8d audio

  • vin_roma
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30-03-20 05.01

A metà anni '80 registrai per un film con un gruppo di archi ed usarono la "testa olofonica", un multimicrofono a goccia appeso sopra gli strumenti.
Ho certcato su internet ma non ho trovato il modello specifico ma ho trovato la demo che presentava questo microfono:

L'effetto all'epoca era bello e profondo ma poi sono iniziati i film in 5/7+1 etc su varie tracce... e si è abbandonata l'olofonia.
  • maxpiano69
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30-03-20 09.57

Come ho scritto nel thread della "Musica in quarantena", visto che ci stanno bombardando di questi brani "in 8D" mi son voluto togliere lo sfizio di capirci qualcosa in più e provare a fare qualche piccolo esperimento (vedi il remix del brano che ho postato in quello stesso thread l'altro ieri).

Adesso proviamo a parlare un pochino della tecnologia che ci sta dietro (visto che siamo sempre in area "tecnica"), condividendo quanto ho riscontrato emo

La tecnica cosiddetta "8D" (che di per se è solo un nome da marketing) rientra nel campo dei cosiddetti sistemi "ambisonici" che si propongono di creare nell'ascoltatore una percezione 3D del suono il più realistica possibile.

Il nome più corretto del cosiddetto "8D" secondo me lo dà la Sennheiser (di cui ho usato il VST free AMBEO orbit, il più raccomandato in rete almeno tra quelli free) ovvero "binaural panning"

Quel plugin permette infatti di "ricodificare" una sorgente sonora (mono o stereo) in binaurale ovvero di posizionarla secondo due parametri principali che rappresentano il valore angolare di due delle Coordinate Sferiche di un sistema di riferimento avente per centro l'ascoltatore:

- Azimuth (Phi 𝜑 ) +/-180 gradi = angolo rotazione rispetto al centro (della testa dell ascoltatore "incuffiato" emo)
- Elevation (Theta 𝜃 ) +/- 90 gradi) = "alzo" ovvero inclinazione (rispetto al piano orizzontale della testa dell'ascoltatore).

La terza coordinata ovvero il raggio (Ro 𝜌), che rappresenta la "distanza (apparente)" rispetto all'ascoltatore, sarà ovviamente data dal livello (volume) relativo, ovvero la si simula giocando sulla sua variazione.

Ci sono poi dei parametri secondari che regolano la "Clarity" (algoritmo proprietario, una sorta di eq?), "Width" (apertura stereo della sorgente dal suo punto di assegnazione) ed un semplice riverbero binaurale (disattivabile).

Si può usare sia in maniera "statica" che dinamica, nel secondo caso sfruttando l'automazione dei parametri del plugin e che è quello che fanno i produttori dei famigerati "brani in 8D" (applicandolo al mix finale, che è la cosa più semplice, ma chiaramente si può usare anche a livello di singolo strumento/traccia, evidentemente più complesso).

Per chi vuole divertirsi, basta scaricare il plugin (disponibile in tutti i formati) e provare (magari iniziando dalla scorreggia di ippopotamo postata da superbaffone emo)
  • Dallaluna69
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30-03-20 10.10

@ maxpiano69
Come ho scritto nel thread della "Musica in quarantena", visto che ci stanno bombardando di questi brani "in 8D" mi son voluto togliere lo sfizio di capirci qualcosa in più e provare a fare qualche piccolo esperimento (vedi il remix del brano che ho postato in quello stesso thread l'altro ieri).

Adesso proviamo a parlare un pochino della tecnologia che ci sta dietro (visto che siamo sempre in area "tecnica"), condividendo quanto ho riscontrato emo

La tecnica cosiddetta "8D" (che di per se è solo un nome da marketing) rientra nel campo dei cosiddetti sistemi "ambisonici" che si propongono di creare nell'ascoltatore una percezione 3D del suono il più realistica possibile.

Il nome più corretto del cosiddetto "8D" secondo me lo dà la Sennheiser (di cui ho usato il VST free AMBEO orbit, il più raccomandato in rete almeno tra quelli free) ovvero "binaural panning"

Quel plugin permette infatti di "ricodificare" una sorgente sonora (mono o stereo) in binaurale ovvero di posizionarla secondo due parametri principali che rappresentano il valore angolare di due delle Coordinate Sferiche di un sistema di riferimento avente per centro l'ascoltatore:

- Azimuth (Phi 𝜑 ) +/-180 gradi = angolo rotazione rispetto al centro (della testa dell ascoltatore "incuffiato" emo)
- Elevation (Theta 𝜃 ) +/- 90 gradi) = "alzo" ovvero inclinazione (rispetto al piano orizzontale della testa dell'ascoltatore).

La terza coordinata ovvero il raggio (Ro 𝜌), che rappresenta la "distanza (apparente)" rispetto all'ascoltatore, sarà ovviamente data dal livello (volume) relativo, ovvero la si simula giocando sulla sua variazione.

Ci sono poi dei parametri secondari che regolano la "Clarity" (algoritmo proprietario, una sorta di eq?), "Width" (apertura stereo della sorgente dal suo punto di assegnazione) ed un semplice riverbero binaurale (disattivabile).

Si può usare sia in maniera "statica" che dinamica, nel secondo caso sfruttando l'automazione dei parametri del plugin e che è quello che fanno i produttori dei famigerati "brani in 8D" (applicandolo al mix finale, che è la cosa più semplice, ma chiaramente si può usare anche a livello di singolo strumento/traccia, evidentemente più complesso).

Per chi vuole divertirsi, basta scaricare il plugin (disponibile in tutti i formati) e provare (magari iniziando dalla scorreggia di ippopotamo postata da superbaffone emo)
Thank meritato.
  • markelly2
  • Membro: Expert
  • Risp: 4071
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30-03-20 11.30

@ maxpiano69
Come ho scritto nel thread della "Musica in quarantena", visto che ci stanno bombardando di questi brani "in 8D" mi son voluto togliere lo sfizio di capirci qualcosa in più e provare a fare qualche piccolo esperimento (vedi il remix del brano che ho postato in quello stesso thread l'altro ieri).

Adesso proviamo a parlare un pochino della tecnologia che ci sta dietro (visto che siamo sempre in area "tecnica"), condividendo quanto ho riscontrato emo

La tecnica cosiddetta "8D" (che di per se è solo un nome da marketing) rientra nel campo dei cosiddetti sistemi "ambisonici" che si propongono di creare nell'ascoltatore una percezione 3D del suono il più realistica possibile.

Il nome più corretto del cosiddetto "8D" secondo me lo dà la Sennheiser (di cui ho usato il VST free AMBEO orbit, il più raccomandato in rete almeno tra quelli free) ovvero "binaural panning"

Quel plugin permette infatti di "ricodificare" una sorgente sonora (mono o stereo) in binaurale ovvero di posizionarla secondo due parametri principali che rappresentano il valore angolare di due delle Coordinate Sferiche di un sistema di riferimento avente per centro l'ascoltatore:

- Azimuth (Phi 𝜑 ) +/-180 gradi = angolo rotazione rispetto al centro (della testa dell ascoltatore "incuffiato" emo)
- Elevation (Theta 𝜃 ) +/- 90 gradi) = "alzo" ovvero inclinazione (rispetto al piano orizzontale della testa dell'ascoltatore).

La terza coordinata ovvero il raggio (Ro 𝜌), che rappresenta la "distanza (apparente)" rispetto all'ascoltatore, sarà ovviamente data dal livello (volume) relativo, ovvero la si simula giocando sulla sua variazione.

Ci sono poi dei parametri secondari che regolano la "Clarity" (algoritmo proprietario, una sorta di eq?), "Width" (apertura stereo della sorgente dal suo punto di assegnazione) ed un semplice riverbero binaurale (disattivabile).

Si può usare sia in maniera "statica" che dinamica, nel secondo caso sfruttando l'automazione dei parametri del plugin e che è quello che fanno i produttori dei famigerati "brani in 8D" (applicandolo al mix finale, che è la cosa più semplice, ma chiaramente si può usare anche a livello di singolo strumento/traccia, evidentemente più complesso).

Per chi vuole divertirsi, basta scaricare il plugin (disponibile in tutti i formati) e provare (magari iniziando dalla scorreggia di ippopotamo postata da superbaffone emo)
Molto esaustivo, grazie!