Si ritorna sul palco
- wildcat80
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08-12-19 10.42
maxpiano69 ha scritto:
Ma ieri alla fine com'é andata? Sensazioni, emozioni, riscontri... ?
Ma ieri alla fine com'é andata? Sensazioni, emozioni, riscontri... ?
Andiamo per ordine
Suonato in locale/stabilimento balneare storico, dove praticamente è impossibile trovare un buco per fare 2 note da qui a marzo prossimo. Era il posto dove sono cresciute le band del liceo di fine anni 90, che poi si sono evolute ovviamente.
C'è un service discreto, palco o meglio pavimento preparato con prese a pavimento e di box, consolle di mixaggio (dove normalmente c'è la cassa dei bagni), batteria, tutto mixato in digitale.
Poi dopo tanto sciato come si dice dalle nostre parti viene tutto cablato in mono, ma vabbè, alla fine il Leslie ha reso lo stesso lo stesso.
Sound check con il finale di potenza dell'ampli del cantante chitarrista ritmico che esplode, e viene quindi sostituito al volo.
Palco molto piccolo, tastiera in un angolo senza spia (dovrò attrezzarmi).
Alla fine uscendo un po' dal monitor della batteria e un po' da quello della corista ci siamo riusciti.
Il contesto era quello di una serata per 3 gruppi con 45 minuti a testa, 5/6 pezzi a testa.
Formazione rimaneggiata, gruppo stabile di un carissimo amico con cui ho condiviso le occasioni di palco più elevate della mia vita (per modo di dire, il top è stato aprire la serata di gala di una scuola di musica in un teatro del centro) a cui si sono unite una corista, il batterista di riserva perché il titolare era in vacanza ed il sottoscritto.
La mia presenza nasce da un desiderio perverso del mio amico di suonare con me, perversione storica legata ad amicizia ma anche a concretezza (ero quello che arrangiava tutti i pezzi della nostra band storica con sezione fiati 3 sax una tromba).
Fatto sta che aprivo io. I pezzi inediti tutti scritti dal cantante, che ovviamente scrive nelle tonalità giuste per la sua estensione (voce nera maschile potente) e la sua fondamentale di riferimento è il La, quindi tutto mooolto semplice, mi spetta un'intro che ho tirato giù sul la dorico che era il modo ricorrente.
Appena mi sono seduto mi è sembrato di non ricordare neppure una nota, ma appena sono partito è stato un fiume in piena. È una sensazione bellissima. Il buio più totale e l'illuminazione che parte nel preciso istante in cui le dita sfiorano i tasti.
Non ho avuto molto tempo per pensare, i pezzi si sono susseguiti rapidi, giusto il tempo di cambiare program e recuperare il pedale di controllo del Leslie che scivolava sempre più lontano.
Il momento più bello è stato forse il finale, quanto avevo un'altra intro piuttosto articolata, facendo sottofondo al cantante che raccontava la storia della canzone, di cui non ho capito molto se non che era una storiaccia, ero troppo prese fra 7ime maggiori e scale di 16esimi
Abbiamo suonato 50 minuti. Mi sono sembrati 5.
Ma alla fine ero la persona più felice del mondo, e con me la mia ragazza che ho scorto in prima fila con gli occhi raggianti perchè era secoli che non mi vedeva così felice.
maxpiano69 ha scritto:
Quando un'esperienza diretta puó essere illuminante
Quando un'esperienza diretta puó essere illuminante
Se ho capito che ci toccherà suonare lì con una certa frequenza serve il meno possibile. Anche in profondità. Anzi, soprattutto.
Forse una Numa Compact 2x è ancora meglio del Nord Stage
Scherzi a parte, la riflessione nasce dal fatto che i tastieristi in determinati contesti sono considerati zero. Senza monitoraggio, in un angolo, cablati mono dopo che hai dedicato tempo a ricreare i suoni giusti.
Puoi essere scarso oppure fenomeno che il trattamento è uguale, suonare con la Bontempi o con un Montage non cambia... Almeno con una cosa sola monti e smonti in un minuto.
PS: mi sono rotto 2 dita del piede.
- zerinovic
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08-12-19 11.34
wildcat80 ha scritto:
Se ho capito che ci toccherà suonare lì con una certa frequenza serve il meno possibile. Anche in profondità. Anzi, soprattutto.
Forse una Numa Compact 2x è ancora meglio del Nord Stage
Scherzi a parte, la riflessione nasce dal fatto che i tastieristi in determinati contesti sono considerati zero. Senza monitoraggio, in un angolo, cablati mono dopo che hai dedicato tempo a ricreare i suoni giusti.
Puoi essere scarso oppure fenomeno che il trattamento è uguale, suonare con la Bontempi o con un Montage non cambia... Almeno con una cosa sola monti e smonti in un minuto.
Se ho capito che ci toccherà suonare lì con una certa frequenza serve il meno possibile. Anche in profondità. Anzi, soprattutto.
Forse una Numa Compact 2x è ancora meglio del Nord Stage
Scherzi a parte, la riflessione nasce dal fatto che i tastieristi in determinati contesti sono considerati zero. Senza monitoraggio, in un angolo, cablati mono dopo che hai dedicato tempo a ricreare i suoni giusti.
Puoi essere scarso oppure fenomeno che il trattamento è uguale, suonare con la Bontempi o con un Montage non cambia... Almeno con una cosa sola monti e smonti in un minuto.
zitto va...
bisogna esse sempre cosi
poi dicono che rompi il c....è necessario...
- mima85
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08-12-19 12.13
wildcat80 ha scritto:
Appena mi sono seduto mi è sembrato di non ricordare neppure una nota, ma appena sono partito è stato un fiume in piena. È una sensazione bellissima. Il buio più totale e l'illuminazione che parte nel preciso istante in cui le dita sfiorano i tasti.
Non ho avuto molto tempo per pensare, i pezzi si sono susseguiti rapidi, giusto il tempo di cambiare program e recuperare il pedale di controllo del Leslie che scivolava sempre più lontano.
Il momento più bello è stato forse il finale, quanto avevo un'altra intro piuttosto articolata, facendo sottofondo al cantante che raccontava la storia della canzone, di cui non ho capito molto se non che era una storiaccia, ero troppo prese fra 7ime maggiori e scale di 16esimi emoemo
Abbiamo suonato 50 minuti. Mi sono sembrati 5.
Ma alla fine ero la persona più felice del mondo, e con me la mia ragazza che ho scorto in prima fila con gli occhi raggianti perchè era secoli che non mi vedeva così felice.
Appena mi sono seduto mi è sembrato di non ricordare neppure una nota, ma appena sono partito è stato un fiume in piena. È una sensazione bellissima. Il buio più totale e l'illuminazione che parte nel preciso istante in cui le dita sfiorano i tasti.
Non ho avuto molto tempo per pensare, i pezzi si sono susseguiti rapidi, giusto il tempo di cambiare program e recuperare il pedale di controllo del Leslie che scivolava sempre più lontano.
Il momento più bello è stato forse il finale, quanto avevo un'altra intro piuttosto articolata, facendo sottofondo al cantante che raccontava la storia della canzone, di cui non ho capito molto se non che era una storiaccia, ero troppo prese fra 7ime maggiori e scale di 16esimi emoemo
Abbiamo suonato 50 minuti. Mi sono sembrati 5.
Ma alla fine ero la persona più felice del mondo, e con me la mia ragazza che ho scorto in prima fila con gli occhi raggianti perchè era secoli che non mi vedeva così felice.
- cecchino
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08-12-19 12.54
Mi dispiace per il tuo piede e per il comportamento (usuale) del fonico, per il resto intuisco che sei felice dell'andamento della serata e perciò mi associo
anonimo
10-12-19 08.33
Dato che sono anche io di Genova, mi dici in che locale hai suonato?Anzi se me lo dicevi prima potevo venire a sentire....
- wildcat80
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- Loc: Genova
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Thanks: 1424
10-12-19 21.19
Eravamo ai Loggia con altre 2 band!