17-06-20 12.10
È molto semplice in realtà il concetto.
Il MIDI è lo spartito, molto dettagliato.
Audio è come lo senti.
Il collegamento USB è molto flessibile, perché in base alle specifiche dei vari strumenti consente lo scambio di dati audio e/o MIDI.
Gli strumenti più recenti hanno audio over USB e MIDI.
Un solo cavo, su cui possono viaggiare i dati relativi a due tipologie di informazione, e in molto casi bidirezionali entrambi.
Per questo tipo di comunicazione serve uno strumento costruito per supportare audio over USB e USB MIDI.
In molti casi però, soprattutto gli strumenti meno recenti, non hanno questa possibilità, hanno magari il solo MIDI USB e le uscite audio analogiche.
Strumenti ancora più vecchi hanno uscite audio analogiche e MIDI DIN.
In base alle capacità di collegamento dello strumento, serve acquistare interfacce adatte.
Caso ideale: strumento moderno con audio over USB e MIDI USB. Basta un cavo USB.
Situazione intermedia: MIDI USB e uscite audio analogiche. Bastano una schedina audio USB a cui collegare le uscite audio dello strumento e un cavo USB.
Situazione più vecchia: MIDI DIN e audio analogico.
Ci sono 2 soluzioni: comprare un'interfaccia che integri audio e MIDI (quindi porte MIDI DIN e ingressi audio), oppure un'interfaccia MIDI - USB e una schedina audio.
Pensa che collegando uno strumento in maniera doppia, cioè audio e MIDI, puoi registrare contemporaneamente da una parte la tua bella traccia audio della tua esecuzione, e dall'altra il flusso dati MIDI che puoi ad esempio convertire in uno spartito (cosa che faccio per tenere memoria di frasi, assoli, etc etc).
Il tutto in unica botta.