalk.


sicuro il motivo era che CAL è piu difficile come paradigma probabilmente, ma anche sicuramente perche sopratutto ai tempi non c'era questa cultura, un sistema come l'environment di logic a oggetti grafici ha gia vinto...nel campo in cui "si giocava".
poi ripeto la documentazione del linguaggio CAL era abbastanza scandalosa sopratutto negli ultimi anni, e questo non aiuta di sicuro essendo poi un linguaggio proprietario.

drmacchius ha scritto:
Nel mondo Apple c/c++ non sono stati mai realmente usati e gli applicativi vengono scritti con linguaggi proprietari differenti ma che permettono la stessa efficienza di compilazione di c/c++.

Assembler credo che con la potenza dei processori attuali non l utilizzi più nessuno da 30 anni. Anche la programmazione di basso livello di software di Kernel, driver e firmware viene fatta quasi sempre in c



non è proprio cosi anzi non è assolutamente cosi....dipende.
(su apple si usa eccome il c/c++)

drmacchius ha scritto:
Ma questo lo sai perché tu sai tutto!!!


ma io non so tutto e non ho la pretesa di voler sapere tutto, però sicuro non sono un coglione e ho un esperienza nel settore di oltre 25 anni, penso che qualcosa avrò imparato...o no? e conosco molto bene la storia della produzione musicale proprio perche l'ho vissuta in prima linea vedendo le tecnologie cambiare, anche sulla mia pelle.
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10-09-19 02.22

@ steeveJ
ricordo che con la soundblaster live avevano fatto una produzione importante...per non parlare degli eiffel 65 che usavano dichiaramente solo il buon vecchio sistema creamware pulsar / scope. E devo dire che suonava veramente bene quel sistema per l'epoca, sia nella parte audio che nella parte synth. Secondo me e' stato una rivoluzione, forse poco capito perche' difficilino da usare sfruttandolo al 100%, la media della gente lo sfruttava al 10-20%.
beh alt....

se parliamo della Bliss Corporation ossia la casa discografica degli Eiffel 65 posso dirti che conosco bene il loro setup, avevano 6 studi di registrazioni all'inizio basati su un pc e un campionatore roland s760 come strumento principale.

di seguito furono i primi a rendere "virtuali" queste postazioni basate unicamente sul sistema Creamware scope, però figa....io l'ho avuto e ho lavorato un bel poc con le pulsar/scope (io stesso ne avevo due), senza contare numerosi miei "colleghi".

non era una soluzione economica cristo santo....ti posso dire che un sistema come quello della bliss basato su una scheda scope a 15 dsp sharc piu una pulsar a 4 o 6 dsp come espansione ti costava tipo 12/15 milioni di lire se aggiungevi gli extra del software, aggiungi poi il pc su cui girava, cubase vst (o logic), la master, le casse monitor, il mixer per il monitoring, il fatto che ognuno dei sei studi era connesso a un server centrale con un database di campioni ossia la libreria di suoni dai quali ogni computer poteva attingere indipendentemente (interessante cosa per l'epoca)....insomma una singola postazione saranno stati occhio e croce 20 milioni di lire....certo rispetto a uno studio con un banco ssl 9000 e un registratore digitale sony dash non era un cazzo, con 20 milioni manco compravi il registratore (180 milioni di lire nel 1987).

non è che sia un esempio economico, c'era gente che riusciva a fare delle hit usando anche di meno se parliamo di musica "house/dance" gia all'epoca (guarda flat beat, quientin dupieux il compositore ha speso molto molto meno di 20 milioni di lire per farsi il suo studio, da quello che sapevo io essendo tutta roba usata forse nemmeno arrivava ai 10....)
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10-09-19 02.32

ora sempre per steveJ due parole sul sistema pulsar/scope da ex utilizzatore...per me era na stronzata.

tutt'ora è in produzione sotto il nome sonic|core, e mi chiedo chi lo utilizzi, visto come sistema sperimentale non era male nemmeno all'epoca, ma se l'intento originale era di virtualizzare lo studio tramite scope, fu un fallimento.

l'integrazione con il software host era macchinosa e scomoda, era un sistema dentro un sistema, e infatti è sparito, per chi amava sperimentare andava bene ma per chi volesse un alternativa a pro tools o sadie o soundscape assolutamente no.

creamware poi tentò di fare lo stesso che universal audio e tc electronic facevano con le loro schede dsp, ossia poter aprire i propri devices scope come istanze vst dentro un programma host direttamente, con la pulsar/scope versione xtc....disastro totale, non funzionava nulla, problemi di audio sync con il word clock della scheda, rumori ed errori digitali ovunque, spari tutto nel giro di un anno, e inoltre questo sistema snaturava la natura totalmente libera del routing del sistema scope (vero punto di forza).

alla fine come era prevedibile ha vinto universal audio con la uad2 dando al musicista una soluzione semplice ed efficace per il proprio scopo.

altro problema la piattaforma scope non fu largamente supportata dai grandi produttori di plug in di terze parti come all'inizio si aspettava creamware, moltissimi brand importanti come waves, mcdsp, tc electronic, native instruments etc....la snobbarono completamente, supportando invece i propri standards oppure lo standard tdm di pro tools (era l'unico vero standard all'epoca per i plug in dsp based)

questo porto sostanzialmente a far si che a sviluppare per scope fosse in pratica la sola creamware con pochi altri marchi spesso tedeschi, mentre per pro tools esisteva il mondo come scelta (bombfactory, waves, tc electronic, mc dsp, duy, sony, antares, audioease, tanto per dirne alcuni, una scelta vastissima....)
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10-09-19 08.23

@ orange1978
drmacchius ha scritto:
Nelle Suite software commerciali degli ultimi anni non è infrequente avere implementazioni ibride scritte in parte con linguaggi interpretati o linguaggi meno efficienti dal punto di vista della gestione delle risorse hardware, ma molto più veloci in debugging e scrittura....e se ogni 6 mesi presenti un aggiornamento con funzioni nuove non è improbabile che si programmi così.


bah....

drmacchius ha scritto:
Il linguaggio di cakewalk é un dialetto derivato dal linguaggio funzionale lisp: é qualcosa che si usa solo in ricerca matematica o in AI e che spesso non viene nemmeno studiato da chi si laurea in rami applicati dell‘informatica e della Computer Science.


il linguaggio di cakewalk ha una sintassi simile al lisp, ma il programma cakewalk o sonar non è certamente scritto in lisp.

drmacchius ha scritto:
É vero che si può essere benissimo musicista senza conoscere la programmazione, ma é vero anche che buona parte di coloro che fanno i fonici hanno avuto una formazione specifica di tipo scientifico o tecnico (almeno le nuove generazioni agli alti livelli) e non solo o non principalmente musicale


....ma chi cazzo ha tempo di fare queste cose? ma hai mai lavorato in uno studio con scadenze? non cè tempo fidati, non c'entrano le competenze informatiche, sono cose che possono fare appunto gli smanettoni o i musicisti "sperimentali" cioe coloro che fanno un cd ogni 5/6 anni, o addirittura una composizione elettronica all'anno, e vivono dando lezioni di musica, informatica musicale o addirittura facendo altro...ma nella realtà pop/rock, o "musiche tv/spot/trailers/colonne sonore", diciamo 80% e passa di chi compra un programma come sonar, logic, cubase etc....i fonici e i programmatori non hanno tempo per questo genere di sperimentazioni, magari qualcuno si ma la maggior parte no.

drmacchius ha scritto:
Forse é il motivo per cui sono così tanti coloro che scrivono utility per reaper (o anche per Max) mentre nonostante ci siano stati tanti utilizzatori sono stati così pochi coloro che lo hanno fatto per il linguaggio di cakewalk.


sicuro il motivo era che CAL è piu difficile come paradigma probabilmente, ma anche sicuramente perche sopratutto ai tempi non c'era questa cultura, un sistema come l'environment di logic a oggetti grafici ha gia vinto...nel campo in cui "si giocava".
poi ripeto la documentazione del linguaggio CAL era abbastanza scandalosa sopratutto negli ultimi anni, e questo non aiuta di sicuro essendo poi un linguaggio proprietario.

drmacchius ha scritto:
Nel mondo Apple c/c++ non sono stati mai realmente usati e gli applicativi vengono scritti con linguaggi proprietari differenti ma che permettono la stessa efficienza di compilazione di c/c++.

Assembler credo che con la potenza dei processori attuali non l utilizzi più nessuno da 30 anni. Anche la programmazione di basso livello di software di Kernel, driver e firmware viene fatta quasi sempre in c



non è proprio cosi anzi non è assolutamente cosi....dipende.
(su apple si usa eccome il c/c++)

drmacchius ha scritto:
Ma questo lo sai perché tu sai tutto!!!


ma io non so tutto e non ho la pretesa di voler sapere tutto, però sicuro non sono un coglione e ho un esperienza nel settore di oltre 25 anni, penso che qualcosa avrò imparato...o no? e conosco molto bene la storia della produzione musicale proprio perche l'ho vissuta in prima linea vedendo le tecnologie cambiare, anche sulla mia pelle.
In Apple di solito si usa Objekt C -che é un linguaggio diverso da c/c++-, e negli ultimi anni si sta passando a swift (che sembra un ibrido tra c e Python-; ci saranno di sicuro compilatori C/C++
E infatti per programmi scritti per Linux, che ha una architettura simile, ci sono sempre (molto più difficile portare un sistema scritto in C su Windows ed é il motivo per cui credo che non poche parti di un software pesante come cubase siano state scritte in Java o linguaggi simili, almeno da quando esiste per entrambe le piattaforme.

Il fatto poi che nel mondo Apple si usino linguaggi proprietari dovrebbe farti sospettare che questo possa essere uno dei motivi per cui sono veramente pochi i software nativi per macOS che vengono portati su Windows
  • zerinovic
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10-09-19 09.30

Cioè, paranoia...ma usa quello che ritieni valido per TE. Se é funzionale,intuitivo, e ti permette di fare quello che vuoi, non ha senso starci a pensare piu di tanto, come hai perso poco tempo ad impararlo, male che vada,ne riperderai un altro pó per un altro. Per me non vale neanche spenderci soldi, c'è cosi tante risorse oggi gratuite, che quello che manca davvero é un po di fantasia...ovviamente parlo da amatore e dopolavorista, ma si riesce a fare buone cose, stai sicuro che se hai delle belle idee i professional riescono a sentirti lo stesso,e ti portano nel loro nido...(esperienza personale).
  • artemiasalina
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10-09-19 09.56

@ drmacchius
Quindi l‘una vale l‘altra, almeno per quelle versione Full (non credo che il tuo discorso valga per le versioni lite di cubase e ableton).

Da questo punto di vista forse la migliore é reaper perché é portabile, ha funzioni audio di alto livello, il software é efficientissimo e stabilissimo ed essendo scritto in c/c++ occupa pochissimo spazio e richiede meno risorse rispetto ad applicativi scritto in linguaggi interpretati solo per essere più veloci nella stesura di nuove release.

Di più puoi pure personalizzare il Workflow come vuoi.....ma questo è anche il „difetto“ del sistema: ci vogliono mesi solo per capire la struttura di base del sw e configurarlo in modo comodo da usare....con script piò riprodurre tutte le funzioni di qualsiasi altro sw ma o te le programmi da solo o ci vogliono mesi capire cosa vuoi e dove scaricarlo già fatto da altri. É la daw secondo me per chi ha le idee chiare e non per chi vuole imparare
Io uso Reaper da qualche annetto, venendo da Cubase (usato invece per molti anni, ma non a livello avanzato).
Trovo Reaper davvero ottimo, sono riuscito a fare cose in pochi click che con Cubase nemmeno sapevo si potessero fare (mia mancanza sicuramente).
E' super leggero: a parità di hardware riesco ad aprire un numero tale di tracce che con Cubase (provato fino alle version 8) mi sognavo senza problemi di prestazioni.
Inoltre, c'è la questione del prezzo, per 60€ hai una DAW con i controcogl....

Ovviamente ci sono anche gli aspetti negativi: grafica spartana (ma per me è un plus, visto che così non pesa), pochissimi VST di serie e con una interfaccia a dir poco minimalista (ma se si supera la questione grafica ti danno delle soddisfazioni), ed un'archiviazione/listing dei VST che fa caga... ops, non è il massimo.

Per il resto, è questione di abitudine, come si diceva sopra. Personalmente, il workflow che mi presenta Reaper lo trovo ottimo ed abbastanza intuitivo. Inoltre c'è una quantità di tutorial in giro mostruosa.

PS
Tornando in Topic, diedi uno sguardo al nuovo Cakewalk free, ma, avendo poco tempo da dedicarci, non l'ho trovato un granchè. Sopratutto ricordo che era volta per la collaborazione online? O sto confondendomi con altre DAW?
  • drmacchius
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10-09-19 17.51

@ artemiasalina
Io uso Reaper da qualche annetto, venendo da Cubase (usato invece per molti anni, ma non a livello avanzato).
Trovo Reaper davvero ottimo, sono riuscito a fare cose in pochi click che con Cubase nemmeno sapevo si potessero fare (mia mancanza sicuramente).
E' super leggero: a parità di hardware riesco ad aprire un numero tale di tracce che con Cubase (provato fino alle version 8) mi sognavo senza problemi di prestazioni.
Inoltre, c'è la questione del prezzo, per 60€ hai una DAW con i controcogl....

Ovviamente ci sono anche gli aspetti negativi: grafica spartana (ma per me è un plus, visto che così non pesa), pochissimi VST di serie e con una interfaccia a dir poco minimalista (ma se si supera la questione grafica ti danno delle soddisfazioni), ed un'archiviazione/listing dei VST che fa caga... ops, non è il massimo.

Per il resto, è questione di abitudine, come si diceva sopra. Personalmente, il workflow che mi presenta Reaper lo trovo ottimo ed abbastanza intuitivo. Inoltre c'è una quantità di tutorial in giro mostruosa.

PS
Tornando in Topic, diedi uno sguardo al nuovo Cakewalk free, ma, avendo poco tempo da dedicarci, non l'ho trovato un granchè. Sopratutto ricordo che era volta per la collaborazione online? O sto confondendomi con altre DAW?
Conosci dei Tutorial specifici per il midi in italiano?
  • artemiasalina
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11-09-19 09.13

@ drmacchius
Conosci dei Tutorial specifici per il midi in italiano?
Specifici no, ma basta che scrivi su youtube "Reaper tutorial midi" e ti si apriranno tanti video-tutorial.
Inoltre ti consiglio di iscriverti al canale Reaperiani, dove in passato sono stati trattati vari argomenti relativi al software in questione.

PS
QUI trovi i video ufficiali, tra cui quelli dedicati al MIDI ma sono in inglese