31-03-20 14.36
Il DPCM è solo la riprova che governano burocrazia e scarsa lungimiranza.
Sono affermazioni apparentemente forti e da bar, ma cercherò di spiegarvi perché sono così critico, pur condividendo il provvedimento di lockdown in toto.
Dare rilievo penale all'inosservanza del decreto è stato un errore, per diversi motivi.
Il primo, nonché di più facile lettura, è che ingolfare le procure di procedimenti penali in questo momento è sbagliato: i tribunali stanno lavorando solo per urgenze indifferibili (convalide di arresto, processi per direttissima, pratiche relative al diritto familiare urgenti, nomina tutori e amministratori di sostengo), e quando si ritornerà alla normalità andrà smaltito tutto ciò che è rimasto indietro, io stesso a giugno sono stato convocato a rendere testimonianza in un processo d'appello e chissà a quando verrà rinviata l'udienza ( e ovviamente sarò io a dovermi informare).
Il secondo, in parte sviscerato da Cyrano, è che la legiferare in Italia è molto complesso, cita la costituzionalità dei provvedimenti, ma a livello più basso ogni norma nuova è vincolata da una serie di precetti che rendono impossibile la legiferazione in urgenza. In sintesi, le leggi vanno scritte e le contravvenzioni pensate nell'ottica di non essere ribaltate in Cassazione.
La giungla giuridica è così intricata che i processi molto frequentemente raggiungono un epilogo sulle formalità e non sui fatti oggetto di giudizione.
Per questo aspetto il Procuratore Capo di Genova, che ritengo una persona di uno spessore unico, a decreto emanato ha indetto una riunione con i vertici delle varie FDO in cui si è deciso di non contestare mai il reato di false attestazioni a pubblico ufficiale, fatto salvo situazioni gravi e conclamate, perché è uno dei reati più difficilmente punibili in assoluto.
La burocrazia e la normativa complessa rendono difficile legiferare in urgenza, e il buonsenso non applicato ha contribuito al pastrocchio. Eppure Conte è uno che l'avvocato lo ha fatto davvero, non è Napolitano che ha l'abilitazione e basta. Avrà pensato che gli Italiani temono il penale? No, non lo temono, poiché il reato punibile con arresto fino a 3 mesi o l'ammenda è estinguibile con oblazione pari al 50% del massimo dell'ammenda (ben 103 euro). Prima della depenalizzazione circolava la notizia che volessero inasprire rendendo il reato non estinguibile con oblazione, cosa che è caduta immediatamente poiché immagino ci sia una giungla che renda prontamente smantellabile il provvendimento.
Io credo che l'inosservanza del lockdown dovesse essere sanzionata diversamente: fare da deterrente, non intasare le procure, far cassa subito per dare liquidità corrente.
Quindi sanzioni amministrative elevate ma non troppo (di fatto i 400 euro diventano molto meno con il pagamento in forma ridotta), possibilità di nuovo di saldare l'infrazione all'atto della notifica, denuncia alla procura solo per il reato di procurata epidemia.
Si parlava di qualcosa come 110000 notizie di reato all'atto della depenalizzazione: verranno convertite in sanzioni amministrative da 200 euro, che garantirebbero un afflusso di 22 milioni di euro.
Avrebbero potuto essere molti di più, denaro che probabilmente sarebbe stato reso alla comunità attraverso le varie formule di aiuto