08-05-20 10.37
@ Jacopo87
Io vorrei imparare a suonare lo strumento. Siccome sono nabbo a riguardo, chiedo informazioni sui metodi e quant'altro perché lavorando e non essendo un ragazzino che va a scuola, cercavo il percorso più efficiente possibile nella speranza che oltre all'insegnamento tradizionale completo, ci fossero, in parallelo, diversi altri metodi proprio per soggetti come nel mio caso. Se poi mi dite che per imparare davvero non si può esulare da quasi tutti i passaggi teorici, va bene.
Il fatto di chiedere se ci sono metodi più efficienti non è perché non sarei disposto particolarmente a studiare o altro, è semplicemente per capire che opzioni ho davanti :) se decido di fare una cosa io l'ho sempre fatta e portata a termine come tutte le cose finora, discorso pianoforte compreso. Farò quindi il necessario per impararlo.
Ho controllato che anche che nella mia città e limitrofi ci sono diversi insegnanti privati, come anche scuole di musica più grandi al cui interno hanno corsi di pianoforte individuali o a coppie. Riguardo questo ultimo aspetto, che esperienze avete con le scuole di musica? In termini economici si risparmia, si paga di più, conviene comunque un insegnante singolo privato? Grazie
Per imparare a suonare della musica leggera occorre:
1) saper leggiucchiare. non importa saper leggere a prima vista il Klavierstrucke si Stockhausen
2) conoscere le basi di teoria, ma proprio le basi: intervalli maggiori, minori, giusti, eccedenti e diminuiti, valori ritmici, sincopi e poco altro
3) un infarinatura di armonia: tipi di accordi, cadenze, principali sostituzioni, gestione della linea di basso, disposizione delle parti (voicing), basi del contrappunto e dell'imitazione
4) impostazione della mano:
- posizione generale del corpo ed in special modo di spalle, braccia, avambracci, polso, mano e dita.
- respirazione
- il concetto di "suonare con la mano" e non con le dita
- le rotazioni e le controrotazioni
- altri movimenti di polso ed avambraccio
- suonare tirando e suonare spingendo
- "entrare ed uscire" dalla tastiera
- la calma nelle mani
- mano a cuneo (scuola russa, mano piatta)
- gli insiemi paralleli e la loro concatenazione (Chang)
- tecnica del salto e "tastare le note"
- arpeggi e movimenti del polso
- pollice sopra vs pollice sotto nella girata
Non sono un fan dei “metodi” tipo fanno, Bayer, bela Bartok etcetera. A parte scale ed arpeggi, tutti problemi tecnici li troviamo nei brani che vogliamo affrontare.
5) costruziune del repertorio: a scelta secondo la musica che piace e che è alla nostra portata, sia in funzione solista che di gruppo o accompagnamento.
È qui che si deve esercitare la capacità di analisi per capire cosa si sta suonando (armonia e principi di composizione melodico-ritmica) e tecnica.
Quindi i brandi vanno “smontati” e capiti nelle loro implicazioni musicali e di tecnica pianistica. Al limite si creano “on the spot” esercizi complementari che aiutino a risolvere i problemi più ostici.
6) saper fare delle buone liste